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Agenzia del Demanio, presentato il Rapporto annuale: 3,9 mld di investimenti nel 2024


L’Agenzia del Demanio, ente pubblico economico che gestisce 44 mila immobili dello Stato per un valore di 62,8 miliardi di euro, ha presentato alla Camera dei deputati il Rapporto Annuale 2025, che illustra il percorso verso una valorizzazione rigenerativa del patrimonio immobiliare pubblico, leva strategica di crescita, inclusione e sviluppo dei territori. Al centro l’utenza: le pubbliche amministrazioni centrali, che necessitano di una logistica efficiente e moderna, i cittadini, orientati a servizi innovativi e spazi pubblici di relazioni, i territori protagonisti dei processi di rigenerazione.

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All’evento, che si è svolto stamane nella Sala della Regina di Montecitorio alla presenza di istituzioni e stakeholder, oltre al direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, sono intervenuti il vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli e il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

Il Rapporto Annuale, giunto alla terza edizione, riporta le attività svolte e i risultati conseguiti. Negli ultimi tre anni gli investimenti sul patrimonio dello Stato sono cresciuti del 144% raggiungendo 3,9 miliardi di euro nel 2024, gli interventi avviati sono cresciuti dell’11,4%, la spesa per locazioni passive e costi di funzionamento si è ridotta di 120 milioni di euro (-11,2%).

L’Agenzia misura gli impatti degli interventi in termini ESG. Tra i principali risultati emerge che: il 69% dei consumi di energia primaria si è ridotta rispetto alla situazione ante intervento; non c’è stato aumento del consumo di suolo; il 47% della superficie interessata ora è permeabile; l’85% degli interventi ha riqualificato aree urbane dismesse, restituendole alla vita attiva delle comunità; il 57% delle operazioni ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici; il 100% degli interventi è stato progettato senza consumo di suolo; il 42% ha adottato strategie di recupero sostenibile del territorio.

«Il nuovo Piano Strategico Industriale proietta gli obiettivi dell’Agenzia al 2028 e prevede l’avanzamento continuo delle attività in termini di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione, con il rafforzamento di interventi di riuso dell’immobile pubblico, della stretta collaborazione con gli Enti Locali e delle operazioni di valorizzazione attraverso il mercato – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme -. Il riuso dell’immobile pubblico, la rete di competenze, l’innovazione tecnologica e la partecipazione dei territori e degli investitori privati guidano l’azione dell’Agenzia. La missione è gestire il patrimonio immobiliare dello Stato, farlo rivivere in una dimensione innovativa adeguata al mutato contesto delle città, offrire dunque spazi utili, accessibili e sostenibili», prosegue il direttore dal Verme.

«Il patrimonio immobiliare dello Stato, memoria e identità culturale del cittadino, viene riusato per divenire strumento di sviluppo, per fornire risposte alle nuove istanze della città e attrattività verso i giovani grazie a tecnologia e a digitalizzazione».

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Il modello innovativo di gestione del patrimonio immobiliare pubblico si basa soprattutto sulla collaborazione con gli Enti Locali e sulla costruzione di una rete con università e centri di ricerca. Questo approccio ha dato vita ai Piani Città degli immobili pubblici, strumento che consente di pianificare la migliore destinazione urbanistica degli immobili in coerenza con gli obiettivi di sviluppo dei territori. L’Agenzia ha già avviato 24 Piani Città in tutta Italia e prevede di sottoscriverne 65 entro il 2028. Ogni Piano parte dall’analisi dei contesti e delle peculiarità locali per rispondere alle nuove esigenze demografiche, abitative e sociali, attraverso tre assi: rigenerazione urbana, transizione ambientale ed energetica, valorizzazione sociale e culturale.

Per quanto riguarda l’innovazione digitale, in qualità di stazione appaltante qualificata l’Agenzia sta portando avanti l’uso avanzato del Building Information Modeling (BIM) dalla progettazione all’esecuzione, per ottimizzare l’intero ciclo di vita degli immobili.

