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tre giorni per un futuro sostenibile


Tre giorni per ridisegnare il rapporto fra impresa, società e ambiente: dall’8 al 10 ottobre Milano ospita la tredicesima edizione del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, la rassegna che da oltre un decennio chiama a raccolta aziende, istituzioni e cittadini attorno al tema «Creare futuri di valore».

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Una tre giorni per disegnare orizzonti sostenibili

La manifestazione, che nel 2025 tocca il traguardo dei tredici anni, conferma il proprio baricentro nel campus di Università Bocconi, in via Roentgen, dove cinque «piazze» tematiche e tre aule seminari accoglieranno un flusso continuo di dibattiti, testimonianze e workshop. Il titolo scelto, «Creare futuri di valore», non è uno slogan, ma una dichiarazione d’intenti: l’obiettivo dichiarato dagli organizzatori è stimolare un confronto serrato su ciò che può rendere credibile, e non soltanto auspicabile, un domani più equo, prospero e rispettoso dei limiti ambientali.

Sei saranno le direzioni di ricerca attorno a cui si intrecceranno le sessioni: Formazione e Lavoro, Cultura e Territorio, Economia e Finanza, Ambiente e Rigenerazione, Governance e Leadership e Innovazione e Impatto. Ogni ambito, spiega il comitato scientifico, sarà esplorato attraverso case history, analisi accademiche e dialoghi intersettoriali che vedranno sedere allo stesso tavolo imprese profit, organizzazioni non profit e rappresentanti della pubblica amministrazione. L’idea è offrire una visione organica, capace di superare la frammentazione che troppo spesso indebolisce la narrazione sulla sostenibilità e, contestualmente, disegnare percorsi pragmatici di trasformazione.

Il programma tra piazze, aule e sfide in tempo reale

Nella cornice del Grafton Building, l’itinerario quotidiano del Salone segue un ritmo scandito da talk, tavole rotonde e laboratori: i lavori prendono avvio la mattina e proseguono fino al tardo pomeriggio, lasciando spazio, nella pausa pranzo, a momenti di networking informale. L’accesso all’intero cartellone è gratuito, ma è necessario registrarsi in anticipo attraverso la piattaforma ufficiale; un gesto che, oltre a garantire la tracciabilità dei flussi, consente di confezionare un’esperienza personalizzata in base agli interessi dichiarati dai partecipanti, in modo da facilitare la distribuzione nei diversi spazi e ridurre tempi di attesa.

Tra le iniziative di engagement spicca il progetto ludico sviluppato con AWorld ActNow: un gioco interattivo aperto a tutti, in cui ciascun visitatore può selezionare fino a tre azioni sostenibili da mettere in pratica nel corso dell’anno. Con un semplice clic si sottoscrive un impegno simbolico, si ricevono promemoria periodici e, scaricando l’app dedicata, si entra nella Community del Salone per partecipare a una missione collettiva. L’obiettivo è trasformare la partecipazione fisica in un’onda lunga di comportamenti virtuosi, capace di oltrepassare i confini dell’evento.

Dalla teoria ai risultati misurabili

A dare sostanza all’ambizione di cambiare paradigma contribuisce la ricerca commissionata a Ipsos, i cui dati saranno svelati durante il Salone: l’indagine affronta la questione cruciale della misurazione dell’impatto, indicandola come antidoto alle narrazioni scettiche che circondano la sostenibilità. Viene così fornito un quadro empirico, capace di rafforzare la fiducia del pubblico e di orientare le strategie di imprese e istituzioni verso metriche condivise e trasparenti, elemento ormai imprescindibile per consolidare credibilità e consenso, nella fase decisiva di transizione ecologica che il Paese sta affrontando.

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L’attenzione alla concretezza si riflette anche sull’organizzazione stessa: per la prima volta il Salone calcolerà il proprio impatto, affidandosi alla collaborazione di Operàri. Tale esercizio di accountability, unito alla certificazione ISO 20121 già ottenuta grazie al supporto di Bureau Veritas Italia, testimonia la coerenza tra dichiarazioni e prassi. Misurare ciò che accade dentro l’evento, e non solo raccontarlo, diventa così un modo per rendere visibile la differenza tra mera retorica e pratica autentica di sostenibilità, in un contesto in cui la trasparenza è condizione di legittimazione.

Premi, concorsi e incontri con i protagonisti

Sul fronte dei riconoscimenti, l’agenda prevede momenti di forte carica simbolica. L’8 ottobre alle 17 verranno svelati i vincitori della quarta edizione del Premio Impatto, iniziativa che celebra i progetti capaci di produrre risultati tangibili in termini economici, sociali e ambientali. Nella stessa giornata, spazio alla prima edizione del concorso di idee «Nel profondo: creatività e sostenibilità per il mare», sviluppato con Worldrise, che premierà fotografie, video, illustrazioni e testi volti a stimolare una nuova consapevolezza sul valore degli ecosistemi marini.

A completare il palinsesto si aggiungono i Caffè con l’esperto, appuntamento quotidiano delle 13.30 in cui Marco Frey, Stefano Zamagni e Filippo Giordano si metteranno a disposizione del pubblico per dialogare in modo informale su temi strategici, dalla finanza responsabile alle metriche di governance. Parallelamente, il progetto Meet the Csr Leaders offrirà a studenti, neolaureati e giovani professionisti colloqui individuali di mezz’ora con manager e accademici: un’occasione preziosa per orientare il proprio percorso e tradurre le idee sul futuro del lavoro sostenibile in scelte concrete.

Una community ampia e trasversale

L’edizione 2025 conterà sulla partecipazione di 109 realtà: 67 provenienti dal settore profit, 37 dal mondo non profit e 5 rappresentanze della Pubblica Amministrazione. Un mosaico che riflette la crescente convergenza di interessi intorno al tema della responsabilità sociale d’impresa, oltrepassando le tradizionali barriere tra mercati e comunità. Quando soggetti con compiti e vocazioni differenti si riconoscono in obiettivi comuni, la sostenibilità smette di essere un orizzonte astratto e diventa una prassi condivisa, capace di generare reti di valore durevoli.

Sul piano istituzionale il Salone può contare sul sostegno di partner storici come Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica. La presenza di attori diversificati garantisce un punto di vista multilaterale, indispensabile per affrontare le sfide interconnesse che caratterizzano la transizione ecologica e digitale. La pluralità di voci, lungi dall’essere un limite, si traduce in una risorsa che alimenta il dibattito e consente di individuare soluzioni più robuste e inclusive, rispettose delle diverse sensibilità.



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