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Bcc Barlassina, la banca che investe sui ragazzi e che li premia


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In occasione dell’apertura della nuova filiale di Monza, in via Monte Cervino 8, la Banca di Credito Cooperativo di Barlassina presenta il Premio “Scuolalavoro”, un’iniziativa pensata per rafforzare il legame tra la scuola professionale e il mondo del lavoro artigiano. Il progetto mira a promuovere la collaborazione tra istituzioni scolastiche, imprese, enti locali e associazioni di categoria, confermando l’impegno di BCC Barlassina a favore delle nuove generazioni e dello sviluppo del territorio.

Chi era presente alla presentazione del progetto

Il progetto è stato ufficialmente presentato il 7 luglio nel corso di una conferenza stampa presso l’Hotel de la Ville di Monza, a cura del professor Flavio Sangalli dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. All’evento hanno preso parte il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, Stefano Meroni, e il direttore generale Roberto Morelli, insieme al sindaco di Monza Paolo Pilotto, al segretario generale di Apa Confartigianato, Enrico Brambilla, al segretario generale dell’Unione Artigiani, Marco Accornero, e ai dirigenti degli istituti professionali di Monza aderenti all’iniziativa.

In che cosa consiste

Il Premio si pone l’obiettivo di valorizzare figure professionali specializzate, di cui si avverte una crescente esigenza sia in termini quantitativi che qualitativi. Intende inoltre offrire un riconoscimento concreto al ruolo delle scuole professionali, spesso considerate secondarie rispetto ad altri percorsi di studio, ma fondamentali nella preparazione delle nuove generazioni, per il futuro del lavoro e dell’economia locale. Il Premio BCC Barlassina “Scuolalavoro” si rivolge in particolare agli studenti dell’ultimo anno che, attraverso progetti realizzati all’interno del percorso scolastico, avranno l’opportunità di dimostrare creatività, competenze tecniche, capacità espressive, spirito innovativo e sensibilità verso l’integrazione tra tradizione e nuove tecnologie.

A quanto ammontano i premi 

I progetti selezionati saranno premiati nel corso di una cerimonia pubblica in autunno, durante la quale verranno presentati i lavori realizzati dagli studenti. In tale occasione saranno assegnate, a ciascuna delle quattro scuole partecipanti, sei borse di studio del valore di 500 euro ciascuna, per un importo complessivo di 12.000 euro. All’iniziativa hanno aderito alcune delle principali scuole professionali di Monza: l’Azienda Speciale di Formazione – Scuola Paolo Borsa, l’E.C.Fo.P. – Ente Cattolico Formazione Professionale, l’Accademia Professionale PBS e il Centro di Formazione Professionale Unione Artigiani. La fase operativa del Premio inizierà nel mese di settembre, quando le scuole coinvolgeranno i propri studenti in percorsi progettuali dedicati, per poi selezionare i candidati più meritevoli. Il Premio BCC Barlassina “Scuolalavoro” si inserisce all’interno della missione sociale della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, che conferma così il proprio impegno nel sostenere la crescita del territorio attraverso la valorizzazione del lavoro, dell’istruzione e delle relazioni tra istituzioni, imprese e cittadini.

“Questo progetto incarna lo spirito della BCC”

“A un anno dall’apertura della nostra filiale di via Monte Cervino a Monza – commenta Stefano Meroni, presidente Bcc di Barlassina – siamo orgogliosi di poter

sostenere un progetto che incarna pienamente lo spirito con cui intendiamo fare banca. Un ringraziamento sentito va al Comune, all’Unione Artigiani e a Confartigianato, che hanno creduto in questa iniziativa fin dalle sue prime fasi. Ci tengo a ribadire che per noi una banca non è soltanto un fornitore di servizi economico- finanziari – anche se questo è il nostro mestiere e lo facciamo con professionalità e competenza – ma deve essere, soprattutto oggi, un punto di contatto, un luogo in cui nascono idee, relazioni, collaborazioni concrete al servizio del territorio. Come un tempo le Casse Rurali e Artigiane, oggi le BCC continuano a valorizzare quel “saper fare” tipico dei nostri distretti e vogliono trasmetterlo alle nuove generazioni. Abbiamo già strumenti concreti per sostenere i giovani – come finanziamenti a fondo perduto per lo studio e l’avvio d’impresa – ma con questo progetto vogliamo fare un passo in più: intercettare il talento quando è ancora in formazione, a scuola, premiando merito, creatività e capacità di visione. Crediamo che avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso esperienze concrete, ascolto e fiducia sia un modo efficace e lungimirante di contribuire allo sviluppo del territorio. Sostenere oggi

