“Oggi in cabina di regia abbiamo presentato la proposta di revisione del Pnrr, che sarà ora trasmessa al Parlamento e poi alla Commissione europea. Un lavoro complesso ma necessario, che ci permette di usare meglio le risorse e rafforzare gli interventi davvero utili per imprese, infrastrutture e coesione sociale”, scrive su Facebook la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “L’Italia – ricorda – è oggi la Nazione più avanti in Europa nell’attuazione del Piano: centinaia di obiettivi raggiunti, miliardi di euro già trasferiti e oltre 429.000 progetti avviati o conclusi. In tre anni abbiamo rispettato tutti gli impegni presi. Con questa revisione mettiamo in sicurezza le risorse per il tessuto produttivo e concentriamo l’attenzione sulle priorità più urgenti. Avanti così: con serietà, concretezza e gioco di squadra”, conclude.
“In tre anni di governo abbiamo raggiunto il cento per cento degli obiettivi programmati”, ha detto la presidente del Consiglio durante la Cabina di regia.
Alla riunione, convocata dal ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, hanno partecipato i ministri e i sottosegretari preposti, i responsabili dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle regioni e delle province autonome. Nell’ambito della Cabina di regia sono in corso tavoli settoriali di confronto con le organizzazioni del partenariato.
“Ci diamo l’obiettivo di mantenere il primato europeo raggiunto finora dall’Italia nell’attuazione del Pnrr – ha proseguito Meloni nel suo intervento -, che ci è stato di recente riconosciuto anche dal Fondo monetario internazionale, che ha parlato di una ‘rigorosa attuazione del Piano’ da parte dell’Italia”. L’Italia ha superato “sia le tante criticità che abbiamo ereditato, connesse al pagamento della terza rata, sia allineando il Piano alle mutate esigenze della Nazione, con la prima revisione adottata alla fine del 2023. Ci prepariamo a ricevere il pagamento dell’ottava rata, che porterà a 374 gli obiettivi complessivamente raggiunti dall’Italia e a superare quota 153 miliardi di euro trasferiti all’Italia, circa il 79 per cento della dotazione finanziaria complessiva del Pnrr, pari a 194,4 miliardi di euro”, ha detto ancora Meloni.
“Sul fronte del Pnrr sono stati impegnati a oggi oltre 192 miliardi di euro sui 194,4 della dotazione originaria del Piano, che con questa proposta di revisione resta immutata”, ha proseguito Meloni. “In termini di attuazione – ha aggiunto -, parliamo per la precisione di 428.939 progetti, pari a oltre il 96 per cento dei progetti finanziati risultano conclusi, in via di conclusione e in corso di esecuzione. Un primato, anche qualitativo, che ci rende orgogliosi: abbiamo dimostrato di essere capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l’Europa ci ha fornito, diventando un punto di riferimento per tutti gli altri Stati membri. Questa proposta di revisione del Pnrr mette in sicurezza tutte le risorse già previste per il tessuto produttivo e ci consente di concentrare l’attenzione su alcune priorità contingenti, a partire proprio da quelle che coinvolgono il mondo delle imprese. Un impegno che abbiamo assunto e stiamo lavorando per rispettarlo”, ha detto Meloni.
Per Meloni, “la proposta di revisione del Pnrr ci permette di superare diverse criticità e di allocare le risorse in maniera più efficiente, anche attraverso il ricorso a nuovi strumenti finanziari”. “In particolare – ha aggiunto -, abbiamo previsto l’inserimento di nuove misure attuabili nei tempi molto stringenti previsti dal Piano e il potenziamento di quegli interventi che stanno producendo risultati superiori alle aspettative, con particolare attenzione alla competitività, al potenziamento delle infrastrutture e alla coesione sociale e territoriale della nostra nazione”, ha concluso la presidente del Consiglio.
Foti: “Nessun taglio al Piano”
Per il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, “siamo all’ultima fase di revisione del Pnrr. Dopo numerose valutazioni – sarà poi il Parlamento ad avere l’ultima parola – nella proposta che presentiamo non vi sono tagli di ambizioni e quindi il Piano rimane di 194,4 miliardi, come stabilito inizialmente. Di questi, ad oggi, 192,2 risultano impegnati”, ha detto. “Il numero di progetti in corso è imponente, parliamo di 447.065 progetti, un numero che non ha pari nella recente storia d’Italia e che viene spesso sottovalutato. Nel dettaglio, 294.597 di questi progetti sono conclusi, 28.128 sono in fase di conclusione e 106.214 sono in fase di esecuzione”, ha spiegato. “Per questi risultati, dobbiamo ringraziare tutte le amministrazioni che stanno lavorano per la riuscita del Pnrr. A tutti tengo a ricordare che una volta che questa revisione entrerà in vigore, il monitoraggio dovrà essere continuo. Non possiamo infatti rischiare di considerare concluso il nostro lavoro al momento delle pronunce definitive degli organi deputati, per poi scoprire che alcune misure sono rimaste indietro a causa di semplici errori tecnici o burocratici”, ha concluso il ministro.
“La proposta di revisione del Pnrr ha un valore complessivo di 14 miliardi di euro, pari al 7 per cento del Piano. Si tratta di un adeguamento necessario, tenuto conto che il Piano era stato concepito in un contesto politico ed economico del tutto diverso e che continua a modificarsi”, ha proseguito il ministro per gli Affari europei. “L’attualizzazione del Piano era stata fin dall’inizio contemplata dalla Commissione europea, già nel momento in cui aveva introdotto la possibilità di revisione. Con questa modifica il nostro obiettivo è chiaro: semplificare al massimo la fase finale del Piano, eliminando tutti quegli ostacoli burocratici che in passato hanno rallentato le operazioni con l’intento di garantire la massima efficienza e accelerare il raggiungimento dei risultati”, ha concluso Foti.
Urso: “La dotazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy sale ad oltre 30 miliardi”
Con la revisione odierna la dotazione al ministero delle Imprese e del Made in Italy passa da 19,6 miliardi del piano originario ad oltre 30 miliardi. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, commentando l’esito della cabina di regia Pnrr, al suo arrivo all’M9 di Mestre per l’inaugurazione della mostra “Identitalia, The Iconic Italian Brands”.
Il ministro ha sottolineato che si tratta di “oltre un terzo in più di quanto inizialmente previsto. Perché noi crediamo nelle imprese quale motore di sviluppo economico e sociale. La dotazione del 2021 era stata già aumentata in modo significativo nella prima revisione realizzata dal nostro governo nel novembre 2023, nella quale sono stati assegnati al Mimit circa 9.4 miliardi in più, destinati anche a nuove misure per l’efficientamento energetico delle imprese come Transizione 5.0”.
“Con questa ulteriore revisione si giunge ad oltre 30 miliardi – ha evidenziato Urso -. Nel contempo, abbiamo rimodulato le risorse destinate ai singoli strumenti privilegiando quelli che assicurano il pieno impiego nei prossimi mesi sempre sul fronte della innovazione e della competitività. Bilancio quindi nettamente positivo per le nostre imprese”. “Tutti i target sono stati raggiunti rispettando pienamente il cronoprogramma. Tutte le risorse, 30 miliardi, saranno impiegate e nel modo migliore”, ha commentato Urso.
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