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I dati dell’Osservatorio Prometeia-IVS “The Oil &Gas Valve Ind…


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L’industria italiana delle valvole per l’Oil & Gas rappresenta un segmento strategico del manifatturiero nazionale: conta 139 imprese, circa 10.000 addetti e un fatturato annuo pari a 3,4 miliardi di euro.

 

La conferenza di presentazione di IVS-Industrial Valve Summit è stata anche l’occasione per presentare l’aggiornamento dell’Osservatorio Prometeia-IVSThe Oil &Gas Valve Industry in Italy”. La sesta edizione dell’evento internazionale di riferimento per il comparto delle valvole industriali e del flow control è programmata dal 19 al 21 maggio 2026 presso la Fiera di Bergamo.

Valvole per l’Oil & Gas: segmento strategico per l’Italia

L’industria italiana delle valvole per l’Oil & Gas rappresenta un segmento strategico del manifatturiero nazionale: conta 139 imprese, circa 10.000 addetti e un fatturato annuo pari a 3,4 miliardi di euro. Con il 36,6% della produzione europea complessiva, l’Italia si conferma leader nel mercato delle valvole per l’Oil & Gas, con una specializzazione distintiva nelle valvole a sfera e a maschio, nelle valvole a farfalla e nei componenti e parti di ricambio.

La Lombardia si afferma come cuore produttivo del settore, contribuendo per quasi due terzi all’output nazionale, con Bergamo come polo industriale di riferimento. Entro un raggio di 100 km dalla città, operano oltre 100 imprese specializzate che generano più del 90% del fatturato italiano nel comparto. Con 1,9 miliardi di euro di ricavi (pari al 55% del totale) e oltre 6.000 occupati, il settore rappresenta un asse portante della leadership manifatturiera lombarda.

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2024: un anno brillante per l’export

Nel 2024 le esportazioni italiane di valvole per l’Oil & Gas hanno registrato un incremento del 16,9%, superando ampiamente la crescita del commercio mondiale del settore (+8,5%) e colmando il gap accumulato negli ultimi cinque anni. L’Italia ha consolidato la propria posizione su mercati strategici come l’Europa occidentale e il Medio Oriente, con quote di mercato superiori al peso di tali aree sull’import globale.

Nel 2024, l’Italia ha mantenuto la terza posizione mondiale tra gli esportatori di valvole Oil & Gas. Una leva decisiva per la ripresa dell’export italiano nel post-pandemia è stata l’espansione nell’area MENA, che ha compensato le difficoltà riscontrate in Europa, Asia e Nord America. Quattro dei cinque Paesi che hanno maggiormente contribuito alla crescita dell’export italiano nel 2024 si trovano infatti in Medio Oriente.

L’Italia ha superato i concorrenti in cinque delle dieci principali destinazioni della regione – che insieme rappresentano l’85% dei flussi in entrata –, inclusa l’Arabia Saudita, dove le esportazioni italiane sono cresciute a un ritmo doppio rispetto ai competitor, e addirittura quattro volte più velocemente nel segmento delle valvole a sfera e a maschio. Complessivamente, le esportazioni verso l’area MENA sono aumentate di oltre il 60%, ben oltre la crescita media del mercato regionale (+27%).

L’Arabia Saudita si è rivelata il mercato di punta nel 2024, grazie a forti investimenti nelle infrastrutture energetiche, in particolare negli impianti di gas naturale liquefatto (GNL) e nei progetti upstream per il gas naturale, mentre la compagnia nazionale ARAMCO ha parzialmente rallentato gli sviluppi nei giacimenti petroliferi.

Oltre all’Oil & Gas, anche progetti infrastrutturali legati alla Vision 2030 saudita (come i grandi impianti di desalinizzazione) hanno contribuito a rafforzare la domanda di valvole industriali. La quota dell’Arabia Saudita sulle esportazioni italiane di valvole è cresciuta di circa 6 punti percentuali, rappresentando quasi il 50% dell’aumento complessivo dell’export italiano del settore nel 2024 (267 milioni su 566 milioni di euro).

Il tasso di crescita dell’export italiano si stabilizzerà nel 2025

Dopo un 2024 da record, il commercio estero italiano di valvole Oil & Gas ha mostrato segnali di normalizzazione nel primo trimestre del 2025. Le esportazioni sono diminuite del 6,8% rispetto al trimestre precedente, pur rimanendo circa il 10% sopra i livelli del primo trimestre 2024 e quasi il 25% sopra la media quadriennale.

A livello di prodotto, le valvole a sfera e a maschio – sebbene ancora performanti su base annua – hanno contribuito maggiormente alla contrazione trimestrale. A livello geografico, la riduzione è stata trainata soprattutto dai Paesi del Golfo, con un calo particolarmente marcato in Arabia Saudita: -29% rispetto al quarto trimestre 2024, pur segnando un solido +30% anno su anno.

Tra rallentamento del mercato e nuova centralità della sicurezza energetica

Nel 2024 la crescita della domanda globale di petrolio si è notevolmente attenuata (+0,7%, pari a 720.000 barili/giorno), a causa del rallentamento industriale, dell’espansione della mobilità elettrica e dell’esaurimento degli effetti post-pandemia.

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Al contrario, il mercato del gas naturale è tornato a crescere strutturalmente (+1,8%, ovvero 112 miliardi di metri cubi), spinto in particolare dalla domanda elettrica dei Paesi asiatici.

L’inizio del 2025 non ha segnato un’inversione di tendenza. Il cosiddetto “Liberation Day” dell’amministrazione Trump ha coinciso con un previsto aumento della produzione da parte dell’OPEC, generando un calo prolungato dei prezzi del petrolio, interrotto solo temporaneamente dallo scoppio della “Guerra dei 12 giorni”.

