Le sorelle Fabiana, Francesca e Federica Roncato guidano la Baulificio Italiano tra innovazione e tradizione, puntando al futuro senza mai dimenticare l’eredità di un’azienda veneta che viaggia con gli italiani dal 1956.
Fabiana ha 49 anni ed è responsabile design e produzione. Francesca invece di anni ne ha 47 e guida l’amministrazione. Infine la 42enne Federica è a capo di commerciale e marketing. Insieme, a Campodarsego in provincia di Padova, gestiscono la “Baulificio Italiano – Sorelle Roncato”, azienda italiana di valigeria, borse e zaini ereditata da papà Carlo e mamma Marisa e una delle due emanazioni della realtà fondata nel 1956 da nonno Antonio.
A Fortune Italia tutte e tre, raccontano storia, presente e futuro di una realtà che ha accompagnato i viaggi di generazioni di italiani.
Dovendo sceglierne una, qual è la caratteristica che più definisce la vostra azienda?
Senza dubbio la passione per l’artigianalità e la dedizione al “su misura”. Ogni nostro prodotto è frutto di un amore profondo per il mestiere tramandato e di un’attenzione estrema al dettaglio.
C’è un valore che dal 1956 non è mai cambiato?
Assolutamente sì. Il rispetto per il lavoro manuale e la conoscenza approfondita dei materiali. Da nonno Antonio a nostro padre Carlo fino a noi tre sorelle, ogni pezzo è sempre stato considerato come un’opera unica. Questo si traduce nella cura quasi maniacale per ogni fase della produzione, dal taglio della pelle all’assemblaggio finale.
Mi raccontate un ricordo da bambina che ognuna ha dell’azienda?
Federica: L’odore. Della pelle, del legno, degli adesivi… un mix inconfondibile che significava casa. Ricordo papà che lavorava con una dedizione incredibile e le sue mani che creavano magia.
Francesca: Il rumore delle macchine da cucire. Amavo curiosare tra stoffe e accessori, immaginando i viaggi che quelle valigie avrebbero fatto.
Fabiana: La figura di nostro padre che ci spiegava ogni passaggio della lavorazione. Mi affascinava vedere come da semplici fogli di materiale nascessero oggetti così complessi e belli.
Essere al comando da sorelle è un vantaggio o uno svantaggio?
Il vantaggio deriva sicuramente dalla fiducia incondizionata e dalla comprensione profonda che ci lega. Ci conosciamo da sempre, sappiamo quali sono i punti di forza e debolezza di ciascuna e questo facilita comunicazione e divisione dei ruoli. Invece a volte può essere difficile separare la sfera personale da quella professionale. Ci vuole disciplina per evitare che dinamiche familiari influenzino le scelte aziendali.
Ed essere imprenditrici oggi in Italia è…
…una sfida ma anche una grande opportunità. A volte si riscontra una certa difficoltà nel superare stereotipi legati al ruolo femminile in settori tradizionalmente maschili, tuttavia la nostra maggiore problematica è stata piuttosto la necessità di conciliare la tradizione con l’innovazione, mantenendo l’autenticità del Made in Italy mentre si esplorano nuovi mercati e si risponde a esigenze sempre più complesse.
In cosa le qualità femminili possono fare la differenza nel vostro settore?
Crediamo che l’occhio, la mano e le intuizioni femminili portino un’attenzione al dettaglio uniche. Questo si traduce in una maggiore cura per estetica, funzionalità ed esigenze del viaggiatore moderno, spesso legate anche all’organizzazione interna del bagaglio. Abbiamo una propensione naturale al problem-solving pratico e all’empatia col cliente.
Citavate il Made in Italy: come si valorizza, oggi?
Attraverso la narrazione autentica della sua storia, della sua artigianalità e della sua innovazione. Non basta produrre in Italia, bisogna comunicare il saper fare che c’è dietro, la cura per i dettagli, la qualità dei materiali e la passione delle persone. Dobbiamo puntare su personalizzazione, sostenibilità e capacità di reinterpretare la tradizione in chiave moderna, senza mai perdere l’identità che ci rende unici al mondo.
L’azienda racconta anche un forte legame col territorio. Come lo esprimete?
Innanzitutto attraverso la scelta dei fornitori: quando possibile privilegiamo aziende locali per l’approvvigionamento dei materiali, sostenendo la filiera produttiva veneta. Inoltre, la nostra sede è qui, a Campodarsego, radicata in un contesto dove l’artigianato ha una lunga e gloriosa tradizione. Infine, i nostri prodotti incarnano precisione, cura ed etica del lavoro tipiche del Nord-Est italiano, valori che sono parte della nostra identità e che trasmettiamo in ogni valigia e baule che realizziamo.
Tradizione ma anche innovazione, perché le abitudini di viaggio sono cambiate…
Radicalmente. Se prima si viaggiava con bauli imponenti per lunghi periodi, oggi si preferiscono soluzioni più agili e funzionali, anche per brevi spostamenti o weekend. I voli low-cost hanno spinto verso bagagli a mano più compatti e resistenti. La nostra azienda, mantenendo il suo Dna artigianale, ha introdotto collezioni più leggere e performanti, sviluppato interni più organizzati e personalizzabili e ampliato la gamma con accessori da viaggio specifici.
Allora quali caratteristiche deve avere oggi una buona valigia?
Dev’essere innanzitutto robusta e resistente, ma anche leggera. Inoltre la funzionalità interna è fondamentale: scomparti ben organizzati, cinghie per fissare gli abiti, tasche per accessori. Anche la scorrevolezza delle ruote e la solidità del manico telescopico sono cruciali. E ovviamente dev’essere anche piacevole da vedere e riflettere lo stile del proprietario.
E i bagagli del futuro invece come li immaginate?
Pensiamo a valigie ancora più intelligenti, con sistemi di tracciamento GPS integrati, ricarica wireless per i dispositivi elettronici e magari materiali ancora più innovativi, auto-riparanti o con proprietà termoregolatrici. La personalizzazione raggiungerà livelli estremi, con la possibilità di scegliere ogni dettaglio, creando un prolungamento della propria personalità.
L’articolo originale è stato pubblicato sul numero di Fortune Italia di luglio-agosto 2025 (numero 6, anno 8)
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