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Tra progetti educativi ed efficienza energetica, la via sostenibile di Cief


Cief ha fatto della sostenibilità una missione, che si articola in diverse sfide sul piano ambientale e sociale. La Cooperativa Insegnanti di Educazione Fisica ha portato la sua vocazione educativa e sportiva nelle scuole e negli impianti pubblici del territorio lombardo, contribuendo a promuovere la cultura dell’attività motoria. Nel suo percorso, si è concentrata anche sulla modernizzazione delle infrastrutture gestite e sul loro efficientamento energetico, nell’ottica di evitare lo spreco di risorse e ridurre l’impatto ambientale delle attività. Nel dare conto di questo impegno, l’organizzazione ha affiancato un bilancio sociale a quello d’esercizio, per rendicontare i risultati del proprio lavoro non solo nella dimensione economica ma anche in quella relativa ai criteri Esg (Environmental, Social e Governance).

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Come fa notare un’analisi del SRB Lab (Sustainability Reporting Benchmarking Lab) dell’Università Bocconi, tra le prime cento società non quotate della Città metropolitana di Milano che operano nel settore delle attività sportive, solo tre hanno pubblicato volontariamente un report di sostenibilità. Il primo bilancio sociale di Cief risale al 2016, e l’ultima versione è aggiornata al 2022-2023. “Il report relativo al 2024/2025 sarà pubblicato nel febbraio del 2026”, ci dice Michele Zanmarchi, rappresentante legale della società, che ricorda le origini di Cief: “Siamo nati nel 1979 come cooperativa di insegnanti di educazione fisica (ora si chiamano ‘insegnanti di scienze motorie’). In media abbiamo 45 anni, c’è ancora il nucleo centrale dei soci più anziani, ma da cinque anni è in atto un rinnovo generazionale nella gestione, con l’inserimento di professionisti più giovani”. La scelta di adottare un bilancio sociale è legata alla volontà di informare tutti gli stakeholder sugli obiettivi perseguiti e raggiunti sul piano della sostenibilità, come le opere di riqualificazione energetica e ancora i progetti in scuole e strutture sportive – anche con eventi e attività gratuite – per promuovere l’importanza dell’esercizio fisico, dei valori di inclusione e accessibilità, e dell’innovazione didattica.

Le attività

Oggi Cief è una società cooperativa a responsabilità limitata: come evidenzia l’analisi del Srb Lab, nel 2024 contava 18 dipendenti, con ricavi delle vendite pari a 1,48 milioni di euro e un Ebitda di 0,12 milioni di euro. Lavorando in scuole, palestre e strutture sportive, si rivolge a un’utenza diversificata per età, abilità e bisogni, concentrandosi sullo sviluppo delle capacità psicomotorie di base, sulla psicomotricità infantile, sulla promozione di sport e di corsi per l’esercizio e il mantenimento fisico, e ancora di attività motoria per gli anziani. “Abbiamo cominciato nelle scuole elementari, sostituendo i docenti di classe – che prima si occupavano anche dell’educazione motoria dei ragazzi pur non essendo specializzati su queste attività – con insegnanti qualificati con formazione specifica in scienze motorie: siamo infatti tutti diplomati presso gli Isef (Istituto Superiore di Educazione Fisica) di Milano – ci racconta Zanmarchi – Avevamo proposto dei laboratori di nuoto e di psicomotricità in palestra con il sostegno dei Comuni. Così era nata l’organizzazione Sport Ticino, che operava in 17 Comuni pianificando e coordinando attività di diverso tipo, come gare di salto in lungo, staffetta e percorsi di agilità. Attualmente lavoriamo nelle scuole primarie di otto comuni, organizzando dei programmi nelle classi prime, seconde e terze, dove non è ancora previsto il coinvolgimento dell’insegnante statale di educazione fisica (introdotto invece per la quarta e quinta elementare)”.