La valorizzazione del patrimonio immobiliare necessita del coinvolgimento dei privati. Il nuovo portale degli immobili pubblici disponibili, “Crea valore, investi con noi“, è uno strumento per attrarre investitori e stakeholder, facilitando l’attivazione di iniziative di partenariato pubblico-privato. Sono esempi l’ex Città dello Sport di Tor Vergata a Roma, oggetto di un avviso per la sua trasformazione in una “Green City”, l’ex Polverificio Borbonico di Scafati (Salerno), destinato a polo turistico-culturale nell’area archeologica di Pompei. Sempre per coinvolgere il mercato sono stati pubblicati 18 bandi di uso temporaneo per favorire la fruizione immediata del patrimonio pubblico in disuso aprendolo ad attività culturali, servizi per le comunità, spazi per giovani e famiglie. Un’opportunità per generare attrattività e senso di appartenenza al territorio.

 

Gli investimenti per la rigenerazione del patrimonio

Nell’ultimo anno si è registrata una contrazione delle risorse stanziate nella Legge di Bilancio per il triennio 2025-2027, passate da 3,6 miliardi a circa 2,4 miliardi di euro per investimenti dell’Agenzia del Demanio.

L’Agenzia ha rimodulato i piani di investimento in linea con le nuove disponibilità finanziarie e dando priorità alle iniziative a maggiore impatto sulla spesa per locazioni passive e sull’adeguamento sismico. La scelta è stata quella di sviluppare progettazioni e attività preliminari anche per interventi immediatamente attivabili al reperimento di risorse per la realizzazione a valere su diverse fonti di finanziamento nazionale e non, pubbliche o private.

Gli interventi finanziati con fondi di altre amministrazioni hanno registrato un incremento importante: +48% tra gennaio 2024 e gennaio 2025 per numero di interventi e +11% per valore degli investimenti. Questo trend conferma il consolidamento del ruolo dell’Agenzia come stazione appaltante e la fiducia crescente delle altre amministrazioni pubbliche nelle sue capacità operative.

 

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Prospettive di crescita 2025-2026

Grazie all’attività consolidata con le altre amministrazioni, si prevede a partire dal 2025 e per tutto il 2026 una ripresa della crescita sia dei nuovi contratti che dell’impiego dei fondi. Le previsioni 2027 incorporano solo le convenzioni già attivate, e saranno aggiornate per effetto di:

  • nuove convenzioni che potranno essere stipulate nei prossimi anni
  • disponibilità delle risorse tra cui il citato fondo Mef “Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture”.

 

In Liguria 19 interventi

L’analisi della distribuzione geografica delle iniziative evidenzia un approccio territorialmente equilibrato nella rigenerazione del patrimonio immobiliare dello Stato.

Gli interventi per il miglioramento della qualità architettonica, delle prestazioni tecniche e della funzionalità degli immobili seguono una logica di valorizzazione e riqualificazione sostenibile che abbraccia l’intero territorio nazionale.

La strategia dell’Agenzia non si concentra esclusivamente sui grandi centri urbani, ma punta a una rigenerazione diffusa che valorizzi il patrimonio pubblico in ogni area del Paese, contribuendo allo sviluppo equilibrato dei territori e alla riduzione dei divari regionali.

 

 

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La Spezia: il progetto di recupero dell’ex caserma Mar.Di.Chi

Con il progetto di rifunzionalizzazione dell’ex caserma Mar.Di.Chi della Spezia, l’Agenzia del Demanio è stata premiata tra le migliori imprese e amministrazioni nel settore dell’Edilizia Green, in particolare per le soluzioni energetiche e climatiche innovative adottate, durante l’iniziativa promossa dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e dall’Italian Exhibition Group, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Il progetto di recupero dell’ex caserma Mar.Di.chi, esempio di archeologia industriale costruito subito dopo l’Unità d’Italia con più corpi di fabbrica posizionati lungo il muro perimetrale, ne prevede la ricostruzione e il restauro secondo gli standard di edilizia green. Un tempo destinati a magazzini, spogliatoi e laboratori, oggi in disuso, saranno sede di pubbliche amministrazioni tra cui l’Agenzia delle Entrate.

Gli impatti sociali e ambientali attesi su tutta l’area che insiste all’interno del Comprensorio della Marina Militare, adiacente al quartiere operaio “Umbertino”, sono importanti grazie tra l’altro all’utilizzo di materiali rinnovabili, la piantumazione di nuove essenze arboree, l’aumento della superficie permeabile, la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’installazione di depuratori d’aria ad alte prestazioni, l’ampliamento dell’area verde a beneficio della cittadinanza.

L’intervento sarà certificato con Protocollo GBC Historic Building e Leed BD+C.



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