Il 2025 si presenta come un anno di svolta per l’identità digitale italiana. Dal costo dello SPID con alcuni provider alle novità dell’IT Wallet che rivoluzionerà l’uso della Carta d’Identità Elettronica, ecco tutto quello che cittadini e imprese devono sapere sui cambiamenti in arrivo per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
SPID a pagamento: chi paga e chi rimane gratuito
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) non è più completamente gratuito. Dal 2025, alcuni dei principali provider hanno introdotto un costo annuale per la gestione del servizio, mentre altri mantengono la gratuità.
I provider che fanno pagare lo SPID
Dal 2025, alcune aziende che forniscono lo SPID, come Aruba e Infocert, inizieranno a chiedere un pagamento annuale di circa 6 euro. Questo cambiamento avviene perché lo Stato non ha dato i fondi promessi per sostenere i costi di gestione del servizio, quindi queste aziende hanno deciso di far pagare una quota agli utenti per continuare ad offrire lo SPID.
Tariffe applicate dai provider a pagamento:
- Aruba: dal secondo anno costa 5,98 euro + IVA all’anno; il primo anno è gratuito per i nuovi utenti
- InfoCert: dal 28 luglio 2025, costerà 5,98 euro IVA inclusa/anno (primo anno gratuito); il rinnovo non è automatico: serve il consenso esplicito dell’utente
- Register.it: dal 1° settembre 2025 applicherà un canone annuo di 9,90 euro + Iva, ossia circa 11 euro, per il rinnovo dello SPID
Poste Italiane: SPID ancora gratuito
A differenza di altri fornitori, Poste Italiane ha deciso di continuare a offrire lo SPID gratuitamente. Questo significa che chi vuole evitare di pagare può scegliere di attivare o trasferire il proprio SPID presso Poste Italiane.
La decisione nasce dal fatto che Poste Italiane è una grande azienda pubblica e può permettersi di sostenere i costi del servizio, inoltre, offrire SPID gratis può attirare nuovi clienti e rafforzare il rapporto con i cittadini. Oggi in Italia sono più di 39 milioni le identità digitali attive e più del 70% è gestito da Poste Italiane.
Altri provider gratuiti
Al momento, per continuare ad avere un’identità digitale gratuitamente – salvo alcuni costi di attivazione – nel 2025, gli utenti possono rivolgersi a:
- PosteID (Poste Italiane): SPID gratuito
- Lepida: SPID gratuito
- Tim: SPID gratuito
- TeamSystem: SPID gratuito
- Namirial: SPID gratuito
- Sielte: SPID gratuito
- SpidItalia: SPID gratuito
- Intesi Group: SPID gratuito
- EtnaID: SPID gratuito
Solo in caso di riconoscimento da remoto tramite webcam o audit-video è previsto un costo.
Il problema dei fondi bloccati
Dietro al cambio di policy dei provider ci sarebbe un ritardo nella gestione del fondo da 40 milioni di euro che il governo aveva stanziato per sostenere i costi di gestione. I rapporti tra lo Stato e i gestori delle identità elettroniche è da sempre piuttosto complesso.
Alla fine del 2022 infatti le convenzioni tra lo Stato e i gestori privati di SPID sono scadute. Per evitare interruzioni nel servizio, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) ha prorogato d’ufficio gli accordi fino all’aprile 2023. Le aziende hanno firmato le nuove convenzioni nell’ottobre 2023, ma il decreto attuativo per lo sblocco dei fondi è stato firmato solo nel marzo 2025, dopo due anni di attesa.
Come cambiare provider SPID
Chi ha SPID con Aruba, Register.it o InfoCert e vuole evitare il canone può recedere dal servizio. Gli utenti che non desiderano pagare il canone annuale possono scegliere di chiudere il proprio SPID e attivarne uno nuovo con un altro fornitore che offre ancora il servizio gratuitamente.