In oltre 40 anni di attività, Cief ha gestito diversi impianti comunali, realizzato piani di ristrutturazione e ammodernamento, e promosso progetti educativi e sportivi in diverse scuole dell’infanzia e primarie della Lombardia, diventando anche un punto di riferimento per alcune amministrazioni locali, come a Magenta e Sedriano. Il suo impegno per la sostenibilità si è quindi declinato sul piano ambientale e sociale.

In particolare, tra le principali strutture che ha avuto in gestione figurano il palazzetto dello sport di Magenta (dal 1983) e la piscina comunale (dal 1984), oltre alla piscina e al centro sportivo di Sedriano. Un’attività che è andata di pari passo con lo sviluppo e l’ammodernamento di vasche scoperte, campi da tennis e palestre, puntando sul miglioramento dei consumi energetici e l’impiego di rinnovabili. La cooperativa ha colto la sfida della transizione ecologica, focalizzandosi sull’efficienza energetica e la riduzione degli impatti ambientali di palazzetti, impianti e piscine.

Un esempio è il progetto di riqualificazione delle piscine di Magenta nel 2010 con impianti geotermici, solari e fotovoltaici: “Abbiamo così annullato il consumo di gas, sostituendo le vecchie caldaie con pompe di calore geotermiche e impianti di fotovoltaico e solare termico”, commenta Zanmarchi, sottolineando che “oltre all’impiego delle rinnovabili, ci siamo impegnati sul fronte dell’efficientamento energetico con l’uso di tecnologie per il risparmio energetico”. Tra gli interventi infatti figurano anche la sostituzione della vecchia illuminazione con lampade Led intelligenti (a regolazione crepuscolare) e l’installazione di un potabilizzatore che ha consentito di ridurre il consumo di acqua potabile di oltre il 30% nel primo anno di utilizzo (con un miglioramento ulteriore nel 2022/2023, che ha portato a un risparmio idrico di 13.000 m³). “Abbiamo investito sull’isolamento termico della struttura coperta. Inoltre, abbiamo introdotto le lampade a Led che, oltre a fornire un’illuminazione migliore grazie anche al sensore crepuscolare, hanno una maggiore durata (fino a dieci anni), rispetto a quelle a incandescenza (che si fermavano a due anni)”.

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Come chiarisce l’analisi del Srb Lab della Bocconi, una delle sfide che la società affronta è quella della continuità e del riconoscimento istituzionale, in un quadro di convenzioni pubbliche non sempre garantite nel lungo periodo. Puntando sul radicamento territoriale, sulla trasparenza e rendicontazione sociale, Cief risponde alle pressioni dei concorrenti e alle difficoltà legate ai cambiamenti nelle modalità di affidamento degli impianti pubblici. “Nel 2015, al rinnovo delle convenzioni delle strutture sportive di Sedriano non abbiamo potuto partecipare in quanto riservate dai Commissari Prefettizi del Comune ad Associazioni Sportive Dilettantistiche”, ricorda Zanmarchi.

Il bilancio sociale

Come chiarisce l’analisi del Srb Lab, il documento si compone di 33 pagine, è sottoposto a verifica esterna, e anche se non è redatto secondo uno standard definito, è allineato in alcune tematiche affrontate agli standard internazionali. Non vi è menzione esplicita degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il bilancio sociale è uno strumento di dialogo importante con gli stakeholder: sono individuati sette gruppi principali, vale a dire personale, soci, finanziatori, clienti/utenti, collettività, fornitori e pubblica amministrazione.

Oltre agli indicatori che mostrano i risultati raggiunti sul piano ambientale e sociale, il bilancio sociale evidenzia l’impegno di Cief nella rendicontazione e nella trasparenza anche con il traguardo raggiunto con la certificazione ISO 9001:2015 per la gestione amministrativa e operativa della piscina di Magenta, mantenuta dal 2010 in modo continuativo. Questo standard attesta la qualità del sistema di gestione e l’orientamento al miglioramento continuo.

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