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ACI – ANFIA – ANIASA – FEDERAUTO – MOTUS-E – UNRAE * LETTERA ALLE ISTITUZIONI: «PRIORITÀ DI INTERVENTO, PER AFFRONTARE LA CRISI IN ATTO NEL SETTORE AUTOMOTIVE» – Agenzia giornalistica Opinione. Notizie da Italia


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10.20 – martedì 30 settembre 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Abbiamo il piacere di condividere in allegato la lettera congiunta con cui le Associazioni ACI, ANFIA, ANIASA, FEDERAUTO, MOTUS-e ed UNRAE, in rappresentanza dell’intero settore automotive italiano, sottopongono alle Istituzioni alcune proposte urgenti per affrontare la crisi in atto nel settore – di una gravità senza precedenti – e guidarne con successo la trasformazione.

Qui di seguito i sei punti prioritari su cui è indispensabile intervenire in tempi rapidi:
1. stabilità e chiarezza delle misure incentivanti a carattere strutturale;
2. piano nazionale per le infrastrutture di ricarica e per le altre alimentazioni;
3. riforma della fiscalità sull’auto aziendale, allineata alle best practices europee;
4. sostegno concreto alla filiera industriale e artigianale italiana;
5. supporto chiaro e trasparente alla clientela, per accompagnarla nella transizione;
6. valorizzazione culturale dell’automobile e del trasporto su gomma come motore economico e sociale del Paese.

L’Italia non può permettersi di restare indietro nel cammino mondiale ed europeo verso il futuro e l’automobile deve tornare a essere compresa e percepita come motore di progresso e di benessere.

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Illustri Ministri/Presidenti,
le scriventi Associazioni, in rappresentanza dell’intero settore automotive italiano, intendono sottoporre alcune proposte urgenti per affrontare la crisi in atto nel settore – di una gravità senza precedenti – e guidarne con successo la trasformazione.
Il settore automotive italiano, in tutti i suoi comparti, vale a dire autovetture, veicoli commerciali leggeri, veicoli industriali, autobus e rimorchi e semirimorchi, versa in un autentico stato di emergenza, a causa di una serie di criticità concomitanti:

• la stagnazione del mercato, in continuo calo nel corso dell’anno e senza alcun cenno di ripresa all’orizzonte, su volumi nettamente inferiori a livello pre-pandemico (2019): per esempio, nel comparto autovetture -21,5% nei primi 8 mesi del 2025;

• la conclamata crisi della filiera industriale, legata anche – ma non solo – alle condizioni del mercato nazionale ed europeo, con la produzione di veicoli ridotta al minimo storico: una situazione che sta mettendo seriamente a rischio la sopravvivenza di un’eccellenza italiana;

• il continuo invecchiamento del parco circolante, tra i più anziani d’Europa con i suoi 13 anni di età media per il settore autovetture, rispetto agli 11,5 anni del 2019 e ai 7,9 anni del 2009, e ancora più marcato nei comparti dei veicoli pesanti e di quelli trainati, con effetti particolarmente negativi sia sotto l’aspetto ambientale che della sicurezza stradale;

• lo stallo della transizione energetica, con una quota di mercato dei veicoli elettrici puri assolutamente insufficiente (per esempio, nel comparto autovetture 5,2%, circa un quarto della media degli altri Paesi Europei, 19,1%, e ancora inferiore negli altri comparti), e con un livello di emissioni delle nuove immatricolazioni lontanissimo dagli obiettivi fissati dalle norme europee.

Tutti questi fattori simultanei testimoniano l’urgente necessità di un’azione corale per proteggere e rilanciare il settore automotive nazionale in tutti i suoi comparti.

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Qui di seguito elenchiamo pertanto i sei punti prioritari su cui riteniamo indispensabile intervenire in tempi rapidi, per invertire le tendenze negative riportate sopra.

1. Stabilità e chiarezza delle misure incentivanti a carattere strutturale
Misure di sostegno per la diffusione di veicoli a basse e zero emissioni che siano semplici, strutturali e di lungo periodo, con uno stretto coordinamento fra tutti i ministeri competenti (MASE, MEF, MIMIT, MIT), per dare fiducia e visibilità prospettica a clientela e operatori.

