Roma – Pac, ecco come i soldi destinati agli agricoltori finiscono nelle mani delle multinazionali. Oltre 3 mld a 17 miliardari nel 2018/21 e l’1% riceve il 33% delle risorse Ue. INFOGRAFICA
Mentre i paesi extra Ue, dalla Cina all’Arabia fino alla Russia, investono sul settore agroalimentare, l’Europa con la nuova Pac taglia il bilancio agricolo e la produzione del settore primario mettendo a rischio la tenuta sociale ed economica dell’Ue. Una dinamica che non è nuova, sottolinea il Parlamento Europeo, bensì costante nel corso degli anni in quanto oggi la quota Pac si attesta a circa il 25% del bilancio dell’Ue, rispetto a più del 70% nel 1980.
E tra chi usufruisce dei fondi Pac rientrano miliardari e Ceo di alcune delle più importanti multinazionali europee, mentre le imprese a conduzione famigliare sono costrette a chiudere. Dal 2014 al 2021 il solo 1% delle aziende agricole avrebbe ricevuto il 33% dell’intera Pac e oltre 3 miliardi sarebbero finiti direttamente nei portafogli di 17 miliardari della lista Forbes nel periodo 2018/21.
PAC, STORIA DI UN PROGRESSIVO DECLINO: NEGLI ULTIMI 40 ANNI RISORSE PASSATE DAL 73% AL 24% DEL BILANCIO UE
La PAC è la seconda politica più importante in termini di finanziamenti nell’attuale bilancio dell’UE per il periodo 2021-2027, subito dopo la politica di coesione. Tuttavia la sua quota, nota la stessa Commissione Ue, relativa del bilancio dell’UE è diminuita costantemente nel corso degli ultimi 40 anni, passando dal 73,2% nel 1980 a circa il 24,6% nel 2023. Questa diminuzione è proseguita anche in seguito ai successivi allargamenti dell’UE.
Difatti nonostante i successivi allargamenti, la spesa complessiva per la PAC in percentuale rispetto al prodotto interno lordo (PIL) è effettivamente diminuita, passando dallo 0,54% negli anni ‘90 allo 0,36% nel 2023.
PAC, 17 MILIARDARI BENEFICIARI DI 3,3 MILIARDI DI EURO DI FINANZIAMENTI AGRICOLI
I legami che uniscono finanza, politica e agricoltura sono stretti, come evidenziato da una inchiesta del Guardian che ha messo in luce come 3,3 miliardi di euro di finanziamenti Pac -relativi agli anni 2018/2021- siano finiti nelle tasche di 17 miliardari che figurano nella lista Forbes, mentre numerose piccole e medio imprese agricole europee sono state costrette a chiudere nello stesso periodo.
Tra i 17 “beneficiari definitivi” che figurano nella lista dei ricchi di Forbes si trovano: Babiš, l’ex primo ministro ceco; Dyson, il magnate britannico dell’aspirapolvere; Guangchang Guo, un investitore cinese con asset dalle miniere ai prodotti farmaceutici fino allo sport.
Altri beneficiari miliardari dei fondi dei contribuenti dell’UE includono Clemens Tönnies, il magnate della carne tedesco; Anders Holch Povlsen, l’appassionato di rewilding danese e proprietario terriero privato del Regno Unito; Kjeld Kirk Kristiansen, il produttore di giocattoli danese ed ex CEO di Lego.
PAC, GLI ALTRI BENEFICIARI IN UE: DA BAYER ALLA CHIESA CATTOLICA FINO ALLE MULTINAZIONALI DELL’ENERGIA E DELL’ALIMENTARE
Dal 2014 al 2021 l’1% delle aziende agricole europee ha incassato 150 miliardi di euro in fondi messi a disposizione dalla Politica agricola comune (PAC), dunque un terzo (33%) delle intere risorse messe a disposizione dall’Europa per il settore primario. Questi i dati emersi da una inchiesta realizzata da FragDenStaat in collaborazione con Arena for Journalism insieme ad altre testate europee e pubblicata su FarmSubsidy.org, sito che raccoglie tutti i dati sui beneficiari dei fondi PAC.
Le multinazionali alimentari Südzucker AG e FrieslandCampina hanno ricevuto decine di milioni di euro in sussidi PAC in tutta l’Ue mentre, in Germania, tra i beneficiari dei fondi ci sono anche grandi aziende chimiche come BASF e Bayer che hanno ricevuto ciascuna circa un milione di euro, il gigante dell’energia RWE che ha ricevuto oltre tre milioni di euro o le holding di alcuni dei tedeschi più ricchi, come la fondazione degli eredi della catena di discount ALDI.
Secondo un rapporto pubblicato nel 2020 dal governo federale tedesco, le aziende appartenenti alla holding DAH, di proprietà della fondazione di famiglia dell’imprenditore edile Zech, hanno ricevuto almeno 21,5 milioni di euro in sussidi agricoli dal 2018 al 2022
Dal 2019 al 2022 la Fondazione Lukas, una fondazione proprietaria del gruppo aziendale Aldi Nord, ha ricevuto circa 2,7 milioni di euro, il Gruppo Lindthorst quasi 12,5 milioni di euro e la holding della famiglia Steinhoff almeno 11,6 milioni di euro.
In Austria, una buona parte dei sussidi va alla Chiesa cattolica e agli aristocratici che hanno ereditato grandi possedimenti terrieri. Per quanto riguarda i pagamenti per superficie, i maggiori beneficiari in Austria includono tenute appartenenti a famiglie nobili come gli Asburgo-Lorena e il Principe del Liechtenstein. Sono tra l’1% dei beneficiari più ricchi in Austria, ricevendo quasi il 16% dei fondi.
In Polonia a ricevere la maggior parte dei sussidi sono istituzioni statali e locali, insieme alla Chiesa cattolica: 2.600 parrocchie hanno ricevuto un totale di oltre 163 milioni di euro nel corso degli ultimi anni. Tra i beneficiari, anche monasteri, fattorie appartenenti alle arcidiocesi e una delle più importanti figure religiose del Paese, Sławoj Leszek Głódź, arcivescovo maggiore di Danzica.
In Grecia, i principali beneficiari nella stragrande maggioranza dei casi sono stati istituzioni pubbliche, enti di diritto privato e talvolta aziende, ma raramente agricoltori. Anche il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ha ricevuto sovvenzioni per terreni di sua proprietà. I rapporti della Commissione europea pubblicati dopo le verifiche di conformità in Grecia parlano di mancanza di trasparenza nella selezione dei progetti, inadeguatezza del monitoraggio degli agricoltori che violano le norme sui sussidi e altre criticità.
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