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Dazi Usa, Trump vede von der Leyen: accordo raggiunto con Ue. DIRETTA


Stati Uniti e Unione europea hanno raggiunto un accordo quadro sui dazi, nella giornata in cui il leader Usa Donald Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si sono incontrati Scozia, nel lussuoso Golf Club di Turnberry. Confermata la tariffa base del 15% sulla maggioranza dei beni importati dall’Europa, come \”auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici\”, ha spiegato von der Leyen. Concordati \”dazi zero per zero\” su una serie di prodotti strategici, tra cui tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Non c’è ancora una decisione finale per il settore degli alcolici. I dettagli dell’intesa verranno comunque chiariti nelle prossime settimane.\n

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Il tycoon parla di un \”buon accordo che ci avvicinerà, una partnership in un certo senso\”, mentre la presidente della Commissione ricorda le \”trattative difficili\”, che hanno però portato a una \”buona conclusione\”. L’accordo in sé va oltre il semplice consenso sull’aliquota da applicare alle importazioni. L’Ue, ha detto Trump, dagli Stati Uniti acquisterà 750 miliardi di energia \”e un’enorme quantità di equipaggiamento militare\”. Meloni, Salvini e Tajani in una nota congiunta: \”Intesa scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili\”. E si dicono pronti \”ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi\”.

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\”La soluzione negoziata\” sui dazi \”è un risultato a cui le Istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell’Atlantico\”, scrivono la premier Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. L’esecutivo, aggiungono, \”continuerà a perseguire l’obiettivo di mantenere salda l’unità dell’Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali\”. L’intesa tra Washington e Bruxelles, scrivono, \”garantisce stabilità, aspetto fondamentale per i rapporti tra due sistemi economici e imprenditoriali fortemente interconnessi tra loro, come sono quelli dell’Unione Europea e degli Stati Uniti\”.

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Il governo italiano si dice pronto \”ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi\”.

“,”postId”:”06e8e081-78f2-4d18-8f81-98976d44ee21″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T20:06:59.742Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T22:06:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Governo italiano: \”Sostenibile 15%, ma a Bruxelles chiediamo meno burocrazia\””,”content”:”

La presidente del Consiglio Meloni e i vicepremier Tajani e Salvani, \”nelle more di valutare i dettagli dell’intesa\”, definiscono \”sostenibile la base dell’accordo sui dazi al 15%, soprattutto se questa percentuale ricomprende e non si somma ai dazi precedenti, come invece era previsto inizialmente\”. Poi, nella nota congiunta di commento all’accordo, aggiungono: \”Continuiamo a lavorare a Bruxelles per rafforzare il Mercato Unico, semplificare le nostre regole, tagliare la burocrazia, diversificare le relazioni commerciali e ridurre le nostre dipendenze\”. 

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\”Il governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili\”, si legge in una nota congiunta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

“,”postId”:”bf2035c6-a87f-4342-ad2a-e5e71c625425″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:45:00.987Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:45:00+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Irlanda, Italia e Germania i Paesi Ue più esposti ai dazi”,”content”:”

L’Irlanda è il Paese Ue più esposto ai dazi americani, seguita a stretto giro da Italia, Germania e Francia, secondo i risultati di uno studio del think tank Bruegel, che ha stimato l’impatto di tariffe tra il 15 e il 30% nei 27 Stati Ue, in relazione ai posti di lavoro legati all’export oltreoceano. In Irlanda, il 13% dell’occupazione è legato a settori vulnerabili come chimica, agroalimentare e riparazioni, un dato che sale ulteriormente includendo i farmaci. L’Italia segue con un’esposizione all’11%, trainata da auto, moda e farmaceutica. Germania e Francia si attestano attorno al 9%, con pesi diversi tra automotive, beni industriali e lusso.

“,”postId”:”a3225ee7-364e-4efd-89b6-50eccb3dc043″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:31:41.937Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:31:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Manca decisione su alcolici e superalcolici”,”content”:”

Uno dei punti più critici delle trattative, quello che riguarda alcol, superalcolici e vino \”non c’è una decisione\”: è una questione che \”deve essere risolta nei prossimi giorni\”, ha detto la presidente della Commissione Ue von der Leyen.

“,”postId”:”a05cdb12-358f-4024-914f-3bf96b1d3fc2″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:30:07.839Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:30:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Von der Leyen: \”Oggi raggiunto accordo quadro, seguiranno dettagli\””,”content”:”

Ursula von der Leyen precisa che con Washington è stato raggiunto un accordo fornisce \”un quadro normativo\” i cui dettagli devono essere chiariti nelle prossime settimane\” e sulla base al quale \”ridurremo ulteriormente i dazi su più prodotti, affronteremo le barriere non tariffarie e coopereremo per la sicurezza economica\”. 

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“,”postId”:”d18ff85e-ba75-4aff-85b9-b514d281e2f9″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:27:50.989Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:27:50+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Tajani: \”Accordo Ue-Usa sui dazi scongiura guerra commerciale\””,”social”:{“socialType”:”twitter”,”src”:”https://publish.twitter.com/?url=https://twitter.com/Antonio_Tajani/status/1949545594776645689#”,”cookieAllowed”:true},”postId”:”b1c1bb6f-359b-40ec-a674-9dba69b4c259″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:25:36.179Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:25:36+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Il settore dell’automotive”,”content”:”

Il settore auto \”oggi deve pagare il 27,5% di dazi. Sono il 25% più 2,5%. Da quel livello siamo scesi al 15%\” che \”non è da sottovalutare, ma è il massimo che siamo riusciti a ottenere\”, ha evidenziato Ursula von der Leyen.

“,”postId”:”b83b6c45-0ff3-4213-baff-802530cbb194″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:25:07.205Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:25:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”La tariffa sui farmaci”,”content”:”

\”Per quanto riguarda l’Unione Europea, è stato concordato che il 15% sarà destinato ai prodotti farmaceutici. Qualunque siano le decisioni future del presidente degli Stati Uniti, come gestire i prodotti farmaceutici in generale, a livello globale, questo è un altro discorso\”, ha poi sottolineato von der Leyen, commentando le parole di Donald Trump, secondo cui il settore farmaceutico \”non avrebbe fatto parte\” dell’accordo tra Stati Uniti e Ue sui dazi.

“,”postId”:”a9f3041b-f8e2-435f-af41-1c3110b21922″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:12:48.028Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:12:48+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Von der Leyen: \”Su acciaio e alluminio tornare a quota storica di tariffe\””,”content”:”

Su acciaio e alluminio, due comparti non coperti dall’accordo siglato oggi, \”sostanzialmente si tratta di tornare, come nel caso del Regno Unito, alla quota storica\” di tariffe. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

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“,”postId”:”47f1e15b-0b88-4650-8187-197dbff11218″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T19:09:45.369Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T21:09:45+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Berlino, con l’accordo sui dazi evitata escalation inutile “,”content”:”

Berlino accoglie con favore l’accordo con Washington sui dazi che \”evita un’escalation inutile\”.

