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PRESENTATA LA 26ª EDIZIONE DI PORDENONELEGGE, FESTA DEL LIBRO E DELLA LIBERTÀ


«Si svolge in un tempo complicato, la 26^ edizione del festival, e darà il segno di cosa è veramente pordenonelegge: una Festa che appartiene a tutte le persone libere che vivono in questa città, in Friuli Venezia Giulia, in Italia e oltreconfine»: lo ha spiegato il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti, salutando nella mattinata di oggi le istituzioni, la stampa e gli operatori in occasione della conferenza stampa di presentazione di pordenonelegge 2025, in calendario dal 17 al 21 settembre in 51 sedi di incontro della città e della regione. «Emblematica di questo tempo sarà l’inaugurazione della Festa del libro e della libertà, affidata a Shirin Ebadi, avvocata e donna di cultura, protagonista delle battaglie per la libertà delle donne e del popolo iraniano – ha proseguito il presidente Agrusti – E darà il segno di cos’è pordenonelegge la partecipazione simultanea al festival di autrici e autori israeliani e palestinesi, ucraini russi. Nella giornata conclusiva, in occasione del concerto dedicato all’Europa e a GO! 2025 Capitale Europea della Cultura, ospiteremo una significativa rappresentanza della nostra società, che è anche la società europea: ci saranno gli studenti delle università, dell’ITS, e delle Scuole Superiori e ci saranno i nuovi italiani, arrivati dal Ghana e impegnati come manodopera specializzata, dimostrando che un altro tipo di immigrazione è possibile, e che si può abitare una città entrando anche a teatro e non solo in fabbrica. Torneremo nelle carceri e porteremo il festival a tu per tu con la popolazione anziana. Nessuno deve sentirsi escluso da pordenonelegge, che è anche una straordinaria esperienza di ascolto comune, in un tempo nel quale sembra sempre più difficile prestare attenzione alla voce dell’altro.

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Un ringraziamento speciale – ha concluso il presidente Agrusti – va alla squadra di pordenonelegge, dai curatori alla direttrice alla macchina organizzativa. Alle imprese, che hanno generato questo festival dalla sua ideazione, ai supporters che ci sostengono con entusiasmo crescente, alla Regione Friuli Venezia Giulia, sempre essenziale per lo svolgimento del festival e di questa edizione che procede in direzione del 2027, l’anno di Pordenone sarà capitale Italiana della Cultura. E ringraziamo i Comuni: quello di Pordenone, i 13 Comuni della rete di Fuoricittà, e i due Comuni sede delle anteprime del festival. Ringraziamo le banche e le fondazioni. Ringraziamo la pubblica sicurezza, che sarà di supporto prezioso per garantire l’ordinato svolgimento della manifestazione».

All’incontro stampa di presentazione ha portato il suo saluto, e l’augurio della città per l’imminente 26^ edizione del festival, il Sindaco di Pordenone Alessandro Basso, che ha sottolineato la peculiarità di un’edizione di pordenonelegge «del tutto particolare per lo scenario geopolitico internazionale del momento. La cultura, a maggior ragione, come un importante “vaccino” contro la brutalità delle guerre – ha osservato il primo cittadino – Pordenonelegge diventa così capitale italiana e internazionale di una possibilità di pace che passa anche attraverso la cultura. I presupposti valoriali della Festa del libro e della libertà potranno essere di ispirazione anche per il 2027 di Pordenone Capitale Italiana della Cultura».

Applauditissimo dal pubblico, che si è felicitato per il suo ristabilimento, il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta, è intervenuto evidenziando, anche a nome dei curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, il contesto generale nel quale la 26^ edizione è stata progettata, cercando di individuare le chiavi di riflessione più utili a leggere e capire il nostro tempo, attraverso i libri. «Siamo rimasti sull’uscio della storia, e la storia ci ha bussato – Non solo per le questioni epocali e i conflitti che affliggono il mondo, ma per le enormi accelerazioni del nostro tempo che rendono impossibile sentirsi sempre alla pari con il “sapere”, le novità, gli strumenti di comprensione della realtà che costantemente evolve. Certamente avevamo la consapevolezza che l’Europa e l’Intelligenza Artificiale fossero i temi su cui focalizzare la nostra concentrazione, così come conosciamo bene il valore aggiunto del lavoro comune, del costruire attraverso la comunicazione e la condivisione, e soprattutto della nostra lingua, la tecnologia più importante che l’uomo abbia sviluppato. Tutto questo abbiamo cercato di portare in un cartellone vasto e inclusivo, pensato per una città festival nella quale tutte le finestre sono aperte sul mondo».

A nome della RAI, storica media partner di pordenononelegge, un saluto è arrivato dal direttore della sede Friuli Venezia Giulia Guido Corso, che ha ricordato come da sempre RAI abbia scelto di affiancare pordenonelegge con le sue reti e con la proposta di molti programmi live al festival: dirette che diventano altrettanti eventi aperti al pubblico e raccontano autrici e autori sulle frequenze RAI nazionali e regionali. In arrivo anche le nuove puntate della 4^ edizione del podcast “Angelo che legge”, che vede protagonisti gli Angeli volontari del festival, e resterà poi fruibile sulla piattaforma di Rai Play».

Al vicepresidente e Assessore regionale della Cultura Mario Anzil il compito di suggellare la presentazione della 26^ edizione di pordenonelegge: «Tutta la regione attende le giornate giallo-nere di Pordenone, nelle quali le finestre saranno bene aperte sul mondo.  La Regione – ha osservato l’Assessore Anzil – vuole contribuire a creare un luogo dove sia più bello vivere, e in questa chiave la cultura è uno strumento straordinario. Servono le visioni e la capacità di trasformarle in azione, una virtù molto imprenditoriale strettamente legata alla storia affascinante di una città in cui l’impresa e la cultura hanno fatto sistema. Ed è fondamentale interpretare la società contemporanea e capire quale direzione prenderà nei prossimi decenni. Siamo una regione di confine e siamo convinti che la cultura di frontiera sia uno strumento essenziale per unire le forze in modo polifonico e vivere meglio. Questa idea ci guida in direzione del 2027 e del traguardo di Pordenone Capitale Italiana della Cultura».

