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Quali Imprese Sono Ammesse a TecnoNidi? Requisiti


Guida completa ai requisiti TecnoNidi per startup e PMI: settori ammessi, esclusioni e opportunità di finanziamento

Il bando TecnoNidi è uno degli strumenti più rilevanti della Regione Puglia per sostenere startup e piccole imprese innovative. Ma quali sono le imprese ammesse a TecnoNidi? Non tutte possono accedere al finanziamento: servono requisiti specifici legati a dimensioni, età, natura giuridica, settore e tipologia di investimento. In questa guida analizziamo nel dettaglio i requisiti di ammissibilità a TecnoNidi, le categorie di imprese che possono presentare domanda e i settori economici inclusi ed esclusi.

Gruppo di professionisti analizza grafici di crescita durante una riunione strategica sulle imprese ammesse a tecnonidi

TecnoNidi: cos’è e perché partecipare

Il bando TecnoNidi della Regione Puglia rappresenta uno strumento fondamentale per le startup innovative e le piccole imprese tecnologiche con meno di 5 anni di vita.

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Con contributi che possono arrivare fino a €350.000 (di cui €250.000 per investimenti e €100.000 per spese di funzionamento), TecnoNidi offre un mix di sovvenzioni dirette e prestiti agevolati specificamente pensato per supportare la valorizzazione economica di soluzioni innovative derivanti da attività di ricerca e sviluppo.

Ma c’è un aspetto cruciale che determina il successo o il fallimento di una domanda: i requisiti di ammissibilità sono stringenti e specifici. Quali sono le imprese ammesse a TecnoNidi? Non basta essere una startup o una piccola impresa: servono caratteristiche precise in termini di anzianità, struttura societaria, settore di attività e capacità innovativa dimostrata.

Prima di investire tempo e risorse nella preparazione della domanda, è fondamentale quindi verificare di possedere tutti i requisiti necessari e comprendere esattamente quali tipologie di imprese possono accedere a questa importante opportunità di finanziamento: in questa guida completa li esamineremo nel dettaglio.

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Requisiti generali delle imprese ammesse a TecnoNidi

Per accedere a TecnoNidi, le imprese devono rispettare una serie di condizioni soggettive e dimensionali:

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  • Dimensioni: possono partecipare solo le piccole imprese, secondo la definizione UE (meno di 50 dipendenti e fatturato o bilancio annuo ≤ 10 milioni di euro).
  • Anzianità: l’impresa non deve essere iscritta al Registro delle Imprese da più di 5 anni.
  • Struttura societaria: non devono essere imprese quotate né costituite tramite fusione (salvo fusioni tra imprese ammissibili).
  • Eccezione per le fusioni: le imprese costituite da fusione tra imprese ammissibili sono eleggibili per 5 anni dalla data di iscrizione al registro dell’impresa più vecchia partecipante alla fusione.
  • Vincoli finanziari: non devono aver distribuito utili né rilevato l’attività di un’altra azienda.
  • Solidità legale e amministrativa: devono trovarsi nel pieno esercizio dei propri diritti, non in liquidazione o in procedure concorsuali.
  • Compliance con aiuti pubblici: non devono aver ricevuto e non rimborsato (o depositato in conto bloccato) aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea. Inoltre, devono aver restituito eventuali agevolazioni per cui era stata disposta la restituzione.
  • Regolarità: è necessario rispettare norme edilizie, urbanistiche, contributive, ambientali e di sicurezza sul lavoro.
  • Aiuti pubblici: non devono aver ricevuto agevolazioni revocate né trovarsi in condizioni di “impresa in difficoltà” secondo la normativa UE.
  • Storia pregressa con agevolazioni: non devono essere state destinatarie di provvedimenti di revoca di agevolazioni pubbliche nei 6 anni precedenti la domanda (salvo rinunce volontarie).

Inoltre, l’investimento previsto deve essere compreso tra 50.000 € e 350.000 €, di cui:

  • Massimo € 100.000 destinati ai costi di funzionamento
  • Minimo € 25.000 di investimenti in attivi materiali e immateriali
  • Massimo € 250.000 destinati ai costi di investimento

Requisiti specifici per le società di capitali

Se l’impresa è costituita in forma di società di capitali, deve soddisfare almeno uno di questi requisiti:

  • Start-up innovativa: essere iscritta nell’apposito registro nazionale delle startup innovative (e mantenere l’iscrizione fino alla concessione delle agevolazioni).
  • Ricerca e sviluppo: aver sostenuto costi di R&S pari ad almeno il 10% dei costi di esercizio in uno degli ultimi tre anni, certificati da un revisore dei conti esterno. Per le start-up senza bilanci storici, è possibile presentare la revisione contabile dell’esercizio finanziario in corso o una valutazione di esperto esterno che certifichi la capacità di sviluppare prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dell’arte, con rischio di insuccesso tecnologico o industriale.
  • Seal of Excellence: disporre del riconoscimento europeo assegnato nell’ambito del programma Horizon 2020 (Strumento PMI).

