L’adozione del SASE (Secure Access Service Edge) ha registrato una forte accelerazione da quando il termine è stato coniato nel 2019, e questa crescita non si è mai fermata.
L’evoluzione del mercato Sase ibrido
Secondo un recente rapporto dI Dell’Oro Group, il mercato del SASE dovrebbe quasi raddoppiare entro il 2029, raggiungendo un valore superiore ai 17 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 12%.
Negli ultimi report, il mercato globale del SASE è stato valutato 3,82 miliardi USD nel 2024, con una crescita prevista fino a 17,2 miliardi USD entro il 2030 (CAGR 27,2 %). Un altro report stima il valore a 15,5 miliardi USD nel 2025, salendo a 44,7 miliardi entro il 2030 (CAGR 23,6 %).
Questi numeri non solo confermano la dinamicità del settore, ma testimoniano quanto la spinta verso modelli zero-trust, l’esigenza di sicurezza distribuita e l’adozione massiva del lavoro ibrido stiano alimentando l’interesse per il SASE a livello globale. In particolare, settori regolamentati come sanità, finanza e pubblica amministrazione stanno accelerando l’adozione per rispondere ai requisiti di conformità (GDPR, HIPAA) e aumentare la resilienza informatica. La flessibilità del SASE, soprattutto nella sua forma ibrida, diventa quindi un vantaggio competitivo: le aziende che investono oggi in architetture adattabili potranno affrontare meglio l’evoluzione delle minacce e delle esigenze operative di domani.
SASE ibrido e trasformazione digitale
Siamo nel pieno di una nuova fase di trasformazione digitale, caratterizzata da lavoro ibrido e migrazione al cloud, che spinge le aziende di tutte le dimensioni verso architetture di accesso basate sul principio del “zero trust”. Questo cambiamento è avvenuto rapidamente e, di conseguenza, le organizzazioni devono affrontare nuove sfide come minacce alla sicurezza sempre più complesse, politiche incoerenti e sistemi legacy non scalabili. Sebbene le grandi aziende siano state le prime ad adottare architetture zero trust, oggi anche le PMI stanno riconoscendo i benefici e pianificando una strategia di adozione, spesso partendo da un approccio ibrido che combina i perimetri tradizionali con le nuove architetture zero trust.
Il SASE è al centro di questa trasformazione. Si tratta di un’architettura tecnologica che unisce connettività Internet e sicurezza in un’unica soluzione. Integra funzionalità di diverse tecnologie fondamentali di rete e sicurezza informatica, come SD-WAN (Software-Defined Wide Area Network), FWaaS (Firewall as a Service) e ZTNA (Zero Trust Network Access).
Ma il SASE non è una soluzione universale. Esistono diverse tipologie di SASE, e le differenze tra queste possono determinarne o meno l’idoneità per una determinata organizzazione. Tuttavia, il SASE ibrido sta guadagnando rilevanza come soluzione capace di adattarsi a diversi scenari organizzativi. La transizione verso un’architettura zero trust basata sul SASE può sembrare impegnativa; per questo è fondamentale adottare una strategia fatta di piccoli ma significativi passi. Questi passaggi intermedi, resi possibili proprio da un’offerta ibrida, sono essenziali per una transizione di successo.
I limiti del SASE tradizionale
Il modello tradizionale basato solo sul cloud ha iniziato a mostrare i suoi limiti. Questo approccio deve evolversi per rispondere all’esigenza crescente delle organizzazioni di gestire in modo integrato sistemi on-premises e basati sul cloud. Molti fornitori di soluzioni SASE trascurano l’importanza di ambienti on-premises integrati, spesso per via della complessità di una migrazione completa a un’architettura zero trust.
Se la soluzione SASE non considera contemporaneamente i dati presenti on-premises e nel cloud, aumenta la complessità anziché ridurla, vanificando il vantaggio della soluzione stessa. Inoltre, adottare un SASE che non rispecchia lo stato attuale dell’organizzazione aziendale comporta solo ulteriore lavoro. E se l’azienda si trova a metà strada tra un’architettura perimetrale tradizionale e una completamente cloud e zero trust? Se il SASE è focalizzato solo sul cloud, sarà difficile ottenere miglioramenti concreti in termini di sicurezza o ritorno sull’investimento. La soluzione dovrebbe adattarsi all’azienda, non il contrario.
I vantaggi del SASE ibrido per le organizzazioni
Il SASE ibrido combina tecnologie provenienti da diverse architetture di rete per raggiungere i rispettivi endpoint e risorse, offrendo maggiore sicurezza e una gestione semplificata in ambienti eterogenei. La sua architettura è progettata per fornire valore e benefici a team che si affidano sia a tecnologie cloud e zero trust, sia a tecnologie on-premises e perimetrali tradizionali. Questo significa maggiore visibilità tra i sistemi, controlli di sicurezza più coerenti e persino costi inferiori per i team IT e per i fornitori di servizi gestiti (MSP), ovvero aziende terze che gestiscono le esigenze di sicurezza informatica delle organizzazioni.
Inoltre, il SASE ibrido è semplice da implementare: consente agli amministratori di configurare e applicare le politiche di sicurezza da un’unica interfaccia, semplificando la gestione grazie a una struttura di policy e terminologia coerente. Oltre a tutti questi vantaggi, è una soluzione ideale per le aziende che si trovano nel mezzo della transizione verso architetture basate su accesso zero trust. Quando si dispone di una soluzione in grado di gestire sia i sistemi on-premises che quelli cloud, non è necessario investire ulteriore tempo, denaro e risorse per implementare un’altra nuova soluzione SASE una volta completata la transizione.
SASE ibrido per aziende di ogni dimensione
È adatto anche alle aziende di qualsiasi dimensione. Molte pensano che il SASE sia una soluzione riservata alle grandi imprese, ma non è così. I fornitori di SASE ibrido offrono spesso opzioni di prezzo molto flessibili, personalizzabili in base alle esigenze della tua organizzazione e sostenibili dal punto di vista economico.
Le organizzazioni si adattano continuamente alle esigenze dei clienti e dei partner. Una soluzione SASE (e il fornitore!) dovrebbe fare lo stesso. Ecco perché il SASE ibrido sta davvero prendendo piede. È una soluzione da considerare seriamente, soprattutto se un’organizzazione fatica ad avere visibilità e sicurezza per i lavoratori da remoto che accedono a risorse nel cloud pubblico, privato o in ambienti on-premises. È importante anche scegliere un fornitore SASE adatto alla propria realtà: potrà aiutare a definire come potrebbe essere l’implementazione del SASE ibrido nell’organizzazione e i potenziali benefici che ne deriverebbero.
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