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Una Festa per tutti, accessibile e partecipata: dai giovani ai “nuovi italiani” arrivati dal Ghana, due tappe nella Casa Circondariale. E un’agorà musicale “pubblica” per salutare il festival, con tanti posti a sedere nella grande Piazza XX Settembre per assistere al Concerto conclusivo dedicato all’Europa, sarà proiettato in presa diretta sulla facciata del Teatro Verdi.

La Festa del libro, medium privilegiato per leggere il nostro tempo: amoleggere, a pordenonelegge in dialogo autrici e autori ucraini e russi, israeliani e palestinesi. Il festival come terreno di incontro e confronto per raccontare il proprio libro, il proprio sentire, la propria visione. E uno spazio-laboratorio interattivo, accessibile a tutti, per testare l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto nelle nostre vite. Il legame speciale con Praga si conferma: dalla capitale ceca in arrivo un gruppo di studenti, e il festival tornerà a Praga il prossimo autunno.

Una Festa di libertà: pordenonelegge “sull’uscio della storia”. Il focus sull’Europa come sogno di libertà e presidio del diritto internazionale in un contesto globale convulso. L’Arena Europa come spazio inedito e iconico, i colori europei nel centro storico, l’attenzione alle libertà violate, l’inaugurazione con il Premio Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi, mercoledì 17 settembre. A un grande scrittore europeo, lo spagnolo Ildefonso Falcones, il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo 2025. E il video di pordenonelegge 2025 con le parole di Papa Leone XIV e del Presidente Sergio Mattarella: per tutti fruibile da martedì 9 settembre, sui canali del festival.

Pordenonelegge, festival-crocevia del nostro tempo: dal 17 al 21 settembre il mondo in dialogo alla Festa del libro e della libertà con 400 incontri in cinque giorni, 667 voci italiane e internazionali della letteratura, del giornalismo e del pensiero, 56 anteprime riservate al festival e 35 conferenze stampa per raccontarle, 51 sedi di incontro, 246 Angeli – i giovani volontari “alati” che supporteranno il pubblico e gli autori – e ben 15 mostre da visitare durante il festival, in città.

«Sarà un’edizione proiettata sul nostro tempo: amoleggere perché i libri sono strumento primario per conoscere e interpretare il presente, provando a scrutare nel futuro – spiega il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – Quest’anno al festival echeggeranno le parole di Papa Leone XIV per una pace “disarmata e disarmante”, per “porre fine a questa spirale di violenza, alla guerra e dare priorità al bene comune delle persone”. Così come sentiremo risuonare le parole che ci ha rivolto il presidente Sergio Mattarella ricordando che siamo Festa della libertà perché “senza cultura la libertà perde spessore e si indebolisce”.Una consonanza che si rinsalda in queste ore: pordenonelegge 2025 avrà come focus speciale l’Europa, perchè il mondo ha forte bisogno di un’Europa più unita e più forte, a presidio deli valori del Trattato e, come ha sottolineato qualche giorno fa il presidente Mattarella al Forum di Cernobbio, a tutela del diritto internazionale, per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo e non soccombere in un mondo dominato da “autocrazie”. I libri ci aiutano a restare vigili, sull’uscio della storia: per questo avremo al festival autori ucraini e russi, israeliani e palestinesi. I libri a presidio dei contesti dove le libertà vengono soffocate: e sarà emblematica l’inaugurazione del festival, mercoledì 17 settembre, con un nome associato all’impegno per la libertà della donna e dei popoli oppressi, l’iraniana Shirin Ebadi». Le voci di Papa Leone XIV e del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella si ritroveranno anche nel video che lancia la 26^ edizione di pordenonelegge e il suo fil rouge intorno all’Europa e ai temi globali del nostro tempo: il video, a cura dei filmmakers Alessandro Pasian e Francesco Guazzoni, sarà fruibile per tutti da oggi, 9 settembre, sui canali social e youtube di pordenonelegge.

«Pordenonelegge – aggiungono i curatori del festival: Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparetè un grande affresco corale del mondo che ci sta intorno, che intreccia storie e racconti capaci di orientare in un presente complesso. Un festival inclusivo, che accoglie voci diverse per restituire la ricchezza della realtà e farne dialogo condiviso. La sua forza nasce dal legame con il territorio: scuole, università, associazioni, istituzioni e cittadini che, collaborando insieme, rendono ogni edizione più viva e partecipata, in un continuo crescere di comunità e futuro».

La 26^ edizione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, è come sempre promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, ed è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, per il coordinamento della direttrice della Fondazione Michela Zin.

Mercoledì 17 settembre alle 18.30 al Teatro Verdi di Pordenone, l’evento inaugurale con il Premio Nobel per la pace 2003, l’iraniana Shirin Ebadi, autrice di Finchè non saremo liberi. Iran, la mia lotta per i diritti umani (Bompiani), in dialogo con la giornalista Elena Testi. Shirin Ebadi ha ispirato milioni di persone nel mondo con il suo impegno da avvocato per i diritti umani, difendendo soprattutto le donne e i bambini dal brutale regime iraniano.

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Ulteriore voce europea di grande importanza al festival è quella dello scrittore spagnolo Ildefonso Falcones, vincitore del Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo, autore del recentissimo romanzo In guerra e in amore (Longanesi). Riceverà il Premio e presenterà il suo ultimo libro sabato 20 settembre (ore 18, Teatro Verdi). Il programma e gli aggiornamenti sul sito pordenonelegge.it

LA FESTA DI PORDENONELEGGE 2025

La Festa di pordenonelegge 2025 si preannuncia partecipatissima ed è già in agenda non solo per i protagonisti, le case editrici e gli operatori, ma anche e soprattutto per il pubblico regionale, nazionale e internazionale che ha da tempo concorso al sold out nelle strutture ricettive della città. «E che fa segnare nuovi record nelle prenotazioni degli eventispiega la Direttrice di Fondazione Pordenonelegge.it Michela Zin – Ad oggi sono oltre 7500 le prenotazioni per gli eventi del festival, perfezionate dagli oltre 1300 “Amici” di pordenonelegge, supporters del festival che hanno aderito a Natale, ma anche nelle ultime ore, alla campagna di crowdfunding del festival. Un sostegno che convive perfettamente con la gratuità di ogni proposta del festival, perchè da sempre pordenonelegge apre con accesso libero a tutti i suoi eventi. Successo da record anche per le prenotazioni legate agli eventi per le scuole, ad oggi già 1101 prenotazioni singole da parte dei docenti700 sono state perfezionate nei primi 5 minuti del clic-day, il 3 settembre – per circa 12.000 studentesse e studenti confermati.  Un sistema virtuoso che ha dimostrato di funzionare agilmente, senza intoppi malgrado la crescente partecipazione del pubblico».

