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FranciaOggi: Arrestato (e poi rilasciato) il sindaco di Nizza – Louis Sarkozy candidato? – L’operatore telefonico SFR in vendita, Drahi come Colaninno


FranciaOggi mercoledì 2 luglio

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Benvenuti alla rassegna stampa francese di FranciaOggi e Radio Nizza. Cominciamo oggi da una vera breaking news che e’ stata decisamente tenuta sottotraccia ieri al punto che noi stessi non ce ne eravamo accorti

Nizza: Arrestati e scagionati Estrosi e Consorte, ma l’Ombra del Peculato Resta

*Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, e sua moglie sono stati rilasciati senza accusa dopo 13 ore di interrogatorio nell’ambito di un’indagine per appropriazione indebita. L’avvocato del primo cittadino denuncia un’azione politicamente motivata, ma il dossier resta aperto.*

Tredici lunghe ore di arresto, poi il rilascio senza alcuna accusa: è questa la sorte toccata al sindaco di Nizza, Christian Estrosi, e a sua moglie, nell’ambito di un’inchiesta per appropriazione indebita. La coppia è stata interrogata, e successivamente liberata, proprio alla vigilia del 70° compleanno di Estrosi. L’indagine si concentra su due eventi finanziati con fondi pubblici e tenutisi a Nizza nel 2023: il vertice sul clima “Nice Climate Summit” e l’Eurovision Song Contest Junior. L’avvocato del sindaco ha duramente condannato la convocazione, definendola “politicamente motivata” e una “macchinazione”. Nonostante il rilascio, l’ombra del peculato continua a gettare un’inquietante luce sulla gestione di eventi di alto profilo nella capitale della Costa Azzurra, e le indagini sono tutt’altro che concluse.

Bilancio 2026: La Sfida dei 40 Miliardi è Missione Impossibile?

*Il governo Bayrou alle prese con un obiettivo ambizioso e una maggioranza sfuggente. Il taglio di 40 miliardi di euro dal budget 2026 senza toccare la fiscalità: un esercizio di equilibrismo che rischia di far tremare i conti pubblici e la tenuta politica.*

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L’esecutivo francese, guidato dal Premier François Bayrou e dal ministro dell’Economia Eric Lombard, si trova di fronte a una prova di forza senza precedenti: recuperare ben 40 miliardi di euro sul bilancio del 2026. Un mantra ripetuto per mesi, ma che, secondo molti analisti, si sta trasformando in una vera e propria missione impossibile, complice l’instabilità politica e l’assenza di una maggioranza solida all’Assemblea.

L’obiettivo è riportare il deficit pubblico al 4,6% del PIL entro il 2026, un traguardo che richiede “40 miliardi di euro di sforzi aggiuntivi”, come preannunciato da Lombard. Dalle parole della ministra dei Conti pubblici, Amélie de Montchalin, l’imperativo è passare dal “quoi qu’il en coûte” (il costo a qualunque prezzo) al “quoi qu’il arrive” (
a qualunque costo): priorità assoluta al disindebitamento del Paese.

Ma la cifra, equivalente quasi all’intero budget dell’Istruzione nazionale (che in realtà ammonta a 87 miliardi), fa girare la testa all’opposizione di sinistra. Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, ha subito parlato di “austérité”, accusa respinta da Bercy, che sostiene sia possibile “ridurre le spese e mantenere la qualità dei servizi” con una spesa pubblica al 57% del PIL.

Come si è arrivati a questa cifra mastodontica? “Difficile spiegarlo”, ammette l’economista Anne-Laure Delatte. Il governo si è posto un obiettivo superiore a quello richiesto dalla Commissione Europea, anche per compensare un 2025 meno ambizioso del previsto. Inoltre, almeno dieci miliardi derivano dalla cessazione di misure eccezionali (come la sovrattassa sulle grandi imprese), riducendo l’effettiva novità delle misure a circa 30 miliardi.

“La questione di fondo è trovare come ripartire correttamente gli sforzi. Si fa fatica a capire come faranno!”, commenta l’economista Mathieu Plane. Con la crisi di bilancio che si somma alla crisi politica, ogni decisione è un atto di equilibrismo. L’obiettivo è trovare “montanti colossali” mantenendo il consenso, una quadratura del cerchio che sembra sempre più irraggiungibile.

