Roma – Ance Veneto. Report gara per lavori stradali 2024-2025: bene la rimodulazione del Pnrr. IL REPORT
Nell’ultimo anno (primo semestre 2024 – primo semestre 2025) i lavori stradali in Veneto hanno fatto registrare più frequenti le gare per lavori di manutenzione, mentre i lavori di nuova costruzione si avvicinano quasi al 40% del totale delle gare espletate nel contesto di riferimento.
Per quanto riguarda gli Appalti in generale nel secondo trimestre 2025 si segnala un consistente calo di aggiudicazioni e importi. I Comuni si confermano la tipologia di stazione appaltante più attiva in termini di aggiudicazioni (46%) per un valore delle gare che scende al 24,7% del totale. Belluno ed in seconda battuta Treviso e Vicenza sono le province in cui si osserva una prevalenza di aggiudicazioni tra i Comuni; Padova, Treviso e Vicenza sono territori caratterizzati da un elevato numero di gare da parte delle Utilities; a Rovigo e Venezia, invece, prevalgono nettamente le gare degli “altri enti locali” sia in termini di assegnazioni che in termini di valore.
Qui di seguito AGEEI riporta il REPORT:
“Sono tutti segnali già attesi – dichiara Alessandro Gerotto, presidente di Ance Veneto – ma non per questo meno preoccupanti. Stiamo ripetendo da mesi che l’accelerazione del settore dopo la pandemia è stata dovuto soprattutto al Superbonus e al Pnrr. Ora che l’incentivo è dimenticato e il Piano è in fase di esaurimento si avvicina una fase di stallo che puo’ essere superata solo con politiche di visione e lungimiranza. Altrimenti il rischio di un appesantimento delle nostre imprese e di calo dell’occupazione è reale. Questo è ‘il tempo giusto’ – come abbiamo sottolineato nell’ultima Assemblea nazionale – per la rigenerazione urbana e la riqualificazione energetica, ma anche per fornire risposte unitarie sulle infrastrutture e l’emergenza casa. Abbiamo chiesto al Governo, e noi di Ance Veneto lo chiediamo ai prossimi amministratori regionali, un’agenda per la rigenerazione del territorio e delle città, un chiaro coordinamento tra livelli istituzionali per non lasciare soli di Comuni e un Piano Casa che affronti il paradosso del calo demografico e del sovraffollamento urbano. Quanto all’infrastrutturazione, soprattutto per la mobilità, è chiaro che i ‘poveri’ Comuni fanno quello che possono, ma serve un intervento strategico complessivo che solo con un livello regionale di grande prospettiva puo’ trovare una soluzione di lungo termine.
Infine, riguardo l’annunciata rimodulazione del Pnrr da parte del Governo, noi di Ace chiediamo che una parte delle risorse che si renderanno disponibili, grazie alla sostituzione dei progetti in ritardo con opere già avviate e finanziate con fondi ordinari, sia destinata a coprire soprattutto gli aumenti dei materiali. Servono almeno 2,5 miliardi nella prossima legge di bilancio, per garantire la continuità dei lavori e per evitare che le imprese vengano gravate da condizioni economiche insostenibili.”
Sempre riguardo gli interventi “stradali” i dati registrano in tutti i semestri considerati un’equa distribuzione tra gare sotto i 40 mila euro e gare al di sopra di questa soglia (48,2% sopra i 40 mila euro nel 1° semestre 2025). La distribuzione delle gare evidenzia una maggiore concentrazione nelle province di Vicenza e Venezia in termini di numero (percentuali intorno al 19%) seguite da Verona, (14,7%) Padova (13,3%), Belluno (12,6%) Treviso (11,5%). Chiude Rovigo con il 6,6 % a cui si aggiunge un 2,4% di gare che non ricadono specificatamente su un unico territorio ma fanno riferimento ad un’area più vasta all’interno dei confini regionali.
