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Transizione digitale e ambientale: le competenze necessarie all’industria italiana


In un contesto economico e produttivo sempre più segnato dalla doppia transizione digitale e ambientale, il futuro dell’industria italiana – in particolare quella elettrotecnica ed elettronica – passa dalla disponibilità e dalla qualità delle competenze. È questa la conclusione dello studio “Verso una nuova competitività industriale europea: il ruolo strategico dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica”, promosso da ANIE Confindustria e The European House – Ambrosetti, con il contributo del Research Department di Intesa Sanpaolo.

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Transizione green e smart: il lavoro cambia pelle

I tre macrotrend – digitalizzazione, decarbonizzazione e cambiamento climatico – stanno ridefinendo il mercato del lavoro. Entro il 2030, a livello globale, si stima la creazione netta di 18,5 milioni di nuovi posti di lavoro, con la progressiva scomparsa di molte professioni tradizionali.

Nel 2023, il 77% delle nuove assunzioni nel settore elettronico ed elettrotecnico in Italia ha richiesto competenze green, contro una media nazionale del 35%. Ma mentre la domanda di competenze verdi cresce a un ritmo del 9,2% annuo, l’offerta cresce solo del 5,4%.

Il divario italiano nelle competenze digitali e STEM

Solo il 49% degli italiani possiede competenze digitali di base, rispetto al 71% della media OCSE. La situazione peggiora guardando ai laureati in discipline STEM: solo 18,5 ogni 1.000 giovani tra i 20 e i 29 anni, contro il 35,3% della Francia e il 40,1% dell’Irlanda. Anche sulla formazione continua l’Italia arranca: nel 2022, solo il 10% della popolazione lavorativa ha partecipato a corsi di aggiornamento, contro una media UE del 13% e un 35% in Svezia.

Solo il 49% degli italiani possiede competenze digitali di base

Un settore in difficoltà: mancano i profili tecnici

Secondo un’indagine TEHA Group – ANIE, il 75% delle imprese del comparto elettrotecnico ed elettronico denuncia difficoltà a reperire figure professionali qualificate, soprattutto tecnici e operai specializzati (l’85% delle assunzioni del 2023). Questo mismatch ha portato il 69% delle aziende a rallentare o sospendere progetti strategici e il 29% a perdere opportunità di mercato.

Il 75% delle imprese del comparto elettrotecnico ed elettronico denuncia difficoltà a reperire figure professionali qualificat

Dal 2017 al 2023, le posizioni con difficoltà di reperimento sono passate dal 37% al 58%. Un trend preoccupante che rischia di cronicizzarsi senza interventi strutturali.

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ITS: una soluzione sottoutilizzata

Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) rappresentano una risposta efficace al mismatch. Con un tasso di occupazione dell’84% tra i diplomati e una crescita del 38,1% delle iscrizioni nel 2023, gli ITS dimostrano la loro efficacia.

Tuttavia, in Italia solo l’1% degli studenti della formazione terziaria è iscritto a questi percorsi, contro il 40% in Germania, il 29% in Francia e il 27% in Spagna. Il sistema ITS è frenato dalla scarsa integrazione con scuole e università, dalla limitata visibilità tra studenti e famiglie e dalla mancanza di coordinamento con gli altri canali formativi.

AI generativa: opportunità, non minaccia

L’Intelligenza Artificiale Generativa non è vista dalle imprese come una minaccia occupazionale, ma come un acceleratore di produttività. Secondo il modello TEHA, la sua adozione su larga scala potrebbe liberare fino a 5,7 miliardi di ore lavorative ogni anno e generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al PIL della Lombardia.

L’Intelligenza Artificiale Generativa non è vista dalle imprese come una minaccia occupazionale, ma come un acceleratore di produttività

L’81% delle aziende associate ad ANIE non teme una perdita di posti di lavoro a causa dell’AI, ma riconosce che il modo di lavorare cambierà radicalmente, rendendo la capacità di interagire con l’intelligenza artificiale una competenza trasversale essenziale.

Emergenza demografica: la bomba a orologeria

Accanto alle sfide tecnologiche, l’Italia deve affrontare una crisi demografica senza precedenti. La popolazione in età lavorativa (15-64 anni) calerà del 20,5% entro il 2050, il dato peggiore in Europa.

Uno scenario estremo elaborato da TEHA Group ipotizza che, senza correttivi, l’ultima nascita italiana potrebbe avvenire nel 2225, con l’estinzione della popolazione nazionale entro il 2307. Queste previsioni evidenziano l’urgenza di puntare su produttività, efficienza e valorizzazione del capitale umano.

Uno scenario estremo elaborato da TEHA Group ipotizza che, senza correttivi, l’ultima nascita italiana potrebbe avvenire nel 2225, con l’estinzione della popolazione nazionale entro il 2307

Le proposte di ANIE: serve un piano nazionale per le competenze

Per colmare il gap tra domanda e offerta di competenze, ANIE propone un piano d’azione multilivello basato sui risultati di focus group con le imprese del settore. Le priorità:

  • Valorizzare le professioni tecniche e industriali con campagne nazionali rivolte a studenti, famiglie e docenti.

  • Promuovere percorsi formativi integrati (ITS, IFTS, università) focalizzati sulle tecnologie abilitanti le transizioni green e digitale.

  • Attivare tavoli multistakeholder per aggiornare gli standard formativi professionali.

  • Adottare un approccio di filiera alla formazione, con progetti di upskilling e reskilling lungo le catene del valore.

  • Sostenere le PMI con “formatori di filiera” dedicati.

  • Creare hub internazionali per attrarre e formare talenti.

Il capitale umano come infrastruttura strategica

“Il capitale umano non è solo un fattore produttivo: è la vera infrastruttura strategica del nostro futuro industriale” ha dichiarato Renato Martire, Vicepresidente di ANIE Confindustria con delega a Innovazione e Education.

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Martire ha sottolineato la necessità di un patto formativo tra imprese, istituzioni e sistema educativo, senza il quale il potenziale tecnologico dell’Italia rischia di restare inespresso: “Le competenze non sono un accessorio: sono l’asse portante della competitività industriale italiana.”

Un’alleanza pubblico-privata per rilanciare il sistema industriale

Lo studio si inserisce nelle celebrazioni dell’80° anniversario di ANIE Confindustria, con Intesa Sanpaolo come main partner e il supporto di CEI, IMQ Group, ABB, Alstom, Exide Technologies, GETRA, Hitachi Rail, Palazzoli, Prysmian, Fiera Milano, Messe Frankfurt Italia e Umana.

Un segnale forte della volontà del settore di attivare una collaborazione sinergica tra industria, formazione e istituzioni, per affrontare con strumenti adeguati le sfide epocali poste dalla doppia transizione.



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