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Start-up Ue intrappolate tra burocrazia e carenza di fondi: come uscirne


Roma, 22 settembre 2025 – L’Europa è da tempo una fucina di idee brillanti. Dai progressi rivoluzionari in materia di IA compiuti a Parigi alle innovazioni tecnologiche verdi realizzate a Stoccolma, le start-up europee finiscono regolarmente in prima pagina a livello mondiale. Eppure, troppo spesso queste promettenti iniziative vanno a sbattere contro un muro. Invece di diventare campioni globali, esse precipitano nella “valle della morte”, quell’insidioso divario tra l’innovazione precoce e il successo commerciale. In mancanza di capitali, talenti o accesso al mercato, troppe imprese europee si trasferiscono o vendono a concorrenti stranieri. In breve, troppo spesso l’innovazione europea dà frutti solo dopo aver attraversato l’Atlantico o il Pacifico.

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Un nuovo parere esplorativo del Comitato economico e sociale europeo (Cese) esorta l’Ue ad arrestare questa tendenza adottando una mentalità orientata all’espansione in tutte le politiche relative alle imprese. Sostenere le start-up alla nascita non è sufficiente: la sfida consiste nel garantire che possano prosperare ed espandersi senza dover lasciare il mercato unico.

Il punto della situazione: gli ostacoli normativi

È con la regolamentazione che iniziano i problemi. Da una recente indagine Eurobarometro Flash (559) emerge che la complessità normativa è il primo ostacolo alla crescita. Il 64 % delle PMI indica come principale ostacolo gli oneri amministrativi e normativi, e tale percentuale arriva al 71 % tra le start-up. Seguono da vicino i ritardi nei pagamenti (39 %) e l’accesso limitato ai finanziamenti (27 %). La carenza di talenti è un’altra sfida cruciale: il 43 % delle Pmi orientate alla crescita segnala di incontrare difficoltà nell’assumere o trattenere personale qualificato.

Per gli imprenditori non si tratta di lamentele astratte, ma di frustrazioni quotidiane: mesi persi a compilare moduli, ritardi nelle fatture che bloccano il flusso di cassa e lotta per trovare lavoratori qualificati in un mercato del lavoro in contrazione. Il risultato è che troppa energia creativa viene sprecata per la sopravvivenza dell’impresa anziché per la sua espansione. È per questo motivo che il Cese chiede un quadro normativo più intelligente e più snello, che incoraggi l’innovazione e riduca al minimo gli ostacoli amministrativi.

Finanziamenti senza frontiere

Non è l’ambizione che fa difetto alle start-up europee, ma spesso esse mancano di capitali. I finanziamenti si esauriscono dopo la fase di avviamento, il che spinge i fondatori a cercare all’estero investitori in grado di rispondere alle loro ambizioni globali. A questo proposito il Cese non usa mezzi termini: l’Europa deve prendere sul serio il finanziamento per l’espansione delle imprese, e non dopo il prossimo ciclo di bilancio.

Ciò significa creare fondi di investimento specifici dell’Ue destinati all’espansione delle imprese, completare l’Unione dei mercati dei capitali e adottare politiche fiscali più intelligenti, che rendano l’Europa un luogo più attraente per scommettere su nuove iniziative. Altrimenti, i più brillanti fondatori di imprese continueranno a prenotare biglietti di sola andata per la Silicon Valley.

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La Commissione europea ha lanciato una nuova strategia per rafforzare le infrastrutture di ricerca e tecnologia, considerate la spina dorsale dell’ecosistema scientifico e innovativo europeo. L’obiettivo è mantenere l’UE competitiva nella corsa globale.

Persone e talenti, non solo brevetti

La carenza di talenti sta rapidamente diventando un fattore decisivo per la scena europea delle start-up. Tre pmi su quattro segnalano difficoltà nell’assumere lavoratori qualificati, e le start‑up e scale-up sono particolarmente colpite.

L’Europa non può più permettersi di tergiversare: da tempo, ormai, si sarebbero dovute semplificare le procedure per i lavoratori altamente qualificati e i fondatori di imprese provenienti da paesi terzi. Al tempo stesso, il Cese esorta a dare uno slancio a lungo termine: un’istruzione più forte nelle discipline Stem e in materia di imprenditorialità, come pure mercati del lavoro più agili, in grado di attrarre e trattenere i migliori talenti da tutto il mondo. L’Europa non può più permettersi di perdere la corsa ai cervelli. Una volta considerata un faro di ricostruzione postbellica, coesione sociale ed eccellenza industriale, oggi l’Europa si trova a guardare dalle retrovie il futuro sviluppo tecnologico. Nonostante il suo talento, la sua ricchezza.

Dal potenziale di mercato al potere di mercato

Altrettanto vitale è l’accesso alla tecnologia e alle infrastrutture. L’accesso a laboratori di lA, supercomputer, strutture di ricerca e infrastrutture digitali di livello mondiale dovrebbe costituire la norma, e non l’eccezione. Eppure, nonostante il tanto lodato mercato unico dell’UE, il 70 % delle PMI opera ancora esclusivamente nel proprio paese di origine, e solo una su quattro esporta verso un altro Stato dell’UE.

La via da seguire

Per interrompere il ciclo non basta qualche aggiustamento. L’Europa deve semplificare le norme e ridurre la burocrazia, sbloccare i finanziamenti lungo l’intera catena della crescita, ridurre i rischi per gli investimenti privati, attrarre i migliori talenti e promuovere una cultura in cui il fallimento non segni la fine di un percorso professionale, ma possa diventarne un punto di forza. Un aspetto incoraggiante è che la nuova strategia per le start-up e le scale-up della Commissione europea compie un passo nella giusta direzione, e il quadro di valutazione dell’UE per le start-up e le scale-up può fungere da verifica della realtà, distinguendo le promesse politiche dai progressi reali. Tuttavia, il messaggio trasmesso sia dal parere del Cese che dall’Eurobarometro è inequivocabile: gli imprenditori europei sono pronti a espandersi, e ora tocca all’Europa farlo insieme a loro o restare a guardare mentre le sue migliori idee danno frutti altrove.

*Mira-Maria Danisman è relatrice del parere INT/1089 Start-up e scale-up europee per il Comitato economico e sociale europeo (CESE).



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