Sarà una Festa accessibile, inclusiva e partecipata, coinvolgente anche per le giovani generazioni con un centinaio di studenti dell’ITS in platea, e con un “colpo d’occhio” – gli Angeli e le loro nuove divise– progettato dagli studenti dell’ISIA Roma di Pordenone. In platea ci sarà anche una significativa rappresentanza dei “nuovi italiani”, giovani lavoratori arrivati dal Ghana, dopo essersi formati nel loro Paese, regolarmente impiegati a nordest come manodopera specializzata attraverso il progetto Ghana di Confindustria Alto Adriatico che unisce visione sociale e pragmatismo industriale, per dare forma a un modello di immigrazione di qualità e di cooperazione internazionale sostenibile. Pordenonelegge 2025 prevede poi eventi che permetteranno al pubblico della terza età di fruire del festival: l’invito di pordenonelegge prevede, accanto al momento inaugurale e al concerto conclusivo, un incontro legato alla Seconda Guerra Mondiale, domenica 21 settembre (ore 10.30, Spazio Piazza della Motta), protagonista la scrittrice Raffaella Cargnelutti che nel romanzo storico L’altra guerra racconta la storia vera di una giovane della Val Pesarina. Con due tappe affidate ad autori di punta della scena letteraria italiana, il festival torna anche nella Casa Circondariale: venerdì 19 settembre Paolo Di Paolo (ore 14.30), racconterà la lettura come atto di resistenza, lente per vedere l’altro e ponte fra le persone. E sabato 20 settembre Matteo Bussola (ore 14.30) tratterà il tema delle “fragilità maschili” parlando di errori, tenerezza e seconde possibilità. Raccontarsi può essere il primo passo per capirsi, e per cambiare.

Pordenonelegge 2025 sarà una Festa della Cultura nel modo più pieno, congiungendo idealmente la Capitale Europea della Cultura GO! 2025, alla quale è dedicato il concerto conclusivo per l’Europa, al 2027 di Pordenone Capitale Italiana della Cultura: in vista di quest’ultimo traguardo sono già molti i progetti condivisi, come il Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, vero e proprio “atlante” affettivo e semantico della generazione Alpha degli 11-14enni di oggi.

Alla Capitale Europea della Cultura dislocata fra Slovenia e Italia, fra Nova Gorica e Gorizia, sarà invece dedicato il CONCERTO PER L’EUROPA, domenica 21 settembre alle 20 al Teatro Verdi: sul palco, diretti da Pinchas Steinberg e accompagnati dalle voci di Ana Maria Labin, Deniz Uzun, Antonino Siragusa e Gezim Myshketa, troveremo insieme l’Orchestra e il Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e l’Orchestra e Coro del Teatro Nazionale Sloveno di Maribor, preparati da Paolo Longo. Istituzioni che condividono la stessa radice culturale mitteleuropea e che intrecceranno i loro suoni in un’unica voce, oltre ogni confine. La Festa di pordenonelegge aprirà idealmente il perimetro del Teatro, aprendo un’agorà musicale “pubblica” nella grande Piazza XX Settembre, con centinaia di posti a sedere, a disposizione degli spettatori per assistere al Concerto conclusivo dedicato all’Europa, proiettato in presa diretta sulla facciata del Verdi. Concludere pordenonelegge con la musica significa affidare alle note ciò che le parole, per quanto potenti, non riescono a dire fino in fondo: un’esperienza collettiva che al festival ha celebrato l’Europa, la libertà e il dialogo tra culture. Emblematico il programma, con la Nona Sinfonia di Ludwig van Beethoven, che include quell’Inno alla gioia diventato da decenni l’Inno ufficiale europeo. In direzione di Pordenone 2027 Capitale Italiana della Cultura, un filo che non si spezza: dalla Mitteleuropa ai confini del Friuli Venezia Giulia, dalla forza dei libri alla voce della musica, il territorio diventa protagonista di una storia che parla al futuro. La Festa europea di pordenonelegge si completa con l’attivazione di un nuovo spazio “iconico”, l’Arena Europa sulle rive del Noncello, che potrà accogliere 170 spettatori e ospiterà una ventina di incontri. E con un allestimento di arredo urbano che addobberà nei colori europei il centro storico di Pordenone, in occasione del festival.

PORDENONELEGGE 2025 FRA LIBRI E LIBERTÀ

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Il pubblico di pordenonelegge, dopo l’evento inaugurale affidato alla attivista iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, potrà ascoltare dal vivo alcune delle voci più importanti del dibattito internazionale legato al nostro tempo: a cominciare dallo scrittore ucraino Oleksii (Aleksej) Nikitin che tornerà a pordenonelegge, arrivando da Kiev con visto speciale, per presentare in anteprima il romanzo Di fronte al fuoco (Voland), dedicato alla figura leggendaria del campione di pugilato ebreo-ucraino Il’ja Gol’dinov, ricostruita sulla base dei documenti dei servizi segreti ucraini desecretati dopo il 2011. E ci sarà lo scrittore georgiano Boris Akunin – pseudonimo di Grigorij Šalvovič Čhartišvili, da tempo in esilio a Londra – nelle scorse settimane condannato in contumacia a 14 anni per “violazione della legge sugli agenti stranieri e discredito dell’Esercito russo”, occhio critico sulla politica del governo russo e autore di romanzi come il distopico L’avvocato del diavolo. Racconto dell’orrore (Mondadori, prefazione di Paolo Nori). L’ex diplomatico russo Alexander Baunov a pordenonelegge presenterà La fine del regime. La caduta di tre dittature europee e il destino della Russia di Putin (Silvio Berlusconi editore), che nel gennaio 2023 andava esaurito in pochi giorni a Mosca, mentre il suo autore veniva definito un «agente straniero» dalle autorità governative. Ci saranno anche lo storico e accademico Alexander Etkind, autore del recentissimo La Russia contro la modernità (Bollati Boringhieri), lo scrittore e giornalista ucraino Yaroslav Trofimov, finalista Premio Pulitzer per il giornalismo e autore di Non c’è posto per l’amore qui (La nave di Teseo), la giornalista russa Anna Zafesova che firma Russia. L’impero che non sa morire (Rizzoli) e l’autrice Elena Kostioukovitch che racconterà Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso (La nave di Teseo).

