Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 settembre il decreto attuativo sul bonus elettrodomestici 2025. Pronte le regole per lo sconto fino a 200 euro per la sostituzione di frigoriferi, lavatrici, ma anche asciugatrici e piani cottura
Un nuovo passo per l’avvio del bonus elettrodomestici 2025: il decreto attuativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 settembre.
Il provvedimento delinea le regole per ottenere lo sconto fino a 200 euro per la sostituzione di grandi elettrodomestici, dai frigoriferi alle lavatrici. Si tratta dell’agevolazione introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 e finanziata con un totale di 50 milioni di euro, 48,1 dei quali saranno utilizzati per l’assegnazione di voucher ai richiedenti.
Come previsto dal testo del decreto attuativo, per fare domanda bisognerà però attendere ancora: uno o più decreti direttoriali stabiliranno le tempistiche così come il funzionamento della Piattaforma informatica che verrà gestita da PagoPA.
Bonus elettrodomestici 2025, cosa prevede il decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale
La pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale è il passaggio atteso per sbloccare il bonus elettrodomestici, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 e rimasto in standby fino a settembre, quando è arrivata la firma del testo da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia.
Con l’approdo in GU del 26 settembre può quindi partire la macchina operativa per consentire alle famiglie di accedervi. Il bonus incentiva la sostituzione di grandi elettrodomestici, con un contributo pari a 100 euro per tutti, e che sale a 200 euro per i nuclei con ISEE fino a 25.000 euro.
In ogni caso, il valore dello sconto non potrà superare il 30 per cento del prezzo del prodotto, e gli elettrodomestici acquistati dovranno rientrare in specifiche categorie e classi energetiche.
Bonus elettrodomestici – il testo del decreto attuativo del 3 settembre 2025
Scarica il testo del decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 27 settembre 2025
Cosa si potrà comprare: bonus per sostituire frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e non solo, ma conta la classe energetica e il luogo di produzione
Il decreto attuativo definisce quindi quali sono gli elettrodomestici ammessi al bonus. Si tratta di un elenco di 7 prodotti, e determinante sarà la classificazione energetica degli stessi.
Entrando nel dettaglio, il bonus sarà riconosciuto per:
- lavatrici e lavasciuga con classe energetica A o superiore;
- forni di classe energetica A o superiore;
- cappe da cucina di classe B o superiore;
- lavastoviglie di classe C o superiore;
- asciugabiancheria di classe C o superiore;
- frigoriferi e congelatori di classe D o superiore;
- piani cottura conformi ai limiti previsti dal Regolamento Ue 2019/2016.
Fondamentale la rottamazione (e quindi la sostituzione) di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore, ma anche il luogo di produzione. Il bonus sarà infatti attribuito solo per quelli prodotti in stabilimenti UE.
L’elenco dei beni acquistabili sarà in ogni caso messo a disposizione sul portale in fase di messa a punto. Uno dei passaggi previsti per l’avvio del contributo è la costituzione di una lista, elaborata in base alle informazioni trasmesse dai produttori, di cosa sarà effettivamente possibile acquistare. Si tratterà di un elenco dinamico e aggiornato periodicamente dal MIMIT, tenuto conto dei dati via via trasmessi.
Come fare domanda: procedura online e voucher a tempo
Le porte della Piattaforma PagoPA per l’inserimento della domanda saranno aperte solo per gli utenti maggiorenni e ciascun nucleo familiare potrà beneficiarne solo una volta.
Il bonus elettrodomestici sarà riconosciuto mediante uno sconto in fattura sul prezzo d’acquisto e successivamente il rivenditore riceverà da Invitalia un importo pari alla riduzione applicata.
Il portale PagoPA gestirà i dati degli utenti e potrà interagire con le altre banche dati pubbliche per la verifica dei requisiti d’accesso alla misura.
In particolare, nel momento di inserimento della domanda da parte del richiedente la piattaforma interrogherà la banca dati dell’INPS, ai fini della verifica della presenza di un ISEE 2025 ordinario in corso di validità associato al richiedente e al valore dello stesso, passaggio centrale per determinare l’importo del contributo richiedibile.
Per la composizione del nucleo familiare si guarderà invece ai dati contenuti nell’ANPR, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Ai fini della gestione dell’iniziativa è inoltre aperto l’uso delle informazioni contenute in altri archivi pubblici nazionali e comunitari.
Dopo le verifiche effettuate dalla Piattaforma, all’utente sarà rilasciato un voucher contenente l’importo massimo del contributo fruibile, con il contestuale blocco delle somme a valere sulla dotazione finanziaria complessiva pari a 48,1 milioni di euro.
Ci sarà un tempo massimo per spenderlo presso gli esercenti convenzionati. Se l’elettrodomestico acquistato consente di scontare solo una parte della somma limite concessa, l’importo restante tornerà nella disponibilità del fondo e potrà essere quindi assegnato a ulteriori richiedenti.
Superato limite di validità sarà possibile rinnovare la richiesta. Su questo aspetto però si attende un ulteriore decreto, che definirà le modalità per presentare nuovamente domanda.
Quando parte il bonus elettrodomestici? Lo stabilirà un successivo decreto
Vale la pena specificare che se da un lato la pubblicazione del decreto attuativo rappresenta un passaggio importante per l’avvio del bonus elettrodomestici, dall’altro bisognerà attendere ancora.
Come previsto dal testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e come già evidenziato sulle pagine di Informazione Fiscale, Saranno necessari uno o più decreti direttoriali per definire le modalità operative d’accesso, il funzionamento della piattaforma PagoPA che gestirà l’erogazione del contributo, e non da ultimo i tempi d’avvio e di chiusura dell’agevolazione.
Non da meno, tra i passaggi attesi c’è anche la definizione del tempo massimo a disposizione per spendere il bonus ottenuto. Il voucher rilasciato avrà infatti una durata limitata e il decreto attuativo rimanda a un successivo decreto direttoriale il compito di definire le tempistiche di utilizzo.
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