“,”postId”:”7a98b77d-b18b-48e5-9274-4b6bcb7d2c7d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:47:41.605Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:47:41+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Von der Leyen: \”Sostituiremo petrolio-gas russi con gli Usa\””,”content”:”

Con gli Usa \”aumenteremo anche la nostra cooperazione energetica. Gli acquisti di prodotti energetici statunitensi diversificheranno le nostre fonti di approvvigionamento e contribuiranno alla sicurezza energetica dell’Europa. Sostituiremo il gas e il petrolio russi con acquisti significativi di Gnl e combustibili nucleari statunitensi. I chip di intelligenza artificiale statunitensi contribuiranno ad alimentare le nostre gigafactory di intelligenza artificiale\”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

“,”postId”:”e6ba52a9-62aa-4171-acae-c7d449853e90″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:44:55.543Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:44:55+0200″,”altBackground”:false,”title”:”M5s: \”Disfatta per von der Leyen e Meloni\””,”content”:”

\”Doveva essere zero a zero sui dazi, invece Ursula e la ‘pontiera’ Meloni rimediano una disfatta bella e buona. Tra l’altro ai dazi del 15%, come denunciato da settimane da tutte le principali associazioni imprenditoriali, bisogna aggiungere anche la svalutazione del dollaro, da inizio anno ormai del 13%, che penalizza ancor di più le esportazioni europee e italiane. L’appiattimento europeo e italiano è stato agghiacciante. Ancor prima delle trattative, e poi durante, Italia e Ue avevano concesso di tutto a Trump: incremento delle spese in armi al 5% del Pil entro il 2035 deciso in sede Nato; esenzione delle multinazionali Usa dalla global minimum tax decisa in sede G7; atteggiamento subalterno sulla web tax; maggiori acquisti di armi a stelle e strisce e del più costoso Gnl (gas naturale liquefatto) americano, già decisi dal Piano Tajani per l’export redatto fine marzo 2025, con l’Italia che nei primi sei mesi dell’anno ha già raddoppiato gli acquisti dello stesso Gnl americano, con costi che si rifletteranno sulle già salate bollette italiane. Adesso parte la conta dei danni, con Confindustria che aveva stimato 23 miliardi di minor export con i dazi al 15% e circa 100mila posti di lavoro a rischio. Molti settori avranno ripercussioni negative. Il tutto a impattare su un’economia italiana che il Governo Meloni ha già ridotto a tre anni consecutivi di crescita zero e a 29 mesi su 31 di Governo con un calo della produzione industriale. Alla prova dei fatti la ‘sovranista’ Meloni sì è rivelata una premier che più appiattita non si può. I toni battaglieri della Meloni di lotta e opposizione hanno lasciato il posto a timidi pigolii\”. Lo comunicano i una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.

“,”postId”:”7af25e2d-7635-420e-931b-fe9efb6055ee”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:44:11.197Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:44:11+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Von der Leyen: \”Con Usa dazi zero su prodotti strategici\””,”content”:”

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\”Oggi abbiamo anche concordato dazi ‘zero per zero’ su una serie di prodotti strategici. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco\”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

“,”postId”:”342efcd9-8b15-4d89-b392-684d62189059″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:41:01.434Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:41:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”L’accordo piacerà anche a Londra\””,”content”:”

L’accordo sui dazi con l’Ue piacerà anche al premier britannico Keir Starmer, anche se il Regno Unito \”non è coinvolto\”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump dopo il raggiungimento dell’intesa con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ricordando che Washington ha già concluso in precedenza un accordo con Londra in merito, in quanto il Regno non è più parte dell’Unione dopo la Brexit. \”Ne sarà molto felice\”, ha sottolineato Trump riferendosi a Starmer. La dichiarazione del presidente, in visita \”privata\” in Scozia nonostante la portata dell’accordo raggiunto oggi, avviene alla vigilia dell’incontro di domani col primo ministro laburista.

“,”postId”:”63f5ea93-8fe3-4da4-8cd9-aff2b90db41e”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:40:01.009Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:40:01+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Ecco i settori cui si applicano i dazi al 15%”,”content”:”

Con gli Usa \”ci siamo stabilizzati su un’unica aliquota tariffaria del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell’Ue. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei settori, tra cui auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Questo 15% rappresenta un limite massimo\” ed è \”tutto compreso. Ciò garantisce la necessaria chiarezza ai nostri cittadini e alle nostre imprese, un aspetto assolutamente cruciale\”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

“,”postId”:”30f6b93d-223f-4a0d-806c-b000df4b10c7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:19:40.267Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:19:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Ue acquisterà 750 miliardi di energia ed equipaggiamento militare Usa\””,”content”:”

L’Unione europea acquisterà 750 miliardi di dollari di energia (e non 150 come precedentemente riportato dal pool di giornalisti al seguito del presidente americano). Lo ha spiegato Donald Trump, che annuncia come l’Europa acquisterà anche \”un’enorme quantità di equipaggiamento militare. Non sappiamo a quanto ammonta, ma la buona notizia è che produciamo il miglior equipaggiamento militare al mondo\”.

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“,”postId”:”76a8d133-855e-4412-ac63-5cfe667d0141″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:17:20.315Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:17:20+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dazi, Cna: \”Aliquota 15% molto pesante per Made in Italy, servono sostegni\””,”content”:”

\”Un livello dei dazi al 15% provocherà effetti comunque molto pesanti sull’export italiano che vanno a sommarsi all’apprezzamento degli ultimi mesi dell’euro sul dollaro di quasi il 15%\”, afferma la Cna giudicando \”non soddisfacente\” l’intesa raggiunta tra Usa e Ue.\”L’Italia è uno dei principali esportatori negli Stati Uniti e quindi qualsiasi innalzamento dei dazi avrebbe riflessi molto negativi, in particolare sul sistema delle piccole imprese\”, afferma la Cna, evidenziando che ai 67 miliardi di euro di vendite dirette, occorre sommare circa 40 miliardi di flussi indiretti che in larga parte sono beni intermedi nei settori della meccanica e della moda dove è prevalente la presenza delle piccole imprese. \”Si scrive 15 ma si legge 30% – commenta il Presidente della Cna Dario Costantini – ed è una tassa ingiusta e sproporzionata che penalizza il Made in Italy ma avrà riflessi negativi anche sull’economia americana.

“,”postId”:”e962fb88-044c-4e73-ab4d-82a61119a468″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:09:03.139Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:09:03+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Meloni: \”Bene accordo, ma devo vedere dettagli\””,”content”:”

\”Considero positivo che ci sia un accordo ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare nel meglio\”. Così la premier Giorgia Meloni sull’accordo Usa-Ue.

“,”postId”:”7a0c2878-1447-436a-b322-7974ea099b2a”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:06:56.065Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:06:56+0200″,”image”:{“imgSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/3092770605747373367296673966507074936650/external-upload/liveblog-manager/tg24/2025/07/27/trump_von_der_leyen_getty2.jpg”,”imgAlt”:”von der leyen e trump”,”imgCredits”:”©Getty”,”imgCaption”:null},”altBackground”:true,”title”:”Von der Leyen: \”Trattative difficili giunte a una buona conclusione\””,”content”:”

\”Sono state trattative difficili, lo sapevo dall’inizio ed è stato davvero molto difficile, ma siamo giunti a una buona conclusione\”, ha detto Ursula von der Leyen, al termine del bilaterale con Donald Trump in Scozia.

