S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
https://www.regione.puglia.it/
Acquedotto Pugliese: l’agricoltura è tecnologia. Roberto Defez al “Rammendo Virtuoso”
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
S’intitola L’Agricoltura è Tecnologia: una contrapposizione (in)sostenibile il sesto appuntamento de Il rammendo virtuoso, il ciclo di conferenze promosso dall’associazione Donne in Corriera in collaborazione con Acquedotto Pugliese.
L’incontro, in programma lunedì 5 maggio (ore 18,00) al Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, affronta il tema della dicotomia ormai anacronistica tra tradizione e scienza, con uno sguardo alle nuove opportunità offerte dalle biotecnologie e dalle prassi sostenibili per rispondere alle sfide ambientali, sociali ed economiche dell’agricoltura contemporanea.
A sviluppare l’argomento sarà Roberto Defez, ricercatore di fama mondiale, direttore dal 1996 del Laboratorio di biotecnologie microbiche prima all’Istituto di Genetica e Biofisica del CNR di Napoli e, successivamente, al nuovo Istituto di Bioscienze e Biorisorse.
Autore di oltre 60 lavori su riviste per review, 5 brevetti e due marchi d’autore, oltre che di due volumi di divulgazione scientifica (Il caso OGM e Scoperta),partecipa attivamente al dibattito sugli OGM (Organismi geneticamente modificati) in agricoltura e sulle TEA (Tecniche di evoluzione assistita).
Si occupa inoltre di politiche di ricerca in diversi campi: sviluppo dell’agricoltura, epidemia di Xylella e ulivi pugliesi, valutazioni sull’uso del glifosato, sperimentazione sulla carne coltivata.
Ad introdurre e moderare l’incontro Pino Donghi, semiologo, divulgatore scientifico, saggista e docente di comunicazione della scienza.
La serie di conversazioni intitolata Il rammendo virtuoso proseguirà il 12 maggio conMariangela Turchiarulo (Il rammendo e la rigenerazione urbana: una sfida per l’architettura) e il 23 maggio con Francesco Billari (Costruire il futuro con le lenti della demografia).
Questo ciclo di conferenze nasce dalla consapevolezza che la sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma un concetto più ampio che tocca la coesione sociale, l’economia, la cultura e il territorio.
Parlare di rigenerazione significa, infatti, immaginare città più vivibili, più verdi e più giuste, ridisegnando lo spazio pubblico, affrontando le sfide dell’innovazione digitale, comprendendo il valore dell’acqua come bene comune (un tema sul quale Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato) e ripensando le politiche agricole e demografiche in chiave sostenibile.
L’ingresso all’evento, patrocinato dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari, è libero fino ad esaurimento posti.
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