Il ruolo del Presidente della Federal Reserve
Il presidente della Federal Reserve (Fed) è una delle figure più influenti dell’economia americana e globale. Nominato dal Presidente degli Stati Uniti e confermato dal Senato, guida il Consiglio dei Governatori della Fed e presiede il Federal Open Market Committee (FOMC), che decide la politica monetaria, i tassi d’interesse e le operazioni di mercato aperto. Il suo mandato dura quattro anni e può essere rinnovato. Tra i compiti principali ci sono il mantenimento della stabilità finanziaria, il controllo dell’inflazione, il monitoraggio del mercato del lavoro e la supervisione del sistema bancario. Inoltre, il presidente collabora con il Segretario al Tesoro e influenza le aspettative dei mercati attraverso dichiarazioni pubbliche, briefing e testimonianze al Congresso.
Jerome Powell
Jerome Powell è stato nominato presidente della Federal Reserve nel 2018 da Donald Trump e riconfermato nel 2022 da Joe Biden. Durante il suo mandato, ha affrontato sfide straordinarie che hanno avuto un impatto profondo sull’economia americana e globale. La sua leadership si distingue per un approccio pragmatico, orientato a bilanciare la crescita economica e la stabilità dei prezzi, mantenendo l’indipendenza della Fed anche sotto pressioni politiche significative.
Ecco un elenco delle principali azioni e decisioni di Powell dal 2018 ad oggi:
- 2018: Nomina a presidente della Fed, gestione della normalizzazione dei tassi d’interesse dopo anni di politiche accomodanti.
- 2019: Riduzione dei tassi di interesse in risposta ai segnali di rallentamento economico e tensioni commerciali globali, con l’obiettivo di sostenere la crescita e la stabilità finanziaria.
- 2020: Risposta immediata alla pandemia di COVID-19: tassi d’interesse quasi azzerati, programmi di acquisto di asset senza precedenti (quantitative easing) e linee di credito straordinarie per sostenere banche, imprese e mercati finanziari.
- 2020-2021: Implementazione di misure straordinarie per sostenere il mercato del lavoro e stimolare l’economia, incluso il supporto a programmi federali di prestito e liquidità.
- 2021: Monitoraggio dell’inflazione in aumento, mantenimento di una politica accomodante per favorire la ripresa economica, con attenzione agli indicatori del mercato del lavoro.
- 2022: Inizio del ciclo di rialzo dei tassi per controllare l’inflazione che aveva raggiunto livelli storicamente elevati, segnalando un cambio di passo nella politica monetaria dopo anni di stimoli.
- 2023-2024: Continuazione della politica di inasprimento dei tassi con aumenti graduali, gestione della comunicazione verso i mercati per evitare shock finanziari, e monitoraggio costante dei dati sull’occupazione e sui prezzi.
- 2024: Inizio della politica di allentamento monetario con il primo taglio dei tassi da 0,5% nel settembre 2024 grazie al successo ottenuto con il ritorno dell’inflazione tra il 2% e il 3%.
Gestione delle crisi: Powell ha guidato la Fed in momenti di turbolenza economica e geopolitica, mantenendo credibilità e indipendenza dell’istituzione.
Comunicazione e trasparenza: Rafforzamento della comunicazione pubblica con briefing, conferenze stampa e testimonianze al Congresso per chiarire la politica monetaria e gestire le aspettative dei mercati.
Il mandato di Jerome Powell si caratterizza quindi per la capacità di adattare la politica monetaria alle crisi, bilanciando stimoli economici e controllo dell’inflazione, e per un approccio pragmatico che ha cercato di proteggere l’economia americana mantenendo la Fed come istituzione indipendente e credibile.
I principali candidati alla Fed nel 2026
Kevin Hassett
Kevin Hassett è il direttore del National Economic Council e un esperto di politiche fiscali e crescita economica. Pur non avendo esperienza diretta nella Fed, la sua lunga carriera come consigliere economico della Casa Bianca lo rende un candidato di rilievo. Trump lo considera uno dei principali contendenti per la presidenza della Fed.
- Approccio orientato al sostegno del mercato del lavoro
- Politiche monetarie flessibili per stimolare la crescita
- Esperienza significativa nelle politiche fiscali e nella gestione economica della Casa Bianca
Kevin Warsh
Kevin Warsh è stato governatore della Fed dal 2006 al 2011, con esperienza diretta nella gestione della politica monetaria, inclusa la crisi finanziaria del 2008. Trump lo ha indicato come uno dei principali candidati.
