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«Siamo a tutti gli effetti un gruppo di opposizione»: il programma della sinistra


Marisa Iannucci presenta le liste della coalizione e i punti principali della sua campagna elettorale: «In caso di ballottaggio tra centro destra e centro sinistra ci asterremo»

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Ambiente, lavoro, cultura e coesione sociale: questi i quattro assi fondamentali del programma della coalizione di estrema sinistra a sostegno della candidata sindaca Marisa Iannucci in vista delle prossime amministrative. Nella mattinata di oggi, i capi lista delle quattro liste coinvolte (Ravenna in Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano) hanno presentato alla città una sintesi del programma elettorale che mantiene fede ai «principi guida della sinistra: giustizia sociale, sostenibilità ambientale, redistribuzione della ricchezza, partecipazione e tutela dei beni comuni».

Iannucci presenta la coalizione come «un’opposizione a tutti gli effetti, opposta al centro destra e alternativa all’attuale amministrazione del centro sinistra», coalizioni che, secondo Gianfranco Santini (capolista di Potere al Popolo) «Fingono di litigare per rivelarsi in realtà la stessa cosa, coese sugli stessi principi, come il sostegno al mercato, ai poteri forti, alle catene commerciali e il mancato rispetto degli spazi culturali e cittadini. In un eventuale ballottaggio tra centro destra e centro sinistra, noi ci asterremo dal voto». Secondo Ilario Farabegoli e Antonella Piraccini (capi lista di Rifondazione) «La vera novità di questa campagna elettorale è la nostra coalizione. In questi ultimi 10 anni Ravenna è peggiorata, a dirlo sono le statistiche, e continuerà a peggiorare sul piano ambientale. C’è necessità di una sinistra che rimanga a sinistra, questa mancanza nell’ultimo consiglio ha causato un grave danno, come il rigassificatore. Alla soglia della terza guerra mondiale poi, non c’è stato neanche un ordine del giorno sull’argomento, che in una città come Ravenna, è ben più vicino di quanto si pensi. Il consiglio comunale attuale è spogliato della politica. Noi abbiamo raccolto oltre 1400 firme, il che ci da speranza di vedere Marisa in consiglio e magari qualcuno al suo fianco a supporto». Anche Giovanni Gavelli, (capo lista Pci), ha ribadito la centralità geopolitica della città e l’importanza di una lista dagli ideali coesi e compatti.

La sintesi del programma:

Sul tema dell’ambiente i punti principali riguardano lo stop al consumo di suolo, con una moratoria sulle nuove lottizzazioni, il rilancio della rigenerazione urbana e del verde pubblico «anche come incentivo alla fruizione degli spazi pubblici e alla relativa sicurezza – precisa Iannucci – tema molto sentito in città, a cui la destra ha risposto in campagna elettorale citando droni e eserciti, parlando quindi come sua abitudine alla pancia dell’elettore e tralasciando che la sicurezza parte dagli stessi cittadini». Torna il tema del no al rigassificatore «inammissibile in un contesto ad alto rischio idrogeologico, scientificamente connesso anche alle trivellazioni, che verrebbe peggiorato da questo nuovo sfruttamento del fossile». Si passa poi al trasporto pubblico gratuito graduale, disincentivando il privato, aumentando le ciclabili e offrendo convenzioni per giovani e persone a basso reddito, fino alla revisione della raccolta differenziata «più equa ed efficace» e alla difesa della costa con la promozione di un turismo sostenibile: «Non vogliamo che Ravenna, come altre città prima, diventi una “vetrina” di bed and breakfast e spazi commerciali, senza spazi di aggregazione rivolti anche ai più giovani» continua Santini.

Per quanto riguarda il lavoro, le proposte sono quelle dell’introduzione della “Carta per il Lavoro Giusto” «per garantire tutele e contratti stabili, senza subappalti selvaggi». Clausole sociali negli appalti comunali, l’istituzione di un osservatorio comunale sul lavoro e sulla sicurezza, il sostegno al salario minimo e alla lotta contro il lavoro povero. Ci sono poi gli investimenti per l’economia verde, la valorizzazione del porto e dei portuali, il sostegno a cooperative e imprese sociali, la formazione professionale e gli incentivi all’assunzione, specialmente per giovani e donne.

