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Nella Relazione annuale Inail il bilancio del 2024 e le nuove sfide per la sicurezza sul lavoro


ROMA – Il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, questa mattina a Roma, presso l’Auditorium Antonio Maglio della Direzione generale di piazzale Pastore, ha presentato la Relazione annuale 2024, che descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte dall’Istituto negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identifica le sfide strategiche per il futuro. “Illustrare le azioni realizzate incrociando gli sguardi di chi lavora ogni giorno con impegno e dedizione per la loro attuazione – ha detto – è motivo di grande orgoglio”.

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“Il miglioramento continuo al centro della nostra missione”. Dopo aver ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per “le costanti sollecitazioni che attestano la sua sensibilità verso la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”, e le altre autorità presenti, tra cui il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, i presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa, il ministro per la PA, Paolo Zangrillo, e il presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, D’Ascenzo ha ricordato che “la missione dell’Istituto si esplica nel rendere effettive le garanzie che l’ordinamento riserva alle lavoratrici e ai lavoratori, attraverso il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni assicurative a favore degli infortunati e dei tecnopatici, nonché mettendo in campo le azioni più idonee a prevenire malattie o infortuni collegati al lavoro”. 

Stabili gli infortuni e i casi mortali denunciati. La fotografia scattata al 30 aprile 2025 mostra per il 2024 una sostanziale stabilità delle denunce di infortunio. L’aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente, da 590mila a 593mila casi, è imputabile alla componente degli studenti, le cui denunce hanno raggiunto quota 78mila, di cui 2.100 nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto), pari a circa il 10% in più dell’anno precedente, quando la copertura Inail è stata estesa a tutte le attività di insegnamento-apprendimento, superando i limiti precedenti legati alle sole esercitazioni pratiche. Quelle relative ai lavoratori sono invece diminuite dell’1%, da 519mila a 515mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023: in lieve calo tra i lavoratori (da 1.193 a 1.189), ma in aumento tra gli studenti (da 8 a 13, di cui uno nei Pcto). 

Più di quattro decessi su 10 “fuori dall’azienda”. Prendendo in considerazione i soli casi occorsi ai lavoratori in senso stretto, che si differenziano da quelli degli studenti per contesti, dinamiche e caratteristiche, nel 2024 si conferma la contrazione degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro, ovvero nello svolgimento dell’attività lavorativa (-1,9%, da 421.533 a 413.517), mentre aumentano quelli in itinere, a cui la Relazione annuale dedica un focus di approfondimento, che sono tornati sui livelli pre-pandemia (+3,1%, da 97.939 a 101.000). La quota delle denunce degli infortuni avvenuti nel tragitto casa-lavoro è stata pari al 19,6% del totale, in costante crescita dal 2020. I casi “fuori dall’azienda” (avvenuti cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”) sono stati 117mila, pari al 22,8% del totale, il valore più elevato del quinquennio 2020-2024 sia in termini assoluti che di incidenza sul totale. I casi mortali in itinere sono aumentati del 10,2% (da 275 a 303), mentre quelli in occasione di lavoro sono diminuiti del 3,5% (da 918 a 886). Complessivamente il 42,3% dei decessi si è verificato “fuori dall’azienda”.

Per le malattie professionali il dato più alto degli ultimi 50 anni. Per quanto riguarda le patologie lavoro-correlate, le 88mila denunce del 2024, in crescita del 21,8% rispetto quasi 73mila del 2023, rappresentano il dato più elevato degli ultimi 50 anni. Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle malattie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le patologie denunciate sono state circa 45mila. Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse patologie, infatti, possono essere protocollate più denunce.  

Le quattro direttrici della prevenzione. Alla presenza dei consiglieri di amministrazione Danilo Battista, Nunzia Catalfo, Caterina Grillone e Maurizio Millico, del direttore generale Marcello Fiori, del presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, e dei rappresentanti del Civ, il presidente dell’Inail ha spiegato che “il contributo che l’Istituto ha fornito al Paese per la prevenzione di malattie o infortuni collegati al lavoro nel 2024 si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica da trasferire al mondo produttivo”.

