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Agenda 2030, Patto sul futuro, rinvigorire l’Onu: le priorità globali dell’Ue


La scorsa settimana, gli Stati membri hanno assunto diversi impegni e nuovi atti in relazione alle politiche internazionali. Il Consiglio dell’Ue ha approvato le conclusioni sulle priorità per l’80esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Consiglio europeo ha adottato conclusioni in collegamento anche agli impegni sulla spesa per la difesa concordata in sede Nato. Si è inoltre tenuto a Bruxelles il vertice Ue-Canada.

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Le conclusioni approvate dal Consiglio il 23 giugno in vista dell’Assemblea generale dell’Onu  (settembre 2025 – settembre 2026) definiscono le priorità in cinque punti, uniti tra loro in una visione di sistema:

  1. sostenere un sistema multilaterale basato sul diritto internazionale e sull’universalità dei diritti umani;
  2. portare avanti riforme globali per rinvigorire il sistema delle Nazioni Unite e perseguire partenariati efficaci;
  3. rafforzare l’architettura di pace e sicurezza delle Nazioni Unite;
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  5. promuovere lo sviluppo sostenibile in linea con l’Agenda2030;
  6. affrontare la triplice crisi planetaria.

Il Consiglio riconosce il valore assoluto di rinnovare l’impegno dell’Ue a favore del multilateralismo basato sul diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, riconoscendo il legame intrinseco tra pace e sicurezza, diritti umani e sviluppo sostenibile, in un momento storico in cui l’ordine internazionale basato su regole è gravemente sotto pressione.

Il Consiglio richiama espressamente i principi di sovranità e integrità territoriale della Carta dell’Onu, quali termini non negoziabili e non soggetti a misure di compromesso. Viene confermato il supporto alla Corte di giustizia internazionale e il rispetto del vincolo giuridico delle sue pronunce per le parti in causa, e l’incrollabile sostegno al sistema di giustizia penale internazionale, in particolare alla Corte penale internazionale, il suo impegno a rispettarne e a preservarne l’indipendenza e l’integrità, ponendo fine all’impunità e a garantire l’accertamento delle responsabilità per tutte le violazioni del diritto internazionale.

Il Consiglio sottolinea dunque che l’Ue è determinata a rimanere un partner prevedibile, affidabile e credibile, impegnato a trovare soluzioni globali alle sfide comuni, anche attraverso l’attuazione del Patto per il futuro. Viene riconfermato l’impegno a dare corso all’appello del Vertice delle Nazioni Unite del 2023 ad agire rapidamente per realizzare l’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche attraverso l’attuazione della relativa Dichiarazione politica.

Il Consiglio sostiene espressamente le proposte di riforma tra cui quelle del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, delle istituzioni finanziarie internazionali e delle banche multilaterali di sviluppo, del sistema umanitario e l’iniziativa Un80. Sottolineando il nesso tra azione umanitaria, sviluppo e costruzione della pace e del nesso tra sicurezza e clima, l’Ue conferma il suo impegno a salvaguardare e ripristinare una pace e una stabilità giuste e durature a livello mondiale.  Nel contesto s’inserisce la determinazione dell’Ue ad accelerare gli sforzi per realizzare l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi, rispondere alla triplice crisi planetaria (cambiamenti climatici, perdita di biodiversità e inquinamento) definita come minaccia globale ed esistenziale. L’Ue conferma il suo impegno a collaborare con i partner per accelerare una transizione verde globale, giusta e inclusiva, rilanciando l’impegno a triplicare la capacità produttiva globale in energie rinnovabili e a raddoppiare lo sviluppo annuale medio dell’efficienza energetica al 2030.

Il Consiglio afferma l’impegno nel continuare a sostenere, proteggere e rafforzare il quadro multilaterale per il disarmo, la non proliferazione e il controllo degli armamenti, nonché il quadro multilaterale per il controllo delle esportazioni di armi e di beni e tecnologie a duplice uso, elemento fondamentale sia per la non proliferazione che per gli usi pacifici dei prodotti controllati.

