Il 2025 porta novità importanti per chi vuole puntare sul fotovoltaico. Accanto al Bonus Casa, arriva il Conto Termico 3.0, contributo diretto gestito dal GSE. Quali sono le differenze? In questa guida analizziamo percentuali, massimali e requisiti per orientare privati e progettisti.
L’anno 2025 segna un passaggio importante per il settore delle energie rinnovabili in Italia, grazie all’introduzione del Conto Termico 3.0. Questo nuovo strumento si affianca al già noto Bonus Casa, creando un quadro articolato di opportunità per chi desidera installare un impianto fotovoltaico, con o senza accumulo.
Ma quali sono le differenze tra i due incentivi? E, soprattutto, quale conviene di più a famiglie, imprese, Pubbliche Amministrazioni e progettisti? In questa guida tecnica analizziamo tipologie di intervento, percentuali di copertura, massimali, beneficiari, spese ammissibili, vincoli tecnici e tempi di erogazione, mettendo a confronto le due misure per aiutare i professionisti del settore e i cittadini a fare scelte consapevoli.
Tipologia di intervento: fotovoltaico e non solo
Uno dei punti chiave per capire la differenza tra Conto Termico 3.0 e Bonus Casa è la tipologia di intervento incentivato.
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Conto Termico 3.0
L’installazione di un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo è ammessa solo se effettuata contestualmente alla sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con una pompa di calore elettrica. Non si tratta quindi di un incentivo “stand alone” per il solo fotovoltaico, ma di un pacchetto che promuove la decarbonizzazione integrata degli edifici.
Oltre al FV, il Conto Termico 3.0 copre anche interventi di efficienza energetica tradizionali: coibentazioni, sostituzione infissi, solare termico, sistemi di building automation. -
Bonus Casa 2025
È molto più flessibile: consente di installare un impianto fotovoltaico (con o senza batterie) come opera singola. Non c’è alcun obbligo di interventi combinati. È quindi adatto a chi vuole semplicemente ridurre la bolletta e migliorare la sostenibilità della propria abitazione.
Tipologia di incentivo
Il primo elemento che distingue il Conto Termico 3.0 dal Bonus Casa 2025 è la natura dell’agevolazione.
- Il Conto Termico 3.0 è un contributo a fondo perduto: il beneficiario riceve un rimborso diretto dal GSE, accreditato sul proprio conto corrente, senza dover attendere il recupero fiscale negli anni successivi. È quindi uno strumento di incentivazione immediato, utile soprattutto a chi non ha una sufficiente capienza IRPEF o desidera liquidità rapida.
- Il Bonus Casa 2025, invece, si configura come una detrazione fiscale IRPEF: la spesa sostenuta riduce le imposte dovute, con il beneficio ripartito in dieci anni. Si tratta dunque di un vantaggio “differito”, che consente al contribuente di alleggerire gradualmente la propria pressione fiscale, ma richiede una stabilità reddituale per sfruttare appieno il meccanismo.
Percentuale di copertura spese e detrazioni fiscali per il fotovoltaico
Un altro aspetto decisivo riguarda l’entità del beneficio economico.
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Conto Termico 3.0
Per il fotovoltaico con accumulo la copertura è limitata al 20% delle spese ammissibili, calcolata però su massimali predefiniti (vedi paragrafo successivo). Per altri interventi energetici può salire fino al 65%, e addirittura al 100% per edifici pubblici situati in piccoli comuni o adibiti a scuole e ospedali.
Il vantaggio principale è la liquidità immediata, con contributi erogati direttamente sul conto corrente del beneficiario. -
Bonus Casa 2025
Prevede una detrazione fiscale del 50% per le abitazioni principali e del 36% per seconde case o altri immobili residenziali. La detrazione è calcolata sull’intero importo sostenuto, IVA compresa.
La differenza sostanziale è che il recupero avviene in 10 anni, sotto forma di riduzione delle imposte IRPEF.
Massimali di spesa e limiti di incentivo per impianti fotovoltaici e accumulo
Ogni incentivo impone dei limiti ben precisi.
