Primo obiettivo raggiunto. E’ stato chiuso nel corso della seduta di ieri in II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, il testo base della manovra quater.
Una lunga settimana si è aperta ieri a Palazzo dei Normanni, dove il rientro in giunta di Luca Sammartino e il parere positivo della VI Commissione Salute, guidata da Pippo Laccoto, sulla nuova rete ospedaliera non sono riusciti a spostare i riflettori dalla variazione di bilancio. Se da un lato giungono sensazioni positive, anche considerando l’ottimismo dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino (CLICCA QUI) sui tempi da rispettare secondo cronoprogramma, dall’altro non mancano le preoccupazioni in vista dei giorni che verranno e che saranno dedicati agli emendamenti aggiuntivi e quelli di carattere territoriale, sui quali, in realtà, bisognerà capire come procedere, in modo da poter snellire quanto più possibile i tempi, vista la quantità delle proposte avanzate, tra le 200-300. Il bacino massimo, da cui poter attingere le risorse, è di 60 milioni di euro, 2/3 dei complessivi 90 milioni di euro, circa, dai fondi globali, di cui si avvarrà la manovra quater.
Chiuso il testo base: in e out
Proprio da quest’ultimo punto ripartirà oggi la Commissione Bilancio, dopo il rinvio della seduta, pianificata per il post giuramento dell’esponente leghista. Secondo round dunque nullo, in netta contrapposizione al primo.
Nella mattinata di ieri, infatti, è stato dato il via libera all’autorizzazione alla stipula di un accordo transattivo. Nello specifico, con tale norma, viene autorizzato l’ufficio per la gestione della liquidazione delle società a partecipazione pubblica regionale a stipulare un accordo transattivo con POLLUCE SPE S.R.L. per estinguere il debito. La spesa per far fronte agli oneri corrisponde circa a 31,2 milioni. Autorizzati anche 5,5 milioni di euro per la risoluzione dei contenziosi con Sicilia Digitale.
Stop invece al sostegno, che fa capo all’assessorato agli Enti locali, destinato ai Comuni per le iniziative di carattere sociale, economico e culturale.
Posticipato a ridosso della votazione finale il rifinanziamento di alcune leggi, una tabella densa di norma da rimpinguare, dove compaiono pure gli Asacom, per i quali è stata trovata l’intesa (CLICCA QUI).
La strada è stata così spianata verso l’avvio della valutazione di alcuni degli emendamenti, quelli che in questi giorni hanno tenuto banco: Asacom, Consorzi di Bonifica, laghetti aziendali in agricoltura, editoria e south working. Il destino dei primi lo conosciamo già. I due provvedimenti legati all’agricoltura hanno trovato terreno fertile, incassando il parere positivo all’unanimità. Disco verde per il fondo all’editoria, mentre è stato accantonata la misura sul south working. Sempre in tema lavoro, però, il lascia passare è stato ottenuto dalle norme per l’occupazione.
Ma andiamo nel dettaglio.
Il fondo per l’editoria
Il fondo, da 3 milioni di euro, sarà dedicato alle imprese nel settore dell’editoria, sia cartacea, sia digitale, delle emittenti televisive, anche comunitarie, e delle agenzie di stampa che producano un notiziario regionale sulla Sicilia da almeno tre anni e che abbiano almeno due giornalisti contrattualizzati nella Regione e la cui testata sia regolarmente registrata. Le disposizioni si applicano anche alle imprese editoriali operanti in Sicilia da almeno tre anni con produzione libraria sulla cultura siciliana di almeno dieci titoli con codice ISBN nel biennio e che abbiano almeno un dipendente attivo sul territorio della Regione. Per queste è previsto un milione di euro.
La misura risponde all’esigenza di rafforzare il sistema dell’informazione locale, garantendo sostegno economico alle imprese editoriali siciliane che operano con continuità e radicamento sul territorio, mirando a consolidare l’occupazione nel settore. Gli interventi a valere sul Fondo per l’editoria possono consistere nella concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per investimenti, per fabbisogno di capitale circolante. L’accesso al beneficio viene subordinato all’operatività, su base triennale, nella produzione di notizie regionali sulla Sicilia e all’avvalimento di almeno un collaboratore attivo sul territorio della Regione. La spesa sarà gestita da Irfis senza la creazione di strumenti di gestione o strutture dedicati. Le modalità di attuazione saranno previste all’interno di un apposito decreto dell’assessore all’Economia, previo parere della Commissione Bilancio dell’Ars. Per l’operatività del Fondo per l’editoria, il dipartimento regionale delle Finanze e del Credito è autorizzato a erogare a Irfis 4 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2025-2026-2027.
Lavoro: accantonato il south working, le novità in tema di occupazione
Resta accantonata per il momento la proposta governativa dedicata al south working, per la quale è prevista un finanziamento di 20 milioni di euro. Molto alta la possibilità che la misura venga posticipata alla prossima Finanziaria. La norma introduce contributi economici per le imprese che assumono nuovi lavoratori o che trasformano rapporti di lavoro a termo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, in modalità di lavoro agile o smart working, per favorire la permanenza dei lavoratori, incentivando l’adozione di un modello di vita e di lavoro più sostenibile e moderno, in linea con le evoluzioni del mercato del lavoro, in grado di aumentare i benefici, sia per le imprese in termini di miglioramento o incremento della produttività e di riduzione dei costi aziendali, che per i lavoratori ai quali viene data la possibilità di una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e di contenere la pesa per gli spostamenti. Oltre ai vantaggi in termini di maggiore produttività e di benessere per il lavoratore, la riduzione del pendolarismo e degli spostamenti casa-lavoro contribuisce a ridurre lo spopolamento del territorio siciliano e presenta vantaggi anche per l’ambiente favorendo la diminuzione delle emissioni di CO2. A tal fine era previsto un contributo entro il limite massimo di 30.000 mila euro nell’anno 2026 per ciascun lavoratore occupato e che abbia la residenza in Sicilia, a valere su una dotazione finanziaria complessiva per la misura di 20 milioni di euro per il medesimo anno. All’Irfis, dopo le disposizioni attuative emanate dall’assessore regionale al Lavoro, il compito di provvedere alla pubblicazione di un apposito avviso per l’erogazione del contributo.
La novità principale è rappresentata dalle previsioni per l’occupazione. La proposta avallata in Commissione Bilancio, consiste nella modifica dell’articolo 13 della legge regionale 1/2024, resa necessaria in base agli esiti scaturiti dalla procedura avviata per ottenere l’autorizzazione della Commissione europea. Il Coordinamento Aiuti di Stato del Dipartimento Affari Europei (Dae) e la Rappresentanza presso l’Unione Europea (RPUE) avevano infatti evidenziato alcune criticità. Oltre alla compatibilità con le norme europee, la norma ridetermina anche l’autorizzazione di spesa, limitandola all’anno 2026, atteso che la misura dovrebbe essere operativa già a partire dal prossimo anno. Le risorse da trasferire all’Irfis nell’anno 2026 assicureranno la copertura del contributo complessivo, anche per l’assunzione dei lavoratori molto svantaggiati. Dall’ingresso di Irfis ne consegue che tale materia non sarà più gestitata direttamente dall’assessorato al Lavoro.
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