Roberto De Blasi © OKNews24
Abbiamo sottoposto ai candidati consiglieri regionali dei nostri collegi elettorale un fuoco di fila di dieci domande che riguardano i macro temi più sensibili che riguardano sia la Toscana tutta che il nostro territorio interpretando le richieste e i suggerimenti dei nostri lettori.
Iniziamo con Roberto De Blasi ex candidato sindaco ed ex consigliere comunale di Firenze per il Movimento Cinque Stelle, grillino della prima ora e candidato consigliere regionale nel Collegio Firenze 1.
1 – La regione Toscana ha un debito di oltre 3 miliardi di euro. Come pensa si possa ridurre questo debito e garantire la sostenibilità finanziaria della regione?
Ridurre il debito senza tagliare i servizi essenziali richiede un duplice approccio:
(a) rigore nella gestione della spesa corrente, eliminando sprechi e progetti inefficienti;
(b) aumento della capacità di investimento produttivo tramite rinegoziazione del debito, aggregazione degli acquisti e partenariato pubblico-privato selettivi per opere che generano ritorno sociale ed economico.
Parallelamente bisogna rafforzare la lotta all’evasione fiscale locale e migliorare la programmazione pluriennale per evitare oneri imprevisti . Obiettivo: piano di rientro trasparente con tappe chiare e monitorabili
2 – La nostra è una delle regioni italiane con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Quali sono le sue proposte per ridurre questa criticità e promuovere l’occupazione dei giovani toscani?
Istituendo il Reddito di cittadinanza regionale: la Toscana, terra di diritti e solidarietà, si dovrà impegnare per l’adozione di interventi integrativi rispetto al sistema nazionale ADI (Assegno Di Inclusione), che si è rivelato insufficiente a sopperire alla crisi sociale in corso in Italia, al fine di garantire un reale sostegno ai cittadini toscani in difficoltà.
Per il lavoro come primo punto serve attivare politiche attive mirate —tirocini di qualità, apprendistato esteso, incentivi per le imprese che assumono under-30 con formazione on-the-job. Secondo punto: creare hub per start-up e reti tra università, centri di ricerca e PMI (valorando i distretti produttivi locali). Terzo: spingere la formazione tecnica e digitale nelle scuole superiori e percorsi di riqualificazione rapida per i settori con domanda reale. Si possono inoltre usare fondi regionali e PNRR per progetti di inserimento e imprenditorialità giovanile.
3 – La regione Toscana ha pessime performance, lo dicono i numeri, nella gestione delle risorse idriche e nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
Come pensa lei e il suo gruppo se sarà eletto di rispondere a queste criticità e migliorare la gestione della prevenzione?
Serve un piano integrato di prevenzione: manutenzione e messa in sicurezza idrogeologica dei bacini, dragaggio selettivo, rinaturalizzazione degli alvei e boschi di ritenzione, e interventi strutturali prioritari dove il rischio è più alto.
Rafforzeremo la governance delle risorse idriche con un’anagrafe aggiornata delle infrastrutture, monitoraggio digitale e fondi per piccoli e medi interventi locali (che spesso prevengono danni maggiori). Priorità a prevenzione e manutenzione continua, non ad emergenze episodiche.
4 – La nostra Toscana ha un forte impatto ambientale dovuto all’ overturism e le attività economiche. Come pensa di bilanciare lo sviluppo economico proteggendo al tempo stesso l’ambiente e garantendo la sostenibilità e la vivibilità?
Bilanciare turismo e tutela significa limitare i picchi con misure (es. prenotazioni obbligatorie per attrazioni sensibili), incentivare forme di turismo diffuso e sostenibile (itinerari minori, ospitalità rurale), tassazione progressiva sulle strutture che sfruttano il centro storico per destinare risorse alla manutenzione del patrimonio, e piani di sostenibilità per le imprese turistiche.
Promuoveremo inoltre standard ambientali e strumenti per misurare l’impatto (capienza, rifiuti , consumo acqua) e sviluppare alternative economiche per i territori sovraccarichi; lo dico da attivista convinto del Comitato Salviamo Firenze con cui abbiamo per primi denunciato keybox selvagge, mercificazione degli edifici pubblici, non ultima la questione del cubo nero, il prolificare di studentati di lusso a prezzi inaccessibili per gli studenti italiani e che fanno attività ricettiva a tutti gli effetti .
5 – Quali sono le sue proposte per migliorare la sanità pubblica e garantire che i tutti i cittadini abbiamo accesso alle cure di alta qualità?
Priorità alla riduzione delle liste d’attesa con piani di produttvità organizzata (turni, attività pomeridiane), investimenti nel reclutamento e nella formazione (medici, infermieri, tecnici), digitalizzazione dei percorsi diagnostici e rafforzamento della medicina territoriale (case della salute, continuità assistenziale).