“,”postId”:”69aea31e-5d0d-415d-94c7-5b864dad0708″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T18:04:24.442Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T20:04:24+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Calenda: \”Von der Leyen ha fatto la figura da scolaretta, mandarla via\””,”content”:”

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Quello presentato da Trump non è un accordo ma una capitolazione dell’Europa. Tariffe a zero vs 15% e acquisti di energia e armi più 600 miliardi di investimenti europei in USA. Stasera mi vergogno di essere europeo. Von der Leyen ha fatto la figura della scolaretta e dovrebbe essere mandata via seduta stante\”. Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

“,”postId”:”d5a75d21-9e60-4072-b108-6ec1e28df816″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T17:56:30.942Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T19:56:30+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Von der Leyen: \”Intesa ridarà stabilità\””,”content”:”

Per Ursula von der Leyen, l’intesa sui dazi tra Usa e Ue ridarà \”stabilità\”.

“,”postId”:”d6c23f8e-ad6e-4b9d-b420-77b36ddb189f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T17:54:07.346Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T19:54:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Accordo con l’Ue è buono per tutti, ci avvicinerà\””,”content”:”

\”Un buon accordo per tutti\”, ha detto Donald Trump dopo aver annunciato l’intesa con l’Ue: \”Ci avvicinerà… è una partnership, in un certo senso\”.

“,”postId”:”33153a7a-dab6-4698-b160-b07819818a5f”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T17:41:07.608Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T19:41:07+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Nessun cambiamento su acciaio e alluminio”,”content”:”

\”Per quanto riguarda acciaio e alluminio non cambierà nulla, è una questione che non sarà modificata\”, ha spiegato Donald Trump.

“,”postId”:”250a7eb2-56f1-4543-a696-8d21cb028048″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T17:39:02.127Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T19:39:02+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump: \”Accordo imponente\””,”content”:”

\”Abbiamo raggiunto un accordo che è imponente e su cui abbiamo lavorato per mesi\”, ha detto Donald Trump dopo l’incontro con Ursula von der Leyen in Scozia.

“,”postId”:”a347fce5-964e-43d0-96fe-ab0c4ff178d7″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T17:36:43.380Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T19:36:43+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Accordo raggiunto Usa-Ue sui dazi”,”content”:”

Stati Uniti e Unione europea hanno raggiunto un accordo sui dazi.

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Il settore farmaceutico non farà parte dell’eventuale accordo tra Stati Uniti e Ue sui dazi, fa sapere Donald Trump: \”Fondamentalmente i prodotti farmaceutici non ne faranno parte, perchè dobbiamo produrli negli Stati Uniti. Non possiamo trovarci in una posizione in cui dobbiamo dipendere da altri Paesi\”.

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Donald Trump ha detto di non avere intenzione di abbassare i dazi per l’Unione europea \”oltre il 15%\”.

“,”postId”:”453cdffb-658e-4bda-94b6-91294cb3b197″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T16:09:59.542Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T18:09:59+0200″,”altBackground”:false,”title”:” Trump: \”Se ci sarà accordo con l’Ue lo sapremo tra un’ora\””,”content”:”

\”Un’ora\”. Questa la stima di Donald Trump sulla durata per l’incontro in Scozia con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. \”Se ci sarà l’accordo lo sapremo da un’ora\”, ha detto.

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\”Ora tocca a noi. Se avremo successo sarà l’accordo\” commerciale \”più grande mai raggiunto\”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Scozia, durante un punto stampa con il presidente americano Donald Trump. \”Insieme rappresentiamo le due più grandi economie del mondo e il rapporto commerciale più importante a livello globale\”, ha evidenziato.

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\”Abbiamo il 50% di possibilità di chiudere l’accordo con l’Ue\”. Lo ha ribadito Donald Trump confessando di \”non essere di buon umore\” rispetto all’intesa con l’Unione europea. \”Non sono di buon umore, ma non per colpa del golf, il golf è sempre bello\”, ha aggiunto.

“,”postId”:”cebd82aa-482d-4094-abce-d262d7c8d7f6″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T16:03:38.244Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T18:03:38+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Trump, con l’Ue sarà l’accordo più grande di sempre”,”content”:”

\”Lo concluderemo, quello con l’Ue sarà l’accordo più grande di sempre. La partnerhsip tra Ue e Usa è la più grande, dobbiamo provarci\”, ha detto Donald Trump. 

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\”Ursula ha fatto un gran lavoro per l’Ue, non per noi\”, ha detto Donald Trump in Scozia prima del colloquio sottolineando che \”è un onore vedere la presidente della Commissione europea\”, ha detto.

“,”postId”:”c7beb4f7-92a5-4327-a43b-9925d77b268c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T15:19:26.052Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T17:19:26+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Cottarelli: \”Da dazi e dollaro impatto 20%, ma non sarà tracollo\””,”content”:”

Sommando i dazi e il dollaro debole, l’impatto complessivo è \”un po’ superiore al 20%\” ma è \”molto difficile\” stimare quanti miliardi perderemo: qualunque numero è \”campato per aria\”. Certo è che già in passato ci siamo trovati di fronte ad una forte svalutazione del dollaro e \”non è che le nostre esportazioni sono scomparse\”: \”ci sarà un prezzo da pagare, esporteremo di meno, ma non è un tracollo completo\”. Lo dice Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio Conti pubblici, interpellato dall’ANSA.

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In foto: il resort-golf club di lusso che la famiglia Trump possiede a Turnberry.

“,”postId”:”db149164-df33-45a8-8526-74e40b2df531″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-07-27T14:22:40.988Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T16:22:40+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Dazi Trump, è vero che gli Usa sono stati “derubati per decenni” dall’Ue? I DATI”,”postId”:”17d772a4-39d7-4f19-8ded-6fb4613cdbe4″,”postLink”:{“title”:”Dazi Trump, quanto pesa lo squilibrio commerciale con l’Ue? I dati”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/07/15/dazi-trump-usa-derubati-dati”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/a035cc7afef5a031e9259c0a381bcafbe4512df7/skytg24/it/mondo/2025/07/15/dazi-trump-ue/dazi_trump_ue_hero_ansa.jpg?im=Resize,width=565″}},{“timestamp”:”2025-07-27T13:52:51.545Z”,”timestampUtcIt”:”2025-07-27T15:52:51+0200″,”altBackground”:false,”title”:”Usa, scadenza dei dazi al primo agosto non sarà prorogata “,”content”:”

La scadenza per i dazi del 1° agosto \”è definitiva, quindi niente proroghe, niente più periodi di grazia\”, ha detto il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick. 

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Donald Trump, mentre giocava a golf nel suo resort a Turnberry in Scozia, ha risposto alla domanda di un giornalista di Sky News affermando che le possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con l’Ue sono \”50-50\”. Alle 17.30 ora italiana è atteso l’incontro tra il presidente Usa e la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen.

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I lavori degli sherpa proseguono. La bozza dell’accordo ruota attorno al 15%. Anzi per la precisione la percentuale della tariffa base dovrebbe essere il 14,8%. Attualmente Washington applica una tariffa del 10% – decisa da Trump nel periodo della sospensione – ai prodotti europei, al quale va aggiunto il 4,8% in vigore nell’era pre-Trump in ossequio alla cosiddetta clausola della Nazione più Favorita. Ma è nelle possibili esenzioni e nelle tariffe settoriali che l’impianto può cadere. Fonti vicine al dossier spiegano che il comparto dell’acciaio e dell’alluminio resta tra i punti più delicati dell’intesa. Lo schema dovrebbe seguire quello dell’accordo tra Usa e Giappone ma è improbabile, come è accaduto con Tokyo, che preveda una precisa quota di investimenti che l’Ue metterà in campo Oltreoceano. Né si prevede che da parte di Trump ci possa essere alcuna assicurazione a non mettere sul piatto, in futuro, nuove indagini commerciali che preludano a successive tariffe. Il Digital Service Act e il Digital Markert Act, ovvero il regolamento europeo per i servizi digitali, resteranno fuori dalla trattativa.

