La Corte costituzionale, con la sentenza n. 134 del 28 luglio 2025, è intervenuta sul delicato tema dell’installazione di impianti a biomasse nei parchi nazionali e regionali, censurando parte della legge della Regione Calabria n. 36 del 2024. L’intervento del giudice delle leggi si è concentrato, in particolare, sull’articolo 14, commi 1 e 2 della suddetta normativa regionale, dichiarandone l’illegittimità costituzionale.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 138 del 28 luglio 2025, ha respinto la questione di legittimità costituzionale sollevata in merito all’articolo 80, comma 4, secondo periodo, del decreto legislativo n. 50 del 2016 – meglio noto come Codice dei contratti pubblici. Il passaggio normativo contestato stabilisce che la violazione definitivamente accertata degli obblighi di pagamento di imposte e tasse è da considerarsi automaticamente grave, e come tale comporta l’esclusione del soggetto inadempiente dalla partecipazione a procedure di affidamento di contratti pubblici.
La sentenza n. 135 del 2025 della Corte costituzionale interviene con rilievo decisivo sulla questione del tetto massimo alle retribuzioni nel pubblico impiego, chiarendo che tale limite deve includere anche gli emolumenti derivanti da indennità di mandato elettorale spettanti ai componenti togati eletti negli organi di autogoverno della magistratura ordinaria e speciale. Il punto centrale della decisione riguarda l’articolo 13, comma 1, del decreto-legge n. 66 del 2014, convertito in legge, nella parte in cui fissava un importo fisso massimo pari a 240.000 euro lordi annui per i dipendenti pubblici, in luogo del precedente criterio parametrico riferito al trattamento economico onnicomprensivo del primo presidente della Corte di cassazione.
Con la Risposta n. 11 del 28 luglio 2025 a un’istanza di consulenza giuridica, l’Agenzia delle Entrate torna a pronunciarsi in maniera dettagliata sulle modalità di assolvimento degli obblighi relativi al monitoraggio fiscale e all’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero), quando si ha a che fare con quote di fondi esteri non negoziati in mercati regolamentati. Le indicazioni sono rivolte, in particolare, a persone fisiche residenti in Italia non esercenti attività d’impresa, che detengono partecipazioni in OICR esteri non immobiliari.
Con la Circolare n. 70806 del 28 luglio 2025, la Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese ha disciplinato in modo puntuale le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni Smart & Start Italia da parte di start-up italiane che sviluppano progetti di innovazione in partenariato con imprese francesi. La misura è adottata in attuazione dell’articolo 5 del decreto 23 gennaio 2025, nel quadro del Trattato del Quirinale, sottoscritto tra Italia e Francia per rafforzare la cooperazione economica, industriale e digitale.
Con la R.M. 47/E del 28 luglio 2025, la Direzione Centrale Servizi Istituzionali e di Riscossione dell’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo 6045, da utilizzare per il versamento dell’IVA dovuta dal committente in nome e per conto del prestatore, nell’ambito dell’opzione prevista dal regime transitorio disciplinato dall’articolo 1, comma 59, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207. Il codice tributo 6045 per il versamento tramite F24 Per rendere operativo il nuovo meccanismo, la Risoluzione istituisce il seguente codice tributo: 6045 denominato IVA – inversione contabile settore logistica – regime opzionale di cui all’articolo 1, comma 59, della legge 30 dicembre 2024, n. 207.
Con le sentenze gemelle n. 17111 e 17112 del 25 giugno 2025, la Sezione tributaria della Corte di cassazione ha affrontato nuovamente un tema di grande attualità e impatto pratico: la detraibilità dell’IVA sulle spese legali sostenute da una società per la difesa penale dei propri amministratori o dipendenti coinvolti in procedimenti giudiziari. L’esito delle pronunce ha confermato l’indetraibilità dell’imposta, ribadendo l’assenza di un nesso diretto con l’attività economica dell’impresa.
Con il provvedimento n. 309107/2025 del 28 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha ufficializzato l’adozione del modello di comunicazione dell’opzione per il regime speciale previsto dall’articolo 1, comma 60, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, riguardante le prestazioni di servizi rese nei confronti di imprese attive nei settori del trasporto, della movimentazione merci e della logistica. Ambito Applicativo dell’Opzione Il modello approvato consente di esercitare l’opzione per l’applicazione del meccanismo di reverse charge previsto dal regime transitorio introdotto dall’articolo 1, comma 59, della Legge n. 207/2024.
Il D.M. 22/07/2025 disciplina, ai sensi dell’art. 4, co. 5, del DPCM 15/09/2023 (che reca le disposizioni in materia di certificazione attestante la qualificazione delle attività di R&S, di innovazione tecnologica e di design e ideazione) le modalità, i termini e gli adempimenti per lo scambio di comunicazioni, informazioni e segnalazioni tra il Mimit e l’Agenzia Entrate (che individuano e comunicano i rispettivi referenti e gestiscono i sistemi informativi) ai fini delle attività di vigilanza e di controllo delle certificazioni e della corretta applicazione delle disposizioni agevolative oggetto del medesimo DPCM.
Il D.M. 17/07/2025 ha aggiornato l’Avviso Pubblico che disciplina l’apertura dello sportello per presentare le domande di accesso ai contributi per le spese sostenute per gli impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti, inseriti all’interno delle CER e dei sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili, ubicati in Comuni con popolazione inferiore a 50.000 abitanti. Le risorse per la misura sono pari a 2.200.000.000.
L’art. 6 della L. 36/2024 prevede la concessione di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, agli imprenditori agricoli di età superiore a 18 e inferiore a 41 anni compiuti che abbiano iniziato l’attività a decorrere dall’1/01/2021, per la partecipazione a corsi di formazione attinenti alla gestione dell’azienda agricola.
Sono in arrivo importanti modifiche alla disciplina dei familiari fiscalmente a carico del lavoratore dipendente: lo schema di decreto cd. Correttivo-ter della Riforma fiscale, approvato dal CdM del 14/07/025, intervenendo sul disposto dell’art. 12 Tuir, prevede, infatti, un parziale dietrofront, con effetti retroattivi, rispetto alle novità introdotte dal 1/01/2025 dalla Legge di Bilancio 2025.
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