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Le misure di sostegno per le aziende virtuose. Con il bando Isi 2024, in particolare, sono stati stanziati 600 milioni di euro a fondo perduto, il massimo storico delle 15 edizioni dell’iniziativa avviata nel 2010, a sostegno di progetti per il miglioramento dei livelli di salute e  sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli ambiti di intervento sono stati pensati per rispondere ai bisogni reali delle aziende, a partire dalle micro, piccole e medie imprese, favorendo l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, l’acquisto di macchinari innovativi e più sicuri, la valorizzazione dei settori più rappresentativi del Made in Italy e gli interventi di bonifica dell’amianto. Sono quasi 30mila, inoltre, le aziende che hanno beneficiato della riduzione del tasso di premio per prevenzione, per un totale di oltre 197 milioni di euro. “L’Inail – ha precisato a questo proposito D’Ascenzo – ritiene di fondamentale importanza il sistema della premialità per le aziende virtuose”. 

Banche dati integrate e azioni formative sui rischi nuovi ed emergenti. Sul piano istituzionale, grazie alle convenzioni sottoscritte con l’Ispettorato nazionale del lavoro e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Istituto ha intensificato le attività di integrazione e condivisione delle banche dati attraverso il Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (Sinp). Sono stati inoltre stanziati 24 milioni di euro per la realizzazione di progetti di formazione e informazione destinati alle figure della prevenzione e incentrati sui rischi nuovi ed emergenti (climatici, psicosociali, legati alla nuova mobilità, agli spostamenti in itinere e alla logistica).

L’IA presente in tutte le linee di ricerca. Strettamente connessa con la prevenzione è l’attività di ricerca, che nel 2024 ha visto la conclusione del Piano triennale 2022-2024 e l’avvio della programmazione per il triennio 2025-2027, che affronta temi centrali del dibattito scientifico e sociale, dalle transizioni energetica, ecologica e digitale alla centralità della persona nella progettazione e gestione dei processi lavorativi, fino alla gestione dei rischi tradizionali ed emergenti, come quelli legati all’amianto, ai materiali riciclati e ai nanomateriali. L’intelligenza artificiale è stata trasversalmente integrata in tutte le linee di ricerca, tenendo conto di sostenibilità, aspetti etici e bilanciamento tra opportunità e rischi. 

Le collaborazioni con il mondo accademico e scientifico. L’Istituto nel corso del 2024 ha proseguito l’attività di rete con università, enti pubblici e centri di ricerca, portando avanti i 70 progetti attivati con il bando Bric 2022 e selezionando, con il bando Bric 2024, 15 nuove proposte finanziate con circa 14 milioni e mezzo di euro. È stata inoltre rinnovata la partnership triennale con l’Istituto italiano di tecnologia (IIT), per assicurare continuità ad alcune sperimentazioni e avviare nuovi progetti negli ambiti delle nanotecnologie, della sensoristica ambientale, della robotica collaborativa e della realtà aumentata. Il progetto Worklimate, condotto con il Cnr, ha permesso invece la diffusione di utili strumenti per la prevenzione dello stress termico ed è stato adottato nel sistema di counseling telefonico del numero di pubblica utilità 1500, attivato dal Ministero della Salute per la gestione delle problematiche connesse alle ondate di calore. 

Con la business intelligence regolarizzati quasi 35mila lavoratori. Con riferimento all’attività di controllo del rapporto assicurativo, anche nel 2024 l’Istituto ha registrato gli effetti della significativa carenza di personale ispettivo, che allo scorso 31 dicembre era pari a 182 unità, il 9% in meno rispetto al 2023. Attraverso l’attività propedeutica di business intelligence, che utilizzando dati e informazioni presenti nelle banche dati interne ed esterne consente di indirizzare l’attività di vigilanza verso obiettivi specifici, sono state ispezionate 7.735 aziende, regolarizzati 34.989 lavoratori, di cui 1.628 in nero, e accertati e richiesti premi per oltre 99 milioni di euro, superando del 19,5% l’obiettivo programmato.