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Conto Termico 3.0
Il calcolo avviene su costi massimi ammissibili:- 1.500 €/kW fino a 20 kW,
- 1.200 €/kW da 20 a 200 kW,
- 1.100 €/kW da 200 a 600 kW,
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1.050 €/kW oltre 600 kW.
Per l’accumulo il limite è 1.000 €/kWh.
Su questi valori si calcola il 20% di incentivo. Ad esempio: un impianto da 6 kW con accumulo da 10 kWh può ricevere un contributo diretto fino a 3.800–4.000 €.
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Bonus Casa 2025
Ha un tetto massimo di 96.000 € di spesa per unità immobiliare, indipendentemente dalla taglia dell’impianto o della batteria. Non ci sono massimali unitari per kW o kWh: il vincolo è solo il plafond complessivo. Questo lo rende interessante per impianti di dimensioni maggiori.
Beneficiari ammessi: privati, PA e imprese
La platea dei beneficiari varia molto tra le due misure.
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Conto Termico 3.0
È accessibile non solo ai privati, ma anche a Pubbliche Amministrazioni, imprese, enti del Terzo Settore, comunità energetiche rinnovabili, autorità portuali. Si rivolge quindi a un pubblico ampio, con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica anche negli edifici del terziario e nelle strutture pubbliche. -
Bonus Casa 2025
È riservato ai contribuenti IRPEF, quindi solo a persone fisiche che possiedono o detengono immobili residenziali (proprietari, usufruttuari, inquilini, comodatari, ecc.). Possono beneficiarne anche i condomini, per interventi sulle parti comuni. Restano esclusi i soggetti IRES (società ed enti commerciali).
Spese ammissibili per impianti fotovoltaici e batterie
Prima di accedere a un incentivo è fondamentale sapere quali costi possono essere effettivamente riconosciuti: sia il Conto Termico 3.0 sia il Bonus Casa prevedono un elenco preciso di spese ammissibili, che includono materiali, installazione e oneri professionali.
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Conto Termico 3.0
Rientrano tutte le spese legate alla fornitura e posa in opera di pannelli, inverter, sistemi di accumulo e connessione alla rete. Sono incluse anche le spese professionali per progettazione, diagnosi energetica e APE, oltre agli oneri di connessione al GSE. -
Bonus Casa 2025
Consente di detrarre costi molto simili: moduli, inverter, batterie, cablaggi, strutture di supporto, manodopera, oltre a spese professionali, pratiche edilizie, pratiche GSE e opere murarie connesse. La differenza è che non serve alcuna diagnosi energetica preventiva.
Condizioni tecniche e requisiti per accedere agli incentivi
Ogni misura di sostegno è accompagnata da requisiti e regole specifiche che ne definiscono l’accesso: nel caso del fotovoltaico, i vincoli tecnici variano sensibilmente tra i due incentivi.
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Conto Termico 3.0
- Vincolo di contestualità con la sostituzione dell’impianto termico.
- Impianto in assetto di autoconsumo, con eventuale cessione solo dell’energia in eccesso.
- Potenza minima di 2 kW.
- Requisiti qualitativi: pannelli con rendimento ≥90% dopo 10 anni e inverter con efficienza ≥97%.
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Bonus Casa 2025
- Non richiede interventi combinati.
- Sono ammessi sia l’autoconsumo che la vendita in rete dell’energia prodotta.
- È sufficiente rispettare norme CEI, certificazioni e obblighi di connessione.
Modalità di richiesta e tempi di erogazione degli incentivi fotovoltaico
Un aspetto spesso decisivo nella scelta dell’incentivo è rappresentato dalle modalità e dalle tempistiche con cui il beneficio economico viene effettivamente riconosciuto.
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Conto Termico 3.0
- Domanda sul portale GSE entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
- Contributo erogato direttamente in denaro.
- In un’unica soluzione fino a 15.000 €; in rate annuali (2 o 5) per importi superiori.