Spostandoci sul versante mediorientale, pordenonelegge sarà terreno di incontro per alcune voci letterarie fra Israele e Palestina: al festival farà tappa innanzitutto la scrittrice italo-palestinese Alae Al Said, autrice de Il ragazzo con la kefiah arancione (Ponte alle Grazie): una storia di amicizia, tradimento, resistenza e perdono in una terra martoriata, sullo sfondo della Guerra dei Sei giorni, quando veniva occupata la Striscia di Gaza. E ci sarà lo scrittore israeliano Roy Chen, dal 2007 drammaturgo stabile del Teatro Gesher, fra i più importanti del suo Paese: a pordenonelegge presenterà Il grande frastuono (Giuntina),un romanzo che racconta tre donne e tre vite ordinarie, eppure fuori dal comune, incantando con l’armonia delle sue verità e delle sue visioni. Nativo di Tel Aviv, e italiano d’adozione, è invece lo scrittore e traduttore Alon Altaras – traduttore fra gli altri di Tabucchi, Pasolini, Montale, Gramsci, Ferrante, Camilleri, Veronesi, Baricco, Leopardi, Merini, Calasso, Comencini, Landolfi, Ginzburg, Lahiri e tanti altri. A pordenonelegge in anteprima presentrà con lo scrittore e editore Andrea Molesini la raccolta Un pozzo di latte in centro città (Molesini), di uno dei maggiori poeti d’Israele, Hezy Leskly.

PORDENONELEGGE – PRAGA, UN LEGAME SPECIALE

Si conferma il legame speciale che pordenonelegge da alcune stagioni coltiva con Praga, dove per 3 edizioni si è celebrato l’evento di Anteprima del festival. In collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Praga, dalla capitale ceca un gruppo di studenti farà tappa alla 26^ edizione di pordenonelegge. E la Festa del libro e della libertà tornerà a Praga per una nuova tappa 2025, il prossimo autunno. «Praga – sottolinea il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – è la città che, negli anni indimenticabili della Rivoluzione di Velluto, ha fatto della cultura e delle sue voci portanti un presidio di democrazia,. Era il 1989 e quelle vicende hanno molto da dire all’Europa del nostro tempo».

PORDENONELEGGE, FESTIVAL CHE UNISCE IMPRESA E CULTURA

Crescono i supporters di pordenonelegge: sono ben 129 per la 26^ edizione. La nuova indagine realizzata da PromoturismoFVG – Università Bocconi certifica che per ogni euro pubblico investito su pordenonelegge, ben 10,24 ricadono sul territorio: un valore aggiunto che diventa volano di sviluppo e testimonia il legame strettissimo fra cultura e impresa. Questa visione arriva da lontano e rievoca la lungimiranza di Lino Zanussi, così affine a quella di Adriano Olivetti: anche a nordest si è potuto coltivare una cultura d’impresa ispirata da obiettivi di sviluppo economico e insieme sociale e culturale. Pordenonelegge nel Duemila, e successivamente la Fondazione Pordenonelegge.it che lo promuove, sono nati per iniziativa delle istituzioni economiche locali: la Camera di commercio e le associazioni di categoria, fra le quali Confindustria, nella consapevolezza che cultura e impresa sono un binomio virtuoso e inscindibile, perché è attraverso la cultura che una comunità innalza realmente la sua qualità di vita. Laboratorio Pordenone è il titolo del libro che si presenta in anteprima a pordenonelegge 2025, in uscita per le Edizioni Italo Svevo: un saggio scritto da Giuseppe Lupo, quale vincitore del Premio FVG Il racconto dei luoghi e del tempo promosso dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con Fondazione Pordenonelegge.it. Appuntamento in occasione della cerimonia di premiazione, domenica 21 settembre (ore 15.30, Auditorium della Regione). Pagina dopo pagina, dagli anni Cinquanta ad oggi, Laboratorio Pordenone evidenzia lo stretto rapporto fra cultura e impresa che ha caratterizzato l’evoluzione, ed è tuttora tratto portante della città che si appresta ad essere Capitale Italiana della Cultura.