un ragazzo che presenta un’idea valida significa aiutarlo a diventare domani un professionista, un imprenditore, e – perché no – un socio e cliente della nostra banca. Iniziative come questa rappresentano pienamente la missione del nostro credito cooperativo: fare comunità, creare legami, generare valore nel medio e lungo periodo, mettendo sempre al centro le persone e i loro progetti”. 

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“Alla base la filosofia di business community”

“Questa iniziativa – prosegue Flavio Sangalli, professore all’Università degli studi Milano Bicocca –  nasce da una forte logica di business community, che vede coinvolti attori chiave come il sindaco di Monza, i rappresentanti di Confartigianato e dell’Unione Artigiani, e i dirigenti degli istituti professionali a testimonianza della sinergia tra istituzioni, categorie professionali, scuola e territorio. L’obiettivo è costruire un’esperienza di comunità, mettendosi insieme per perseguire un interesse comune: valorizzare il lavoro artigiano e professionale. I tre cardini del progetto sono: aumentare quantità e qualità dell’occupazione artigiana, riconoscere il ruolo sociale delle scuole professionali — troppo a lungo considerate di serie C — e rafforzare il legame tra scuola e lavoro. È un impegno concreto per dare futuro ai giovani e rilanciare l’identità produttiva della Brianza”

“L’attenzione per la dimensione umana” 

“Una cosa che mi ha colpito della BCC di Barlassina – commenta il sindaco di Monza Paolo Pilotto – è la scelta controcorrente di aprire nuove filiali invece di chiuderle, in un momento storico in cui si punta tutto sulla digitalizzazione e sulla gestione dei rapporti esclusivamente online. È un segnale forte, che dimostra attenzione alla dimensione umana, alla relazione diretta con le persone, che resta un valore fondamentale anche oggi. Un altro aspetto importante è la capacità di farsi le domande giuste, quelle che riguardano ciò che conta davvero. Le BCC sono spesso presenti sul territorio in modo silenzioso, anche in

progetti che non offrono immediata visibilità, ma che nel tempo trasformano profondamente la vita delle comunità. Questa iniziativa non parla dei giovani, ma con i giovani. E questo fa una grande differenza. Perché se dai fiducia, ricevi fiducia; se rispetti, vieni rispettato, e, se proponi, non sempre ricevi un

no. Molto spesso, ricevi un sì. Questa è la logica della cooperazione che appartiene alle BCC stare insieme, sostenersi, giudicare un po’ meno e camminare insieme. I giovani sono migliori di come spesso vengono descritti, ma per scoprirlo bisogna andare oltre le etichette e le categorie precostituite. Questa iniziativa rappresenta un atto di fiducia verso chi ha diritto di maturare, di scoprire il proprio talento senza essere giudicato in partenza. È un modo concreto per costruire percorsi comuni tra giovani, imprenditori, scuole e banche, dove può nascere un’intuizione, una passione, una competenza. La bellezza di questo progetto sta proprio qui: nel porsi insieme domande vere, senza timori, per aiutare le persone a crescere non in base al nome o al cognome, ma in base alle proprie capacità. È una sfida di comunità, che vale la pena affrontare insieme”.