Anche i prezzi del gas hanno seguito una traiettoria simile, con un forte calo in primavera dovuto al rallentamento delle prospettive di crescita e a condizioni climatiche favorevoli, seguito da un temporaneo rimbalzo a metà giugno. Va segnalato che, nonostante due anni consecutivi di calo, i prezzi del gas restano elevati, mentre quelli del petrolio risultano più contenuti.

Gli investimenti Oil & Gas si muovono tra la pressione sui margini e il ritorno di attenzione verso la sicurezza energetica. Se da un lato l’attività nella regione MENA resta vivace, in Nord America si osserva una flessione, che ha interrotto una crescita durata tre anni, portando a una sostanziale stabilità degli investimenti globali in perforazione su base annua.

Due tendenze divergenti caratterizzano il settore: da un lato i produttori statunitensi si sono mostrati agili nel ridurre le attività in risposta al calo dei prezzi; dall’altro, la crescente instabilità geopolitica ha rafforzato l’attenzione mondiale verso la sicurezza energetica, favorendo investimenti soprattutto nei Paesi meno sensibili alle fluttuazioni di prezzo, dove dominano le compagnie petrolifere nazionali.

Parallelamente, gli investimenti globali in energie rinnovabili hanno raggiunto livelli mai toccati prima, proseguendo il trend avviato nel post-pandemia. Nel 2024, l’energia pulita ha rappresentato la priorità negli investimenti di governi, aziende e fondi, con volumi che ormai superano quelli delle fonti fossili in un rapporto di 2 a 1.

Il calo dei ricavi offusca le prospettive di investimento 2025-2026 nell’Oil & Gas

In un contesto di mercato meno favorevole, i ricavi globali del settore Oil & Gas sono scesi del 5% nel 2024. L’analisi dei bilanci di 285 aziende mostra l’impatto negativo dei prezzi del petrolio, che ha determinato un calo complessivo dei ricavi pur restando circa il 23% sopra i livelli pre-pandemia.

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I margini operativi hanno evidenziato dinamiche differenziate: l’EBITDA delle compagnie integrate è diminuito ulteriormente, mentre il segmento Exploration & Production ha recuperato, e quello dei servizi ha mantenuto una buona redditività.

L’indebitamento del settore è cresciuto nel biennio 2023-2024, soprattutto nella filiera downstream, dove molte imprese hanno fatto leva sulla finanza per sostenere investimenti, dividendi e acquisizioni. Tuttavia, i livelli di debito restano contenuti rispetto agli standard storici, in particolare rispetto al ciclo pre-2016.

I ritorni per gli investitori si sono mantenuti elevati, sostenuti da dividendi robusti e programmi di riacquisto azionario, a conferma della fiducia degli operatori nonostante l’incertezza macroeconomica e la volatilità dei prezzi.

Il CapEx (investimenti in conto capitale) è aumentato anche nel 2024, sebbene a un ritmo inferiore rispetto ai due anni precedenti. Tuttavia, se si tiene conto dell’inflazione, gli investimenti reali del 2024 risultano in linea con la media del 2019, segnalando un approccio più cauto e disciplinato da parte dei produttori.

Le prospettive di CapEx per il biennio 2025-2026 restano deboli. Sulla base di un prezzo medio del greggio stimato a 72 dollari al barile nel 2025 e 68 dollari nel 2026, e a condizioni costanti, si prevede che gli investimenti core nel settore (incluse attività integrate, raffinazione, marketing e E&P) torneranno ai livelli del 2019, con una contrazione cumulata del 15% nel biennio.

Il settore italiano delle valvole Oil & Gas resta ben posizionato

Nonostante la previsione di un calo degli investimenti globali nel settore Oil & Gas del 3,4% nel 2025, l’industria italiana delle valvole mostra una dinamica più articolata. Questo perché la gran parte delle esportazioni italiane è diretta verso aree che, almeno nel 2025, prevedono un’espansione degli investimenti.

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In particolare, i mercati emergenti e gran parte di Europa, Asia e Medio Oriente continueranno a investire in infrastrutture Oil & Gas, spinti dalla necessità di garantire la sicurezza energetica e ammodernare le reti. Le imprese italiane, forti di competenze tecnologiche avanzate e relazioni commerciali consolidate, sono ben posizionate per intercettare queste opportunità.

Al contrario, gli Stati Uniti – pur essendo uno dei maggiori mercati mondiali – sono attesi in flessione, rappresentando però solo l’11% dell’export italiano di valvole (valore in linea con il manifatturiero nel suo complesso).

Questa divergenza suggerisce che il rallentamento del mercato statunitense (e l’eventualità di una guerra commerciale USA-UE) potrebbe avere un impatto limitato sul settore italiano, analogo a quello previsto per l’industria manifatturiera nel suo complesso.

In sintesi, sebbene lo scenario globale si stia facendo più incerto, il settore italiano delle valvole Oil & Gas può contare su una geografia di esportazione favorevole che ne attenua le criticità.

 

L’Italia si conferma leader nel mercato delle valvole per l’Oil & Gas, con una specializzazione distintiva nelle valvole a sfera e a maschio, nelle valvole a farfalla e nei componenti e parti di ricambio.

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Nel 2024 le esportazioni italiane di valvole per l’Oil & Gas hanno registrato un incremento del 16,9%, superando ampiamente la crescita del commercio mondiale del settore (+8,5%) e colmando il gap accumulato negli ultimi cinque anni.



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