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I LIBRI, LE AUTRICI, GLI AUTORI DI PORDENONELEGGE 2025

LE GRANDI ANTEPRIME DI PORDENONELEGGE 2025

Fra le ANTEPRIME di autori e autrici INTERNAZIONALI: lo scrittore egiziano Ala Al-Aswani giovedì 18 settembre porta a pordenoneleegge la sua ultima fatica narrativa, Ad Alessandria gli alberi camminano, in uscita il 16 settembre per Feltrinelli. Un romanzo per raccontare gli “alessandrini”, figli di una città in cui hanno regnato “la tolleranza, l’affetto e l’umanità” e che va cambiando, giorno dopo giorno, via via che il presidente Nasser abbandona la primitiva vocazione socialista per instaurare un regime dittatoriale.  Nel segno del romanzo, ma strettamente legata al tempo che viviamo anche l’anteprima dell’ucraino Oleksii (Aleksej) Nikitin, il romanzo Di fronte al fuoco che Voland pubblica dal 19 settembre. L’autore, che domenica 21 settembre sarà al festival con visto speciale, nella saga familiare dedicata alla figura leggendaria del campione di pugilato ebreo-ucraino Il’ja Gol’dinov – e alle sue vicissitudini dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale – restituisce una storia vera, ricostruita sulla base di documenti dei servizi segreti ucraini desecretati dopo il 2011, e racconta un paese da sempre crocevia di culture e di etnie, oggi al centro del conflitto che sconvolge l’Europa e il mondo. Fra le anteprime straniere: i francesiPaul Richardot, con le “madaleine” olfattive di Fragrancia (Garzanti); Olivier Guez con Mesopotamia che racconta l’avventuriera, archeologa, diplomatica e spia Gertrude Bell (La nave di Teseo), Julia Deck con Ann d’Inghilterra che attraversa l’Europa, la Nouvelle Vague, gli swinging-sixties, gli anni Ottanta e i Novanta (Adelphi).PoiIl grande autore gallese William Wall con un romanzo generazionale, L’albero della libertà (Aboca), dalla Spagna il romanziere Augustin Martinez con La cacciatrice di ereditá (Salani), il celebre fumettista Paco Roca conL’inverno del disegnatore sulla libertà creativa nel periodo della dittatura franchista (Tunue), la scrittrice Carole Martinez con Dormi il tuo sonno animale, un‘ecofantasy’ dove gli spiriti della natura comunicano con l’umanità nei sogni dei bambini (e/o). lo scrittore croato Robert Perišić, con La gatta alla fine del mondo, successo internazionale e migliore libro 2024 Wall Street Journal (Bottega Errante Edizioni).

Fra le ANTEPRIME di autori e autrici AUTORI ITALIANI: Viola Ardone con il nuovo romanzo Tanta ancora Vita, in uscita per Einaudi Stile Libero il 23 settembre. Michela Marzano con l’intimo e corale Qualcosa che brilla, sugli adolescenti di oggi (Rizzoli); lo scrittore e podcaster-cult Stefano Nazzi: con Predatori. I serial killer che hanno segnato l’America (Mondadori) ci porta nelle menti dei più spaventosi serial killer. Giacomo Poretti con La fregatura di avere un’anima (Baldini + Castoldi), unromanzo surreale, poetico e divertente. Mario Calabresi racconta un mosaico di vite con Alzarsi all’alba. Storie di chi ha costruito la propria vita un passo dopo l’altro (Mondadori). Lo psichiatra Vittorino Andreoli con Ciascun uomo può cambiare accompagna il lettore attraverso una meditazione mattutina sui 14 principi che disegnano l’umanesimo (Solferino). E ancora: Elogio della vita ordinaria, di Filippo La Porta (Il Saggiatore) è un inno controcorrente, Tutto il mio folle amore diFrancesco Carofiglio una grande storia di coraggio, amicizia e amore sullo sfondo di Radio Bari; L’insalvabile, di Fulvio Ervas (Marsilio)lancia unanuovainvestigatrice tra Mestre e Venezia; Torna Marianna Corona: Rifugi per un tempo sospeso (Rizzoli Illustrati) include 31 brevi racconti legati alla montagna, con La regola del silenzioesordisce nel romanzo Oscar Farinetti (Bompiani). Ragione e sentimento, scienza e umanesimo si saldano nel primo romanzo di Giorgio Vallortigara, Desiderare (Marsilio), Alessandro Zaccuri con il romanzo Le ombre torna a raccontare i tentacoli della mafia ai bordi della Svizzera (Marsilio). Paolo Di Paolo e Goran Vojnović firmano la trilogia Inabili alla morte con i testi degli spettacoli prodotti da Mittelfest e SNG Nova Gorica (Bottega Errante Edizioni), Laboratorio Pordenone racconta l’evoluzione socio-economica della città che nel 2027 sarà Capitale Italiana della cultura, lo firma per Italo Svevo Edizioni lo scrittore Giuseppe Lupo, vincitore del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia Il racconto dei luoghi e del tempo 2025. Alberto Pellai con Barbara Tamburini firma Esci da quella stanza. Come e perché riportare i nostri figli nel mondo (Mondadori) e Fondazione Pordenonelegge, con Fondazione Treccani, pubblica il Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi, atlante affettivo della Generazione Alpha a cura di Valentina Gasparet con Gian Mario Villalta, con lasupervisione di Giuseppe Antonelli.

Due ANTEPRIME legate agli ANNIVERSARI 2025. Supertondelli di Enrico Brizzi, in uscita per Harper Collins, segna i 70 anni dalla nascita di Pier Vittorio Tondelli (14 settembre), raccontando le contraddizioni e le passioni di un uomo che attraverso romanzi come Altri Libertini e Camere Separate ha sconvolto i canoni del­la narrativa italiana, sfidando le convenzioni sociali e culturali del suo tempo. E Romanzo di famiglia, pubblicato da Ponte alle Grazie, offre una preziosa riedizione della “saga” dei Pasolini estratta dai quaderni di Susanna Colussi, madre del grande poeta autore e regista. In vista dei 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, il volume, prefatto da Graziella Chiarcossi, restituisce untestamento affettivo e nella storia dei contadini di Casarsa della Delizia intreccia storie familiari e vicende storiche dall’epoca napoleonica, sino ai primi decenni del Novecento.

Fra le ANTEPRIME della POESIA la macedone Lidija Dimkovska firma la nuova raccolta Condizione di confine (La vita felce), e Isabella Leardini porta la nuova raccolta Maniere nere (Mondadori). Torna con le sue anteprime la Collana Gialla edita da pordenonelegge con Samuele Editore, arrivano le nuove raccolte di Luigi Nacci (Quel che il lampo ha da dirti), Noemi Nagy (Sottopelle), Mario Santagostini (L’antologia ragionata)e Luigi Bressan (Quanto un bambino), oltre ai volumi dedicati allaNuova poesia croata,  con poesie diIrena Skopljak Barić, Maja Klarić, Ivan Herceg, Davor Šalat, Ana Brnardić; e al contest Esordi con opere di Fedro Fioravanti (Dove vanno quelli che sono andati), Maria Teresa Rovitto (Beautiful feet – ةلیمج مادقأ) e Matteo Vavassori (Autoipnosi).

