Almawave, società italiana quotata sul mercato Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Almaviva, specializzata in Data & Artificial Intelligence, ha annunciato un memorandum of understanding con Oracle, sancendo la collaborazione per lo sviluppo e la fornitura di servizi di intelligenza artificiale basati su modelli linguistici Velvet. Realizzati da Almawave su infrastruttura Cineca, i modelli Velvet sono pensati per essere utilizzati da clienti dei più diversi settori verticali (energia, sanità, industria manifatturiera, pubblica amministrazione e trasporti). Come afferma Valeria Sandei, ceo di Almawave che Industria Italiana ha intervistato a margine dell’evento, «La collaborazione con Oracle nasce con l’intento di promuovere sul mercato casi concreti di utilizzo dell’IA generativa, valorizzando da un lato le capacità infrastrutturali distintive e sicure di Oracle e dall’altro le molteplici applicazioni IA sviluppate per la nostra piattaforma IA Multiagentic AIWave».
Insomma, dopo la fase 1, in cui Almawave ha sviluppato e addestrato i modelli su infrastruttura di Cineca, ora inizia la fase 2, che prevede l’industrializzazione e l’inferenza delle soluzioni attraverso collaborazioni con i più importanti player infrastrutturali (Oracle, Google, Azure, Awd per il cloud e Dell per l’on premise). «Continueremo a potenziare le capacità tecnologiche per l’addestramento di modelli di IA sempre più performanti, con l’obiettivo di affermarci come azienda di riferimento nell’IA in Italia e a livello internazionale», dice Sandei. Per essere eseguiti, i modelli multilingua conversazionali, Velvet 14B e Velvet 2B, con capacità da 14 e da 2 miliardi di parametri, non richiedono grandi infrastrutture di calcolo: possono essere installati in cloud, on premise e on edge. «Pensiamo che l’IA sia una sfida aperta e che quanto fatto sia la miglior premessa per evoluzioni sempre più rilevanti. Il progetto Velvet nasce dalla scelta strategica di investire in un ambito tecnologico di vasto potenziale», aggiunge Sandei.
Con Velvet, Almawave afferma di avere identificato il punto di equilibrio nella costruzione di un modello che massimizza la performance con un uso infrastrutturale leggero. Come scritto nella nota rilasciata dall’azienda, “Efficaci, ma a basso consumo, possono essere utilizzati anche su piccole infrastrutture con processori Gpu di ultima generazione, contenendo impronta di carbonio, consumi di risorse energetiche, oltre che riducendo i costi di addestramento e di esercizio”. Ecco l’intelligenza artificiale secondo Almawave, società che ha realizzato 36,5 milioni di ricavi nei primi nove mesi del 2024, e che conta 6 società, circa 450 professionisti, sei laboratori di R&D ed è proprietaria di numerose tecnologie per sostenere la trasformazione digitale di aziende pubbliche e private.
D. Qual è l’obiettivo della collaborazione con Oracle?
R. La collaborazione con Oracle Italia apre a nuove e concrete opportunità per imprese e pubbliche amministrazioni che oggi intendono adottare soluzioni di IA pronte all’uso, caratterizzate da efficacia e sostenibilità, concepite e realizzate nel nostro Paese ed erogate in modo sicuro. Il nostro impegno è quello di accelerare l’innovazione, realizzando un’intelligenza artificiale fondazionale italiana solida, trasparente e perfettamente integrata nel contesto europeo, con una prospettiva internazionale. Oracle rappresenta per noi un partner strategico di straordinario valore, grazie alla visione condivisa, alla capacità infrastrutturale e alla rapidità di esecuzione. Dopo aver rilasciato Velvet in modalità open source su Hugging Face, vederlo ora disponibile sull’Oracle Cloud Infrastructure conferma la validità del nostro percorso e rafforza la nostra determinazione ad essere il modello di riferimento per l’Italia e non solo, consapevoli di essere solo all’inizio.
D. Infrastruttura supercalcolo Cineca, cloud Oracle, Azure, Google, Aws, soluzioni on prem con Dell… Qual è il senso di tutte questi investimenti e collaborazioni?
R. In questo momento è essenziale proseguire la nostra corsa al meglio delle possibilità. Come ho sempre detto, Almawave punta sulle competenze che ha sviluppato in 15 anni di attività sul tema dell’IA prima e dell’IA generativa poi. Serve andare veloci, correre, parallelizzare quanto più possibile le iniziative per portare sempre più valore sul mercato. In quest’ottica ci confrontiamo con tutti i player infrastrutturali, ma continueremo gli addestramenti su Cineca. Quando poi arriverà Innovate (ndr sistema di supercalcolo industriale che sarà ospitato al Tecnopolo di Bologna e gestito da Cineca), progettualità di cui facciamo parte, sarà un’altra leva a nostra disposizione per offrire servizi di inferenza per tutti i clienti che ne vorranno beneficiare.
D. C’è chi afferma di avere sviluppato Llm 100% italiani, ma spesso si tratta di modelli open source addestrati su nuove basi dati. Conferma che i vostri Velvet sono modelli unici e realizzati in completa autonomia?
R. Certo, è tutto frutto di nostra tecnologia. Come dire sono stati realizzati from scratch. Abbiamo fatto un enorme lavoro su addestramento dati, che sono stati “puliti”. Siamo partiti da 10 trilioni di token, ne abbiamo eliminati 6 trilioni, poi l’addestramento finale è stato fatto su 4 trilioni. Un processo rispondente a tutti quei criteri che contribuiscono a migliorare la comprensione ed eliminare le tossicità e rischi di proprietà intellettuale. Un approccio, quindi, attento nella selezione dei dati, per ridurre i rischi di discriminazione e mitigare i bias.