- Approccio conservatore e prudente nella gestione dei tassi
- Focus sulla stabilità dei prezzi e controllo dell’inflazione
- Capacità di valutare rischi sistemici in periodi di turbolenza economica
Christopher Waller
Christopher Waller, professore di economia e attuale membro del FOMC, è uno dei candidati favoriti secondo i mercati predittivi. Ha sostenuto la riduzione dei tassi di interesse, in linea con le preferenze di Trump.
- Visione pragmatica della politica monetaria a breve e medio termine
- Previsione dell’indebolimento del mercato del lavoro, dimostrando lungimiranza
- Esperienza interna alla Fed per decisioni rapide e basate sui dati
Michelle Bowman
Michelle Bowman è vice presidente della Fed per la supervisione. Ha chiesto tassi più bassi, evidenziando fragilità del mercato del lavoro e inflazione temporanea legata ai dazi.
- Esperienza nella supervisione bancaria e gestione dei rischi finanziari
- Posizioni simili a Waller sui tassi, ma non tra le principali favorite
- Conoscenza approfondita dei meccanismi del sistema finanziario
David Zervos
David Zervos è Chief Market Strategist di Jefferies, con esperienza nei mercati globali e nelle dinamiche macroeconomiche.
- Approccio guidato dai dati di mercato
- Attento agli effetti immediati della politica monetaria sui mercati finanziari
- Esperienza nel settore privato, portando prospettiva pratica nella Fed
Rick Rieder
Rick Rieder è Chief Investment Officer di BlackRock per il reddito fisso globale, esperto nella gestione dei mercati obbligazionari e del rischio.
- Focus sulla gestione del rischio e sulla stabilità finanziaria
- Interventi calibrati sui tassi d’interesse
- Attenzione agli effetti della politica monetaria sugli investimenti a lungo termine
Altri candidati
Altri nomi nella lista includono Larry Lindsey, Stephen Miran, Philip Jefferson, Lorie Logan, Marc Sumerlin e James Bullard. Questi candidati portano esperienze variegate dal settore pubblico, privato e accademico, offrendo diverse prospettive sulla politica monetaria e sulla gestione economica.
Fonte: Team di ricerca di XTB
Secondo un’intervista a CNBC, il presidente Donald Trump ha confermato che i principali candidati per sostituire Jerome Powell come presidente della Federal Reserve sono Kevin Hassett, Kevin Warsh e Christopher Waller. Durante le interviste, ha elogiato la competenza dei due Kevin, sottolineando l’esperienza di Hassett nella gestione delle politiche fiscali e quella di Warsh nella supervisione della Fed durante periodi complessi come la crisi finanziaria del 2008.
Tuttavia, Trump ha posto particolare attenzione su Christopher Waller, evidenziando il fatto che sia attualmente membro del FOMC e sostenga una politica di tassi più bassi, una linea in linea con le sue preferenze per stimolare la crescita economica. Le dichiarazioni di Waller sul possibile indebolimento del mercato del lavoro si sono rivelate particolarmente accurate, rafforzando la sua posizione tra i candidati. Secondo i mercati predittivi, Waller emerge come il favorito, sebbene la nomina finale dipenderà dall’approvazione del Senato.
Oltre alla selezione dei candidati principali, Trump ha intrapreso altre mosse politiche che potrebbero influenzare la composizione della Fed. Tra queste vi è la possibile rimozione di Lisa Cook dal board dei governatori, che creerebbe un’ulteriore apertura per nominare un alleato. L’amministrazione ha anche esaminato altri candidati per posti chiave, come Stephen Miran, presidente del Council of Economic Advisors, il cui ruolo potrebbe essere temporaneo fino alla scadenza del mandato di alcuni membri della Fed, aprendo la strada a nuove nomine strategiche.
Nonostante le pressioni politiche e le preferenze personali di Trump, la Fed mantiene una struttura indipendente, e qualsiasi cambiamento di leadership dovrà rispettare procedure legali e il consenso del Senato. Gli osservatori sottolineano che, anche con un nuovo presidente, la politica monetaria potrebbe non cambiare radicalmente se gli altri membri del FOMC restano invariati. Tuttavia, la nomina del prossimo presidente sarà seguita con grande attenzione dai mercati, poiché potrebbe influenzare le decisioni sui tassi d’interesse, la gestione dell’inflazione e la stabilità finanziaria nel medio termine.
Conclusioni
La scelta del prossimo presidente della Fed influenzerà profondamente l’economia e i mercati finanziari globali. I candidati propongono approcci diversi: alcuni puntano alla crescita e al sostegno del mercato del lavoro, altri alla prudenza e al controllo dei prezzi. Le scelte della Fed determineranno l’andamento dei tassi d’interesse, dell’inflazione e la stabilità finanziaria nei prossimi anni. Monitorare attentamente queste dinamiche sarà fondamentale per investitori, istituzioni e osservatori economici.
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