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Dai terremoti all’IA, 94 milioni per le infrastrutture di ricerca


Stanziati 94 milioni di euro per le infrastrutture di ricerca per 10 enti pubblici . Gli interventi, rende noto il ministero per l’Università e la Ricerca, sono “pronti a essere messi in cantiere grazie al Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca”. Il ministro Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che ripartisce la nuova annualità del Fondo per gli enti di ricerca. Tra le infrastrutture che potranno usufruire dei fondi, quelle per il monitoraggio dei terremoti, per lo studio magneti superconduttori, materiali superconduttivi ad alta temperatura, fibre ottiche per la metrologia e la nave rompighiaccio Laura Bassi.

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BERNINI LA RICERCA HA BISOGNO DI INVESTIMENTI
“La sostenibilità, l’intelligenza artificiale, le sfide ambientali, il monitoraggio dei terremoti: la ricerca ha bisogno di investimenti, è necessario garantire risorse ai progetti scientifici, finanziare le nuove infrastrutture, sostenere le tecnologie più avanzate”, osserva in una nota il ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, a proposito del finanziamento complessivo di 94 milioni assegnato alle infrastrutture di dieci enti pubblici di ricerca.

“I 94 milioni che abbiamo stanziato per il Fondo dell’edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture scientifiche aggiunge un importante tassello per la crescita della nostra ricerca. Con queste risorse – prosegue il ministro – gli enti avranno la possibilità di rafforzare le loro attività di studio, di acquistare nuove tecnologie, di ristrutturare e mettere in sicurezza sedi, di avviare nuovi progetti capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo così dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese”.

Per Bernini gli enti pubblici di ricerca “sono gioielli, un vanto per l’Italia, un riferimento scientifico a livello internazionale. Noi – prosegue – abbiamo la responsabilità di far sì che queste eccellenze possano crescere e proseguire nel percorso intrapreso. È necessario poter garantire risorse per nuovi progetti, finanziare infrastrutture sempre più complesse, sostenere le tecnologie più avanzate”. Il nuovo finanziamento di 94 milioni, rileva “va in questa direzione. Permette agli Enti scientifici di rafforzare le loro attività di studio e di aprire nuovi fronti di studio capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese”.

AL CNR 7,5 MILIONI PER LE INFRASTRUTTURE IN ANTARTIDE
Assegnati al Consiglio Nazionale delle Ricerche 7,5 milioni per rinnovare e potenziare le due basi di ricerca italiane in Antartide: ‘Mario Zucchelli a Baia Terra Nova e Concordia sul plateau. Per la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, “le stazioni scientifiche antartiche del Cnr, visto l’ambiente ostile a cui sono soggette, inevitabilmente necessitano di interventi di rinnovamento: il finanziamento assegnato al Cnr per il 2025 nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca ci permetterà di completare obiettivi importanti, in parte già intrapresi nelle annualità precedenti, che vanno nell’ottica di mantenere l’elevato livello scientifico delle Stazioni e contestualmente di rispettare l’esigenza, oggi sempre più condivisa, di far sì che le attività svolte in questi ambienti estremi abbiamo un minore impatto ambientale ed energetico”.

A INGV 6 MILIONI DI EURO PER IL MONITORAGGIO DEI CAMPI FLEGREI
Sono destinati a rafforzare le infrastrutture di ricerca per il monitoraggio in tempo reale dei segnali sismici e lo studio dei terremoti, in particolare nell’area dei Campi Flegrei, i 6 milioni di euro assegnati all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per le infrastrutture di ricerca, sui 94 stanziati dal ministero per l’Università e la Ricerca dal Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca I fondi appena stanziati “rappresentano un contributo sostanziale per la realizzazione di importanti attività propedeutiche alla ricerca scientifica al servizio del Paese”, osserva il presidente dell’Ingv Fabio Florindo.

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ALL’INFN 34 MILIONI PER SUPERCONDUTTIVITÀ E IA
Superconduttività e intelligenza artificiale sono fra gli obiettivi del finanziamento di 34 milioni per le infrastrutture assegnato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal ministero dell’Università e della Ricerca per il 2025. L’Infn prevede di utilizzare i fondi “per proseguire alcune attività strategiche di carattere pluriennale che il ministero sta già supportando finanziariamente dal 2022”, come l’intervento di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’immobile dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, acquisito dall’Istituto per ampliare la disponibilità di sale sperimentali, uffici e foresterie e per realizzare nuove iniziative di potenziamento e valorizzazione del proprio patrimonio di infrastrutture. “Si tratta di investimenti chiave non solo per la scienza ma anche, più in generale, per la società, alla luce del ruolo sempre più strategico che le infrastrutture di ricerca rivestono sia per il progresso delle conoscenze sia per l’innovazione tecnologica”, osserva il presidente dell’Infn Antonio Zoccoli.