2. Piano nazionale per le infrastrutture di ricarica elettrica e per le altre alimentazioni
Un cronoprogramma con obiettivi cogenti per accelerare l’installazione e l’attivazione di colonnine di potenza adeguata così come di tutti gli altri sistemi di distribuzione di vettori energetici puliti, interoperabili e di facile utilizzo per tutte le categorie di veicoli, assicurandone una diffusione omogenea in aree urbane, zone periferiche e reti stradali e autostradali, con un coordinamento nazionale che garantisca la semplificazione delle procedure autorizzative e paesaggistiche e la effettiva erogazione dei fondi stanziati, per rendere l’Italia pronta alla sfida europea della mobilità sostenibile e pluri-tecnologica.
Accanto a ciò, occorre introdurre interventi normativi e regolatori, in ambito tariffario, in grado di ridurre il prezzo dell’energia per gli utenti che utilizzano le infrastrutture pubbliche o private, attraverso misure temporanee capaci di sostenere i cittadini e le imprese in questa fase iniziale.

3. Riforma della fiscalità sull’auto aziendale
Allineamento del sistema fiscale alle best practices europee in tema di deducibilità, detraibilità e tempi di ammortamento, con regole che favoriscano il rinnovo delle flotte aziendali e del parco veicoli da lavoro, motori della crescita di mercato e della transizione energetica, generando benefici ambientali, economici e occupazionali, ma anche erariali, e migliorando la competitività internazionale delle imprese italiane.

4. Sostegno alla filiera industriale e artigianale italiana
Supporto agli operatori del settore lungo l’intera catena del valore, dai componentisti ai concessionari, a gestire la transizione tecnologica, rafforzando gli strumenti per la riconversione industriale, incentivando la ricerca e lo sviluppo su tecnologie chiave, e investendo nella formazione delle competenze necessarie a mantenere la competitività globale della filiera italiana.

5. Supporto alla clientela
Accompagnamento di consumatori e aziende clienti in questo cambiamento con informazioni chiare e neutrali e una visione di medio-lungo periodo su regole, divieti e misure incentivanti così da aumentare la serenità sulla scelta del veicolo, offrire garanzie su sicurezza e sostenibilità ed evitare che i clienti restino spaesati o esclusi dalla transizione. Particolare attenzione e coordinamento tra le regole di circolazione regionali e comunali, alla parità di diritti e obblighi degli utenti delle strade.

6. Valorizzazione culturale dell’automobile e del trasporto merci su gomma come moltiplicatore fondamentale dell’attività economica e benessere nazionale
Attività di comunicazione istituzionale per aiutare i cittadini a riconoscere l’auto, e più in generale i veicoli su gomma, non solo come mezzo di trasporto, ma come elemento culturale e identitario, capace di generare passione, design, innovazione, trasferimento tecnologico, indotto nei settori economici più disparati, flussi turistici, connessione tra territori e comunità, valorizzando tutte le soluzioni disponibili

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e tutti gli operatori presenti sul mercato, aderendo al principio della pluralità tecnologica e la libertà di scelta dei consumatori.
In merito a quanto sopra, le scriventi Associazioni si rendono sin d’ora disponibili a partecipare ad occasioni di confronto diretto, costante e strutturato sulle esigenze del settore automotive, senza escludere o sostituire altri organismi o iniziative istituzionali già in essere, per un approfondimento strategico con l’analisi, l’elaborazione e la realizzazione di proposte puntuali e sostenibili.

Tale confronto dovrebbe vedere coinvolti:
• in rappresentanza del settore automotive le scriventi Associazioni, così da garantire alle Istituzioni un dialogo diretto, concreto e autorevole sulle scelte decisive per il futuro del settore;
• in rappresentanza delle Istituzioni nazionali e locali, tutti i Ministeri competenti (MASE, MEF, MIMIT, MIT) e i rappresentanti degli Enti Locali (ANCI e Conferenza Stato-Regioni) per il doveroso coordinamento.
L’Italia non può permettersi di restare indietro nel cammino mondiale ed europeo verso il futuro, e l’automobile deve tornare a essere compresa e percepita come motore di progresso e di benessere.

Firme:
• ACI – Automobile Club d’Italia
• ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica
• ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital
• FEDERAUTO – Federazione Italiana Concessionari Auto
• MOTUS-E – Associazione Italiana della Filiera della Mobilità Elettrica
• UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri



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