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Una manciata d’ore per capire se in Scozia sarà \”deal\” o \”no deal\”. Ursula von der Leyen e il commissario Ue Maros Sefcovic stanno limando i preparativi prima dell’incontro al Golf Club di Turnberry, nella Scozia Sud-Occidentale. La delegazione europea è attesa da Donald Trump dopo pranzo ma l’incontro vero e proprio – il formato sarà 4+4 – inizierà alle 17.30. A parteciparvi, dalla parte americana, saranno anche il segretario al Commercio Howard Lutnick e l’altro caponegoziatore, Jamieson Greer.

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Durante il viaggio in Scozia, Donald Trump si è dedicato anche al golf. Il 79enne presidente Usa si è goduto il green in uno dei due resort-golf club di lusso che la sua famiglia possiede nel verde della nazione settentrionale del Regno Unito, terra d’origine di sua madre: quello di Turnberry, nella pittoresca contea dell’Ayrshire. Da lunedì dovrebbe spostarsi invece nel secondo resort scozzese di sua proprietà, a Menie, nell’Aberdeenshire, dove inaugurerà un nuovo campo per golfisti vip, destinato a essere aperto alla clientela dal 13 agosto.

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Anche i vertici del team negoziale americano per il Commercio, il segretario Howard Lutnick e l’ambasciatore Jamieson Greer, saranno oggi a Turnberry, nel sud-ovest della Scozia, per affiancare Donald Trump nel faccia a faccia con Ursula von der Leyen, considerato l’ultimo sforzo per raggiungere l’intesa di principio sui dazi. La notizia è stata anticipata da fonti americane ai media d’Oltreoceano. Al fianco della presidente della Commissione Ue siederà il commissario Maros Sefcovic, che su X si è detto \”lieto\” di unirsi alla numero uno di Palazzo Berlaymont per l’importante confronto.

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Ma nella trattativa sui dazi le contropartite più importanti sono politiche, con l’impegno europeo ad aumentare gli acquisti di armamenti e forniture energetiche Usa. Una duplice promessa già riflessa nell’accordo del 5% sul fronte Nato, nell’intesa siglata da Eni con Venture Global per l’importazione di gnl dalla Louisiana e in quella futura per un reattore nucleare in Slovacchia con possibile regia industriale americana.

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I tecnici europei, riguardo ai dazi, hanno accettato la prospettiva di un’intesa di principio asimmetrica e settoriale. Una logica già collaudata nel 2020 con il cosiddetto lobster deal, quando Bruxelles azzerò i dazi sulle aragoste americane – prodotto iconico del Maine – ottenendo in cambio riduzioni su accendini, detergenti e cristalleria continentale. La digital tax, pur invocata da Parigi e Vienna, è scomparsa sia dal linguaggio delle minacce sia dalla proposta di bilancio Ue 2028-2034, trasformata in moneta di scambio per ottenere le riduzioni tariffarie. Una concessione gradita anche ai tradizionali paradisi fiscali europei delle Big Tech – Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi – da sempre contrari allo slancio riformatore promosso dall’Ocse. Sulla carta, resta l’opzione del bazooka anti-coercizione, ma il suo impiego contro i colossi del web inciampa su incertezze giuridiche e rischi operativi, con possibili effetti collaterali per gli inserzionisti continentali. Accanto alla flessibilità Ue sul tech – estesa anche all’intelligenza artificiale e all’universo delle criptovalute care al tycoon – Bruxelles ha poi snellito il suo secondo pacchetto di contro-dazi, sceso dai 95 miliardi iniziali a 72, risparmiando computer, motori e microscopi Usa.

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Il vertice tra Donald Trump e Ursula von der Leyen, che si terrà a Turnberry nel Sud-Ovest della Scozia, è previsto per le 17.30 (16:30 ora locale). Lo ha fatto sapere la Commissione Ue. Von der Leyen è arrivata in Scozia sabato sera e questa mattina è stata raggiunta dal commissario Ue al Commercio. L’incontro dovrebbe essere seguito da una conferenza stampa ma, al momento, non c’è una conferma ufficiale.

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Appena toccato il suolo scozzese, Donald Trump ha svicolato: \”I punti critici sono forse una ventina. Non è il caso di elencarli tutti\”. Eppure, ogni voce di quella lista è un fronte aperto tra le due sponde dell’Atlantico. E tra i più sensibili c’è la partita delle Big Tech. Nel braccio di ferro con Washington, i negoziatori europei guidati da Maros Sefcovic hanno affinato le armi tra contro-dazi, linee rosse da presidiare e concessioni per ammorbidire il tycoon. Una strategia che ha portato Bruxelles ad accantonare la tanto discussa digital tax, sacrificata sull’altare dell’auspicato compromesso con dazi al 15% ispirato all’accordo siglato da Tokyo. Che, per conquistare il favore del tycoon, ha lasciato sul tavolo ben 550 miliardi di investimenti da incanalare verso il mercato americano.

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Il faccia a faccia tra von der Leyen e Trump avrà luogo nel lussuoso Golf Club di Turnberry, in un luogo ameno ma assediato da misure di sicurezza. L’arrivo di The Donald in Scozia ha scatenato le proteste degli scozzesi. Il quotidiano progressista The National ha accolto Trump definendolo \”il pregiudicato statunitense\”. Diverse centinaia di manifestanti si sono radunate nelle principali città sotto le bandiere del collettivo ‘Stop Trump Coalition’. \”La Scozia odia Trump\”, c’era scritto su alcuni striscioni. Lui, protetto da misure di polizia del valore di 1,4 milioni di sterline, si è limitato a giocare a golf con il figlio e con l’ambasciatore degli Usa a Londra, Warren Stephens.

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Il presidente americano Donald Trump ha già fatto intendere che non parlerà solo di dazi. \”All’Europa dico due cose. Fermate i mulini a vento. State rovinando i vostri Paesi\”. E \”sull’immigrazione, è meglio che vi diate una regolata\”, ha sottolineato. Dal canto suo, Ursula von der Leyen rimarcherà i binari della sua strategia: il sostegno all’Ucraina e a una pace giusta e duratura, la necessità di perseguire la soluzione dei due Stati in Medio Oriente, l’opportunità di regolare secondo il principio del libero scambio i rapporti tra i due principali partner dell’Occidente. E poi c’è il fattore difesa: difficilmente von der Leyen mancherà di ricordare a Trump il sì dei membri europei della Nato al 5% da rispettare da qui al 2035.

