Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

il mercato si contrae del 14%	| BusinessCommunity.it


Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 


idee


Giudici (Politecnico di Milano): l’analisi rivela un rallentamento degli investimenti, tra tassi e nuova regolamentazione europea





Il Regolamento ECSP stabilisce un quadro normativo unico per i fornitori di servizi di crowdfunding destinati alle imprese, richiedendo una serie di adempimenti più onerosi per l’ottenimento dell’autorizzazione. Tra le piattaforme autorizzate, 22 hanno optato per il collocamento di titoli mobiliari (modello equity-based), 14 per prestiti diretti (modello lending-based), mentre 6 operano in entrambi i segmenti.


Giancarlo Giudici, direttore dell’Osservatorio Crowdinvesting, ha commentato la situazione: Siamo in presenza di un momento di difficoltà nel mercato nazionale degli investimenti finanziari veicolati con le piattaforme di crowdfunding, senza che all’orizzonte si intraveda un recupero.


Tra le cause principali del declino, Giudici ha citato l’aumento dei tassi di interesse, l’incertezza dei mercati globali che ha spinto gli investitori verso asset class più liquide e meno rischiose, e l’impatto della nuova regolamentazione ECSP, che ha determinato una selezione tra i player e, per alcuni, uno stop forzato alla raccolta. Un fattore aggiuntivo potrebbe essere una certa delusione derivante da investimenti che non hanno prodotto i risultati attesi.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 




Il crowdinvesting è una forma di finanziamento collettivo che permette a investitori, sia privati che istituzionali, di contribuire a progetti imprenditoriali attraverso piattaforme online. Questo avviene concedendo un prestito (modello lending-based) o sottoscrivendo quote di capitale di rischio (modello equity-based). È un’opportunità sia per gli imprenditori che cercano fondi sia per gli investitori che puntano a rendimenti e alla diversificazione del proprio portafoglio.


Nel comparto dell’equity crowdfunding, le campagne hanno raccolto 110,95 milioni di euro negli ultimi dodici mesi, un valore sostanzialmente invariato rispetto al periodo precedente. Questo porta la raccolta totale di capitale di rischio cumulato a 792,93 milioni di euro.


I progetti immobiliari hanno mostrato una ripresa con un aumento del 32%, mentre quelli non immobiliari hanno continuato a soffrire, registrando un calo del 19%. Le nuove campagne di raccolta di capitale di rischio sono state 160, stabili, con un tasso di successo che si mantiene elevato all’88%. L’incidenza dei progetti immobiliari è salita al 30,6%, pari a 49 progetti.



Il valore medio di raccolta per i progetti non immobiliari negli ultimi sei mesi è stato di 207.133 euro, mentre per i progetti immobiliari ha raggiunto 1.112.955 euro. Per i progetti non immobiliari, viene offerto in media l’8,77% del capitale, e si conferma la prassi di proporre titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento. Nelle campagne immobiliari, sempre più numerose, prevale l’offerta di quote non votanti.


Tra le 1.384 emittenti totali in Italia, le startup innovative hanno perso terreno, rappresentando oggi il 28,6% del totale, a vantaggio delle PMI. A livello geografico, la Lombardia si conferma leader con 565 imprese (40,8%), seguita da Emilia-Romagna (158, 11,4%), Lazio (117, 10,1%), Piemonte (96) e Veneto (84). Al Sud, la Campania è la regione con più emittenti (41, 3%).


Considerando le 141 nuove emittenti degli ultimi dodici mesi, il podio rimane invariato: Lombardia con 50 imprese (35,7%), Emilia-Romagna con 26 (18,6%) e Lazio con 24 (17,1%). Il Mezzogiorno è quasi assente, con soli due casi in Puglia e uno in Molise. I settori più rappresentati restano i servizi di informazione e comunicazione.



Le piattaforme che hanno raccolto più capitale di rischio e pubblicato più campagne (300) dall’inizio delle attività includono Mamacrowd, con 213,23 milioni di euro raccolti (36,75 milioni nell’ultimo anno), seguita da Walliance con 127,17 milioni.


CrowdFundMe si posiziona al terzo posto con 119,68 milioni di euro cumulati, ma la sua crescita nell’ultimo anno la porta al secondo posto per il periodo recente. Permane un significativo divario di genere tra gli investitori: solo il 19% sono donne, sebbene la percentuale sia in progressivo aumento. Dopo le campagne di raccolta, poche aziende riescono a crescere in termini di fatturato e marginalità, e solo una piccola minoranza supera i ricavi previsti nel business plan iniziale. Una ricerca inclusa nel Report indica che, a tre anni dalla campagna, oltre un terzo delle aziende analizzate ha ricavi inferiori a 100.000 euro.


Nel lending crowdfunding, il segmento dei minibond ha visto la conclusione di nove campagne su due portali negli ultimi dodici mesi. La raccolta è stata di 7,65 milioni di euro, un calo significativo del 73% rispetto al periodo precedente, con un cumulato storico di 127,67 milioni di euro.




Il leader in questo ambito è Fundera. Questo comparto resta ridotto e poco sviluppato. Le piattaforme di crowdfunding che erogavano prestiti a persone fisiche sono quasi scomparse dal mercato italiano, acquisite o assorbite da altri attori finanziari. Le piattaforme attive sui prestiti diretti alle imprese hanno raccolto 142,05 milioni di euro negli ultimi mesi. Sia i progetti non immobiliari (-1%) che, soprattutto, quelli immobiliari (-18%) hanno perso terreno. Il cumulato storico raggiunge 646,70 milioni di euro, di cui 529 milioni relativi al settore immobiliare.


Le campagne chiuse negli ultimi dodici mesi sono state 391, tutte di successo. Il valore medio del target di raccolta è di 287.037 euro, e il taglio minimo di investimento è più basso rispetto alle campagne di equity. La scadenza media del prestito è di circa 15 mesi, con rimborso quasi sempre bullet, ovvero il capitale viene rimborsato in un’unica soluzione alla fine del periodo. Il tasso di interesse medio annuo è salito al 10,07% nel primo semestre 2025 (era 9,82% a giugno 2024).




Il leader di mercato nel lending crowdfunding negli ultimi dodici mesi è Recrowd, con 61,12 milioni di euro raccolti e uno storico cumulato di 219,37 milioni. Seguono Ener2Crowd con 16,62 milioni di euro e Trusters con 15,38 milioni, quest’ultima in testa per numero di campagne.


Il real estate crowdfunding ha avuto un ruolo cruciale nel sostenere il mercato del crowdinvesting in Italia negli ultimi due anni. Si tratta tipicamente di progetti a breve-medio termine che mirano alla riqualificazione o alla realizzazione di nuove proprietà immobiliari, con successiva cessione. Il crowdfunding offre un impulso significativo al finanziamento iniziale grazie alla rapidità di raccolta e all’assenza di garanzie reali.


Nell’ultimo anno, i progetti finanziati in questo comparto hanno raccolto 181,76 milioni di euro, un calo del 5,1% rispetto al periodo precedente. I progetti lending hanno sofferto (117,99 milioni), mentre quelli equity hanno recuperato (63,77 milioni). Il primo semestre 2025 ha mostrato un andamento negativo, riportando i livelli di raccolta a quelli del 2022. Il rendimento medio annuale atteso è salito nel primo semestre 2025 al 14,45% per le offerte equity e al 10,42% per quelle lending.




Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari