TRENTO. Un incontro per confrontarsi, mossi dalla necessità di un approccio condiviso per affrontare le sfide del commercio, puntando su innovazione, dialogo istituzionale e valorizzazione del ruolo sociale (insomma, non solo economico) delle attività di prossimità.
Questo e molto altro è emersi nell’incontro, svoltosi nel pomeriggio di oggi lunedì 1 settembre, nella sede di Confcommercio Trentino, tra l’Associazione Commercianti al Dettaglio della provincia di Trento guidata dal presidente Massimo Piffer e l’assessore provinciale all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni.
Al centro del confronto la volontà di riportare il tema del commercio nel dibattito pubblico, come elemento essenziale per la vitalità delle comunità locali. “Dobbiamo tornare a parlare del significato del commercio per le nostre comunità – ha sottolineato Massimo Piffer -. Non si tratta solo di un settore economico, ma di un presidio sociale, di un tessuto che tiene insieme le nostre città e i nostri paesi. Oggi vediamo con preoccupazione la difficoltà del ricambio generazionale, il calo di attrattività di un mestiere che richiede dedizione e passione, ma che spesso non viene percepito dai giovani come una prospettiva di futuro. Eppure, senza negozi e senza botteghe di vicinato, rischiamo la desertificazione dei centri abitati: strade spente, vetrine vuote, comunità prive di punti di incontro. Se vogliamo che le nostre città restino vive, dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni e ai cittadini tutti il valore che un’attività commerciale porta con sé. Come Associazione abbiamo il dovere di porre al centro questa questione, ma tutta la comunità è chiamata a interrogarsi sul proprio futuro che passa anche dalle attività economiche e in particolare da quelle del commercio“.
Tra le criticità affrontate anche i nuovi criteri molto stringenti – basati solo su freddi algoritmi e non su chi fa impresa – per l’accesso al credito, la pressione fiscale, la complessità regolamentare e i cambiamenti legati all’evoluzione dei consumi, dal commercio online alle Ztl. “C’è bisogno – ha chiosato Piffer – di una maggiore attenzione al commercio e all’urbanistica commerciale, anche per consentire alle nuove generazioni di investire, innovare e vivere di commercio, creando poli di attrazione e sviluppo nelle nostre città e nelle nostre valli”.
L’assessore Roberto Failoni ha chiarito alcuni aspetti chiave. Ha definito fuori dal tempo e contraria ai principi del libero mercato l’ipotesi di una legge provinciale di contingentamento delle licenze, e ha ricordato come la sfida dell’online non possa essere affrontata con logiche difensive: “Il digitale è ormai parte integrante del mercato e non possiamo pensare di eliminarlo. Dobbiamo piuttosto capire come conviverci, come integrarlo con le realtà locali e trasformarlo in un’opportunità, senza dimenticare i punti di forza del commercio tradizionale: la relazione di fiducia con il cliente, la capacità di animare la vita sociale delle comunità e di valorizzare i prodotti del territorio”.
Failoni ha poi toccato altri nodi strategici per il settore: la scarsa patrimonializzazione delle imprese, che ha portato la Provincia ad attivare dal 15 luglio un incentivo dedicato per rafforzarne la solidità finanziaria; il problema dei canoni di locazione, che riguarda sia i centri urbani che alcune località turistiche; il ricambio generazionale, con molte chiusure legate alla mancanza di continuità familiare; la difficoltà crescente nel reperire personale, non più solo qualificato ma anche generico. Ha inoltre richiamato la necessità di una strategia condivisa per valorizzare l’acquisto locale e i prodotti del territorio.
L’assessore ha ricordato i risultati positivi del Terzo Bando Qualità Trentino – Olimpiadi: 1.078 domande complessive, che troveranno tutte finanziamento, di cui circa la metà dai settori del commercio e dei servizi, e 118 solo dal capoluogo. Numeri che, ha sottolineato, testimoniano un’adesione diffusa e una buona capacità di progettazione da parte delle imprese. Infine Failoni ha rivolto un invito alle categorie a mantenere un confronto costruttivo, utile a individuare strumenti sempre più efficaci per la vita delle imprese. “Le sfide non mancano – ha sottolineato – ma sono convinto che attraverso dialogo e collaborazione si possano trovare modelli e soluzioni capaci di sostenere il settore e di guardare con fiducia al futuro”.
La vicepresidente Camilla Girardi ha evidenziato l’importanza di coinvolgere anche il mondo della scuola e di ampliare il tavolo allo sviluppo economico, in particolare sul tema dei lavoratori, mentre il vice Giorgio De Grandi ha richiamato l’attenzione sui temi della mobilità e dei parcheggi nei centri storici, oltre alla necessità di un confronto continuo e costruttivo con le istituzioni. Al dibattito hanno partecipato anche i presidenti delle varie categorie dell’Associazione, contribuendo ad arricchire il dibattito con prospettive più settoriali e specifiche.
Il direttore di Confcommercio Trentino Massimo Travaglia ha sottolineato come la legge sulla patrimonializzazione sia nata proprio dalle esigenze emerse in questo tavolo di confronto, grazie a dati e contributi forniti dall’associazione. “Il nostro ruolo – ha spiegato – è essere punto di riferimento qualificato non solo per i soci ma anche per le istituzioni che necessitano di una visione concreta sui fenomeni economici”.
“Questo incontro – ha concluso Piffer – rappresenta un passo importante per aprire un dibattito strutturato sul commercio. Non vogliamo limitarci a elencare problemi, ma stimolare un ragionamento condiviso, che coinvolga istituzioni, cittadini e imprese. Il futuro delle nostre comunità passa anche attraverso la tenuta e la valorizzazione delle imprese di prossimità, che sono il cuore pulsante della vita economica e sociale del Trentino“.
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