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Affitti brevi in Trentino: regole, crescita e nuove sfide per un settore strategico


Mentre a livello nazionale il dibattito sugli affitti brevi si infiamma – tra nuove norme, sentenze e interventi del Governo – in Trentino il comparto extralberghiero affronta la stagione estiva 2025 con un approccio lucido, professionale e orientato al futuro. Crescita delle presenze, nuove esigenze dei turisti, sostenibilità e legalità sono i cardini di un settore che si evolve e chiede ascolto, senza demonizzazioni né semplificazioni.

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A tratteggiare il quadro è Maurizio Osti, presidente di Trentino Appartamenti, che guida un’associazione sempre più impegnata a professionalizzare il comparto e a costruire un dialogo costruttivo con istituzioni, cittadini e operatori.

Una stagione in crescita, tra programmazione e qualità

«La stagione estiva 2025 si presenta molto positiva», conferma Osti. «Registriamo un aumento sia delle prenotazioni last-minute, sia – ed è ancora più interessante – di quelle effettuate con largo anticipo. È un segnale chiaro: i turisti cercano esperienze autentiche, integrate nel territorio, e premiano la qualità».

Chi arriva in Trentino? I numeri confermano un profilo internazionale ma con radici forti nel mercato nazionale. «La domanda turistica proviene principalmente dall’Italia, che rappresenta circa il 45,8% delle presenze. Seguono la Germania (14,6%), Spagna (3,7%), Stati Uniti (3,7%), Emirati Arabi Uniti (3,4%) e poi Israele, Paesi Bassi, Arabia Saudita, Regno Unito e Brasile. Il nostro territorio è percepito come una meta sicura, autentica e capace di offrire molto in termini di natura, cultura, gastronomia e benessere», spiega Osti.

Gli alloggi più richiesti? Appartamenti con giardini, terrazze o situati nei centri storici e in aree naturalistiche. Ma oggi, sottolinea Osti, «la connettività è diventata essenziale: molte famiglie e professionisti prolungano i soggiorni per lavorare da remoto. Lo smart working sta contribuendo alla destagionalizzazione, un obiettivo strategico per tutto il sistema turistico trentino».

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Numeri, impatto e falsi miti

ll settore extralberghiero ha superato in termini di presenze quello alberghiero. Solo nella città di Trento si contano 488 appartamenti turistici registrati (138 gestiti in forma imprenditoriale, 350 da privati) su un totale di oltre 12.000 appartamenti sfitti.

Un dato che Osti usa per smontare una delle accuse più frequenti: «Non si può attribuire l’emergenza abitativa agli affitti brevi. Il vero problema è un sistema normativo che scoraggia l’affitto a lungo termine. Molti proprietari temono di non poter recuperare l’immobile in caso di problemi e preferiscono affitti brevi o transitori, che durano al massimo diciotto mesi».

Secondo Osti, servono regole più bilanciate, che tutelino sia i proprietari sia gli inquilini, senza trasformare il turismo in capro espiatorio. «Il caro affitti è un fenomeno complesso, dovuto a dinamiche economiche e demografiche. Va affrontato in modo olistico, non con generalizzazioni che alimentano tensioni sociali».

Abusivismo e legalità: tolleranza zero

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Altro nodo critico è l’abusivismo. I controlli della Polizia Locale di Trento nel primo semestre 2024 hanno rilevato irregolarità nel 64% degli alloggi verificati. «Un dato che preoccupa – sottolinea Osti – perché penalizza chi lavora rispettando le regole e danneggia l’immagine del territorio».

Contro l’irregolarità, Trentino Appartamenti promuove un monitoraggio costante delle piattaforme digitali, chiede l’uso pieno del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e valorizza la banca dati nazionale delle strutture ricettive (BdSr), che consente tracciabilità e trasparenza.

«Accogliamo con favore l’iniziativa del Ministero del Turismo di mettere a disposizione dei Comuni un cruscotto operativo, uno strumento che consente di visualizzare in tempo reale i dati relativi alle strutture registrate. Si tratta di un sistema utile non solo per rafforzare i controlli e far emergere l’abusivismo, ma anche per pianificare le politiche turistiche locali con maggiore efficacia. Auspichiamo che la Provincia Autonoma di Trento e i Comuni lo adottino pienamente», sottolinea Osti.

Un settore che innova: intelligenza artificiale e formazione

«Il mercato è in evoluzione continua. Solo i gestori più competenti e innovativi resteranno competitivi», afferma Osti. L’intelligenza artificiale diventa alleata nella gestione: permette di analizzare dati di mercato, ottimizzare le strategie, migliorare i servizi.

Ma la tecnologia da sola non basta. «Occorre rafforzare la reputazione digitale, gestire con attenzione le recensioni, offrire customer care di qualità e collaborare con partner locali. L’ospitalità è un mestiere, non un hobby. Richiede formazione, costanza e competenze».

In questa direzione si muove l’azione dell’associazione, che propone percorsi formativi, consulenze, dialogo continuo con le istituzioni. «Fare rete, fare chiarezza, fare qualità: è su queste tre direttrici che costruiamo il futuro dell’extralberghiero in Trentino».

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Legalità e sicurezza: l’alleanza con le istituzioni

Accanto alla legalità fiscale e urbanistica, il tema della sicurezza è centrale anche per il comparto turistico. «I cittadini e i turisti devono potersi muovere in tranquillità. Il nostro Sportello Sicurezza, gestito da Confcommercio Trentino, raccoglie segnalazioni anonime e fornisce assistenza in caso di eventi dolosi o situazioni problematiche».

Osti denuncia con franchezza la presenza di “zone franche” in città, come Piazza Santa Maria Maggiore o alcune periferie, e auspica interventi concreti: «Serve il progetto Strade Sicure, con l’impiego dell’esercito e delle forze dell’ordine nei punti nevralgici. Vogliamo un Trentino fondato su legalità, rispetto e coesione sociale».

Il ruolo dell’Associazione: oltre la rappresentanza

Trentino Appartamenti non si limita alla difesa degli interessi degli associati. «Siamo un riferimento operativo per chi gestisce alloggi turistici – spiega Osti –: accompagniamo i proprietari su temi normativi, amministrativi, digitali, fiscali e promozionali. Lavoriamo in rete con consulenti, forze dell’ordine, istituzioni. Solo un sistema coeso può garantire qualità, sostenibilità e competitività».

Conclusione: regole, non divieti

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«Crediamo fermamente che le regole siano più efficaci dei divieti», afferma con decisione Osti. «Il Trentino ha tutte le carte in regola per attrarre un turismo consapevole e di valore. Ma dobbiamo continuare a investire, credere nel settore, costruire insieme un ecosistema che premi chi lavora con serietà. Turismo e diritto all’abitare non sono in contrapposizione. Il futuro è fatto di collaborazione, innovazione e responsabilità condivisa».



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