Importanti le ANTEPRIME per LETTORI E LETTRICI GIOVANI E GIOVANISSIMI: Un fratellino. Storia di Nanni e di Mario, in uscita per Salani il 25 settembre, porta la firma della scrittrice Rosella Postorino: la storia di un’amicizia tra un cane e un bambino, un libro sulla famiglia e sulle sue mille, splendide, imprevedibili risorse. E l’amato prof filosofo BarbaSophia, Matteo Saudino presenta il suo nuovo volume La Costituzione siamo noi, in libreria per Piemme dal 2 settembre. Al festival per Giunti anche Zio Paperone in un caso davvero imprevedibile. Scrùgulus in Re Vere Miràbili, nella versione in italiano con traduzione in latino, con la prefazione dello scrittore Andrea Maggi.

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Due ANTEPRIME legate all’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, percorso portante di pordenonelegge 2025: La fortezza automatica. Se l’IA decide chi può varcare i confini, di Fabio Chiusi, edito Bollati Boringhieri, analizza il controllo digitale dei confini usato come esperimento per il controllo digitale delle società. Una visione antidemocratica, discriminatoria e demagogica della mobilità umana per giustificare l’utilizzo di sistemi AI in tutto il mondo. Sempre per Bollati Boringhieri Davide Sisto presenta Vivere per sempre. L’Aldilà ai tempi di ChatGPT: parlare col caro estinto attraverso AI è diventato popolare e le nuove tecnologie rendono sempre più complessa l’elaborazione del lutto e la nostra relazione con la morte.

GLI IMPERDIBILI, FRESCHI DI STAMPA

Fra le NOVITÀ fresche di stampa Clara Sanchez con La casa che attende la notte (Garzanti), Cecilia Sala con I figli dell’odio (Mondadori), Massimo Recalcati con La luce e l’onda. Cosa significa insegnare (Einaudi), Mariapia Veladiano con Dio della polvere (Guanda), Alessandro Aresu con La Cina ha vinto (Feltrinelli), Emanuele Trevi con Mia nonna e il Conte (Solferino), Felicia Kingsley con Scandalo a Hollywood (Newton and Compton), Piergiorgio Pulixi con L’uomo dagli occhi tristi (Rizzoli), Marcello Fois con L’immensa distrazione (Einaudi), Marco Malvaldi con Se fossi stato al vostro posto (Raffaello Cortina). E ancora Marco De Franchi, Pietro Del Soldà, Antonella Fioravanti, Elvira Mujčić, Mariarosa Taddeo.  

TEMI E PROTAGONISTI DI PORDENONELEGGE 2025

A pordenonelegge le grandi voci letterarie del nostro tempo: loscrittore spagnolo Ildefonso Falcones riceverà il Premio Crédit Agricole La storia in un romanzo presentando il suo ultimo libro, In guerra e in amore (Longanesi) e ci saranno fra gli altri Dacia Maraini, Melania Mazzucco, Mauro Covacich, Concita De Gregorio, Maurizio De Giovanni, Nadia Terranova, Alessandro Piperno, Fabio Genovesi, Alessandra Selmi, Antonio Manzini, Alessia Gazzola, Ilaria Gaspari, Cristina Cassar Scalia, Marco Belpoliti, Francesco Piccolo, Fabio Stassi, Chiara Valerio, Walter Siti, Beppe Severgnini, Raffaele Nigro, Agnese Pini, Luca Mastrantonio, Valeria Della Valle, Stefano Bartezzaghi. Grande spazio ai dialoghi, per trovare intrecci e spunti inediti: Mario Desiati e Marcello Fois, Mauro Corona e Marianna Corona, Marco Balzano e Pietro Spirito, Roberto Ferrucci e Romana Petri, Espérance Hakuzwimana e Djarah Kan, Tullio Avoledo e Fulvio Ervas, Piergiorgio Pulixi e Marco De Franchi, Carlo Calabrò, e Andrea Segrè,Jacopo Rampini e Federico Rampini, Francesco Musolino e Antonino La Piana, Alberto Casadei e Marcello Barison, Alessandro Zaccuri e Jacopo De Michelis, Enrico Galiano e Matteo Bussola. Al festival anche Stefano Allievi, Toni Capuozzo, Pierluigi Battista, Annalisa Cuzzocrea, Marzio Breda, Antonio Caprarica, Giovanni Bianconi, Carlo Cottarelli, Vera Gheno, Edoardo Vigna, Marianna Aprile, Mirella Serri, Antonio Carioti, Annarita Briganti, Gino Cecchettin, Ivano Dionigi, Piero Dorfles.