Richiamando il Patto digitale globale incluso nel Patto sul futuro (qui la traduzione italiana), il Consiglio enuncia il proprio impegno nel perseguire un ruolo di leadership nel sostenerne l’implementazione, incluso il contributo  a una strategia globale per contrastare la manipolazione delle informazioni e l’interferenza da parte di agenti stranieri, supportando i principi delle Nazioni Unite per l’integrità delle informazioni e promuovendo attivamente nello spazio digitale i diritti umani e le libertà fondamentali, lo Stato di diritto e i principi democratici.

Sui prossimi appuntamenti internazionali, in particolare n vista del prossimo vertice di Siviglia (30 giugno-3 luglio 2025) sulla finanza per lo sviluppo (segui il blog Patto sul futuro per gli approfondimenti), il Consiglio conferma il suo sostegno sulle proposte richiamando le proprie conclusioni di recente adozione, con l’impegno a darne corso per gli sviluppi futuri.

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Per quanto riguarda il secondo vertice sociale globale che si terrà a Doha (4-6 novembre 2025), il Consiglio dichiara il proprio supporto a una coalizione globale per la giustizia sociale, considerando il vertice come un’occasione fondamentale per rinnovare un contratto sociale globale ancorato ai diritti umani e ai fondamentali principi e diritti sul lavoro come definiti dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo). Nel contesto richiama le proprie conclusioni sulle priorità sui diritti umani per il 2025, e l’impegno alla ratifica e a dare seguito all’accordo globale sulle pandemie.

Il Consiglio dichiara infine l’impegno nel continuare a sostenere, promuovere e rafforzare attivamente una società civile diversificata e indipendente, promuovendone la partecipazione significativa ai processi multilaterali, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, i consessi sui diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la mediazione per la pace e il processo decisionale. In questo contesto, l’Ue ribadisce l’importante ruolo dei giovani, tenendo conto delle esigenze e degli interessi delle generazioni future, e ribadisce il suo impegno nei confronti della Dichiarazione sulle generazioni future.

Conclusioni del Consiglio europeo del 26 giugno, osservazioni del presidente Costa 

Il Consiglio europeo si è riunito il 26 giugno, all’indomani dell’incontro della Nato sulla decisione di aumentare le spese per la difesa. Come ha evidenziato il presidente Costa nelle sue osservazioni, ieri, alla Nato, 23 Stati membri dell’Unione europea hanno deciso di aumentare la propria spesa. Oggi ci siamo concentrati su come migliorare questa spesa. Investendo insieme, in modo più razionale ed efficiente. Come una squadra. Attraverso l’aggregazione della domanda, gli appalti congiunti, la standardizzazione e la semplificazione. Promuovendo la ricerca europea, l’industria europea, l’occupazione europea, per la sicurezza e la prosperità europee. Non è necessario replicare le stesse capacità in ciascuno Stato membro. Non è necessario moltiplicare per 27 tutti i nostri investimenti nella difesa. Ciò di cui abbiamo davvero bisogno sono efficienza e un’equa ripartizione degli oneri. Ciò di cui abbiamo davvero bisogno è costruire un sistema comune di difesa europea che eserciti deterrenza alle aggressioni.

Sul tema del riarmo, il Consiglio ha confermato il ruolo di complementarità delle decisioni assunte in sede Ue rispetto alle decisioni assunte in sede Nato, promuovendo la cooperazione tra Stati membri e il contributo della Banca europea degli investimenti nel mobilitare la finanza privata nella spesa per l’industria della difesa. Nella prospettiva di valutare i progressi nella riunione di ottobre 2025, il Consiglio ha invitato la Commissione e l’alta rappresentante a presentare una tabella di marcia allo scopo.

Gli altri argomenti trattati nelle conclusioni hanno riguardato le situazioni di conflitto in Ucraina, medio-oriente, competitività e mercato unico, migrazione e altri punti ancora. In collegamento con i temi trattati nelle conclusioni del Consiglio dell’Ue del 23 giugno sopra riportati, il Consiglio ha ribadito ancora il suo sostegno alle istituzioni che difendono il diritto internazionale, anche proteggendo efficacemente i tribunali internazionali e i loro funzionari, ricordando con l’occasione l’80esimo anniversario della firma della Carta delle Nazioni Unite.