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Il numero attorno al quale ruota l’accordo tra Usa e Ue è il 15%, ma è una percentuale che può essere declinata in modi diversi. Per il settore dell’automotive, ad esempio, rappresenta una buona notizia rispetto al 27,5% inaugurato dagli Usa con il Liberation Day. Per alcuni prodotti agroalimentari il numero 15, inoltre, non porterebbe a eccessivi stravolgimenti essendo di fatto già in vigore. Ma i punti interrogativi restano diversi. I farmaci godranno di esenzioni? L’accordo prevede una ingente somma di investimenti europei negli Usa, sulla scia dell’intesa tra Washington e Tokyo? E, soprattutto, il vertice di Turnberry segnerà un cambio di passo nei finora freddini rapporti tra l’Ue e l’America di Donald Trump?

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L’incontro tra Trump e von der Leyen ha preso forma in poche ore, ampliando i temi sul tavolo e incassando via via maggiore importanza per le relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. La presidente della Commissione è partita alla volta della Scozia sabato sera. Poco o nulla filtra dalla sua missione. L’incontro ufficiale con Trump, stando agli ultimi aggiornamenti, è previsto per oggi dopo pranzo ma nulla vieta che i due si vedano nelle ore precedenti. La scarsità di notizie alimenta rumors dai contorni cinematografici, come quelli secondo cui il bilaterale sarà preceduto da un partita a golf sui terreni che affacciano sull’estuario del fiume Clyde. Di certo, von der Leyen sarà raggiunta dal commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, che ha costruito la difficile rete negoziale negli ultimi mesi. La stretta di mano tra i due leader è attesa, la firma finale e formale all’intesa sui dazi potrebbe essere rinviata a un momento successivo. Ma, a quel punto, non ci sarà più bisogno che a porla siano Trump e von der Leyen.

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In Scozia, nel lussuoso Golf Club di Turnberry, si tiene oggi l’incontro tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. Il leader Usa e la presidente della Commissione Ue faranno il punto su alcuni dei dossier internazionali più delicati, da Gaza all’Ucraina. Ma è sui dazi che il bilaterale in Scozia, il primo da quando Trump è alla Casa Bianca, è chiamato a registrare un passo definitivo per l’intesa. Le premesse accontentano i più ottimisti. L’esito finale resta un rebus ancora irrisolto.

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Stati Uniti e Unione europea hanno raggiunto un accordo quadro sui dazi, nella giornata in cui il leader Usa Donald Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si sono incontrati Scozia, nel lussuoso Golf Club di Turnberry. Confermata la tariffa base del 15% sulla maggioranza dei beni importati dall’Europa, come “auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici”, ha spiegato von der Leyen. Concordati “dazi zero per zero” su una serie di prodotti strategici, tra cui tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Non c’è ancora una decisione finale per il settore degli alcolici. I dettagli dell’intesa verranno comunque chiariti nelle prossime settimane.

Il tycoon parla di un “buon accordo che ci avvicinerà, una partnership in un certo senso”, mentre la presidente della Commissione ricorda le “trattative difficili”, che hanno però portato a una “buona conclusione”. L’accordo in sé va oltre il semplice consenso sull’aliquota da applicare alle importazioni. L’Ue, ha detto Trump, dagli Stati Uniti acquisterà 750 miliardi di energia “e un’enorme quantità di equipaggiamento militare“. Meloni, Salvini e Tajani in una nota congiunta: “Intesa scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”. E si dicono pronti “ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi”.

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Governo: “Evitato scontro frontale tra due sponde Atlantico”

“La soluzione negoziata” sui dazi “è un risultato a cui le Istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell’Atlantico”, scrivono la premier Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. L’esecutivo, aggiungono, “continuerà a perseguire l’obiettivo di mantenere salda l’unità dell’Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali”. L’intesa tra Washington e Bruxelles, scrivono, “garantisce stabilità, aspetto fondamentale per i rapporti tra due sistemi economici e imprenditoriali fortemente interconnessi tra loro, come sono quelli dell’Unione Europea e degli Stati Uniti”.

Governo: “Pronti a misure di sostegno per settori più colpiti dai dazi”

Il governo italiano si dice pronto “ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi”.

Governo italiano: “Sostenibile 15%, ma a Bruxelles chiediamo meno burocrazia”

La presidente del Consiglio Meloni e i vicepremier Tajani e Salvani, “nelle more di valutare i dettagli dell’intesa”, definiscono “sostenibile la base dell’accordo sui dazi al 15%, soprattutto se questa percentuale ricomprende e non si somma ai dazi precedenti, come invece era previsto inizialmente”. Poi, nella nota congiunta di commento all’accordo, aggiungono: “Continuiamo a lavorare a Bruxelles per rafforzare il Mercato Unico, semplificare le nostre regole, tagliare la burocrazia, diversificare le relazioni commerciali e ridurre le nostre dipendenze”. 

Meloni-Salvini-Tajani: “Bene l’accordo, scongiura guerra dazi”

“Il governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili”, si legge in una nota congiunta della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

Irlanda, Italia e Germania i Paesi Ue più esposti ai dazi

L’Irlanda è il Paese Ue più esposto ai dazi americani, seguita a stretto giro da Italia, Germania e Francia, secondo i risultati di uno studio del think tank Bruegel, che ha stimato l’impatto di tariffe tra il 15 e il 30% nei 27 Stati Ue, in relazione ai posti di lavoro legati all’export oltreoceano. In Irlanda, il 13% dell’occupazione è legato a settori vulnerabili come chimica, agroalimentare e riparazioni, un dato che sale ulteriormente includendo i farmaci. L’Italia segue con un’esposizione all’11%, trainata da auto, moda e farmaceutica. Germania e Francia si attestano attorno al 9%, con pesi diversi tra automotive, beni industriali e lusso.

Manca decisione su alcolici e superalcolici

Uno dei punti più critici delle trattative, quello che riguarda alcol, superalcolici e vino “non c’è una decisione”: è una questione che “deve essere risolta nei prossimi giorni”, ha detto la presidente della Commissione Ue von der Leyen.

Von der Leyen: “Oggi raggiunto accordo quadro, seguiranno dettagli”

Ursula von der Leyen precisa che con Washington è stato raggiunto un accordo fornisce “un quadro normativo” i cui dettagli devono essere chiariti nelle prossime settimane” e sulla base al quale “ridurremo ulteriormente i dazi su più prodotti, affronteremo le barriere non tariffarie e coopereremo per la sicurezza economica”. 

Tajani: “Accordo Ue-Usa sui dazi scongiura guerra commerciale”

Il settore dell’automotive

Il settore auto “oggi deve pagare il 27,5% di dazi. Sono il 25% più 2,5%. Da quel livello siamo scesi al 15%” che “non è da sottovalutare, ma è il massimo che siamo riusciti a ottenere”, ha evidenziato Ursula von der Leyen.

La tariffa sui farmaci

“Per quanto riguarda l’Unione Europea, è stato concordato che il 15% sarà destinato ai prodotti farmaceutici. Qualunque siano le decisioni future del presidente degli Stati Uniti, come gestire i prodotti farmaceutici in generale, a livello globale, questo è un altro discorso”, ha poi sottolineato von der Leyen, commentando le parole di Donald Trump, secondo cui il settore farmaceutico “non avrebbe fatto parte” dell’accordo tra Stati Uniti e Ue sui dazi.

Von der Leyen: “Su acciaio e alluminio tornare a quota storica di tariffe”

Su acciaio e alluminio, due comparti non coperti dall’accordo siglato oggi, “sostanzialmente si tratta di tornare, come nel caso del Regno Unito, alla quota storica” di tariffe. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

Berlino, con l’accordo sui dazi evitata escalation inutile

Berlino accoglie con favore l’accordo con Washington sui dazi che “evita un’escalation inutile”.

