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Rapporto Ecosistema Scuola, al Sud agibilità solo per il 35% degli edifici


Un’«emergenza infrastrutturale nazionale». Il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente fotografa uno stato di salute di salute molto precario degli istituti del Paese. Uno su tre ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti, un rapporto che al Sud e nelle Isole diventa di uno su due. Al centro dell’analisi edilizia, digitalizzazione e servizi mensa, ma anche trasporti e sostenibilità.

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Il report raccoglie i dati relativi al 2024 di 97 comuni capoluogo su 112, un totale di 7.063 edifici scolastici (1.110 al Sud) tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.

Legambiente descrive «un’emergenza ormai cronica, che non migliora, nonostante nel 2023 a livello nazionale siano stati stanziati maggiori fondi per la manutenzione straordinaria (media per singolo edificio), 42mila euro, rispetto a quelli medi degli ultimi 5 anni, 36mila euro».

«Senza contare – aggiunge – che persiste un forte gap tra quanto viene stanziato e quanto le amministrazioni riescono effettivamente a spendere: nel 2023 considerata la media a edificio scolastico su 42.022 euro stanziati ne sono stati spesi 23.821 euro. Preoccupano anche i ritardi su digitalizzazione, trasporti, servizi per lo sport ed efficientamento energetico e in questo quadro l’autonomia differenziata rischia di non aiutare la scuola».

Solo il 47% degli edifici, evidenzia Legambiente, dispone del certificato di agibilità, appena il 45% ha il collaudo statico, meno del 15% degli edifici in zona sismica è stato progettato o adeguato secondo la normativa antisismica, ancora il 54,8% degli edifici non ha beneficiato della verifica di vulnerabilità sismica. Una situazione da cui emerge anche un divario profondo. Il collaudo statico è presente nel 52,6% degli edifici al Nord e nel 47,5% al Centro, ma solo nel 29,9% al Sud e nel 30,4% nelle Isole. Nel Nord, il 63,6% degli edifici è dotato di certificato di agibilità, mentre nel Sud la percentuale scende al 35,4% e nel Centro al 33,5%, al 23,5% nelle Isole.

A pesare anche i ritardi sul fronte della sicurezza, con solo il 50% delle scuole con i certificati in regola. Stessa situazione anche per l’innovazione digitale mentre le mense non sono ancora presenti in tutte le aree del Paese: il dato al Sud si ferma al 54,2%. E poi trasporti, palestre, energie rinnovabili. «Sul fronte trasporti – riporta Legambiente – solo il 19,7% delle scuole dispone di un servizio di mobilità collettiva come lo scuolabus; sui servizi per lo sport un impianto su quattro necessita di manutenzione urgente. Le palestre aperte oltre l’orario scolastico sono oltre il 70% nei capoluoghi di provincia del Centro-Nord, per ridursi al 30,3% nelle Isole al Sud e ridimensionarsi a poco più del 40% nelle città del Sud delle Isole. Relativamente all’energia, solo il 20,9% degli edifici scolastici utilizza fonti di energia rinnovabile, con un picco al Nord (24,3%) e un minimo nelle Isole (14,1%), solo il 16,4% delle scuole ha visto realizzati interventi di efficientamento negli ultimi 5 anni e di tutti gli edifici scolastici, solo il 6,7 % si trova in classe A».

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«Per Legambiente – si sottolinea – è una grave mancanza che i Lep relativi all’istruzione non considerino tre servizi come trasporto scolastico, palestre e sostenibilità energetica. Si tratta di servizi indispensabili per garantire il diritto allo studio, l’accessibilità a strutture sportive pubbliche e ambienti qualitativamente vivibili anche da un punto di vista climatico».

In Calabria spicca Cosenza

Tra le problematiche analizzate il rischio sismico. Sono 400 gli edifici in zona 1, la più critica, di cui 188 al Sud, e tante le carenze strutturali.

Un quadro grigio in cui spicca però Cosenza, tra i cinque capoluoghi che hanno realizzato i maggiori interventi di adeguamento sismico. Sempre Cosenza è segnalata tra i 23 che hanno realizzato scuole nuove negli ultimi 5 anni.

Cosenza compare anche tra i comuni che hanno realizzato i maggiori interventi di messa in sicurezza dei solai e tra i virtuosi per la maggior presenza di scuole servite da pedibus, servizio che promuove percorsi sicuri a piedi casa-scuola ed è attivo solo nel 2,8% degli edifici al Sud.

Ancora, il capoluogo bruzio è tra le città con il maggior numero di istituti raggiungibili in bicicletta grazie alla presenza di piste ciclabili.

Infine, l’amministrazione cosentina è riportata tra quelle che dichiarano di garantire in tutti gli edifici la raccolta differenziata di tutti i materiali.

Menzione unica per Vibo Valentia, tra le amministrazioni che garantiscono la più alta percentuale di ingressi gratuiti al servizio mensa rispetto al totale dei beneficiari.

Le proposte

Piccoli passi, a fronte dei quali c’è però ancora tanto, tantissimo da fare. Otto le proposte di Legambiente.

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1. Potenziare l’anagrafe dell’edilizia scolastica con dati sempre aggiornati sullo stato degli interventi e sui relativi finanziamenti, rendendola uno strumento aperto, trasparente e accessibile. 

2. Definire e finanziare nuovi Livelli essenziali di prestazione che garantiscano, in tutte le scuole, servizi fondamentali e standard qualitativi (trasporti, mense, palestre accessibili, spazi verdi, digitalizzazione, sostenibilità), per superare i divari territoriali e assicurare pari opportunità educative, soprattutto nei contesti più fragili.

3. Realizzare un piano strutturale e coordinato per la riqualificazione del patrimonio scolastico pubblico, con risorse certe, governance unitaria e criteri trasparenti, capace di superare la frammentazione dei fondi e ridurre le disuguaglianze territoriali.

4. Valorizzare le scuole come presìdi civici e comunitari attraverso la rigenerazione degli spazi, l’apertura extrascolastica e l’integrazione tra fondi per l’edilizia e politiche di coesione, per sostenere Patti educativi di comunità orientati a scuole inclusive, sostenibili e in dialogo con i bisogni del territorio.

5. Garantire, come priorità nazionale, il completamento delle indagini diagnostiche e la messa in sicurezza dei solai in tutte le scuole, insieme all’adeguamento sismico e alle verifiche di vulnerabilità strutturale, da realizzare con urgenza soprattutto negli edifici situati nelle aree a rischio sismico 1 e 2.

6. Realizzare con urgenza un programma nazionale di riqualificazione energetica e comfort climatico per le scuole, superando interventi frammentati e puntuali, attraverso soluzioni strutturali integrate – rinnovabili, coibentazione, illuminazione naturale, gestione sostenibile – e promuovendo Comunità energetiche rinnovabili e solidali.

7. Affrontare il tema del dimensionamento scolastico, reso urgente dalla riduzione della popolazione studentesca, attraverso una programmazione condivisa tra Ministero, Regioni e territori che superi l’approccio meramente quantitativo, garantendo il mantenimento di istituzioni scolastiche e personale e investendo in spazi di apprendimento di qualità.

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8. Sostenere piani di mobilità scolastica partecipata e co-progettata, con l’incremento del trasporto pubblico scolastico, l’attivazione di pratiche ecosostenibili come pedibus e bicibus, la realizzazione di strade scolastiche, piste ciclabili e percorsi protetti, istituendo e valorizzando in ogni scuola la figura del mobility manager, per coordinare e integrare le azioni a livello locale.



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