Valorizzazione economica dell’innovazione

Un requisito fondamentale delle imprese ammesse a TecnoNidi spesso sottovalutato riguarda la natura del progetto di investimento: deve avere per oggetto la valorizzazione economica di nuove soluzioni produttive o di servizi risultanti da:

  • Conoscenze acquisite nell’ambito del sistema della ricerca pubblica e privata
  • Attività di ricerca e sviluppo già svolte dall’impresa o da partner scientifici

Questo significa che non basta presentare un progetto genericamente “innovativo”: occorre dimostrare nella domanda preliminare come le conoscenze tecniche e scientifiche si traducano concretamente in opportunità di business, generando valore economico misurabile.

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Localizzazione: imprese pugliesi e non solo

Un punto fondamentale riguarda la localizzazione delle imprese ammesse.

Forse non è immediatamente chiaro dal bando, ma TecnoNidi non è riservato esclusivamente ad aziende pugliesi: possono partecipare anche imprese con sede legale fuori dalla Puglia, purché abbiano o aprano una sede operativa in Puglia dove realizzare il progetto.

📌 Nota importante: SprintX, oltre a fornire accompagnamento alla partecipazione al bando, può supportare le startup interessate anche nell’apertura di una sede operativa in Puglia, requisito indispensabile per accedere a TecnoNidi.

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Colleghi discutono requisiti di finanziamento per startup e PMI tra le imprese ammesse a tecnonidiColleghi discutono requisiti di finanziamento per startup e PMI tra le imprese ammesse a tecnonidi

TecnoNidi: aree di innovazione ammesse

I progetti finanziati devono rientrare in una delle aree di innovazione prioritarie individuate dalla Regione Puglia attraverso la strategia Smart Puglia 2020. Le principali aree sono:

  • Manifattura sostenibile: aerospazio, beni strumentali, trasporti, tessile, abbigliamento, mobili, chimica.
  • Salute dell’uomo e dell’ambiente: agroalimentare, farmaceutico, medicale, energia sostenibile, ambiente.
  • Comunità digitali, creative e inclusive: industria culturale, innovazione sociale e digitale.

In aggiunta, sono finanziabili iniziative basate sulle KETs (Key Enabling Technologies), ovvero le tecnologie chiave abilitanti riportate nell’Allegato A del bando. È possibile indicare anche KETs non ancora censite in Puglia, ampliando le possibilità di innovazione tecnologica.

Settori esclusi dal Bando TecnoNidi

Non tutte le attività economiche sono ammesse a TecnoNidi. Sono escluse, ad esempio:

  • pesca e acquacoltura
  • produzione primaria di prodotti agricoli
  • carbone, siderurgia, costruzione navale, fibre sintetiche
  • trasporti e infrastrutture di trasporto
  • produzione e distribuzione di energia e infrastrutture energetiche
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo/quantitativo di prodotti acquistati da produttori primari o quando l’aiuto è subordinato al trasferimento a produttori primari
  • attività finanziarie, assicurative e immobiliari
  • servizi di alloggio e ristorazione
  • attività sportive, di intrattenimento e di istruzione
  • attività di noleggio e leasing operativo (eccezione: sono ammessi i progetti di car sharing)
  • attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco
  • attività di organizzazioni associative
  • commercio tradizionale (con l’unica eccezione per progetti di e-commerce esclusivi con codice ATECO 47.91.10, che non possono svolgere alcuna attività di commercio tradizionale)

Un’impresa che svolge sia attività ammissibili che inammissibili non può accedere se l’attività prevalente (codice ATECO principale) è esclusa.

🚨 Attenzione: il codice ATECO sbagliato = domanda respinta!

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Spese ammissibili con TecnoNidi

Oltre ai requisiti delle imprese, è importante sapere cosa finanzia il bando TecnoNidi. Le spese ammissibili si dividono in:

  • Investimenti (fino a 250.000 €): acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnologiche, brevetti, software e licenze.
  • Costi di funzionamento (fino a 100.000 €): spese di personale altamente qualificato, servizi di consulenza specialistica, canoni di locazione di laboratori e uffici, attività di marketing e promozione.

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TecnoNidi rappresenta un’opportunità concreta per le piccole imprese innovative che intendono sviluppare progetti tecnologici in Puglia. Tuttavia, l’accesso al bando richiede il rispetto di stringenti requisiti di ammissione: dimensioni ridotte, età inferiore ai cinque anni, presenza di una sede operativa in Puglia e attività coerente con le aree di innovazione ammesse.

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Gli approfondimenti di SprintX sul bando TecnoNidi

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