L’editoriale di Rachel

Il Coniglio dal Cilindro?

Questo obiettivo di 40 miliardi di euro, sbandierato come la panacea per tutti i mali francesi, è più una trovata da illusionista che una manovra concreta. Mentre il governo si pavoneggia con promesse di tagli senza dolore, la realtà ci dice che senza una maggioranza solida e con una crisi politica latente, trovare queste cifre è come cercare un ago in un pagliaio. Parlano di “equilibrismo”, ma a me sembra più un numero da circo senza rete di protezione. Che i cittadini si preparino, perché alla fine la coperta sarà sempre corta e il conto, come al solito, arriverà a chi meno se lo aspetta. Forse è ora di smetterla con gli annunci ad effetto e iniziare a fare i conti con la dura realtà.

Mentone nel Mirino di Louis Sarkozy: Corsa alle Comunali in Vista?

*Il figlio dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy si registra a Mentone, alimentando le voci di una sua possibile candidatura alle elezioni municipali di marzo. Un ingresso in politica locale che mira a blindare la roccaforte dei Républicains contro l’avanzata dell’estrema destra.*

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Il nome di Louis Sarkozy, figlio dell’ex inquilino dell’Eliseo Nicolas, risuona con insistenza tra i palazzi della politica locale di Mentone. Il 28enne, noto per il suo spiccato interesse per la gestione territoriale, ha formalmente trasferito la propria residenza nella città costiera e si è iscritto alle liste elettorali, alimentando una speculazione sempre più concreta su una sua imminente candidatura alle elezioni comunali del prossimo marzo. Le indiscrezioni parlano di una mossa strategica per blindare la città in mano ai Républicains ed evitare che possa scivolare nelle mani dell’estrema destra, un rischio percepito come sempre più concreto nella regione. L’ufficialità della sua discesa in campo resta ancora da confermare, ma i segnali sono chiari: Mentone potrebbe presto avere un “Sarkozy junior” a contendersi la poltrona di sindaco.

 

Telecomunicazioni Francesi in Fermento: SFR in Vendita, il Piano di Drahi da 23 Miliardi

*Patrick Drahi ha avviato la cessione del suo operatore telecom SFR, puntando a incassare circa 23 miliardi di euro. Un’operazione complessa che ridisegnerà la mappa del settore, con Bouygues, Free e Orange pronti a spartirsi la torta.*

Il mercato delle telecomunicazioni francesi è in subbuglio: è ufficialmente partita la vendita di SFR, l’operatore di proprietà di Patrick Drahi. Secondo le nostre informazioni, a metà giugno Drahi ha inviato i dati finanziari dettagliati per il 2024, con l’obiettivo di valorizzare SFR attorno ai 23 miliardi di euro, inclusi 15 miliardi di debito. Questo gli permetterebbe di incassare circa 4 miliardi di euro, considerando che deterrà il 55% di SFR dopo la sua ristrutturazione. Nonostante il fatturato sia calato del 5,8% nel primo trimestre, Drahi punta a un accordo entro fine anno, spinto dalla necessità di monetizzare e dalla pressione della concorrenza.

L’operazione si preannuncia estremamente complessa, dato che Bouygues Télécom e Free si spartiranno le attività del rivale, mentre Orange avrà un ruolo limitato per questioni antitrust. Le discussioni, per ora tecniche e gestite dai dirigenti con i loro legali e banchieri, si sono intensificate. Olivier Roussat e Didier Casas per Bouygues, e Thomas Reynaud per Free, sono in prima linea. Patrick Drahi, che non è in Francia, segue il dossier da lontano, così come i proprietari Xavier Niel e Martin Bouygues, che però non si sono ancora incontrati direttamente. Tra gli asset più ambiti: gli abbonati fissi e mobili di SFR (più redditizi di quelli del marchio Red), le frequenze mobili e il ramo dedicato alle imprese. SFR, interpellata, non ha commentato, ribadendo di essere concentrata sulla ristrutturazione del proprio debito, che dovrebbe chiudersi a fine settembre.

