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Come si diventa Cavaliere del Lavoro, i requisiti e la selezione


Come ricorda il sito web ufficiale del Mimit, chi diventa Cavaliere del Lavoro riceve un’ambita onorificenza che affonda le sue radici all’inizio del XX secolo. Fu infatti Vittorio Emanuele III, con il regio decreto 168/1901, a istituire uno specifico Ordine cavalleresco nazionale avente lo scopo di riconoscere e premiare i protagonisti del mondo del lavoro distintisi per spirito di iniziativa, coraggio e intelligenza imprenditoriale. Oggi la normativa di riferimento è incentrata sulla legge n. 194 del 1986.

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Chi diventa Cavaliere del Lavoro può apparire nelle notizie di qualche quotidiano o telegiornale: si pensi agli imprenditori o manager che, negli anni, sono riusciti ad agguantare questo ambito riconoscimento, contribuendo in modo significativo alla promozione dell’economia del nostro Paese con la loro attività.

Tra gli ultimi che hanno ottenuto il titolo ci sono ad esempio Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di Luxottica Group, e Claudio Descalzi, AD del gigante energetico Eni.

Ma come diventare Cavaliere del Lavoro? Quali sono i requisiti e le condizioni da rispettare per conquistare l’ambita onorificenza? Ecco di seguito una sintetica guida.

Per quali settori si riceve l’onorificenza

C’è un procedimento molto rigido per stabilire chi ha diritto a questo titolo. Tutte le fasi del processo di selezione sono coordinate dal Ministro dello Sviluppo Economico, che presiede il Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro e, annualmente, con esse è possibile nominare fino a 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, nei seguenti settori:

  • agricoltura;
  • industria;
  • commercio;
  • turismo;
  • servizi;
  • artigianato;
  • attività creditizia e assicurativa.

Chi segnala i futuri Cavalieri del Lavoro e a chi

Può segnalare un candidato per il conferimento della onorificenza qualsiasi:

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  • cittadino;
  • organizzazione;
  • istituzione.

La segnalazione è proponibile al Prefetto territorialmente competente, al Commissario del Governo per le province di Trento e Bolzano, al Presidente della Giunta Regionale della Valle d’Aosta, al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per i cittadini italiani residenti all’estero e per quelli stranieri, e ai Ministri competenti per settore di attività, che provvedono a trasmetterla al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Inoltre, le segnalazioni devono sempre indicare:

  • le generalità del candidato (cognome, nome, luogo e data di nascita);
  • il suo indirizzo di residenza (Comune, Provincia e indirizzo);
  • il suo codice fiscale;
  • la presentazione del candidato e delle attività di riferimento;
  • le motivazioni di merito, ossia il presupposto del conferimento del titolo onorifico;
  • il curriculum vitae del candidato, da cui si evince l’attività di riferimento, datato, sottoscritto e recante il consenso al trattamento dei dati, secondo la normativa vigente.

I requisiti generali per l’attribuzione dell’onorificenza

Ben delimitate dall’art. 3 della legge n. 194, sono le condizioni di accesso al prestigioso riconoscimento. Non ci sono requisiti anagrafici o strettamente formativi, ma una serie di requisiti di ambito etico e comportamentale che, di base, ciascun candidato deve possedere.

Eccoli di seguito, così come indicati nel sito istituzionale del Mimit:

  • aver sempre tenuto una specchiata condotta civile e sociale;
  • aver lavorato in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità nel settore per il quale l’onorificenza è proposta;
  • aver diligentemente adempiuto agli obblighi tributari, previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori;
  • non aver svolto attività economiche e commerciali lesive dell’economia nazionale, né in Italia né all’estero.

Ilrequisito della singolare benemerenza nazionale

Non solo. I candidati all’ottenimento del titolo di Cavaliere del Lavoro devono inoltre dimostrare di possedere una singolare benemerenza nazionale. Gli interessati devono cioè essere segnalati per aver:

  • promosso un incremento notevole dell’economia del Paese, anche attraverso l’innovazione, la ricerca, l’internazionalizzazione e la promozione di nuove attività (start-up);
  • svolto opere finalizzate all’elevazione economica e sociale dei lavoratori, contribuendo in tal modo all’eliminazione dei divari esistenti;
  • operato per lo sviluppo e la cooperazione e in aree e in campi di attività economicamente depressi.

Si noti anche che, ai sensi dell’art. 12 della citata legge n. 194 del 1986, il Ministro (oggi) delle Imprese e del Made in Italy può proporre ogni anno la nomina di non più di due cittadini stranieri che, nella propria attività o azienda, abbiano operato per almeno quindici anni continuativamente a favore della economia italiana.

Come funziona il procedimento di selezione

Come è intuibile, l’esame delle candidature è svolto con estremo rigore e attenzione al possesso di tutti i requisiti. È prevista una votazione del Consiglio dell’Ordine a seguito delle risultanze istruttorie, per accertare requisiti e benemerenze. Successivamente, il Ministro dello Sviluppo Economico sottopone al Capo dello Stato una rosa ristretta di candidati, fra quelli ritenuti idonei dal Consiglio.

Rientrando tra i suoi poteri, il Presidente della Repubblica ha l’ultima parola in merito ed è infatti suo il compito, ogni anno, dell’attribuzione delle 25 onorificenze, in tempo utile per darne notizia in occasione della Festa della Repubblica (2 giugno).

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Dopo la sua decisione con apposito decreto, l’onorificenza, con consegna delle speciali decorazioni, è formalmente attribuita con una solenne cerimonia al Quirinale, che si svolge tra ottobre e novembre alla partecipazione delle autorità istituzionali e di tutti i Cavalieri del Lavoro già nominati.

Ricordiamo infine che le decorazioni hanno la forma di croce d’oro piena, smaltata verde e caricata di uno scudo tondo, il quale da un lato presenta l’emblema della Repubblica e dall’altro la dicitura Al merito del lavoro – 1901. La croce è sorretta con un collare di nastro listato da una banda di colore rosso fra due bande verdi.





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