PESCARA, 12 SETTEMBRE 2025 – Trent’anni non sono solo un anniversario, ma la prova di un percorso che ha saputo radicarsi nei territori e rinnovarsi insieme alle imprese e ai lavoratori. Oggi Ebrart – l’Ente bilaterale per l’artigianato in Abruzzo – festeggia il traguardo dei tre decenni con numeri in crescita esponenziale, a testimonianza che il sistema della bilateralità è sempre più un pilastro di welfare, innovazione e coesione sociale.
Di questo si è parlato oggi nel corso del convegno sul tema “Artigianato e bilateralità in Abruzzo: tra tradizione e innovazione”, che si è svolto a Pescara, all’Auditorium Petruzzi, in via delle Caserme, promosso in occasione del trentennale di attività dell’Ente. Il convegno ha visto la presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali e del mondo della bilateralità artigiana, con delegazioni provenienti da tutta Italia. Tra i presenti il direttore nazionale di Ebna-Fsba (l’Ente bilaterale nazionale dell’artigianato e il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato), Stefano Di Niola, e il vicepresidente Angelo Emilio Colombini.
Tra il 2019 e il 2024, le adesioni a Ebrart hanno registrato un vero e proprio boom: le imprese coinvolte sono salite da 2.165 a 5.037 (+113,9%) e i lavoratori da 10.111 a oltre 21.300 (+92,4%). Una dinamica che testimonia la fiducia delle micro e piccole aziende artigiane nel modello bilaterale, capace di garantire tutele concrete e risposte tempestive ai bisogni di chi lavora.
La crescita delle adesioni all’ente bilaterale riguarda tutte le province abruzzesi: Chieti guida con il 29% delle imprese aderenti, seguita da Teramo (26,4%), Pescara (25,8%) e L’Aquila (18,5%). Sul fronte dei lavoratori Teramo e Chieti sono entrambe sopra il 28% del totale regionale, seguite da Pescara (27%) e L’Aquila (15,3%). In Abruzzo, le imprese artigiane femminili rappresentano il 22,3% del totale, il valore più alto d’Italia, ben oltre la media nazionale. Questo primato riflette un contesto territoriale favorevole all’imprenditoria femminile, grazie a tradizioni locali, filiere produttive accessibili e politiche di sostegno.
Le imprese guidate da donne si concentrano in settori come moda, agroalimentare e servizi alla persona, con un impatto positivo su occupazione, autoimpiego e sviluppo delle aree interne.
La maggior parte dei lavoratori iscritti all’Ebrart è impegnata nella produzione e lavorazione dei metalli e meccanica di precisione (5.223 unità: seguono i servizi (3.939), alimentari e affini (3.751) e l’edilizia (3.241). Il settore che in termini percentuali è cresciuto di più (65,9%) rispetto al 2023 è quello alberghiero e dei pubblici esercizi, seguito da intermediazione e logistica (60%). Purtroppo il commercio all’ingrosso ha subìto un calo del 46,5%.
Ma Ebrart non è solo numeri. Dietro ogni adesione ci sono prestazioni e servizi che incidono concretamente sulla qualità della vita: dal rimborso delle tasse universitarie ai contributi per la natalità, dalla formazione per le imprese, alle misure per conciliare tempi di vita e lavoro. Nel solo 2024 sono state erogate quasi 800 prestazioni regionali per un valore complessivo di circa 238 mila euro, a dimostrazione di un welfare complementare che integra e rafforza quello pubblico. Attraverso Fsba (il Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo per l’Artigianato), l’Ebrart interviene anche in caso di crisi aziendale, con l’erogazione di cassa integrazione, ordinaria e straordinaria in favore delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti delle imprese artigiane iscritte. Nel 2024 sono state erogate 240 prestazioni di sostegno al reddito pari a 753.199,12 Euro. Nel 2023 le stesse prestazioni erano state 190 a fronte di 371.683,64 Euro.
Un altro dato significativo riguarda la ripartizione delle quote dei lavoratori aderenti: negli ultimi cinque anni la componente femminile è più che raddoppiata (+103%), mentre quella dei giovani sotto i 30 anni è cresciuta del 182%. Anche l’imprenditoria straniera ha registrato un aumento consistente (+105%), segno di un artigianato sempre più dinamico, aperto e capace di rinnovarsi.
Trent’anni di Ebrart raccontano la capacità di un intero sistema di evolvere senza perdere la propria identità: presidio economico e culturale nei territori, leva di sviluppo per le aree interne, ponte tra tradizione e innovazione. Ma le sfide non mancano: ricambio generazionale, digitalizzazione, transizione ecologica.
Il trentesimo anniversario dell’Ente non è un punto di arrivo, ma un impegno a guardare avanti. Ebrart continuerà a essere un alleato delle imprese e dei lavoratori, promuovendo un welfare partecipato, inclusivo e sostenibile, perché l’artigianato resti un motore di crescita e coesione per l’Abruzzo.
“L’artigianato – ha detto il presidente di Ebrart Abruzzo, Fabrizio Vianale – è un settore ricco di specificità, e poter contare su un sistema bilaterale come il nostro, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti, di cogliere i bisogni e di rispondere con interventi mirati, rappresenta una vera ricchezza, un valore aggiunto non solo per l’economia, ma anche per il ruolo sociale che questo comparto svolge nella nostra regione.
Il welfare bilaterale, dagli ammortizzatori sociali fino all’insieme delle prestazioni offerte dall’Ente, è già oggi un sostegno concreto per il mondo dell’artigianato e lo sarà sempre di più in futuro. Un mondo che dobbiamo difendere oggi e rafforzare domani”.
“Trent’anni di Ebrart – ha aggiunto il vice presidente dell’Ente, Valerio Camplone – significano trent’anni di storie di imprese e di lavoratori che, insieme, hanno costruito un sistema che garantisce welfare, continuità occupazionale, integrazione salariale, e che ha permesso alle aziende artigiane di creare valore per la nostra regione. Grazie a questo percorso, oggi possiamo parlare di un artigianato vivo, capace di generare ricchezza, di difendere il Made in Italy e di custodire tradizioni che ancora si tramandano di generazione in generazione. In un momento storico complesso, nel quale l’innovazione tecnologica pone nuove sfide, è fondamentale che anche il mondo artigiano colga le opportunità del cambiamento. Le sfide sono molte, ma forse la prospettiva più ambiziosa è quella dell’intelligenza artificiale, che può essere un’opportunità anche per questo importante comparto produttivo”.
“La celebrazione del trentennale di Ebrart – commenta il direttore di Ebrart Abruzzo, Renato Giancaterino – è un appuntamento molto importante per il panorama imprenditoriale e sindacale abruzzese. Trent’anni di bilateralità artigiana che hanno significato assistenza ai bisogni personali delle famiglie e un’attenzione anche alle esigenze delle imprese. Le numerose prestazioni di welfare e di contributi – circa 800 nell’anno 2024 – per un erogazione complessiva di circa 238 mila euro, non bastano certamente a risolvere i problemi di famiglie e imprese, ma sono un segnale importante per tutto il mondo artigiano, e anche per la politica, che invitiamo ad una maggiore attenzione a queste materie. Ebrart, inoltre, ha assicurato negli ultimi anni il sostegno al reddito per le imprese e i lavoratori che, a causa di crisi aziendali, hanno avuto la necessità di ricorrere allo strumento della cassa integrazione tramite Fsba, il fondo nazionale per la cassa integrazione dell’artigianato”.
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