D. Sono modelli neutri che possono essere adattati a un’infinità di usi oppure sono orientati verso specifici ambiti applicativi?
R. Certo, sono modelli neutri, che consentono di risolvere quei casi d’uso che prevalentemente vediamo all’interno delle grandi organizzazioni. Nello specifico il modello principale, quello da 14 miliardi di parametri, è stato realizzato in sei lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo) e abilita tutta una serie di funzionalità che permette di elaborare testi complessi e di interrogarli
D. Quali sono i casi d’uso principali?
R. Il modello si adatta a tutti i settori e può essere utilizzato come qualunque modello open source. Ci rivolgiamo al mondo della pubblica amministrazione, sanità, energy, trasporti, manifatturiero e industriale. Sono 15 anni che sperimentiamo e lavoriamo sull’IA per risolvere problemi veri, concreti, e per portare nelle aziende un beneficio che alla fine sia misurabile. E qui, oltre all’IA generativa, entrano in campo tutte le altre tecnologie IA di machine learning. Disponiamo, quindi, di una piattaforma molto articolata di tecnologie, in cui Velvet gioca un po’ il ruolo di orchestratore. È di fatto l’elemento di raccordo per far sì che tutte queste funzioni vengano abilitate sempre più attraverso il linguaggio naturale. L’accesso all’informazione, l’accesso al dato, la costruzione di agenti conversazionali, la navigazione di dati complessi, l’analisi di documenti, tutto questo sarà possibile unendo queste tecniche e questi elementi.
D. Modelli che abilitano soluzioni basate su adattamento di dati aziendali, corretto?
R. Sì, c’è ovviamente tutto il tema della Rag (ndr Retrieval-Augmented Generation, tecnica IA che migliora la qualità delle risposte consentendo agli Llm di accedere a informazioni sempre aggiornate). Una funzione che è parte di questa piattaforma e che consente di gestire in maniera ancora più efficace e mirata questo tipo di tecnologie in rapporto con dati certificati o privilegiati di una struttura. Voglio utilizzare Velvet per gestire la parte documentale di un’industria manifatturiera che lavora per commessa? Non posso utilizzare il modello così com’è. È una tecnologia di base che deve essere integrata con tutta una serie di elementi che la possano rendere funzionante all’interno di un’organizzazione. La collaborazione con Oracle va anche in questa direzione, nell’offrire sempre più un end-to-end che risponda a esigenze pratiche di aziende e industrie diverse.
D. Velvet 14B con 14 miliardi. Non sono pochi ma nemmeno tanti se comparati con gli LLm delle big tech…
R. Dipende che cosa si deve fare con queste tecnologie, è sempre quello il punto. Bisogna vedere qual è il problema da risolvere. Modelli di questo tipo, che oggi sembrano quasi piccoli, in realtà possono rispondere molto bene e in modo molto efficiente a una molteplicità di esigenze.
Almawave, Data & Artificial Intelligence in ambito Government, Finance, Energy & Utilities, Industry & Manufacturing, Turismo ed Healthcare
Società italiana, parte del Gruppo Almaviva e quotata sul mercato Euronext Growth Milan è attiva in ambito Data & Artificial Intelligence. Dispone di tecnologie proprietarie, soluzioni e servizi che concretizzano il potenziale dell’IA e dei dati nell’evoluzione digitale di aziende e pubbliche amministrazioni e può contare su oltre 400 clienti nazionali ed internazionali, in settori quali Government, Finance, Energy & Utilities, Turismo, Healthcare, operando direttamente e tramite partner. Sono circa 450 i professionisti che fanno parte della squadra Almawave. Il Gruppo si avvale di laboratori tecnologici IA dedicati allo sviluppo di prodotti, piattaforme e soluzioni verticali destinate ai diversi comparti di mercato. Gli asset tecnologici di Almawave, pensati e realizzati come modello di esperienza naturale nell’interazione tra uomo e macchina, consentono di interpretare testo e voce in oltre 40 lingue, interagire in chiave multicanale, analizzare il dato e l’informazione in un’ottica di valorizzazione della conoscenza e automazione per il supporto alle decisioni. I centri di competenza consentono, inoltre, di realizzare il potenziale dei dati in contesti complessi, unendo le competenze sui principali framework di mercato in aree quali Data Management, Machine Learning, Location Intelligence, e la conoscenza dei processi di business nei settori verticali di riferimento. Il perimetro Almawave, parte del Gruppo Almaviva, include le società SisTer, The Data Appeal Company, Mabrian Technologies, Obda Systems, Almawave do Brasil, Almawave Usa.
Il Gruppo Almaviva
1,1 miliardi di fatturato nel 2023, Almaviva è uno dei gruppi leader in Italia nel settore dell’Ict. Capitanato dall’ad Marco Tripi si compone di 30 aziende a livello globale e occupa 45.000 persone nel mondo, 6.000 delle quali in Italia. È il terzo gruppo privato italiano per numero di occupati. Oltre ad Almaviva, fanno parte del Gruppo aziende attive in Italia come Lombardia Gestione (data center e risorse infrastrutturali), Data Jam (data science), Kline (fintech), Mea Engineering (water utility), Reactive (piattaforme di collaborazione digitale), Sadel (passenger information system), Tecnau (ingegneria), Wedoo (comunicazione digitale). A queste si aggiungono le varie sedi estere di Almaviva (Belgio, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Finlandia, Repubblica Dominicana, Russia, Arabia Saudita, Usa) e Almaviva Solutions, attiva in Brasile.
(Ripubblicazione dell’articolo pubblicato il 24 marzo 2025)
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