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Bonus Casa 2025
- Spesa pagata con bonifico parlante.
- Recupero in 10 rate annuali di pari importo tramite dichiarazione dei redditi.
- La prima rata si ottiene nell’anno fiscale successivo a quello di spesa.
Considerazioni fiscali e cumulabilità degli incentivi per il fotovoltaico
Oltre agli importi e ai massimali, è importante valutare anche l’impatto fiscale e le implicazioni pratiche: IVA, tassazione e modalità di fruizione possono incidere sulla reale convenienza delle due opzioni.
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Conto Termico 3.0
- Non è una detrazione fiscale, quindi non incide sull’IRPEF.
- L’IVA è agevolata al 10%.
- I contributi erogati dal GSE non sono soggetti a tassazione IRPEF.
- Non preclude l’adesione a regimi di autoconsumo o vendita energia.
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Bonus Casa 2025
- IVA agevolata al 10% su beni significativi.
- La detrazione dipende dalla capienza IRPEF: chi ha redditi bassi può non sfruttarla interamente.
- Dal 2024 non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura, limitando la flessibilità.
Cumulabilità con altri incentivi
Un aspetto da non trascurare riguarda la cumulabilità del Conto Termico 3.0 con altri strumenti di sostegno. In linea generale, il contributo non è cumulabile con detrazioni fiscali statali come Bonus Casa, Ecobonus o Superbonus, per evitare il doppio beneficio sulla stessa spesa. Tuttavia, può essere combinato con incentivi regionali, locali o europei, a condizione che la somma degli aiuti non superi il 100% della spesa ammissibile.
Inoltre, il Conto Termico non preclude la possibilità di partecipare a comunità energetiche rinnovabili o a schemi di autoconsumo collettivo, dove la valorizzazione dell’energia prodotta rappresenta un ulteriore vantaggio economico.
Quale incentivo conviene per il fotovoltaico?
– Per chi vuole un rientro rapido, il Conto Termico 3.0 è più vantaggioso.
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Per chi intende installare solo il fotovoltaico senza pompe di calore, resta valido solo il Bonus Casa.
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Per le PA e le imprese, il Conto Termico è la via principale, essendo accessibile anche ai soggetti non IRPEF.
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Per i privati con redditi medio-alti, il Bonus Casa è conveniente perché consente di recuperare metà della spesa in 10 anni.
Conclusioni per progettisti e famiglie
La scelta non è univoca e dipende da condizioni fiscali, tipologia di intervento e obiettivi di risparmio. I progettisti devono guidare i committenti valutando non solo l’entità dell’incentivo, ma anche la strategia energetica complessiva dell’edificio.
Il Conto Termico 3.0 rappresenta la spinta verso la decarbonizzazione integrata e l’autoconsumo evoluto. Il Bonus Casa 2025, più semplice e noto, rimane lo strumento di riferimento per il residenziale puro.
Fonti e stato normativo
Le informazioni contenute in questo articolo sono state elaborate a partire da:
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Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – comunicati stampa sull’approvazione del Conto Termico 3.0 in Conferenza Unificata (agosto 2025) e documenti di consultazione pubblica.
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Gestore dei Servizi Energetici (GSE) – schede ufficiali sul funzionamento del Conto Termico e portale PortalTermico.
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Agenzia delle Entrate – guide aggiornate su Bonus Casa, Ecobonus ed IVA agevolata (con comunicato del 19 giugno 2025 sulle aliquote al 50% per prima casa e 36% per altre abitazioni).
- Testate tecniche di settore – per approfondimenti operativi e interpretativi.
🔎 Nota importante: i parametri numerici puntuali del Conto Termico 3.0 (es. incentivo al 20% per fotovoltaico con accumulo, massimali €/kW e €/kWh, vincolo FV+pompa di calore) derivano dalle bozze di decreto e dalle anticipazioni tecniche disponibili dopo l’intesa in Conferenza Unificata. Tali valori sono da considerarsi in attesa di conferma ufficiale con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale
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