L’europa in dialogo a pordenonelegge 2025 è il percorso portante presentato al Parlamento Europeo nel luglio scorso, alla presenza della Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, per sottolineare un’attenzione speciale all’Europa, al suo ruolo, alle sue prospettive. Fra i protagonisti: l’ucraino Aleksej Nikitin, lo scrittore e giornalista Yaroslav Trofimov del Wall Street Journal finalista Premio Pulitzer giornalismo internazionale, l’autrice russa Elena Kostioukovitch con Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso. Della restaurazione della potenza sovietica parleranno Alexander Etkind e la giornalista Anna Zafesova, l’ex diplomatico russo Alexander Baunov presenterà La fine del regime che lo ha fatto dichiarare «agente straniero» dalle autorità governative, Boris Akunin rifletterà sul presente della Russia e proverà a immaginare un futuro possibile. Ci saranno i giornalisti Donato Bendicenti con L’Europa tra ordine mondiale e disordine globale, prefatto dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e Pierluigi Franco con Cosa resta dell’Europa. Domenico Talia e Gianni Riotta dialogheranno su come tecnologie digitali stiano generando trasformazioni epocali nel mondo dell’informazione, Stefano Feltri affronterà la questione del tecnocapitalismo, Stefano Moriggi e Pier Cesare Rivoltella si chiederanno come uscire dalla Tecnofobia e Giulio Tremonti analizzerà la posta in gioco per l’Occidente e per l’Europa, Giampiero Massolo con Francesco Bechis descriverà la «realpolitik» come metodo essenziale per comprendere la politica interna ed estera,Claudio Martelli parlerà del socialismo del futuro nell’era del digitale, l’archistar Massimiliano Fuksas tratterà l’architettura come spazio vissuto, gesto politico, relazione umana. Eric Chevillard racconterà un’incredibile favola sull’esclusione e la tolleranza, Jan Brokken ci guiderà sulle orme dei pittori e degli artisti dell’hotel Spaander. A suggello della 26^ edizione, domenica 21 settembre, il “Concerto per l’Europa – Omaggio a GO! 2025”, con le Orchestre del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e dello Slovensko Narodno Gledališče di Maribor, impegnate nell’esecuzione della Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven con il celeberrimo Inno alla gioia. Un passaggio di testimone in musica fra la Capitale europea della Cultura GO! 2025 e Pordenone 2027 Capitale Italiana della Cultura. Presso il fiume Noncello farà il suo esordio l’Arena Europa e la città si vestirà dei colori dell’Europa con l’arredo urbano del centro storico. Grande attenzione alle nuove tecnologie con la Cyber Hall dedicata all’Intelligenza Artificiale presso la Galleria Harry Bertoia e 31 incontri focalizzati sull’AI. Saggi e anteprime editoriali, un modo nuovo di vivere gli incontri, la poesia e un intero festival. Dialogheremo con Dante o Shakespeare, con Jane Austen, Gustave Flaubert o Alessandro Manzoni attraverso le installazioni interattive. AI dialogherà con noi dedicandoci sonetti e consigli di lettura, un avatar-angelo si trasformerà in volontario del festival, per tutte le informazioni pratiche. Di straordinario spessore gli incontri dedicati alla storia, scienza e filosofia. Lectio magistralis di Massimo Recalcati e inoltre Matteo Lancini, Luigi Gallimberti, Paolo Crepet, Vittorio Lingiardi, Marino Niola, Elisabetta Moro, Telmo Pievani e Giuseppe Remuzzi, Silvio Garattini, Giorgio Vallortigara, Alessandro Magrini, Marco Malvaldi, Franco Berrino, Nello Cristianini, Chimicazza, Raoul Pupo, Marco Mondini, Antonella Salomoni, Carlo Spartaco Capogreco, Alberto Melloni, Tommaso Piffer. L’arte e il fumetto con Altan, Massimiliano Fuksas, Riccardo Falcinelli, Roberta Scorranese, Massimo Cannoletta, Fumettibrutti, Paco Roca, le Parole in scena con Giacomo Poretti, Andrea Pennacchi, Stefano Massini, Massimo Cirri e Natalino Balasso. Una serie di incontri sarà dedicata allo sport con Riccardo Patrese, Dan Peterson e Umberto Zapelloni, Barbara Smit, Marco Imarisio. Due festival nel festival: la poesia con oltre 50 poeti da tutta Italia e dal mondo e il tour del Premio Strega Poesia, Stefano Dal Bianco vincitore del Premio Umberto Saba 2025, Małgorzata Lebda e Jarosław Micołajewski, Patrick McGuinness, Lidija Dimkovska, Francesco Napoli e Attilio Mauro Caproni, Fabio Pusterla, Vivian Lamarque. E pordenonelegge junior e young con nomi come Rosella Postorino, Matteo Saudino, Andrea Maggi, Chiara Carminati, Bernard Friot, Daniele Mencarelli, Gideon Samson, Matteo Bussola, Enrico Galiano, Pierdomenico Baccalario, Gaja Cenciarelli, Davide Morosinotto, Lodovica Cima, Alessandro Sanna, Federico Taddia, Pietro Del Soldà, Stefano Moriggi.

LA RAI A PORDENONELEGGE 2025: DIRETTE E COLLEGAMENTI

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La RAI è Media Partner della 26^ edizione di pordenonelegge. Una collaborazione che si è consolidata nel tempo, e coinvolge le testate e le reti radio e tv del Servizio Pubblico, che anche quest’anno dedicheranno un’attenzione speciale alla Festa del Libro con gli Autori grazie al coordinamento della sede RAI Friuli Venezia Giulia. La RAI sarà in diretta da pordenonelegge in una postazione centralissima, in Piazza XX Settembre, dove i programmi trasmetteranno live, diventando parte integrante del festival, veri e propri eventi fra informazione e attualità, intrattenimento e approfondimento. Con Rai Radio3 e il programma – cult dedicato ai libri, Fahrenheit, anche quest’anno la diretta condotta da Susanna Tartaro. Rai Radio2 torna live a pordenonelegge con un programma di riferimento della rete, Caterpillar, che trasmetterà dal festival con i conduttori Massimo Cirri e Sara Zambotti. Rai Radio1 sarà collegato con il festival attraverso i suoi programmi di punta e con le corrispondenze delle inviate del Gr Cultura, Paola D’Angelo e Francesca Cosentino. Sarà la Sede Rai per il Friuli Venezia Giulia diretta da Guido Corso a coordinare il palinsesto delle dirette: e proprio a cura della sede saranno le puntate dello “Speciale pordenonelegge”, da mercoledì 17 a venerdì 19 settembre dalle 14.15 e sabato 21 settembre dalle 11.20 alle 12.30, condotto da Giacomo Plozner per il coordinamento di Roberta Sangermano, responsabile di Struttura dei programmi in lingua italiana della sede RAI FVG. E con il festival sarà intensa la collaborazione della Testata Giornalistica Regionale, attraverso le edizioni quotidiane del TGR e del GRR e gli inviati che forniranno costanti aggiornamenti. E sabato 20 settembre, alle 10 nello Spazio Gabelli la presentazione della 4^ edizione di Angelo chi legge, il podcast che pordenonelegge produce per la piattaforma nazionale RAI Play Sound con la Sede regionale Rai Friuli Venezia Giulia, a cura di Riccardo Cicconetti e Marco Fornasin. Interverranno il direttore della sede RAI FVG Guido Corso e Riccardo Cicconetti, con Sofia Ciot, Vittoria Durat, Teresa Fadel, Marta Gismano, Alexia Maccan, Giovanna Morassut, Elena Ilaria Novac, Elena Pegolo, Martina Turrin, Fabiola Volpe. Presenta Federica Pivetta.