Positivi i risultati finanziari ed economici. Il bilancio 2024 conferma la solidità della gestione economica e patrimoniale dell’Inail, con un avanzo finanziario di oltre 2,6 miliardi di euro e un risultato economico positivo di oltre un miliardo e mezzo. I dati del consuntivo 2024 registrano entrate per 13 miliardi di euro e uscite pari a 10,3 miliardi, in crescita del 10% anche per la rivalutazione delle prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali). La spesa per le rendite permanenti è stata di 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee hanno assorbito 674 milioni (+6%). Il patrimonio dell’Istituto concorre alla copertura delle riserve tecniche con circa 36,7 miliardi, a garanzia del pagamento delle prestazioni.

“Le prestazioni socio-sanitarie valore aggiunto del nostro sistema assicurativo”. “Grazie a questi risultati finanziari ed economici positivi – ha sottolineato D’Ascenzo – l’Inail garantisce ai propri assicurati un’ampia tipologia di prestazioni economiche, sanitarie e socio-sanitarie. Queste ultime rappresentano il vero valore aggiunto del nostro sistema assicurativo, perché l’Istituto è passato da soggetto con funzioni meramente assicurative a soggetto attivo di protezione sociale. In tale ottica è proseguito l’impegno per un miglioramento dei servizi al fine di garantire una tempestiva presa in carico degli assicurati. Sono state implementate, per esempio, le misure di supporto psicologico e, nel luglio 2024, è stato sottoscritto il primo accordo attuativo a seguito del protocollo d’intesa stipulato con il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi”.

Un network integrato per la riabilitazione e la protesica. Gli accordi stipulati dall’Istituto con strutture sanitarie pubbliche o private accreditate hanno permesso di fornire circa 749mila prestazioni a poco meno di 20mila assistiti per una spesa di quasi 13 milioni di euro, due in più rispetto al 2023. La rete costituita dal Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra, dai punti di assistenza protesica, con l’attivazione nel 2024 di quello di Cagliari, e dagli ambulatori di fisiokinesiterapia ha erogato circa 163mila prestazioni riabilitative, più di cinquemila prestazioni di assistenza protesica e oltre quattromila prestazioni di fornitura di ausili per la mobilità e altri dispositivi tecnici.

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Le iniziative per il reinserimento dei disabili da lavoro. L’Inail sostiene inoltre interventi personalizzati per il superamento e l’abbattimento di barriere architettoniche nei luoghi di lavoro e in casa, l’adattamento delle postazioni di lavoro e la riqualificazione professionale per la conservazione del posto o l’inserimento in nuova occupazione delle persone con disabilità da lavoro. Sempre in materia di reinserimento lavorativo, nel 2024 è stata avviata la seconda edizione della procedura pubblica per il finanziamento di progetti di formazione e informazione. L’iniziativa ha registrato una notevole adesione sia per il numero di domande pervenute sia per l’importo richiesto. Complessivamente i percorsi programmati coinvolgeranno circa 19.600 destinatari. In sinergia con il Comitato italiano paralimpico (Cip), è proseguita inoltre l’attuazione dei programmi per la promozione della pratica sportiva dei disabili da lavoro: 474 assistiti hanno seguito i corsi di avviamento allo sport e altri 836 sono stati coinvolti nei campus o hanno partecipato agli open day organizzati dal Cip sul territorio nazionale.

Gli investimenti in edilizia scolastica e sanitaria. Nell’ambito delle iniziative a elevata utilità sociale, finanziate in base alla legge 190/2014, nei mesi di agosto e settembre sono stati consegnati i primi edifici scolastici realizzati dall’Istituto: l’asilo nido comunale di Monteprandone (AP), il polo scolastico di Morrovalle (MC) e la nuova scuola secondaria di primo grado di Calci (PI). Anche gli investimenti in edilizia sanitaria hanno avuto uno slancio con il decreto del ministro della Salute del 5 novembre 2024, che ha confermato e ampliato gli interventi già programmati, per un totale complessivo pari a circa 8,7 miliardi di euro. Nel campo degli investimenti istituzionali, inoltre, è stato concluso l’acquisto dal Campus Bio-Medico di un terreno edificabile a Roma, dove sarà realizzata la nuova sede del Dipartimento Inail di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale.

