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Contrasto alla deindustrializzazione: 100 milioni al Consorzio Industriale del Lazio


EconomiaLe risorse, destinate a rilancio produttivo e riqualificazione delle aree industriali, sosterranno innovazione, digitalizzazione e nuove unità produttive. “Segnale concreto di attenzione verso i nostri territori e le imprese”, ha dichiarato il commissario straordinario Trequattrini, ringraziando Governo, Regione e rappresentanti istituzionali. Il plauso di Righini e Angelilli

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM 19 maggio 2025, il Governo ha ripartito le nuove risorse destinate a sostenere le attività economiche nei territori colpiti da fenomeni di deindustrializzazione. Il provvedimento assegna 100 milioni di euro al Consorzio Industriale del Lazio, da destinare a interventi di rilancio produttivo e di riqualificazione industriale.

Gli incentivi, come stabilito dal decreto, devono riguardare “iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile ove l’attività manifatturiera è svolta, l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi, gli investimenti immateriali, la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica, l’avvio di nuove unità produttive. Sono ammissibili i costi sostenuti dall’8 maggio 2024 e fino al 31 dicembre 2028 e relativi all’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali”.

Potranno beneficiare di questa agevolazione le “Imprese manifatturiere già insediate nei territori comunali di competenza” del consorzio industriale. “L’assegnazione di queste risorse è un segnale forte e concreto di attenzione verso i nostri territori e le imprese che vi operano – ha dichiarato il Commissario straordinario, prof. Raffaele Trequattrini –. Attraverso il Consorzio, le aziende avranno a disposizione strumenti certi e mirati per rafforzare la loro competitività, sostenere l’innovazione e intraprendere percorsi di crescita. Con questo intervento, il Governo riconosce la centralità del Consorzio Industriale del Lazio nello sviluppo economico della regione.

Un ringraziamento particolare va alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, ai deputati Paolo Trancassini, Massimo Ruspandini, Aldo Mattia e Paolo Pulciani la cui attenzione costante e sensibilità verso i temi dello sviluppo industriale hanno contribuito a creare le condizioni per questo importante risultato, che si traduce in nuove opportunità di crescita, occupazione e sostenibilità per l’intera comunità. Un ringraziamento, infine, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, alla vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e ai consiglieri regionali con cui continuiamo a portare avanti un lavoro forte e sinergico per le nostre aree industriali”.

IL PLAUSO DI RIGHNINI E ANGELILLI

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«Accogliamo con grande soddisfazione la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che destina ben 100 milioni di euro al Lazio per contrastare i fenomeni di de-industrializzazione e rilanciare le attività produttive nei territori più colpiti dalla crisi industriale degli ultimi anni.

Si tratta di un intervento atteso e strategico, che rappresenta un riconoscimento della centralità del Lazio nei piani nazionali di rilancio industriale e coesione territoriale. Un ringraziamento sentito va alla premier Meloni e al Ministro Foti per aver dimostrato ancora una volta attenzione e concretezza nei confronti delle esigenze del nostro territorio. Il Governo ha confermato il riparto tra i consorzi industriali del nostro territorio con un investimento equamente distribuito: 20 milioni di euro ciascuno a favore delle aree di Lazio Meridionale, Sud Pontino, Roma-Latina, Frosinone e Rieti. Risorse che saranno gestite dal Consorzio Industriale del Lazio per sostenere iniziative imprenditoriali e investimenti in innovazione, digitalizzazione, sostenibilità e nuova occupazione».

Lo ha dichiarato l’assessore al Bilancio e alla Programmazione economica della Regione Lazio, Giancarlo Righini, che poi aggiunge: “È una grande occasione per territori troppo spesso dimenticati e oggi messi al centro di un disegno di rilancio economico. Il provvedimento prevede contributi a fondo perduto per le imprese manifatturiere, sia già presenti sia nuove, che investano in ammodernamento, ampliamento o riconversione degli stabilimenti, con spese ammissibili a partire da maggio 2024 e fino al 2028. Con questi 100 milioni il Lazio torna protagonista. Continueremo a vigilare affinché le risorse vengano spese bene, in tempi certi e con la massima trasparenza. Vogliamo risultati misurabili: più imprese, più innovazione, più lavoro», ha concluso l’assessore Giancarlo Righini.

Si tratta di 100 milioni di euro nel complesso, ripartiti in 20 milioni di euro per ciascuno dei cinque ex Consorzi per lo sviluppo industriale quali Lazio Meridionale, Sud Pontino, Roma-Latina, Frosinone e della Provincia di Rieti. Ciascuna impresa potrà ottenere un finanziamento a fondo perduto fino a 300mila euro.

«È stato un grande lavoro di squadra del quale ringraziamo il governo Meloni. Un vero cambio di passo che non ha precedenti e che va a integrare una serie di misure significative che l’amministrazione regionale sta attuando in favore delle imprese e la crescita economica.

La Regione Lazio potenzia questa strategia attraverso i 120 milioni di euro destinati allo sviluppo del Lazio da parte dalla Banca europea degli investimenti, un aiuto sotto forma di prestiti bancari agevolati di cui una quota sarà destinata all’automotive. Con il governo stiamo inoltre finalizzando l’iter per l’istituzione per la Zona Logistica Semplificata che è di prossima approvazione. Entro l’anno infine puntiamo a portare in Giunta la nuova legge sul Consorzio Industriale del Lazio. Il combinato disposto di tutte queste misure è paragonabile per effetti economici della Zes», ha aggiunto la vicepresidente Angelilli.

“Gli incentivi devono ricomprendere almeno uno dei seguenti ambiti: iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile in cui l’attività manifatturiera è svolta; l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo delle attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi; gli investimenti immateriali; la conversione di attività produttive significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale e economica; l’avvio di nuove unità produttive.Possono beneficiare degli incentivi le imprese manifatturiere già insediate nei territori comunali di competenza dei consorzi industriali ovvero le imprese che intendono insediare nuove unità produttive nelle medesime aree”.

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