Sul tema della cultura la priorità è quella dell’accessibilità, con musei gratuiti per fasce deboli e ampliamento orari biblioteche. Importante anche l’aspetto della promozione culturale dal basso: «puntiamo a una gestione più attenta dell’offerta culturale. L’amministrazione ha una gestione degli spazi stitica e restia alla condivisione con figure diverse dalle solite che li frequentano – commenta Paolo Secci, portavoce di Ravenna in Comune -. Si perdono festival storici nella più totale indifferenza, come nel caso del festival d’organo nella basilica di San Vitale, dalla valenza internazionale superiore a quella del Ravenna Festival, che rimane comunque un importante appuntamento della città. L’idea è quella di dare spazio a nuove e giovani voci senza pregiudicare quelle già affermate». In questa direzione anche l’idea di decentramento e valorizzazione culturale delle periferie e delle frazioni, promozione del patrimonio comunale, sostegno a biblioteche, librerie indipendenti e residenze artistiche e maggiore cultura digitale.

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L’ultima area del programma tratta di coesione sociale, tra la ridistribuzione del welfare con un piano anti-povertà e contributi d’emergenza, riqualificazione degli alloggi popolari, agenzia comunale per l’affitto, tutela degli inquilini e riforma dei servizi sociali. In campo anche la proposta di potenziamento dell’accoglienza per i senza dimora, con cucine popolari e residenze femminili. Spazio anche all’integrazione dei migranti, con corsi di italiano e sportelli unici, nidi gratuiti per redditi medio-bassi, assistenza domiciliare per anziani, tra centri di socializzazione e iniziative contro la solitudine. Infine l’impegno per la salute mentale e contro le dipendenze, la sicurezza sociale attraverso la vigilanza di prossimità, la lotta alla criminalità con un l’osservatorio antimafie sulla legalità negli appalti e il rafforzamento della partecipazione democratica: tra bilanci partecipativi, open data, assemblee pubbliche.

«Il programma è radicale, ecologista e sociale – conclude Iannucci – punta a un modello di città sostenibile, giusta e partecipata, in cui le decisioni nascono dal coinvolgimento attivo dei cittadini. Nessuna proposta è pensata “dall’alto”, ma come frutto di un processo collettivo».

I candidati:

Di seguito, i nomi delle quattro liste della coalizione di sinistra

Rifondazione Comunista

Ilario Farabegoli detto Iuri, Antonella Piraccini, Lino Bacchilega, Daniele Ballardini, Giannetta Bassi, Silvio Bertilorenzi detto Ingroia, Alessandro Bongarzone, Ugo Casadio, Nevio Galeati, Riccardo Galeati, Silvia Lanza, Franca Mori, Alessia Moro, Enrico Petroncini, Valeria Ricci, Liliana Salvo, Fabrizio Sbaraglia, Manuel Sgalaberna, Dario Tassinari, Mirna Testi, Gianluca Valli

Potere al Popolo

Gianfranco Santini, Simonetta Scotti, Daniele Maioli, Gaia Granata, Luca Ronconi,  Daniela Cervi, Lorenzo Bartolotti, Angela Manna, Paolo Zama, Graziella Amato, Roberto Gentilini, Alice Angeloni, Leonardo Farolfi, Camilla Volpato, Fabio Farolfi, Susanna Giorio, Mario Martino, Elvira Scardaccione, Giuseppe Apicella Binni, Elisa Zamboni, Francesco Wilbert Vittori, Annalisa Vitali

Partito Comunista Italiano

Contabilità

Buste paga

 

Giovanni Gavelli, Laura SannaMirco Mazzotti, Valeria Marconi, Paolo Amoruso, Lucia Giunta,Tibisay Vizcaya, Michela Bernardi, Sonia Vincoli, Silvana Russo, Giovanni Puggioni, Stefano Randelli, Marco Pasotti, Mauro Covili, Luca Donati, Davide Pizzigati, Michele Iacovelli, Davide Cittadino, Angioletto Usai, Marco De Zaiacomo, Vladimiro Coveri

Ravenna in Comune

Matteo Valtancoli, Valentina Baldassarri, Paolo Secci, Emanuela Folli, Luca Dubbini, Martina Melluzza, Marco Michelacci, Amira Pollini, Giorgio Turchetti, Elena Vignoli, Stefano Pelloni, Roberta Ronchi, Massimo Marendon, Veronica Parato, Massimiliano Lisco, Latifa Bouamoul, Giuseppe Limantri, Aurora Cuppone, Andrea Paja, Elena Sartori, Desiderio Basile, Patrizia Diamante, Yuri Nati, Maria Rossini

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