PORDENONELEGGE FUORICITTÀ

Con la 26^ edizione di pordenonelegge torna il cartellone Fuoricittà e il palcoscenico del festival diffuso si amplia e arricchisce di nuove sedi di incontro: dopo l’evento di anteprima a Lignano – il 2 settembre scorso, con la scrittrice Nadia Terranova – si farà tappa a Udine il 16 settembre, alle 18 nella sede di Fondazione Friuli, per la presentazione del nuovo saggio del giurista Giovanni Maria Flick, Il giudice e l’impresa. Saranno 13 quest’anno le sedi chiamate ad accogliere gli eventi di Fuoricittà 2025. Il festival e i suoi protagonisti si spostano sul territorio, e moltiplicano le occasioni di incontro con la Festa del libro e della libertà.  Così i Comuni di Sesto al Reghena, Porcia e Morsano al Tagliamento si aggiungono ai dieci centri già coinvolti nell’ultima edizione: Azzano Decimo, Brugnera, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Prata di Pordenone, Sacile, San Quirino, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo.

Si parte venerdì 19 settembre con tre incontri programmati alle 21: al Teatro Mascherini di Azzano Decimo lo scrittore Marco Malvaldi è atteso con il suo ultimo giallo, Piomba libera tutti (Sellerio): pagine nelle quali ritroveremo il barista Massimo e i protagonisti della fortunata serie TV «I delitti del BarLume».  Al Teatro Pasolini di Casarsa della Delizia il testimone passerà al giornalista e autore Beppe Severgnini, per un incontro dedicato al suo libro Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia (Rizzoli). Agata è la nipotina di Severgnini, che gli insegna a rallentare, ascoltare, a riflettere sulla vita quotidiana. Perché “le cose per cui verremo ricordati – scrive Severgnini – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste”. A Brugnera, nella cornice di Villa Varda, si parlerà invece del Confine e di protagonisti iconici della frontiera di nord-est, con il giornalista Toni Capuozzo che firma il libro Vite di confine (Biblioteca dell’immagine). Da Scipio Slataper a Carlo Michelstraedter, a Biagio Marin, sono tante le vite di confine che Toni Capuozzo racconta risalendo l’Isonzo, quella piccola linea azzurra di 136 km, quella terra d’acqua che è il confine orientale.

Sabato 20 settembre saranno sei gli incontri del cartellone di Fuoricittà 2025: a cominciare dalla lezione che terrà, alle 17 nell’Auditorium comunale Zotti di San Vito al Tagliamento, lo psichiatra e divulgatore Vittorino Andreoli: Per ritornare umani. Un breviario per salvare la civiltà occidentale ci riportanella Grecia antica, poi nella Roma del Diritto e alle origini del cristianesimo, quindi sulle tracce dei progressi della scienza e tecnologia: la civiltà occidentale ha espresso Socrate e Cartesio, Fidia, Michelangelo e San Paolo, e ha in sé in sé le forze necessarie per rinascere. Alle 21 a Spilimbergo, in piazza Garibaldi protagonista sarà lo scrittore Maurizio De Giovanni: giallista noto e amato dal grande pubblico, ci guiderà nelle trame deIl pappagallo muto (Rizzoli), una nuova tappa della saga dedicata aSara Morozzi, una nuova protagonista ex agente dei servizi segreti. A Maniago, alle 21 in piazza Italia, sarà il giornalista Antonio Caprarica a incontrare il pubblico di pordenonelegge, per un focus sul suo ultimo saggio,Kate e la maledizione dei Galles (Sperling&Kupfer): l’occasione per interrogarci sulla principessa del Galles, e sulla sua capacità di regalare una nuova stagione alla monarchia inglese. Sempre nella serata di sabato, alle 21 in Piazza Remigi a Porcia, la scrittrice Cristina Cassar Scalia presenta Il commissario Macchiavelli, il romanzo giallo che schiude un nuovo, irresistibile personaggio, in transito dalla Roma scintillante dei primi anni Sessanta alla sonnolenta provincia siciliana. Al Teatro Pileo di Prata di Pordenone, alle 21, ancora un evento nel segno del giallo: protagonista la scrittrice Alessia Gazzola e il suo Miss Bee e il fantasma dell’ambasciata (Longanesi), una nuova irresistibile storia ambientata nella Londra degli anni Venti, quarto capitolo di una serie bestseller in classifica da dicembre 2024. E alle 21 a San Quirino, nel Centro di Documentazione e Catalogazione dei Magredi grande attesa per l’artista Giacomo Poretti, protagonista dell’incontro tratto dal fortunatissimo monologo Fare un’anima: con intelligente irriverenza e simpatica umanità Giacomo Poretti ci chiede che cos’è l’anima, quand’è che si manifesta, se nasce con il copro o c’è da prima. E se viene dopo, che si fa? 

Domenica 21 settembre si parte alle 17.30 al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons, dove lo scrittore Antonio Manzini sfoglierà la storia di Max e Nigel (Sellerio), due protagonisti giovanissimi in un vortice di misteri da risolvere e scoperte sorprendenti. Personaggi destinati ad entrare subito nel cuore di ogni lettore, con le loro idee bislacche e dubbi amletici, paure e inscalfibili convinzioni. Alle 18 a Sesto al Reghena, in piazza Castello, si parlerà di Chi vogliamo essere? Storia del ritratto e dell’autoritratto. Autore di Visus (Einaudi),Riccardo Falcinelli schiude un percorso ricco di sorprese, documentatissimo, che interroga il nostro sguardo, il suo sapere e i suoi pregiudizi. E alle 18,30 a Sacile, negli spazi di Villa Brandolini d’Adda, lo scrittore Francesco Vidotto ci proietterà nelle pagine del suo Onesto (Bompiani), la storia di un uomo che scriveva alle montagne, perché soltanto con loro riusciva a confidarsi.

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