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Rassegna stampa aumentata ESG/ 421


In questo numero: Usa, l’impatto delle politiche anti-clima di Trump – Uk, Reform Party contro i fondi “woke” – Standard Issb, la Sec potrebbe escludere l’Ifrs – Sfdr, Esas: migliora la disclosure dei Pai – Vanguard, strano sondaggio sugli “Esg quando utili” – Cattura e stoccaggio, decimate le stime dell’industria

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Saldo e stralcio

 

La “Rassegna stampa aumentata ESG” di ETicaNews, è un resoconto di analisi e commenti, principalmente orientato a livello internazionale, che punta la lente su alcuni dei principali snodi dell’informazione sui temi di sostenibilità negli ultimi sette giorni. Dando la precedenza agli argomenti su cui l’attenzione di ETicaNews è costante.

Usa, l’impatto delle politiche anti-clima di trump

Secondo un rapporto di Rhodium Group, un istituto di ricerca indipendente, gli attacchi del presidente Usa Donald Trump all’energia pulita potrebbero dimezzare il ritmo della decarbonizzazione negli Stati Uniti per i prossimi 15 anni. Gli autori scrivono che, dopo le significative politiche per promuovere la decarbonizzazione adottate dall’amministrazione Biden, l’amministrazione Trump sta abolendo normative sul clima e gli incentivi per l’energia pulita e promuovendo la produzione e utilizzo dei combustibili fossili, in quello che descrivono come «il cambiamento più brusco nella politica energetica e climatica degli ultimi tempi». L’analisi ha rilevato che la velocità di riduzione media annua delle emissioni potrebbe scendere ad appena lo 0,4% entro la fine del 2040, rispetto all’1,1% registrato dal 2005 alla fine del 2024. Lo studio prevede che, in queste condizioni, le emissioni annuali degli Stati Uniti diminuiranno del 26-35% entro il 2035, un cambiamento significativo rispetto alla previsione del 38-56% dell’anno scorso.

Uk, reform party contro i fondi “woke”

  • OGGETTO – Reform Party ha intensificato gli attacchi ai criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) e agli investimenti Net Zero nel Local Government Pension Scheme del Regno Unito
  • DATA – 2 settembre 2025
  • FONTE – UK’s Reform party steps up attacks on ‘woke funds’ in pension investments
  • PAROLE CHIAVE: Regno Unito, Reform Party, criteri Esg, Net Zero, Lgps, fondi, woke, Net zero, cambiamento climatico

Reform Party, partito populista di destra del Regno Unito, ha intensificato gli attacchi ai criteri ambientali, sociali e di governance (Esg) e agli investimenti Net Zero nel Local Government Pension Scheme (Lgps) del Paese. Con un patrimonio di quasi 400 miliardi di sterline, il Lgps è il più grande sistema pensionistico del Regno Unito e uno dei più grandi al mondo. In una conferenza stampa, il vice leader del partito, Richard Tice, ha criticato quelle che ha definito «commissioni eclatanti» e le scarse performance dei fondi, sostenendo che «quando si esaminano questi bilanci si scopre che in realtà ci sono più pagine dedicate al cambiamento climatico che alla performance dei fondi». Reform Party ha solo quattro parlamentari, ma alle elezioni locali di maggio ha preso il controllo di diversi consigli e avrà rappresentanti nelle commissioni che supervisionano fino a 100 miliardi di sterline in fondi pensione.

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standard issb, la sec potrebbe escludere l’Ifrs

Il nuovo presidente della Securities and Exchange Commission (Sec) degli Stati Uniti, Paul Atkins, ha avvertito che l’agenzia potrebbe riconsiderare la norma del 2007 che consente alle società straniere di presentare bilanci utilizzando i principi contabili International Financial Reporting Standards (Ifrs). La mossa, annunciata durante il discorso di apertura di Atkins alla Tavola Rotonda inaugurale dell’Ocse sui Mercati Finanziari Globali, è legata alla creazione da parte della Ifrs Foundation dell’International Sustainability Standards Board (Issb) nel 2021 con l’obiettivo di sviluppare degli standard di disclosure per i rischi e le opportunità di sostenibilità delle aziende. Si tratta dell’ultima di una lunga serie di iniziative intraprese dalla Sec dall’inizio dell’amministrazione Trump per contrastare i crescenti requisiti in materia di sostenibilità aziendale e rendicontazione climatica a livello globale.