Von der Leyen: “Sostituiremo petrolio-gas russi con gli Usa”

Con gli Usa “aumenteremo anche la nostra cooperazione energetica. Gli acquisti di prodotti energetici statunitensi diversificheranno le nostre fonti di approvvigionamento e contribuiranno alla sicurezza energetica dell’Europa. Sostituiremo il gas e il petrolio russi con acquisti significativi di Gnl e combustibili nucleari statunitensi. I chip di intelligenza artificiale statunitensi contribuiranno ad alimentare le nostre gigafactory di intelligenza artificiale”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

M5s: “Disfatta per von der Leyen e Meloni”

“Doveva essere zero a zero sui dazi, invece Ursula e la ‘pontiera’ Meloni rimediano una disfatta bella e buona. Tra l’altro ai dazi del 15%, come denunciato da settimane da tutte le principali associazioni imprenditoriali, bisogna aggiungere anche la svalutazione del dollaro, da inizio anno ormai del 13%, che penalizza ancor di più le esportazioni europee e italiane. L’appiattimento europeo e italiano è stato agghiacciante. Ancor prima delle trattative, e poi durante, Italia e Ue avevano concesso di tutto a Trump: incremento delle spese in armi al 5% del Pil entro il 2035 deciso in sede Nato; esenzione delle multinazionali Usa dalla global minimum tax decisa in sede G7; atteggiamento subalterno sulla web tax; maggiori acquisti di armi a stelle e strisce e del più costoso Gnl (gas naturale liquefatto) americano, già decisi dal Piano Tajani per l’export redatto fine marzo 2025, con l’Italia che nei primi sei mesi dell’anno ha già raddoppiato gli acquisti dello stesso Gnl americano, con costi che si rifletteranno sulle già salate bollette italiane. Adesso parte la conta dei danni, con Confindustria che aveva stimato 23 miliardi di minor export con i dazi al 15% e circa 100mila posti di lavoro a rischio. Molti settori avranno ripercussioni negative. Il tutto a impattare su un’economia italiana che il Governo Meloni ha già ridotto a tre anni consecutivi di crescita zero e a 29 mesi su 31 di Governo con un calo della produzione industriale. Alla prova dei fatti la ‘sovranista’ Meloni sì è rivelata una premier che più appiattita non si può. I toni battaglieri della Meloni di lotta e opposizione hanno lasciato il posto a timidi pigolii”. Lo comunicano i una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.

Von der Leyen: “Con Usa dazi zero su prodotti strategici”

“Oggi abbiamo anche concordato dazi ‘zero per zero’ su una serie di prodotti strategici. Tra questi rientrano tutti gli aeromobili e i relativi componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni farmaci generici, apparecchiature a semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime essenziali. Continueremo a lavorare per aggiungere altri prodotti a questo elenco”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

Trump: “L’accordo piacerà anche a Londra”

L’accordo sui dazi con l’Ue piacerà anche al premier britannico Keir Starmer, anche se il Regno Unito “non è coinvolto”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump dopo il raggiungimento dell’intesa con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ricordando che Washington ha già concluso in precedenza un accordo con Londra in merito, in quanto il Regno non è più parte dell’Unione dopo la Brexit. “Ne sarà molto felice”, ha sottolineato Trump riferendosi a Starmer. La dichiarazione del presidente, in visita “privata” in Scozia nonostante la portata dell’accordo raggiunto oggi, avviene alla vigilia dell’incontro di domani col primo ministro laburista.

Ecco i settori cui si applicano i dazi al 15%

Con gli Usa “ci siamo stabilizzati su un’unica aliquota tariffaria del 15% per la stragrande maggioranza delle esportazioni dell’Ue. Questa aliquota si applica alla maggior parte dei settori, tra cui auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. Questo 15% rappresenta un limite massimo” ed è “tutto compreso. Ciò garantisce la necessaria chiarezza ai nostri cittadini e alle nostre imprese, un aspetto assolutamente cruciale”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen incontrando i giornalisti prima di ripartire dalla Scozia.

Trump: “Ue acquisterà 750 miliardi di energia ed equipaggiamento militare Usa”

L’Unione europea acquisterà 750 miliardi di dollari di energia (e non 150 come precedentemente riportato dal pool di giornalisti al seguito del presidente americano). Lo ha spiegato Donald Trump, che annuncia come l’Europa acquisterà anche “un’enorme quantità di equipaggiamento militare. Non sappiamo a quanto ammonta, ma la buona notizia è che produciamo il miglior equipaggiamento militare al mondo”.

Dazi, Cna: “Aliquota 15% molto pesante per Made in Italy, servono sostegni”

“Un livello dei dazi al 15% provocherà effetti comunque molto pesanti sull’export italiano che vanno a sommarsi all’apprezzamento degli ultimi mesi dell’euro sul dollaro di quasi il 15%”, afferma la Cna giudicando “non soddisfacente” l’intesa raggiunta tra Usa e Ue.”L’Italia è uno dei principali esportatori negli Stati Uniti e quindi qualsiasi innalzamento dei dazi avrebbe riflessi molto negativi, in particolare sul sistema delle piccole imprese”, afferma la Cna, evidenziando che ai 67 miliardi di euro di vendite dirette, occorre sommare circa 40 miliardi di flussi indiretti che in larga parte sono beni intermedi nei settori della meccanica e della moda dove è prevalente la presenza delle piccole imprese. “Si scrive 15 ma si legge 30% – commenta il Presidente della Cna Dario Costantini – ed è una tassa ingiusta e sproporzionata che penalizza il Made in Italy ma avrà riflessi negativi anche sull’economia americana.

Meloni: “Bene accordo, ma devo vedere dettagli”

“Considero positivo che ci sia un accordo ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare nel meglio”. Così la premier Giorgia Meloni sull’accordo Usa-Ue.

Von der Leyen: “Trattative difficili giunte a una buona conclusione”

“Sono state trattative difficili, lo sapevo dall’inizio ed è stato davvero molto difficile, ma siamo giunti a una buona conclusione”, ha detto Ursula von der Leyen, al termine del bilaterale con Donald Trump in Scozia.

©Getty

Calenda: “Von der Leyen ha fatto la figura da scolaretta, mandarla via”

Quello presentato da Trump non è un accordo ma una capitolazione dell’Europa. Tariffe a zero vs 15% e acquisti di energia e armi più 600 miliardi di investimenti europei in USA. Stasera mi vergogno di essere europeo. Von der Leyen ha fatto la figura della scolaretta e dovrebbe essere mandata via seduta stante”. Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

Von der Leyen: “Intesa ridarà stabilità”

Per Ursula von der Leyen, l’intesa sui dazi tra Usa e Ue ridarà “stabilità”.

Trump: “Accordo con l’Ue è buono per tutti, ci avvicinerà”

“Un buon accordo per tutti”, ha detto Donald Trump dopo aver annunciato l’intesa con l’Ue: “Ci avvicinerà… è una partnership, in un certo senso”.

Nessun cambiamento su acciaio e alluminio

“Per quanto riguarda acciaio e alluminio non cambierà nulla, è una questione che non sarà modificata”, ha spiegato Donald Trump.

