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Il settore aerospaziale Europeo, un’interessante opportunità di crescita sostenibile « LMF Lamiafinanza


Il settore aerospaziale europeo ha riaffermato la sua leadership globale al Salone dell’Aeronautica di Parigi 2025. In primo luogo, vi sono segnali evidenti di miglioramento nella catena di fornitura aerospaziale, un fattore incoraggiante per l’aumento della produzione di Airbus. In secondo luogo, il mercato post-vendita – trainato dalla domanda di pezzi di ricambio per motori e attrezzature – si conferma molto solido, sostenuto dalla crescita strutturale del traffico aereo e da un’offerta di aeromobili limitata. Infine, società del comparto aerospaziale civile come Airbus hanno posto l’accento sul potenziale delle loro attività nel settore Difesa, un elemento ancora poco valorizzato nonostante il rally delle azioni della Difesa europea registrato finora quest’anno.

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Riteniamo che il settore aerospaziale civile europeo presenti un profilo estremamente interessante, grazie a un’elevata crescita degli utili su orizzonti pluriennali alimentata da un portafoglio ordini consistente e da barriere all’ingresso molto alte, di natura sia regolamentare che tecnica. Il settore aerospaziale è un ambito in cui l’Europa vanta una leadership globale concreta, e rappresenta uno degli elementi chiave alla base del nostro entusiasmo per l’azionario europeo.

Ottimismo nella catena di fornitura a sostegno degli obiettivi produttivi di Airbus nel medio periodo

L’elemento di maggiore novità emerso quest’anno è stato il miglioramento tangibile lungo l’intera catena di fornitura aerospaziale – un tema ripreso anche nell’aggiornamento ai mercati di Airbus. Una delle principali strozzature negli ultimi anni è stata la consegna dei motori, in particolare da parte di CFM (fornitore dei motori A320neo). Al Salone, Airbus ha segnalato un punto di svolta nella catena di approvvigionamento, chiarendo che le recenti carenze nella fornitura di motori sono state causate da scioperi temporanei e non da problemi strutturali o legati ai materiali. Airbus ha inoltre dichiarato che il numero di componenti mancanti nelle linee di assemblaggio finale si è ridotto di oltre il 40% dall’inizio dell’anno. Questo miglioramento rafforza la fiducia di Airbus nel piano di aumento della produzione per la famiglia A320, con l’obiettivo di raggiungere il tasso di 75 velivoli al mese entro il 2027, dopo alcuni anni difficili post-Covid.

Slancio continuo per il mercato post-vendita, sostenuto dalla dinamica tra domanda e offerta

Il mercato dei pezzi di ricambio per motori continua a registrare un’ottima performance, alimentato dalla carenza di nuovi aeromobili e dalla persistente forza della domanda di trasporto aereo. Al Salone, MTU Aero Engines ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2025, citando un incremento della domanda di manutenzione e parti di ricambio dovuto al prolungamento della vita operativa degli aeromobili più datati. MTU ha sottolineato che gli interventi in officina stanno diventando più complessi, in particolare per le flotte V2500 e GEnx, man mano che le compagnie cercano di estendere la vita utile dei motori attualmente in servizio vista la difficoltà di accedere a nuove consegne. L’azienda prevede ora una crescita dei ricavi da attività MRO (Maintenance, Repair and Overhaul) commerciali tra il 15% e il 20% nel 2025, un netto miglioramento rispetto alle stime precedenti. Grazie alla struttura oligopolistica della catena di fornitura dei motori e ai vincoli ancora presenti sul lato dell’offerta, il potere di determinazione dei prezzi resta solido. Questa dinamica consente al settore di applicare aumenti superiori all’inflazione, confermando il post-vendita come un motore di utili ad alto margine.

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Airbus Defence & Space – Un asset nella Difesa ancora poco valorizzato?

Le performance eccezionali delle azioni della Difesa hanno dominato la scena europea quest’anno. Tuttavia, Airbus Defence & Space – il più grande appaltatore europeo nel settore Difesa per fatturato (circa 12 miliardi di euro nel 2024) – riceve ancora scarsa attenzione da parte del mercato. Questo ramo della società rappresenta un’opzione interessante in un contesto di crescente spesa per la Difesa in Europa. Airbus partecipa a programmi come Eurofighter, A400M, elicotteri militari, satelliti militari e sistemi di intelligence connessi. Detiene inoltre una quota del 37,5% in MBDA, il principale produttore europeo di missili, attualmente alle prese con una domanda record: 4,9 miliardi di euro di vendite nel 2024 e un portafoglio ordini di 37 miliardi. Airbus ha anche evidenziato la sua esposizione ai droni militari, come Flexrotor, che ha ricevuto il suo primo ordine dalla società australiana Drone Forge proprio durante il Salone. Airbus è inoltre in trattative con Thales e Leonardo per unire le rispettive attività nel settore spaziale e creare un consorzio simile a MBDA, in grado di competere meglio con SpaceX. Un aggiornamento è atteso per luglio.

Il settore aerospaziale offre visibilità sugli utili nel lungo periodo

Pochi settori azionari a livello globale offrono una visibilità degli utili di lungo periodo comparabile a quella dell’aerospaziale civile. Il portafoglio ordini di Airbus – che si avvicina ai 9.000 velivoli – garantisce copertura produttiva per 8-9 anni, sostenuto dalla domanda di nuovi aeromobili a maggiore efficienza nei consumi e dalla pressione normativa per il rinnovo delle flotte. Allo stesso modo, i fornitori di motori come MTU beneficiano di contratti di assistenza post-vendita che seguono il ciclo di vita delle consegne di aeromobili e vengono ulteriormente estesi dall’intensità crescente degli interventi di manutenzione. Il settore aerospaziale civile presenta inoltre barriere all’ingresso molto elevate, legate ai grandi investimenti richiesti, alle certificazioni regolamentari e alla necessità di tecnologie e competenze altamente specializzate. Le nostre ipotesi di rendimento complessivo per Airbus e MTU si basano su questa visibilità estesa.

Conclusione: il Salone conferma la nostra convinzione sul settore aerospaziale europeo

Il Salone dell’Aeronautica di Parigi 2025 ha rafforzato la nostra convinzione nel mantenere esposizione al settore aerospaziale europeo. I miglioramenti nella catena di fornitura potrebbero sbloccare tassi di produzione più elevati per Airbus. Il mercato post-vendita continua a beneficiare di un contesto favorevole tra domanda e offerta, con segnali positivi lungo l’intera catena del valore. L’esposizione alla Difesa di Airbus, ancora poco apprezzata dal mercato, offre un’ulteriore opzione interessante, mentre la visibilità sugli utili futuri di entrambe le aziende resta tra le migliori nel panorama azionario europeo.

 

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