Tantissime imprese, e il trend registra un costante aumento, hanno bisogno di accedere a strumenti di finanza agevolata ogni anno. Finanziamenti europei, contributi e voucher erogati dalle Camere di Commercio, bandi di Invitalia e misure regionali: le risorse a disposizione delle imprese sono tantissime.
Ma perché gli imprenditori inseguono queste agevolazioni?
Nel contesto competitivo attuale, le imprese cercano ogni opportunità per migliorare la propria liquidità e finanziare gli investimenti attraverso strumenti alternativi al credito bancario (spesso oneroso e, strano ma vero, di più difficile accesso). Ecco, quindi, che la finanza agevolata diventa una leva strategica fondamentale in questo scenario.
Del resto, perché un imprenditore non dovrebbe scegliere finanziamenti a fondo perduto o agevolati per investire nel suo business?
A questo punto però solitamente sorgono alcuni interrogativi: ricorrere all’aiuto di un consulente di finanza agevolata o fare da sé? Quando conviene e quando no? Quante possibilità ci sono di ottenere un finanziamento senza l’aiuto di un professionista esterno?
In questa guida cerchiamo di capire meglio cosa è un consulente di finanza agevolata, quando conviene cercarne uno e quali sono i compiti che bisogna necessariamente affidargli per massimizzare le chance di ottenere fondi per la propria impresa.
Cos’è la Finanza Agevolata
Prima di approfondire la figura del consulente di finanza agevolata, facciamo un breve ma utile recap sui concetti base. La finanza agevolata è l’insieme degli strumenti pubblici (contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato, crediti d’imposta, garanzie statali, ecc.) messi a disposizione da enti pubblici (Stato, Regioni, UE) per sostenere gli investimenti delle imprese.
Le misure possono essere gestite a livello nazionale (SIMEST, Invitalia, ministeri), regionale (come ad esempio per i bandi POR FESR), o locale (Camere di Commercio, comuni, ecc…). Le agevolazioni possono riguardare innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, sostenibilità ambientale, formazione, assunzioni e molto altro.
Cos’è il Consulente in Finanza Agevolata
Il consulente in finanza agevolata è un professionista (anche se spesso ci si trova di fronte vere e proprie società specializzate) che supporta le imprese nell’individuazione, nella progettazione e nella gestione di progetti agevolati. Quindi non deve solo farti ottenere il bando, ma deve anche consigliarti quale sia la misura migliore per le caratteristiche specifiche della tua impresa.
I compiti del consulente di finanza agevolata spaziano dalla lettura dei bandi alla redazione della documentazione tecnica ed economico-finanziaria, fino al monitoraggio rendicontale e alla gestione dei rapporti con gli enti erogatori.
Il valore aggiunto del consulente di finanza agevolata si sostanzia in questi punti:
- Conosce a fondo i meccanismi di funzionamento delle misure agevolative (massimizza le chance di avere i fondi);
- Sa individuare il bando giusto (può svolgere quindi un lavoro sartoriale tenendo conto delle specificità della tua impresa);
- Redige progetti coerenti con le linee guida del bando;
- Gestire la fase di rendicontazione e controlli successivi (evitandoti di incappare in possibili problemi).
Ora, nei prossimi paragrafi vedremo quando conviene affidarsi a un consulente di finanza agevolata e quando invece no.
Quando conviene affidarsi a un Consulente di Finanza Agevolata
Iniziamo con il vedere in quali casi è necessario affidarsi a un consulente di finanza agevolata:
Mancanza di competenze interne – Spessissimo le imprese non dispongono internamente di figure con competenze in materia di finanza agevolata, normative europee e progettazione tecnica. Soprattutto se parliamo di micro, piccole e medie imprese. In questi casi, ovviamente, è fortemente consigliabile affidarsi a un consulente finanza agevolata. L’improvvisazione in questi ambiti è spesso causa di domande respinte o progetti inammissibili.
Complessità dei bandi – Non tutti i bandi sono semplici… Anzi. Molti avvisi pubblici, in particolare quelli regionali o europei, presentano requisiti tecnici complessi, griglie di valutazione articolate, o richiedono la compilazione di business plan e studi di fattibilità dettagliati. In questi casi, il supporto di un consulente di finanza agevolata esperto fa la differenza tra successo e fallimento.
Scadenze stringenti – Chiaramente (ma questo lo capiscono tutti) quando le finestre temporali sono molto ristrette o i bandi vengono chiusi “a sportello”, la tempestività e la precisione sono fondamentali. Un bravo consulente in finanza agevolata ha la struttura per attivarsi rapidamente e presentare la domanda nei tempi utili.
Attivazione di più bandi e cumulabilità – Occhio a questa voce: Un consulente esperto è in grado di ottimizzare la cumulabilità tra bandi, evitando incompatibilità tra agevolazioni e sfruttando le sinergie tra più strumenti (es. credito d’imposta + fondo perduto + garanzia). Tradotto: può permetterti di ottenere quanti più finanziamenti e contributi possibile.
Quando NON conviene affidarsi a un Consulente di Finanza Agevolata
Vediamo ora quando invece non è conveniente rivolgersi a un consulente di finanza agevolata:
Disponibilità interna di risorse competenti – Se l’impresa dispone già di una funzione finance/controlling ben strutturata o di un team interno dedicato ai bandi, può gestire in autonomia almeno le fasi preliminari (screening bandi, raccolta documentazione, bozza progetto), richiedendo eventualmente al consulente di finanza agevolata solo un affiancamento spot o per specifici corsi di formazione;
Incentivi automatici o semplici – Alcuni bandi non necessitano di un consulente in finanza agevolata. Parliamo però, questo bisogna dirlo, di misure estremamente semplici, che prevedono agevolazioni con importi spesso inferiori a 5 mila euro. In questi casi, e solo in questi, conviene fare da sé e aiutarsi con guide e articoli che è possibile trovare in rete.
Come scegliere un Consulente Finanza Agevolata
Affidarsi a un consulente sbagliato può essere un errore molto gravoso… ecco alcune accortezze da usare:
- Non scegliere solo in base al prezzo: una consulenza low-cost può tradursi in una domanda mal scritta o respinta.
- Verificare referenze e track record: un buon consulente deve avere casi concreti documentabili, conoscenze aggiornate e capacità progettuale.
- Non accettare consulenze “miracolose”: diffidate sempre di guru e santoni della finanza agevolata, scegliete professionisti con CV che raccontino esperienza e competenza.
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