L’innovazione tecnologica nel segno dell’efficienza e dell’accessibilità. Grazie anche all’impulso fornito dal Pnrr, nel 2024 il percorso di trasformazione digitale è proseguito nel segno dell’efficienza e dell’accessibilità. Contestualmente al rinnovo del portale istituzionale e al potenziamento della sezione “MyInail”, che consente di visualizzare le interazioni con l’Istituto (appuntamenti, pratiche aperte e richieste di assistenza), l’app Inail è stata aggiornata con nuove funzionalità, per la gestione delle pratiche di infortunio e malattia professionale, dei provvedimenti e dei pagamenti, e con una nuova sezione dedicata alla riabilitazione pre-protesica. Per favorire il dialogo con utenti stranieri, è stata avviata l’integrazione nella scrivania digitale di una web app di mediazione linguistica in tempo reale, supportata da IA generativa. L’Istituto ha inoltre rafforzato le banche dati online di libera consultazione, come la Banca dati statistica, ulteriormente arricchita con informazioni relative alla gestione assicurativa Navigazione, e la Banca dati delle professioni, che ora fornisce un quadro più dettagliato sulle attività lavorative e sulle esposizioni a rischi specifici.

Gli obiettivi strategici per il futuro. Guardando ai prossimi anni, il presidente D’Ascenzo ha sottolineato “la totale disponibilità dell’Istituto a contribuire alla definizione di una strategia nazionale di prevenzione, accompagnata da un piano d’azione concreto, basato su un approccio a rete”. Tra gli obiettivi, il trasferimento alle nuove generazioni di dipendenti del know how scientifico, giuridico e medico-legale interno, il potenziamento degli organici con profili altamente specializzati, l’estensione delle coperture assicurative, l’adeguamento delle prestazioni a favore degli assistiti, tra cui l’aumento degli indennizzi e dell’indennità giornaliera per inabilità temporanea, e la promozione di campagne formative per diffondere la cultura della sicurezza. A questo proposito, particolarmente significativo è stato il supporto fornito dall’Inail per l’approvazione della legge n. 21 del 17 febbraio 2025, che prevede l’inserimento della sicurezza sul lavoro tra gli argomenti di educazione civica nelle scuole.

Calderone: “Serve un’assunzione collettiva di responsabilità”. Nel suo intervento, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, ha sottolineato la necessità di un’alleanza stabile tra tutti gli attori del sistema produttivo, scolastico e istituzionale. “Non bastano norme e procedure. Non bastano neanche gli investimenti, pur necessari. Serve una cultura condivisa, un’assunzione collettiva di responsabilità”. Il Patto nazionale per la sicurezza sul lavoro, secondo il ministro, deve poggiare su quattro pilastri fondamentali: trasparenza, formazione, prevenzione e innovazione. “La trasparenza è la base: la Relazione Inail di quest’anno non nasconde i problemi ma li rende visibili e affrontabili. La formazione è lo strumento: è lì che si vince o si perde la sfida, formando non solo competenze ma consapevolezza. La prevenzione deve entrare nei processi e nei comportamenti, non può essere un mero adempimento burocratico. L’innovazione è la chiave per salvare vite, come dimostrano le soluzioni digitali e tecnologiche sviluppate dall’Istituto”.

Meloni: “L’Istituto fiore all’occhiello del nostro welfare”. Il ruolo strategico dell’Inail per la promozione della salute e sicurezza sul lavoro è stato sottolineato anche dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato ai partecipanti. “L’Istituto – ha detto – è uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare e noi siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo, renderlo al passo con i cambiamenti del mondo del lavoro, migliorare le prestazioni socio-sanitarie e valorizzare la ricerca”. La sicurezza sul lavoro, ha aggiunto Meloni, “non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. È un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno. E il governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perché è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.

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