Incentivare inoltre accordi con strutture convenzionate solo quando necessario e monitorare qualità e tempi di risposta con indicatori pubblici. La regione ha già piani su liste d’ttesa e risorse dedicate; servono accelerazione e migliore distribuzione delle risorse.
6 – Mobilità altro tema dolente. Quali sono le sue proposte per migliorare il trasporto pubblico, ridurre l’inquinamento e garantire un servizio adeguato anche alle zone più periferiche?
Priorità alla realizzazione del collegamento veloce su ferro Firenze-Pisa Aeroporto; investire su integrazione modale (bus, ferro, tranvia, servizi a chiamata nelle aree a bassa domanda), ampliamento delle tratte strategiche e potenziamento del servizio regionale con contratti di servizio più rigorosi.
Promuovere soluzioni di mobilità dolce e incentivi per mezzi a basse emissioni; usare tecnologie per ottimizzare percorsi e frequenze (bigliettazione integrata, orari coordinati ).
Fondamentale garantire collegamenti minimi efficaci per le zone rurali e periferiche.
7 – Come pensa di invertire il trend dello spopolamento delle aree rurali, vulnerabili e periferiche garantendo quei servizi essenziali accessibili ai tutti cittadini come scuola, casa e lavoro?
Con politiche per la ‘residenzialità’ (contributi per l’acquisto/recupero di casa in montagna e borghi), con l’incentivazione fiscale per attività produttive locali,col potenziamento della connettività (fibra e 5G), e servizi essenziali (scuole, sanità di base, trasporto).
Necessario inoltre promuovere il lavoro remoto come opportunità: coworking pubblici, formazione digitale e incentivi per imprese che si insediano in aree interne.
Servono misure integrate e specifiche per ciascun territorio, non una soluzione unica. Esistono bandi regionali per residenzialità e interventi sulle aree montane, potenziamoli.
8 – L’assenteismo dalle urne è ormai un dato di fatto. Quali sono le sue proposte per far tornare i Toscani ad amare la politica e migliorare la trasparenza e la partecipazione dei cittadini nella governance della Toscana?
Maggiore trasparenza budgetaria e monitoraggio online dei progetti; consultazioni pubbliche periodiche (forum tema ci, bilanci partecipativi), strumenti digitali per segnalazioni e petizioni regionali e obbligo di pubblicare risulta e indicatori dei programmi.
Incentivare la partecipazione civica con assemblee locali e facilitare l’accesso all’informazione con linguaggio chiaro sui progetti e i loro impatti . La fiducia si costruisce con risulta verificabili e comunicazione aperta.
Infine promuovendo l’incandidabilità a tutti i livelli per chi ha già un mandato elettorale in corso per non tradire la fiducia delle cittaadine e cittadini.
9 – Climate change: è favorevole alla realizzazione dei grandi impianti eolici che stanno stravolgendo la Regione e come pensa di affrontare il tema sostenendo anche le tante aziende agricole, fiore all’occhiello del made in Italy nel mondo?
Sono favorevole alle rinnovabili, ma alla condizione che gli impianti rispettino i vincoli paesaggistici, la biodiversità e siano pianificati con partecipazione locale.
Occorre privilegiare il principio ‘giusto luogo, giusta tecnologia’: piccole e medie installazioni dove l’impatto è limitato, incentivare l’agro-voltaico e le soluzioni diffuse che valorizzano le imprese agricole (es. comunità energetiche), e prevedere procedimenti autorizzativi stringenti che tengano conto del paesaggio toscano.
Recenti pronunciamenti della giustizia amministrativa hanno evidenziato la necessità di equilibrio tra rinnovabili e tutela del paesaggio.
10 – Se sarà eletto qual è la promessa che si sente fin da ora di fare e poter realizzare?
Impegno prioritario alla concretezza: un piano di governo con 3 obiettivi misurabili entro 3 anni:
1) riduzione del tempo medio delle liste d’attesa del 60%;
2) avvio di 100 cantieri per la mitigazione idrogeologica, e un piano occupazionale per i giovani con 1500 nuovi tirocini/assunzioni dall’ente regionale.
3) Ogni obiettivo avrà indicatori pubblici, scadenze e relazioni semestrali aperte ai cittadini: Governare significa rendere conto, e io nella mia esperienza di consigliere Comunale a Firenze l’ho dimostrato realizzando un database con i risulta del mio lavoro di 5 anni portato a termine orgogliosamente senza venir meno alla promessa fa a ai cittadini nel candidarmi a ranghi superiori!
www.programmiamofirenze.it/
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link