Trump: “Accordo imponente”

“Abbiamo raggiunto un accordo che è imponente e su cui abbiamo lavorato per mesi”, ha detto Donald Trump dopo l’incontro con Ursula von der Leyen in Scozia.

Accordo raggiunto Usa-Ue sui dazi

Stati Uniti e Unione europea hanno raggiunto un accordo sui dazi.

Trump: “Settore farmaceutico è escluso da accordo con l’Ue”

Il settore farmaceutico non farà parte dell’eventuale accordo tra Stati Uniti e Ue sui dazi, fa sapere Donald Trump: “Fondamentalmente i prodotti farmaceutici non ne faranno parte, perchè dobbiamo produrli negli Stati Uniti. Non possiamo trovarci in una posizione in cui dobbiamo dipendere da altri Paesi”.

Trump: “Non abbasserò i dazi per l’Ue oltre il 15%”

Donald Trump ha detto di non avere intenzione di abbassare i dazi per l’Unione europea “oltre il 15%”.

Trump: “Se ci sarà accordo con l’Ue lo sapremo tra un’ora”

“Un’ora”. Questa la stima di Donald Trump sulla durata per l’incontro in Scozia con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Se ci sarà l’accordo lo sapremo da un’ora”, ha detto.

Von der Leyen a Trump, se sarà intesa sarà la più grande

“Ora tocca a noi. Se avremo successo sarà l’accordo” commerciale “più grande mai raggiunto”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in Scozia, durante un punto stampa con il presidente americano Donald Trump. “Insieme rappresentiamo le due più grandi economie del mondo e il rapporto commerciale più importante a livello globale”, ha evidenziato.

Trump insiste: “50% di chance di chiudere l’accordo”

“Abbiamo il 50% di possibilità di chiudere l’accordo con l’Ue”. Lo ha ribadito Donald Trump confessando di “non essere di buon umore” rispetto all’intesa con l’Unione europea. “Non sono di buon umore, ma non per colpa del golf, il golf è sempre bello”, ha aggiunto.

Trump, con l’Ue sarà l’accordo più grande di sempre

“Lo concluderemo, quello con l’Ue sarà l’accordo più grande di sempre. La partnerhsip tra Ue e Usa è la più grande, dobbiamo provarci”, ha detto Donald Trump. 

Trump: “Ursula ha fatto gran lavoro per l’Ue, non per noi”

“Ursula ha fatto un gran lavoro per l’Ue, non per noi”, ha detto Donald Trump in Scozia prima del colloquio sottolineando che “è un onore vedere la presidente della Commissione europea”, ha detto.

Cottarelli: “Da dazi e dollaro impatto 20%, ma non sarà tracollo”

Sommando i dazi e il dollaro debole, l’impatto complessivo è “un po’ superiore al 20%” ma è “molto difficile” stimare quanti miliardi perderemo: qualunque numero è “campato per aria”. Certo è che già in passato ci siamo trovati di fronte ad una forte svalutazione del dollaro e “non è che le nostre esportazioni sono scomparse”: “ci sarà un prezzo da pagare, esporteremo di meno, ma non è un tracollo completo”. Lo dice Carlo Cottarelli, economista e direttore dell’Osservatorio Conti pubblici, interpellato dall’ANSA.

Il resort di Turnberry

In foto: il resort-golf club di lusso che la famiglia Trump possiede a Turnberry.

turnberry

©Ansa

Dazi Trump, è vero che gli Usa sono stati “derubati per decenni” dall’Ue? I DATI

Dazi Trump, quanto pesa lo squilibrio commerciale con l’Ue? I dati

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Usa, scadenza dei dazi al primo agosto non sarà prorogata

La scadenza per i dazi del 1° agosto “è definitiva, quindi niente proroghe, niente più periodi di grazia”, ha detto il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick. 

Dazi, Lupi: dialogo unica strada possibile. VIDEO

Trump a Sky News: possibilità accordo con l’Ue 50-50

Donald Trump, mentre giocava a golf nel suo resort a Turnberry in Scozia, ha risposto alla domanda di un giornalista di Sky News affermando che le possibilità che gli Stati Uniti raggiungano un accordo commerciale con l’Ue sono “50-50”. Alle 17.30 ora italiana è atteso l’incontro tra il presidente Usa e la presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen.

Prosegue lavoro degli sherpa

I lavori degli sherpa proseguono. La bozza dell’accordo ruota attorno al 15%. Anzi per la precisione la percentuale della tariffa base dovrebbe essere il 14,8%. Attualmente Washington applica una tariffa del 10% – decisa da Trump nel periodo della sospensione – ai prodotti europei, al quale va aggiunto il 4,8% in vigore nell’era pre-Trump in ossequio alla cosiddetta clausola della Nazione più Favorita. Ma è nelle possibili esenzioni e nelle tariffe settoriali che l’impianto può cadere. Fonti vicine al dossier spiegano che il comparto dell’acciaio e dell’alluminio resta tra i punti più delicati dell’intesa. Lo schema dovrebbe seguire quello dell’accordo tra Usa e Giappone ma è improbabile, come è accaduto con Tokyo, che preveda una precisa quota di investimenti che l’Ue metterà in campo Oltreoceano. Né si prevede che da parte di Trump ci possa essere alcuna assicurazione a non mettere sul piatto, in futuro, nuove indagini commerciali che preludano a successive tariffe. Il Digital Service Act e il Digital Markert Act, ovvero il regolamento europeo per i servizi digitali, resteranno fuori dalla trattativa.

Tra qualche ora il vertice Usa-Ue

Una manciata d’ore per capire se in Scozia sarà “deal” o “no deal”. Ursula von der Leyen e il commissario Ue Maros Sefcovic stanno limando i preparativi prima dell’incontro al Golf Club di Turnberry, nella Scozia Sud-Occidentale. La delegazione europea è attesa da Donald Trump dopo pranzo ma l’incontro vero e proprio – il formato sarà 4+4 – inizierà alle 17.30. A parteciparvi, dalla parte americana, saranno anche il segretario al Commercio Howard Lutnick e l’altro caponegoziatore, Jamieson Greer.

Trump gioca a golf

Durante il viaggio in Scozia, Donald Trump si è dedicato anche al golf. Il 79enne presidente Usa si è goduto il green in uno dei due resort-golf club di lusso che la sua famiglia possiede nel verde della nazione settentrionale del Regno Unito, terra d’origine di sua madre: quello di Turnberry, nella pittoresca contea dell’Ayrshire. Da lunedì dovrebbe spostarsi invece nel secondo resort scozzese di sua proprietà, a Menie, nell’Aberdeenshire, dove inaugurerà un nuovo campo per golfisti vip, destinato a essere aperto alla clientela dal 13 agosto.

Trump in Scozia

©Ansa

Anche Lutnick e Greer in Scozia

Anche i vertici del team negoziale americano per il Commercio, il segretario Howard Lutnick e l’ambasciatore Jamieson Greer, saranno oggi a Turnberry, nel sud-ovest della Scozia, per affiancare Donald Trump nel faccia a faccia con Ursula von der Leyen, considerato l’ultimo sforzo per raggiungere l’intesa di principio sui dazi. La notizia è stata anticipata da fonti americane ai media d’Oltreoceano. Al fianco della presidente della Commissione Ue siederà il commissario Maros Sefcovic, che su X si è detto “lieto” di unirsi alla numero uno di Palazzo Berlaymont per l’importante confronto.