ALL’INAF QUASI 27 MILIONI PER LE INFRASTRUTTURE
Sono destinati ad allestire nuovi spazi per lo studio e la divulgazione, i circa 27 milioni assegnati all’Istituto Nazionale di Astrofisica del ministero per l’Università e la Ricerca nell’ambito del fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca per gli enti di Ricerca. “È con grande soddisfazione che accogliamo questo stanziamento che consente di continuare a dare forma ai tanti interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico presso gli Osservatori di Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma (assieme anche all’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali), Napoli, Catania e Palermo”, commenta il presidente dell’Inaf Roberto Ragazzoni.

2 MILIONI PER I LABORATORI DELL’AREA SCIENCE PARK
Potenziare la ricerca sui meccanismi alla base delle malattie: sono destinati a questo i 2 milioni di euro destinati per il 2025 all’Area Science Park di Trieste dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. Le risorse permetteranno di rafforzare il laboratorio ospitato presso l’Università di Salerno, con la quale l’Area Science Park ha una collaborazione pluriennale. Il laboratorio di scienze di Salerno opererà in modo integrato con l’infrastruttura di ricerca di scienze della vita (genomica, biologia strutturale e data science) di Area Science Park, che rappresenta un nodo della rete nazionale e internazionale del Central European Research Infrastructure Consortium (CERIC) e che opera in modalità open access. “Il finanziamento del Mur ha una grande rilevanza nella strategia di sviluppo delle attività dell’Ente poiché permette di potenziare il laboratorio sud creando le basi per la costruzione di un nuovo Istituto di scienze omiche integrate”, ha dichiarato la presidente di Area Science Park, Caterina Petrillo.

3,4 MILIONI ALLA STAZIONE ZOOLOGICA ‘ANTON DOHRN’
Il recupero della Biblioteca del Mare, la messa in sicurezza della sede storica, interventi per la Marine farm mirati a garantire il benessere degli organismi marini mantenuti per i progetti di ricerca e conservazione: sono questi i principali interventi in cantiere per la stazione zoologica ‘Anton Dohrn’ di Napoli per il 2025, grazie al finanziamento di 3,4 milioni di euro assegnato dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. “La scienza italiana è finora riuscita a mantenere alti livelli di qualità e produttività, nonostante un livello di finanziamento nettamente inferiore rispetto agli altri paesi europei, grazie ad un’eccellente tradizione culturale”, osserva Roberto Bassi, presidente della stazione zoologica ‘Anton Dohrn’.

ALL’INRIM QUASI 7,5 MILIONI PER LE INFRASTRUTTURE
Fibra ottica, tecnologie quantistiche, metrologia su chip e infrastrutture al servizio della transizione energetica: sono fra gli interventi pronti a essere messi in cantiere dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino grazie al finanziamento per le infrastrutture di ricerca di quasi 7,5 milioni di euro assegnato all’ente dal ministero dell’Università e la Ricerca. Dei 94 milioni di euro del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca, lo stanziamento previsto per l’Inrim è di 7.499.148 euro. Il finanziamento “rappresenta un riconoscimento importante del valore strategico delle attività portate avanti dal nostro Istituto”, ha osservato il presidente dell’Inrim Pietro Asinari.

ALL’OGS 4 MILIONI PER AMMODERNARE LA NAVE ‘LAURA BASSI’
Sarà possibile un piano di ammodernamento e di manutenzione straordinaria della nave rompighiaccio ‘Laura Bassi’ grazie ai 4 milioni di euro destinati all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs) dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito della nuova annualità del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca. “Con questo importante finanziamento, il ministero garantisce l’investimento nel futuro della ricerca marina, rafforzando la presenza scientifica dell’Italia nella scena internazionale soprattutto per quanto riguarda le aree polari. L’intervento garantirà, infatti, alla nave una vita operativa di almeno altri vent’anni, aumentando efficienza, sicurezza e sostenibilità”, osserva il presidente dell’Ogs Nicola Casagli.



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