Usando come parametro di riferimento l’ammontare a gara le maggiori risorse sono destinate a Venezia (27,3%) e Verona (23,9%) in quanto si includono alcuni interventi di manutenzione che riguardano le arterie autostradali. Padova raccoglie il 16,5% del totale a gara, mentre sotto il 10% si collocano le altre province.
Osservando la distribuzione delle gare per tipologia di stazione appaltante sono i Comuni in primis
che si sono dedicati nel corso del primo semestre 2025 all’espletamento delle gare in ambito di
“lavori stradali” (oltre il 62% del totale), contro il 5,5% delle Utilities ed il 31,7% degli altri enti locali (Regione e Province) e gli enti specializzati alla manutenzione delle strade. Questi ultimi, tuttavia, sono quelli per cui sono state investite le maggiori risorse (43,6% del totale), mentre la quota dei Comuni si ferma sotto il 40%. Ciò dipende dal fatto che i Comuni sono dediti maggiormente a lavori di manutenzione di strade locali (oltre il 60% delle gare espletate) con un contenuto impiego di risorse (oltre il 60% sta sotto i 40 mila euro), mentre per gli interventi su strade statali e autostrade gli importi risultano nettamente più elevati. Nelle province di Belluno e Padova dominano nei primi mesi dell’anno le gare di ordinaria manutenzione stradale, che risultano prevalenti anche a Treviso e Vicenza. Verona, Venezia e soprattutto Rovigo sono interessate ad opere di nuova costruzione che comprendono anche gli interventi per la realizzazione di piste ciclabili, rotatorie, marciapiedi e altre opere accessorie.
L’importo complessivo delle gare per lavori stradali scende sotto i 140 milioni di euro dopo che nel semestre precedente era stata superata la quota di 151 milioni di euro, mentre nella prima parte del 2024 l’ammontare complessivo risultava pari a 147,7 milioni. Un trend speculare si osserva per gli importi aggiudicati: sono stati assegnati nella prima parte dell’anno 121,2 milioni di euro, 20 milioni in meno del secondo semestre 2024 e 11 milioni in meno rispetto lo stesso peridoo dell’anno precedente.
Considerando le stazioni appaltanti solo tra le Utilities si osserva un incremento di gare sia in termini di numero che in termini di importo anche se ricoprono la quota minore di gare espletate nel corso della prima parte dell’anno.
I ribassi di aggiudicazione sono contenuti ma in crescita: nel 1° semestre dell’anno la media si attesta al 4,3%, tre punti in più rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente e circa un punto in più rispetto alla media generale registrata nei primi sei mesi dell’anno considerando tutte le tipologie di gara (3,4%). relative ai lavori stradali, comprendendo tutte le gare attinenti alla costruzione e/o manutenzione delle strade del Veneto.
Per quanto riguarda le gare di appalto, in generale, Nel 2° trimestre del 2025 queste si sono concentrate prevalentemente nell’ambito dell’edilizia civile e industriale (46,2%) per un valore che raggiunge circa un terzo delle risorse a gara e per un importo medio appena sotto i 400 mila euro. Le opere stradali sono il 23,6% del totale e raggiungono una quota di valore pari al 28,6% complessivo con un valore medio per gara che supera il mezzo milione di euro. In termini di importo sono, tuttavia, le opere sulle infrastrutture e gli interventi sulla loro manutenzione che “pesano” maggiormente (32,6% del valore complessivo e con un importo medio pari a 1,4 milioni di euro), mentre le opere idraulche per mitigare il dissesto idrogeologico, al pari delle opere di sistemazione dell’ambiente urbano, rimangono marginali con quote al di sotto dei cinque punti percentuali e con importi medi intorno al mezzo milione di euro.
In ambito PNRR si stanno ormai definendo le ultime aggiudicazioni: nell’ultimo trimestre l’incidenza si attesta sotto i tre punti percentuali per un valore a gara pari a poco più di 20 milioni di euro, il 7,1% del valore delle gare complessivamente aggiudicate nell’ultimo periodo.
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