Per recedere da InfoCert, è necessario:
- Inviare una raccomandata a/r all’indirizzo: InfoCert S.p.A. – Direzione Generale e Amministrativa – Piazzale Flaminio 1/B 00196 Roma
- Oppure inviare una PEC a: revoca.spid@legalmail.it
Carta d’Identità Elettronica: l’alternativa sempre più centrale
Il governo italiano vuole spingere sempre più persone a usare la Carta d’Identità Elettronica (CIE) al posto dello SPID: l’obiettivo è aumentare la sicurezza ed avere un sistema gestito direttamente dallo Stato.
Vantaggi della CIE
La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è il nuovo documento di identità digitale rilasciato dai Comuni italiani. Oltre a sostituire la vecchia carta d’identità cartacea, la CIE permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Caratteristiche principali della CIE:
- È gratuita: non ci sono costi annuali per usare la CIE online
- È più sicura: la tecnologia della CIE offre un livello di sicurezza più alto rispetto allo SPID
- È gestita dallo Stato: la CIE è rilasciata direttamente dai Comuni e gestita dal Ministero dell’Interno
- Ha valore legale: può essere usata sia come documento di riconoscimento che come strumento per accedere ai servizi digitali
Come usare la CIE online
Per usare la CIE online serve un lettore di smart card o uno smartphone con tecnologia NFC. Bisogna inserire la carta nel lettore o avvicinarla allo smartphone, inserire il PIN e seguire le istruzioni sul sito della Pubblica Amministrazione.
È possibile scaricare l’App CieID che consente di usarla anche in assenza del lettore NFC e il cui uso è stato sostenuto dal governo: in questo modo si è passati dai 5,5 milioni di attivazioni di CieId di maggio 2024 ai 6,1 milioni di novembre fino ai 7,3 milioni al 16 maggio 2025.
IT Wallet: la rivoluzione del portafoglio digitale
Dal 4 dicembre 2024 è attivo in Italia l’IT Wallet, il portafoglio digitale che rappresenta il futuro dell’identità digitale italiana. Il lancio ufficiale per tutti i cittadini è previsto per gennaio 2025.
Cos’è l’IT Wallet
L’IT Wallet è quindi un portafoglio digitale disponibile sull’App IO, che contiene i principali documenti di un cittadino. L’IT Wallet è attiva in Italia dal 4 dicembre 2024, nasce dal progetto europeo European digital identity wallet.
Documenti disponibili nell’IT Wallet:
- Carta d’identità elettronica (CIE)
- Patente di guida
- Tessera sanitaria
- Tessera europea di assicurazione malattia
- Carta europea della disabilità
- Scheda elettorale
- Titoli di studio (dal diploma alla laurea)
Come attivare l’IT Wallet
Per attivare l’IT Wallet, i cittadini devono scaricare l’App IO, seguendo le regole specifiche. È possibile accedere all’app IO con la carta d’identità elettronica (CIE) almeno di livello 2 oppure con lo SPID, sempre di livello 2.
Procedura di attivazione:
- Scarica l’App IO dal proprio smartphone
- Accedi con CIE o SPID
- Vai nella sezione “Portafoglio digitale”
- Seleziona “Documenti su IO”
- Completa la verifica dell’identità
- Richiedi il download dei documenti disponibili
- Aggiungi i documenti al portafoglio
Novità in arrivo per l’IT Wallet
Oltre ai documenti già disponibili, grazie a due nuovi decreti del 2025 sarà possibile aggiungere anche:
- ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente)
- Certificato di residenza
- Iscrizione alle liste elettorali
- Altri attestati e certificazioni
Le prospettive future: verso l’EUDI Wallet
IT Wallet si integra con l’analogo portafoglio digitale europeo (EUDI Wallet), che in futuro abiliterà il riconoscimento transfrontaliero dei documenti, semplificando viaggi e l’accesso a servizi e concorsi in tutta l’Unione europea.