Le contropartite politiche

Ma nella trattativa sui dazi le contropartite più importanti sono politiche, con l’impegno europeo ad aumentare gli acquisti di armamenti e forniture energetiche Usa. Una duplice promessa già riflessa nell’accordo del 5% sul fronte Nato, nell’intesa siglata da Eni con Venture Global per l’importazione di gnl dalla Louisiana e in quella futura per un reattore nucleare in Slovacchia con possibile regia industriale americana.

No alla web tax

I tecnici europei, riguardo ai dazi, hanno accettato la prospettiva di un’intesa di principio asimmetrica e settoriale. Una logica già collaudata nel 2020 con il cosiddetto lobster deal, quando Bruxelles azzerò i dazi sulle aragoste americane – prodotto iconico del Maine – ottenendo in cambio riduzioni su accendini, detergenti e cristalleria continentale. La digital tax, pur invocata da Parigi e Vienna, è scomparsa sia dal linguaggio delle minacce sia dalla proposta di bilancio Ue 2028-2034, trasformata in moneta di scambio per ottenere le riduzioni tariffarie. Una concessione gradita anche ai tradizionali paradisi fiscali europei delle Big Tech – Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi – da sempre contrari allo slancio riformatore promosso dall’Ocse. Sulla carta, resta l’opzione del bazooka anti-coercizione, ma il suo impiego contro i colossi del web inciampa su incertezze giuridiche e rischi operativi, con possibili effetti collaterali per gli inserzionisti continentali. Accanto alla flessibilità Ue sul tech – estesa anche all’intelligenza artificiale e all’universo delle criptovalute care al tycoon – Bruxelles ha poi snellito il suo secondo pacchetto di contro-dazi, sceso dai 95 miliardi iniziali a 72, risparmiando computer, motori e microscopi Usa.

Il vertice alle 17.30

Il vertice tra Donald Trump e Ursula von der Leyen, che si terrà a Turnberry nel Sud-Ovest della Scozia, è previsto per le 17.30 (16:30 ora locale). Lo ha fatto sapere la Commissione Ue. Von der Leyen è arrivata in Scozia sabato sera e questa mattina è stata raggiunta dal commissario Ue al Commercio. L’incontro dovrebbe essere seguito da una conferenza stampa ma, al momento, non c’è una conferma ufficiale.

Le trattative sui dazi

Appena toccato il suolo scozzese, Donald Trump ha svicolato: “I punti critici sono forse una ventina. Non è il caso di elencarli tutti”. Eppure, ogni voce di quella lista è un fronte aperto tra le due sponde dell’Atlantico. E tra i più sensibili c’è la partita delle Big Tech. Nel braccio di ferro con Washington, i negoziatori europei guidati da Maros Sefcovic hanno affinato le armi tra contro-dazi, linee rosse da presidiare e concessioni per ammorbidire il tycoon. Una strategia che ha portato Bruxelles ad accantonare la tanto discussa digital tax, sacrificata sull’altare dell’auspicato compromesso con dazi al 15% ispirato all’accordo siglato da Tokyo. Che, per conquistare il favore del tycoon, ha lasciato sul tavolo ben 550 miliardi di investimenti da incanalare verso il mercato americano.

Trump in Scozia

Il faccia a faccia tra von der Leyen e Trump avrà luogo nel lussuoso Golf Club di Turnberry, in un luogo ameno ma assediato da misure di sicurezza. L’arrivo di The Donald in Scozia ha scatenato le proteste degli scozzesi. Il quotidiano progressista The National ha accolto Trump definendolo “il pregiudicato statunitense”. Diverse centinaia di manifestanti si sono radunate nelle principali città sotto le bandiere del collettivo ‘Stop Trump Coalition’. “La Scozia odia Trump”, c’era scritto su alcuni striscioni. Lui, protetto da misure di polizia del valore di 1,4 milioni di sterline, si è limitato a giocare a golf con il figlio e con l’ambasciatore degli Usa a Londra, Warren Stephens.

Gli altri temi

Il presidente americano Donald Trump ha già fatto intendere che non parlerà solo di dazi. “All’Europa dico due cose. Fermate i mulini a vento. State rovinando i vostri Paesi”. E “sull’immigrazione, è meglio che vi diate una regolata”, ha sottolineato. Dal canto suo, Ursula von der Leyen rimarcherà i binari della sua strategia: il sostegno all’Ucraina e a una pace giusta e duratura, la necessità di perseguire la soluzione dei due Stati in Medio Oriente, l’opportunità di regolare secondo il principio del libero scambio i rapporti tra i due principali partner dell’Occidente. E poi c’è il fattore difesa: difficilmente von der Leyen mancherà di ricordare a Trump il sì dei membri europei della Nato al 5% da rispettare da qui al 2035.

I dubbi

Il numero attorno al quale ruota l’accordo tra Usa e Ue è il 15%, ma è una percentuale che può essere declinata in modi diversi. Per il settore dell’automotive, ad esempio, rappresenta una buona notizia rispetto al 27,5% inaugurato dagli Usa con il Liberation Day. Per alcuni prodotti agroalimentari il numero 15, inoltre, non porterebbe a eccessivi stravolgimenti essendo di fatto già in vigore. Ma i punti interrogativi restano diversi. I farmaci godranno di esenzioni? L’accordo prevede una ingente somma di investimenti europei negli Usa, sulla scia dell’intesa tra Washington e Tokyo? E, soprattutto, il vertice di Turnberry segnerà un cambio di passo nei finora freddini rapporti tra l’Ue e l’America di Donald Trump?

L’incontro Trump-von der Leyen

L’incontro tra Trump e von der Leyen ha preso forma in poche ore, ampliando i temi sul tavolo e incassando via via maggiore importanza per le relazioni tra le due sponde dell’Atlantico. La presidente della Commissione è partita alla volta della Scozia sabato sera. Poco o nulla filtra dalla sua missione. L’incontro ufficiale con Trump, stando agli ultimi aggiornamenti, è previsto per oggi dopo pranzo ma nulla vieta che i due si vedano nelle ore precedenti. La scarsità di notizie alimenta rumors dai contorni cinematografici, come quelli secondo cui il bilaterale sarà preceduto da un partita a golf sui terreni che affacciano sull’estuario del fiume Clyde. Di certo, von der Leyen sarà raggiunta dal commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, che ha costruito la difficile rete negoziale negli ultimi mesi. La stretta di mano tra i due leader è attesa, la firma finale e formale all’intesa sui dazi potrebbe essere rinviata a un momento successivo. Ma, a quel punto, non ci sarà più bisogno che a porla siano Trump e von der Leyen.

Il bilaterale

In Scozia, nel lussuoso Golf Club di Turnberry, si tiene oggi l’incontro tra Donald Trump e Ursula von der Leyen. Il leader Usa e la presidente della Commissione Ue faranno il punto su alcuni dei dossier internazionali più delicati, da Gaza all’Ucraina. Ma è sui dazi che il bilaterale in Scozia, il primo da quando Trump è alla Casa Bianca, è chiamato a registrare un passo definitivo per l’intesa. Le premesse accontentano i più ottimisti. L’esito finale resta un rebus ancora irrisolto.





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