sfdr, esas: migliora la disclosure dei pai

  • OGGETTO – Dalla revisione annuale delle tre Autorità di vigilanza europee emerge che gli investitori si stanno impegnando di più nella disclosure delle informazioni ai sensi del Sustainable Finance Disclosure Regulation
  • DATA – 10 settembre 2025
  • FONTE – Investors putting more effort into SFDR disclosures, say EU regulators
  • PAROLE CHIAVE: Esas, Sfdr, disclosure, Pai, gestori patrimoniali

Dalla revisione annuale delle tre Autorità di vigilanza europee (Esas) emerge che gli investitori si stanno impegnando di più nella disclosure delle informazioni ai sensi del Sustainable Finance Disclosure Regulation (Sfdr). Il report sulla qualità dell’informativa sul principale impatto avverso (Pai), realizzata in collaborazione con le autorità di regolamentazione nazionali, rileva un miglioramento generale della qualità  e «uno sforzo da parte degli operatori di mercato per pubblicare informazioni più complete». In particolare, è emerso un miglioramento significativo «in termini di chiarezza, qualità e completezza» da parte dei gestori patrimoniali. Tuttavia, le Esas hanno sottolineato che gli investitori devono spiegare meglio quali azioni stanno intraprendendo in risposta agli impatti negativi dei loro investimenti e agli obiettivi che si sono prefissati. Inoltre, per gli investitori che scelgono di non produrre report, la qualità delle loro spiegazioni «non è ancora del tutto soddisfacente».

vanguard, STRANO SONDAGGIO sugli “ESG QUANDO UTILI” 

Vanguard, uno dei più grandi gestori patrimoniali al mondo, ha pubblicato i dati del progetto pilota di voto per delega “Investor Choice”, lanciato all’inizio del 2023. Il progetto, che include 12 fondi per un patrimonio di oltre mille miliardi di dollari, offre agli investitori la possibilità di scegliere una policy tra una gamma di opzioni  Nel 2025, hanno partecipato all’iniziativa oltre 82mila investitori, più del doppio rispetto all’anno precedente. Per la stagione di proxy voting 2025, la policy che prevede il voto in conformità con le raccomandazioni della politica di voto Esg di Glass Lewis è stata scelta dal 18% degli investitori, in calo dal 24%. La nuova policy che respinge le proposte Esg «a meno che non contribuiscano direttamente alla generazione di fatturato della società che riceve la proposta», aggiunta quest’anno da Vanguard, è stata scelta da circa il 23%. I risultati indicano che gli investitori più giovani e le donne sono stati molto più propensi a perseguire politiche di voto incentrate sui criteri Esg rispetto alle loro controparti più anziane o maschili.

cattura e stoccaggio, decimate le stime dell’industria

  • OGGETTO – Uno studio dell’International Institute for Applied Systems Analysis ha dimostrato che il mondo può immagazzinare in modo sicuro solo 1,46 trilioni di tonnellate di CO2
  • DATA – 3 settembre 2025
  • FONTE – Carbon Storage Potential Seen at Just 10th of Industry Estimates
  • PAROLE CHIAVE: International Institute for Applied Systems Analysis, Imperial College di Londra, stoccaggio del carbonio, sicurezza, tecnologia, emissioni di carbonio, rischi, persone, ambiente, obiettivi climatici, riscaldamento globale

Uno studio condotto dall’International Institute for Applied Systems Analysis, in collaborazione con l’Imperial College di Londra, ha calcolato che il potenziale di stoccaggio del carbonio è concretamente molto più limitato di quanto si pensasse in precedenza. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, spiega che esiste una netta differenza tra ciò che è tecnicamente possibile e ciò che può essere realizzato in sicurezza e ha dimostrato che la quantità di emissioni di carbonio che il mondo può immagazzinare in modo sicuro nelle formazioni geologiche è di circa 1,46 trilioni di tonnellate di CO2. Questo “limite globale prudente”, che tiene in considerazione i rischi per le persone e l’ambiente, è solo un decimo di quanto stimato invece dall’industria settore. Questa tecnologia è considerata da molti Paesi come fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici, ma la nuova quantità calcolata dallo studio permetterebbe di ridurre il riscaldamento globale di soli 0,7 °C, molto meno del previsto.

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