Come sottolineato dal presidente Costa nelle osservazioni sulle conclusioni assunte sopra citate, il rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite — firmata esattamente 80 anni fa — è il fondamento della nostra posizione sull’Ucraina. È anche alla base della nostra posizione sul Medio Oriente. Qualsiasi pace globale e sostenibile in Medio Oriente richiede una soluzione duratura a Gaza, dove la situazione umanitaria è catastrofica e i diritti umani sono violati. L’esame del rispetto da parte di Israele dell’accordo di associazione Ue-Israele lo ha confermato. La situazione è inaccettabile. I nostri ministri degli Esteri discuteranno delle prossime tappe.




L’Onu è ormai inutile? Senza, il mondo sarebbe certamente più fragile

Gli 80 anni delle Nazioni Unite cadono nel momento peggiore per un’organizzazione che non sembra in grado di far fronte all’aggravarsi dei conflitti e alle violazioni dei diritti. Ma la collaborazione internazionale è indispensabile: riflettiamo positivamente sulla riforma dell’Onu e sul rilancio del multilateralismo.

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Vertice Ue-Canada

Il 23 giugno si è tenuto anche il vertice Ue-Canada. I leader, nella dichiarazione assunta, hanno condiviso impegni per sostenere diverse delle posizioni espresse dal Consiglio dell’Ue per l’80esima Assemblea generale dell’Onu, allargandosi ad aspetti di collaborazione operativa.

In termini di principio è stato affermato che è più importante che mai lavorare insieme per promuovere i nostri valori condivisi e l’ordine internazionale basato sulle regole, confermando l’impegno per lo sviluppo sostenibile quale pilastro fondamentale delle nostre relazioni. Continueremo a essere partner chiave nella promozione della democrazia, dei diritti umani e delle libertà fondamentali, dell’uguaglianza di genere e dello stato di diritto a livello globale.

Riconoscendo la minaccia esistenziale rappresentata dalle crisi interdipendenti del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, del degrado del suolo e dell’inquinamento, i leader dichiarano che in sede di Cop30 (Convenzione quadro sui cambiamenti climatici), l’Ue e il Canada mirano a promuovere ulteriormente la fissazione del prezzo del carbonio come strumento per combattere il cambiamento climatico, promuovere l’innovazione e modernizzare le nostre industrie. I leader si sono inoltre impegnati a collaborare per rispondere alle crescenti sfide dell’ordine economico e commerciale internazionale.

Altre novità

Altre novità importanti della settimana hanno riguardato l’adozione, da parte della Commissione europea, della nuova disciplina per gli aiuti di Stato a favore dell’industria pulita, sviluppando le iniziative incluse nel relativo patto per l’industria pulita, la proposta di una normativa europea sullo spazio per promuovere l’accesso al mercato e rafforzare la sicurezza spaziale.

Il Consiglio dell’Ue ha assunto la sua posizione negoziale sugli obblighi relativi alla rendicontazione di sostenibilità e al dovere di diligenza, alzando ulteriormente le soglie dell’ambito d’applicazione proposte dalla Commissione, introducendo come nuova misura una clausola di revisione relativa a una possibile estensione dell’ambito di applicazione, al fine di garantire un’adeguata disponibilità di informazioni sulla sostenibilità aziendale.

Infine, la presidente von der Leyen ha assunto il 25 giugno una dichiarazione sul Budapest Pride in programma per il 28 giugno, esprimendo pieno supporto e solidarietà alla comunità Lgbtiq precisando che la nostra è un’Unione di eguglianza e non di discriminazione, i valori europei sanciti nei nostri Trattati.

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di Luigi Di Marco

 

Consulta la rassegna dal 23 al 29

 

Copertina: Luigi Di Marco



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