Timeline europea
Su questo aspetto l’Italia sta giocando in anticipo rispetto alle tempistiche europee:
- 2025: piena implementazione IT Wallet in Italia
- 2026: lancio dell’EUDI Wallet europeo
- Obiettivo UE: sistema di riconoscimento organico valido per tutti i cittadini dell’Unione
Nelle intenzioni della Commissione europea, infatti, entro il 2026 dovrebbe prendere forma il sistema di riconoscimento organico valido per tutti i cittadini dell’Unione, dove ciascun utente potrà condividere documenti digitali, aprire conti bancari, effettuare pagamenti e accedere ai servizi pubblici.
L’impatto sui cittadini: cosa cambia nella pratica
Per chi usa SPID
- Con provider a pagamento: necessità di decidere se pagare circa 6 euro/anno o cambiare provider
- Con Poste Italiane: nessun cambiamento, servizio ancora gratuito
- Possibilità di migrazione: procedura di recesso e attivazione con nuovo provider gratuito
Per chi usa la CIE
- Maggiore convenienza: nessun costo aggiuntivo oltre al rilascio della carta
- Più funzionalità: integrazione con IT Wallet per gestione documenti digitali
- Sicurezza garantita: tecnologia di livello superiore gestita direttamente dallo Stato
Vantaggi dell’IT Wallet
Con IT Wallet i cittadini possono avere sullo smartphone una serie di documenti “appositamente digitalizzati” con pieno valore legale. Questo significa che esibire il proprio documento in formato digitale sarà sufficiente e sarà come mostrare il documento cartaceo.
Benefici pratici:
- Meno burocrazia: tutti i documenti in un unico posto
- Sempre disponibili: accessibili 24/7 dal proprio smartphone
- Sicurezza avanzata: protezione dei dati garantita dallo Stato
- Valore legale: equivalenti ai documenti fisici
- Controllo dei dati: possibilità di scegliere quali informazioni condividere
Sicurezza e privacy
La sicurezza è una priorità assoluta per tutti questi sistemi. L’accesso a servizi che richiedono un livello di sicurezza più alto richiederà l’uso della CIE per l’attivazione del wallet e specifiche funzionalità, in linea con il regolamento europeo eIDAS2.
Riguardo alla condivisione dei dati personali con terzi, il Wallet permetterà agli utenti di scegliere quali informazioni condividere, minimizzando i dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo.
Raccomandazioni per i cittadini
Cosa fare subito
- Verificare il proprio provider SPID: controllare se si è clienti di Aruba, InfoCert o Register.it
- Valutare il cambio provider: considerare la migrazione a Poste Italiane o altri provider gratuiti
- Richiedere la CIE: se non si possiede, attivarla presso il proprio Comune
- Scaricare l’App IO: per prepararsi all’IT Wallet
Prospettive a medio termine
- Graduale dismissione dello SPID: il governo punta a sostituirlo con la CIE e IT Wallet
- Maggiore digitalizzazione: sempre più servizi accessibili tramite identità digitale
- Integrazione europea: preparazione al portafoglio digitale europeo del 2026
Conclusioni: un’identità digitale in evoluzione
I cambiamenti del 2025 per SPID e CIE rappresentano un momento di transizione fondamentale per l’identità digitale italiana. Mentre alcuni provider SPID introducono costi per sostenere la gestione del servizio, il governo spinge verso soluzioni statali gratuite come la CIE e l’innovativo IT Wallet.
La strada è tracciata: maggiore sicurezza, controllo statale dell’identità digitale e integrazione con i sistemi europei. I cittadini sono chiamati a fare scelte consapevoli, ma le alternative gratuite e più sicure non mancano.
L’Italia si conferma all’avanguardia nel panorama europeo dell’identità digitale, con soluzioni innovative che promettono di semplificare la vita dei cittadini e modernizzare il rapporto con la Pubblica Amministrazione.
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