“L’importanza delle scuole professionali”

“Una riflessione che oggi accomuna la maggior parte degli imprenditori, in particolare quelli della piccola impresa e dell’artigianato che noi rappresentiamo, riguarda la difficoltà nel guardare al futuro con serenità – commenta Enrico Brambilla, segretario generala Apa Confartigianato Imprese Milano Monza e Brianza – . È vero che ci sono problemi legati al costo dell’energia, all’instabilità dei mercati e all’incertezza generale, ma c’è un tema trasversale che preoccupa ancora di più: la crescente difficoltà nel trovare collaboratori da inserire in azienda, persone a cui poter trasmettere competenze, esperienze e quel patrimonio di saper fare che ha rappresentato, storicamente, la forza della Brianza. A rendere ancora più complesso questo scenario ci sono due fattori principali: il calo demografico e la distanza tra i percorsi formativi scelti dai giovani e le reali esigenze delle imprese. È per questo che, da sempre impegnati nel tenere vivo il tessuto produttivo locale, consideriamo fondamentale il contributo delle scuole professionali. Con questa iniziativa si compie un passo importante in quella direzione: non solo si sostiene un percorso formativo concreto, ma si afferma la volontà di ricostruire un’alleanza tra scuola, impresa

e territorio. Una comunità che riconosce il valore della formazione professionale e la rende finalmente più visibile, più attrattiva e più connessa ai bisogni reali delle imprese. È da qui che può ripartire un futuro solido per il nostro sistema produttivo e per le nuove generazioni”. 

“Il ritorno ai mestieri artigiani”

“Questa iniziativa – aggiunge Marco Accornero, segretario generale Unione Artigiani della Provincia di Milano – riporta con forza l’attenzione sui mestieri artigiani, restituendo dignità e valore a un settore che è parte fondamentale dell’identità produttiva del nostro territorio. Nella provincia di Monza e Brianza operano oltre 21 mila imprese, di cui circa 4 mila nel comparto legno-arredo, una delle eccellenze locali. Tuttavia, l’età media degli artigiani è superiore ai 55 anni: ci troviamo di fronte a un ricambio generazionale urgente, ostacolato da una crescente carenza di manodopera qualificata. Il premio promosso oggi va nella direzione giusta: contribuire a rilanciare l’immagine dell’artigianato e della piccola impresa, rendendoli nuovamente attrattivi agli occhi delle nuove

generazioni. Un altro aspetto cruciale è quello dell’accesso al credito, oggi sempre più complesso, soprattutto per chi avvia una nuova attività. È quindi particolarmente positivo sapere che la BCC di Barlassina ha attivato strumenti concreti a sostegno delle start-up. Dopo aver imparato un mestiere, il passo successivo deve essere quello di poter creare la propria impresa. Al di là dei numeri, questa iniziativa ha un forte valore simbolico: dimostra che un istituto finanziario radicato nel territorio riconosce nel mondo artigiano una prospettiva concreta per il futuro. Per questo abbiamo aderito con convinzione ed entusiasmo”. 

“Il legame tra la tradizione e il territorio”

“L’iniziativa – e penso di interpretare il pensiero di tutte le scuole coinvolte – ci vede protagonisti grati ed entusiasti. Il lavoro artigiano e la formazione professionale non sono elementi secondari nell’economia e nell’istruzione ma rappresentano una realtà importante, legata all’operosità e all’identità culturale del nostro territorio – dichiara Anna Del Prete, direttrice Accademia Professionale PBS – Un elaborato artigianale racchiude in sé qualità superiore e

unicità, promuove la sostenibilità e il valore intrinseco della cura dei dettagli, viene realizzato con passione e competenza e riflette la filosofia di consumo consapevole. I lavori che verranno realizzati esprimo un legame con la tradizione e il territorio, contribuendo così al mantenimento di importanti valori e al benessere delle comunità locali. Essere parte del progetto significa quindi partecipare in modo concreto e determinante al suo sviluppo contribuendo attivamente con idee, azioni e responsabilità specifiche per il futuro del nostro territorio e dei nostri giovani. Ci entusiasma l’idea di far conoscere il nostro lavoro attraverso questi progetti che affrontano due temi principali: il Novecento e il green, con un’attenzione particolare al riciclo e all’ecosostenibilità”. 



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