Dal 9 Settembre 2025 è possibile presentare domanda per il bando “Aiuti Imprese Artigiane” della Regione Basilicata.
La misura prevede contributi a fondo perduto fino a 200.000 euro per progetti di investimento innovativi e di transizione digitale e ambientale.
In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la misura, a chi spetta e come presentare domanda. Alla fine dell’articolo mettiamo a vostra disposizione anche il testo del bando da consultare e scaricare.
APPROVATI NUOVI AIUTI PER LE IMPRESE ARTIGIANE IN BASILICATA
Con la Delibera di Giunta Regionale n. 341 del 9 Luglio 2025, la Regione Basilicata ha approvato nuovi aiuti per Imprese artigiane, stanziando 6 milioni di euro per:
- sostenere gli investimenti delle imprese artigiane per migliorarne il posizionamento sui mercati internazionali;
- aumentare la competitività attraverso interventi di ammodernamento tecnologico, di innovazioni tecnologiche di prodotto, di processo e organizzative;
- promuovere processi di transizione digitale e ambientale nella logica di artigianato digitale
Il bando prevede contributi a fondo perduto fino a 200.000 euro per sostenere progetti di investimento innovativi. Le domande potranno essere presentate online a partire dal 9 Settembre 2025.
Scopriamo insieme a chi spettano gli aiuti regionali.
A CHI SPETTANO
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese (MPMI) artigiane che:
- sono costituite, attive e iscritte all’albo delle imprese artigiane presso la Camera di Commercio competente;
- hanno sede operativa in Basilicata e tale sede deve essere coinvolta nel progetto di investimento;
- non hanno ricevuto aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea senza averli restituiti. Inoltre, devono essere in regola con eventuali piani di rientro per contributi revocati o rinunciati;
- non si trovano in stato di fallimento, liquidazione o altre procedure concorsuali (salvo il concordato con continuità aziendale). Inoltre non devono essere imprese in difficoltà secondo il Regolamento UE 651/2014;
- non hanno già ricevuto altri contributi pubblici per le stesse spese.
Non possono accedere agli aiuti le imprese che operano nella produzione primaria di prodotti della pesca, acquacoltura e agricoltura, né quelle che trasformano o commercializzano tali prodotti se l’aiuto è legato a quantità o prezzi. Sono escluse anche le attività connesse all’esportazione o che impongono l’uso di prodotti nazionali rispetto a quelli importati.
COME FUNZIONANO
Gli aiuti funzionano “a domanda” e prevedono l’erogazione di contributi a fondo perduto per sostenere programmi di investimento. I progetti devono avere un valore minimo di 10.000 euro e possono ottenere un contributo massimo di 200.000 euro. Sono ammessi investimenti finalizzati a:
- innovazioni di processo, prodotto o servizio;
- innovazioni organizzative attraverso tecnologie digitali, strategie di marketing innovative, crescita dimensionale dell’impresa e miglioramento della sicurezza aziendale.
Le modalità di agevolazione sono due:
- con il regime “de minimis” (per le imprese che non hanno ricevuto altri aiuti negli ultimi tre anni): in questo caso il contributo copre fino al 75% delle spese, con un tetto massimo di 200.000 euro e un limite cumulativo di 300.000 euro in tre anni;
- con il regime di esenzione previsto dal regolamento europeo (per le imprese che hanno già usufruito di aiuti “de minimis”): in questo caso il contributo è pari al 50% per micro e piccole imprese e al 40% per medie imprese, sempre entro il limite di 200.000 euro. Mentre l’impresa deve contribuire con almeno il 25% dei costi ammissibili.
Le spese ammissibili sono:
- investimenti materiali come suolo, immobili, impianti, macchinari, attrezzature, arredi, hardware e mezzi mobili;
- investimenti immateriali come brevetti, licenze, know-how, software e certificazioni.
Sono finanziabili anche:
- consulenze specialistiche entro il 10% delle spese dirette e comunque fino a 10.000 euro;
- costi di gestione fino al 7% dei costi diretti e fino a 7.000 euro, senza obbligo di rendicontazione. Questi includono spese per nuovo personale, affitto, utenze, promozione e amministrazione.
Vediamo come ottenere gli aiuti.
QUANDO E COME FARE DOMANDA
Le domande di agevolazione devono essere presentate esclusivamente tramite sportello telematico accessibile da questa pagina, dalle ore 8:00 del 9 Settembre 2025 fino alle ore 18:00 dell’8 Novembre 2025. L’autenticazione avviene tramite SPID di livello 2 o superiore, oppure tramite Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o tramite Carta Nazionale dei servizi (CNS).
Le imprese interessate devono predisporre la candidatura in conformità con quanto previsto dal bando, allegando la documentazione scaricabile da questa sezione. Ogni impresa può presentare una sola domanda per l’avviso regionale.
Ad esaminare la procedura è la Regione Basilicata che, dopo aver verificato il progetto, emette il provvedimento di concessione. Il contributo viene erogato su richiesta dell’impresa beneficiaria, in base all’importo concesso:
- in un’unica soluzione per contributi fino a 30.000 euro;
- in due soluzioni per importi tra 30.000 euro e 60.000 euro;
- in tre soluzioni per importi superiori.
BANDO “AIUTI IMPRESE ARTIGIANE” IN BASILICATA
Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (Pdf 1 Mb) del bando del “Aiuti Imprese Artigiane” valido nel 2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere l’articolo sugli incentivi alle assunzioni e la nostra guida sugli aiuti previsti per chi assume, a livello regionale. Poi, vi consigliamo di consultare la nostra guida ai bonus per le imprese attivi nel 2025. Da leggere anche la guida ai bonus per i giovani.
A vostra disposizione anche gli approfondimenti su tutti i contributi a fondo perduto attivi in Italia e tutti i finanziamenti agevolati per le imprese. Da leggere anche la guida agli incentivi per la transizione green, la nostra guida sugli Incubatori e acceleratori di start up in Italia e l’elenco delle misure per l’imprenditoria femminile.
Vi avvisiamo che stati annunciati anche nuovi bonus per le imprese e l’aumento degli stipendi con il Piano Meloni.
Per conoscere tutte le altre agevolazioni è possibile visitare la nostra pagina dedicata gli aiuti per le imprese.
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