Come il capitano coraggioso Colaninno

Per chiarire la vicenda: Darhi aveva acquistato SFR chiedendo i soldi in prestito alle banche e promettendo di ripagarle con gli utili di SFR. Quando gli utili sono stati inferiori alle aspettative il tutto e’ andato per aria. E’ un’operazione identica, identica a quella di Colaninno: ricordate il “capitano coraggioso” del tempo di Prodi?  Aveva fatto la stessa operazione con Telecom Italia, privandola della possibilita’ di investire in ricerca e sviluppo (per pagare appunto le banche) e di fatto consegnandola agli stranieri.

 

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Thailandia: sospesa la premier per telefonata con Hun Sen

La premier Paetongtarn Shinawatra sospesa dalla Corte Costituzionale per un’etica violata in una chiamata con l’ex leader cambogiano. L’opposizione accusa compromissione dell’interesse nazionale; si attende il verdetto definitivo.

India: almeno 39 morti in un’esplosione in fabbrica farmaceutica

Un’esplosione ha devastato l’impianto Sigachi in Telangana, causando 39 morti e 34 feriti. Il sito è stato chiuso per 90 giorni; avviata un’indagine ufficiale sulle cause.

USA: Senato approva di misura il maxi-disegno di legge di Trump

Il Senato americano ha approvato il “One Big Beautiful Bill” con il voto decisivo del vicepresidente Vance. Il disegno prevede grandi tagli fiscali e tagli alla spesa sociale; ora passa alla Camera.

Australia: shock per abusi in asilo, test su 1.200 bambini

Un educatore 26enne è accusato di oltre 70 reati sessuali in 20 nidi a Melbourne tra 2017 e 2025. Le autorità chiedono test per malattie infettive su 1.200 bimbi potenzialmente esposti.

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Strage di Bologna: ergastolo definitivo per Paolo Bellini

La Cassazione ha confermato l’ergastolo per l’ex neofascista Bellini, coinvolto nell’attentato del 2 agosto 1980. Condanne anche per Segatel (6 anni) per depistaggio e Catracchia (4 anni) per false informazioni.

Meteo

Francia

Parigi sole, 17 gradi la minima 33 la massima: nei prossimi giorni le temperature dovrebbero abbassarsi di qualche grado.
In Costa Azzurra sole, minima 24 gradi, massime: Nizza 34, Cannes 33 gradi.
Allerta Canicule di Météo France in tutto l’Esagono a cui si aggiunge l’allerta temporali nella Région Sud nel pomeriggio.

 

Italia

Genova poco nuvoloso 25 gradi la minima, 36 la massima. Torino possibili temporali al pomeriggio 25 gradi la minima 35 la massima. Milano poco nuvoloso, 24 gradi la minima 34 la massima.

 

Almanacco

Pierre Cardin

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Saldo e stralcio

 

Personaggi illustri nati il 2 luglio

1877 – Hermann Hesse – Scrittore e Premio Nobel per la Letteratura

1904 – René Lacoste – Tennista francese e imprenditore

1922 – Pierre Cardin – Stilista di fama mondiale, nato in Italia e naturalizzato francese

1990 – Margot Robbie – Attrice e produttrice australiana, celebre per i ruoli in The Wolf of Wall Street e Barbie.

 

Un fatto storico

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“Nasce Walmart: il 2 luglio 1962 apre il primo negozio a Rogers, Arkansas”

Il 2 luglio 1962, Sam Walton inaugurò il primo negozio Walmart a Rogers, nello stato dell’Arkansas, USA. Il punto vendita, un discount di 16.000 piedi quadrati (circa 1.500 m²), si basava su un concetto semplice ma rivoluzionario: offrire prezzi bassi ogni giorno (“Everyday Low Prices”) per attirare clienti rurali e delle piccole città. Walton aveva già gestito altri negozi (tra cui franchising Ben Franklin), ma decise di avviare la sua catena autonoma. Il successo fu immediato: il primo anno, il negozio superò $1 milione di vendite. Da lì iniziò una rapida espansione. Nel 1970, Walmart entrò in borsa e nel 1991 superò Kmart come maggiore catena di discount americana. Oggi Walmart è una delle più grandi aziende al mondo, con oltre 10.000 negozi in oltre 20 paesi.

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