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Rimborsi del Modello 730 per i pensionati: quando arrivano nel 2025


Ufficialmente la stagione della dichiarazione dei redditi si è aperta lo scorso 15 maggio. I pensionati avranno tempo per inviare il Modello 730/2025 fino al prossimo 30 settembre, mentre chi dovesse scegliere di utilizzare il Modello Redditi PF ha tempo fino al 31 ottobre 2025. Poco importa quale sia la tipologia di modulistica che il singolo contribuente dovesse decidere di scegliere, è possibile utilizzare la versione precompilata, con cui si possono accettare o modificare i dati che sono stati inseriti in modo automatico direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

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La dichiarazione dei redditi, a questo punto, può essere inviata all’AdE, scegliendo le modalità attraverso le quali ricevere l’eventuale rimborso – che può essere erogato dal sostituto d’imposta – o scegliere di pagare ratealmente le eventuali imposte che sono dovute.

Il fatto che il Modello 730/2025 sia stato trasmesso in modo corretto lo si evince direttamente dalla ricevuta telematica che viene concessa. Per visionarla è necessario accedere alla propria area riservata nella sezione dedicata alla dichiarazione dei redditi, dove si dovrà verificare che la voce in elaborazione sia diventata acquisito. Questo fa capire che tutto è andato a buon fine. Nel caso in cui si dovesse aver diritto a ricevere un rimborso, è solo questione di tempo. Si dovranno attendere le tempistiche normali per il suo accredito.

Quando spetta il rimborso del Modello 730/2025

Nel momento in cui il contribuente presenta la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730/2025, l’Agenzia delle Entrate provvede a calcolare l’imposta che il singolo soggetto deve versare. Il suo ammontare viene confrontato con le ritenute d’acconto che sono state effettuate nel corso dell’anno dal sostituto d’imposta, che per i pensionati corrisponde, almeno nella maggior parte dei casi, all’Inps. Per i lavoratori dipendenti è il datore di lavoro.

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Nel caso in cui le ritenute pagate dovessero risultare superiori a quanto il singolo contribuente deve realmente versare, lo stesso ha diritto a ottenere un rimborso sul surplus che ha pagato.

Il diretto interessato, a questo punto, può scegliere di utilizzare il credito in compensazione con altre imposte, anche per quelle che dovrà versare in futuro, o incassare direttamente il rimborso che gli spetta. In questo caso l’importo gli viene accreditato dal sostituto d’imposta nella busta paga o nel cedolino della pensione.

Ricordiamo che i contribuenti hanno la possibilità di richiedere il rimborso spettante presentando il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta. In questo caso ad assumersi l’onere di erogare quanto spetta è direttamente l’Agenzia delle Entrate.

L’ammontare del rimborso che spetta viene calcolato sulla base delle ritenute Irpef, delle addizionali comunali e regionali. Prende, inoltre, in considerazione tutte le spese detraibili, tra le quali rientrano le spese mediche e quelle sostenute per la frequentare l’Università.

Quando arriva il rimborso per i pensionati

Quali sono le tempistiche entro le quali il rimborso è destinato ad arrivare? La risposta varia a seconda della tipologia di contribuente e dalla data nella quale la dichiarazione dei redditi è stata presentata.

I tempi sono un po’ più veloci per i lavoratori dipendenti, che possono ottenere il rimborso nella busta paga già nel corso del mese di luglio, purché abbiano inviato il Modello 730/2025 entro il 31 maggio 2025.

Le tempistiche sono leggermente più lunghe per i pensionati, che riceveranno la cifra che spetta loro nella seconda mensilità successiva rispetto a quella di consegna della dichiarazione. Quindi anche per chi riceve un assegno previdenziale è molto importante la data entro la quale il 730 è stato presentato. Arriva infatti dal secondo mese successivo (come riportato in tabella).

Le tempistiche per i pensionati, quindi, sono differenti rispetto a quelle dei lavoratori dipendenti. A parte il mese in più che è necessario aspettare, per il resto è tutto uguale: la dichiarazione dei redditi funziona allo stesso modo di quella dei lavoratori dipendenti. Il ruolo di sostituto d’imposta viene assunto dall’Inps o da qualsiasi altro ente previdenziale che eroga l’assegno: spetterà a lui erogare le somme che spettano.

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Anche il pensionato, così come il lavoratore dipendente, può scegliere di presentare il Modello 730/2025 senza sostituto d’imposta e farsi rimborsare le somme che spettano direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Ma attenzione: chi dovesse prendere questa decisione deve mettere in conto delle tempistiche leggermente più lunghe, dato che ci potrebbero volere fino a sei mesi per vedersi accreditare le spettanze.

Rimborso Modello 730 per pensionati: quando arriva
📅 Presentazione entro il 31 maggio 2025 Nel cedolino pensione di agosto
📅 Presentazione tra 1 e 30 giugno 2025 Nel cedolino pensione di settembre
📅 Presentazione tra 1 e 31 luglio 2025 Nel cedolino pensione di ottobre
📅 Presentazione tra 1 e 31 agosto 2025 Nel cedolino pensione di novembre
📅 Presentazione tra 1 e 30 settembre 2025 Nel cedolino pensione di dicembre
ℹ️ Modalità di accredito Direttamente dall’Inps nel cedolino della pensione dal secondo mese successivo alla presentazione del 730
🔍 Cosa fare se non arriva il rimborso Controllare nell’area Cedolino pensione sul sito dell’Inps
Controllare nell’area Consultazioni / Dichiarazioni fiscali sul sito dell’Agenzia Entrate
Se entro il termine non arriva, rivolgersi a un ufficio Inps o Ade

Cosa fare se il rimborso non dovesse arrivare

Purtroppo può anche capitare che il rimborso che spetta dalla dichiarazione dei redditi non arrivi. Come si deve comportare, in questo caso, il contribuente?

Le somme dovute potrebbero non essere accreditate perché il beneficiario del rimborso e il titolare del conto corrente non coincidono. O perché le coordinate bancarie che sono state comunicate sono errate.

Nel caso in cui si dovessero verificare queste situazioni, l’Agenzia delle Entrate prova ad effettuare un ulteriore tentativo: nel caso in cui anche questo non dovesse andare a buon fine, il contribuente si dovrà presentare all’ufficio territoriale competente dell’AdE e presentare un’istanza per chiedere l’erogazione del rimborso.

L’istanza di rimborso delle imposte sui redditi deve essere presentata entro 48 mesi.





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