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Ucraina, Italia in prima linea: oltre 10 mld promessi per la ricostruzione. “Un Investimento sulla Pace”


Annunciato il “contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo equity europeo” per la ricostruzione dell’Ucraina

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L’Italia si afferma come protagonista assoluta nella corsa alla ricostruzione dell’Ucraina, lanciando un messaggio di solidarietà e investimento globale dalla Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina tenutasi a Roma. Il nostro Paese si impegna a fare la differenza, con la Premier Giorgia Meloni che annuncia impegni per oltre 10 miliardi di euro, sottolineando come “investire in Ucraina è un investimento su noi stessi” e invitando gli investitori a non temere, poiché “investire non è un azzardo, è un investimento sulla pace e sulla sicurezza”. Al suo fianco, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani apre i lavori con un appello a iniziare la ricostruzione “mentre la guerra è ancora in corso”, evidenziando le necessità primarie della popolazione ucraina.

L’EVENTO E LE VOCI DEI LEADER

UKRAINE RECOVERY CONFERENCE 2025

La conferenza, ospitata nella capitale, ha visto una partecipazione eccezionalmente ampia e ad alto livello. “La partecipazione così ampia, a così alto livello a questa conferenza, trasmette al mondo un messaggio importante: ognuno di noi è qui per fare la propria parte per un obiettivo comune”, ha dichiarato la Premier Meloni nel suo intervento inaugurale. “Guardare oltre l’insopportabile ingiustizia che da più di tre anni viene inflitta al popolo ucraino e sapere immaginare ora un’Ucraina ricostruita, libera, prospera”. Meloni ha ribadito la volontà di raggiungere questo scopo “non solo aiutando l’Ucraina a difendersi, portando avanti ogni sforzo per la pace ma anche sapendo immaginare il dopo, sapendo costruire quello che è stato distrutto, strade, ponti, scuole, chiese, ospedali”.

IL RUOLO DEL SETTORE PRIVATO ITALIANO E L’INVITO A INVESTIRE

Ad accompagnare le istituzioni, un forte segnale di sostegno arriva dal mondo imprenditoriale italiano. “Oggi sono circa 500 le imprese italiane qui presenti, a dimostrazione che il settore privato, accanto alle istituzioni, è pronto a fare molto per l’Ucraina”, ha sottolineato il Ministro Tajani in apertura della sessione plenaria. Tajani ha inoltre rimarcato l’importanza della difesa dell’Ucraina come una questione che “riguarda tutti quanti noi, riguarda la democrazia”, sottolineando l’importanza di essere “protagonisti nella fase della ricostruzione”. Il Ministro ha enfatizzato la volontà di ricostruire anche “mentre la guerra è ancora in corso”, per non privare la popolazione di infrastrutture fondamentali e per garantire la normalità quotidiana. “Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per garantire la libertà del popolo ucraino. Never alone, Slava Ukraini”, ha concluso Tajani, a nome dell’Italia.

NUOVI STRUMENTI FINANZIARI PER LA RICOSTRUZIONE

La Premier Meloni ha inoltre posto l’accento sulla creazione di nuovi strumenti e meccanismi finanziari per supportare le aziende, fungendo da “moltiplicatore” degli sforzi. A tal proposito, ha annunciato il “contributo determinante dell’Italia alla nascita di un nuovo fondo equity europeo” per la ricostruzione. Meloni ha ribadito con forza che “investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è un azzardo”, ma “un investimento in una nazione che ha dimostrato più resilienza di qualsiasi altra, ma è anche un investimento sulla pace, sulla crescita economica dell’Europa intera, sulla sicurezza dei nostri cittadini”. Il messaggio lanciato agli investitori è chiaro: “Non abbiate paura”.

ANCHE L’UE FA LA SUA PARTE: PACCHETTO DI ACCORDI DA 2,3 MLD

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato oggi un nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro con istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali per sostenere gli sforzi di ripresa e ricostruzione dell’Ucraina. Ciò dimostra il fermo impegno dell’UE per la ripresa dell’Ucraina e il suo futuro nell’UE.

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Il nuovo pacchetto di accordi da 2,3 miliardi di euro, firmati con istituzioni finanziarie pubbliche internazionali e bilaterali nell’ambito del Quadro di Investimento per l’Ucraina, comprende 1,8 miliardi di euro in garanzie sui prestiti e 580 milioni di euro in sovvenzioni. Si prevede che mobiliterà fino a 10 miliardi di euro di investimenti in Ucraina.

Inoltre, mantenendo l’impegno preso alla Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina tenutasi l’anno scorso a Berlino, la Presidente von der Leyen ha annunciato, in un approccio di Squadra Europa, il più grande fondo di capitale proprio in Ucraina: un nuovo Fondo Faro Europeo per la Ricostruzione dell’Ucraina, sostenuto dalla Commissione Europea – attraverso la Banca Europea per gli Investimenti – Francia, Germania, Italia e Polonia.

Con un capitale iniziale di 220 milioni di euro, il Fondo mira a mobilitare 500 milioni di euro entro il 2026 – con ulteriori raccolte fondi previste al miglioramento delle condizioni di sicurezza. Il Fondo Faro promuoverà lo sviluppo di un ecosistema di private equity in Ucraina, attirando nuovo capitale e massimizzando le sinergie con gli attuali attori del mercato.

La Presidente ha dichiarato: “Oggi, l’UE riafferma il suo ruolo di partner più forte dell’Ucraina. Non solo il suo principale donatore, ma un investitore chiave nel suo futuro. Con 2,3 miliardi di euro di accordi firmati, miriamo a sbloccare fino a 10 miliardi di euro di investimenti per ricostruire case, riaprire ospedali, far rivivere le imprese e garantire l’energia. Questa è solidarietà in azione. L’Ucraina si avvicina ogni giorno all’UE — nell’energia, nell’istruzione, nel roaming e nella cultura. L’Europa è con l’Ucraina — oggi e domani.”

NEGLI ACCORDI ODIERNI SUPPORTO A PMI, RICOSTRUZIONE, SICUREZZA ENERGETICA E TRANSIZIONE VERDE, INFRASTRUTTURE CRITICHE

Gli accordi odierni includono:

Supporto alle PMI: 500 milioni di euro in garanzie e sovvenzioni per aiutare le piccole imprese ucraine, comprese le startup e quelle che impiegano veterani e persone sfollate.
Mobilitazione di investimenti strategici: 600 milioni di euro per progetti su larga scala nel settore privato in settori chiave come energia, trasporti e manifattura.

Ricostruzione di città e comunità: 520 milioni di euro per infrastrutture comunali in aree colpite dalla guerra, inclusi sanità, mobilità urbana e alloggi.

Sicurezza energetica e transizione verde: 265 milioni di euro per stabilizzare la rete energetica ucraina, ricostruire la capacità di energia rinnovabile e migliorare l’efficienza energetica.

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Infrastrutture critiche: 310 milioni di euro per riparare e ricostruire infrastrutture critiche, inclusi alloggi, ospedali e strutture mediche.

Con il lancio di questi nuovi programmi di investimento, gli impegni totali dell’UE nell’ambito del Quadro di Investimento per l’Ucraina ammontano ora a 5,7 miliardi di euro, con cui si prevede di mobilitare oltre 18 miliardi di euro di investimenti.



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