NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO:
17 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE DEL PIEMONTE
PER INVESTIMENTI, INNOVAZIONE E CREDITO
- Oggi a Cuneo l’incontro con gli imprenditori per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende piemontesi
Nuovo impulso alla crescita in Italia e all’estero attraverso modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita. Sostegno ai lavoratori attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile
Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo: “Abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita. Grazie al rinnovato accordo con Confindustria rafforzeremo ulteriormente il sostegno al sistema produttivo della regione“
Mariano Costamagna, Presidente Confindustria Cuneo: “L’accordo mette a disposizione risorse significative e soluzioni calibrate per affrontare le grandi sfide di oggi, confermando il dinamismo del nostro sistema imprenditoriale e la collaborazione tra mondo industriale e sistema bancario, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo competitivo delle nostre aziende e contribuire alla crescita economica del territorio cuneese e dell’intero Piemonte“
Cuneo, 26 giugno 2025 – Si è svolto oggi nella sede di Confindustria Cuneo l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane, annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 17 miliardi di euro per le imprese del Piemonte, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Durante l’incontro, moderato dal Direttore Generale Confindustria Cuneo Giuliana Cirio, Mariano Costamagna, Presidente Confindustria Cuneo, e Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure e si sono confrontati con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo. I contenuti dell’accordo sono stati presentati nel dettaglio da Daniele Zampieron, Direttore Commerciale Imprese Piemonte Sud e Liguria, mentre Romina Galleri, economista del Research Department, ha illustrato lo scenario macroeconomico locale. Sono state presentate le misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, l’ampliamento e l’ammodernamento di quelli esistenti e gli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.
Le novità dell’accordo riguardano:
- gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
- l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
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l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
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il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, con soluzioni innovative per la diversificazione delle fonti finanziarie e il ribilanciamento dei livelli di debito
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piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana
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la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno
Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009, che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Numerose le iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese, in prevalenza Pmi, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: «Il tessuto economico piemontese si conferma solido e reattivo, anche in questo momento di incertezza. Ne abbiamo evidenza dai nostri gestori, che ogni giorno dialogano con le 96.000 imprese clienti in regione: realtà fortemente radicate, in particolare nel Cuneese, che esprimono tenacia, capacità di visione, senso di responsabilità sociale e competitività sui mercati globali grazie a una buona propensione all’export e alla presenza di distretti e comparti ad alto potenziale e qualità distintiva. Tutte le iniziative che portano valore per il territorio e per l’economia locale trovano l’appoggio di Intesa Sanpaolo: abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita, e anche grazie al rinnovato accordo con Confindustria, che per il Piemonte mette a disposizione 17 miliardi di euro sui 200 complessivi a livello nazionale, rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione.»
Mariano Costamagna, Presidente Confindustria Cuneo: «Questo accordo rinnova una collaborazione ormai consolidata tra Confindustria e Intesa Sanpaolo che ha migliorato il dialogo tra banca e impresa e ha stimolato iniziative Capaci di contribuire al supporto dell’attività delle aziende anche nelle fasi più complesse. Si tratta di uno strumento concreto, pensato per accompagnare le imprese in una fase cruciale di trasformazione. L’intesa mette a disposizione risorse significative e soluzioni calibrate per affrontare le grandi sfide di oggi – dalla transizione 5.0 all’intelligenza artificiale, fino ai temi dell’innovazione e della valorizzazione del capitale umano. È un esempio virtuoso di sinergia tra mondo industriale e sistema bancario, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo competitivo delle nostre aziende e contribuire alla crescita economica del territorio cuneese e dell’intero Piemonte.»
Lo scenario macroeconomico. Le leve strategiche per la competitività
A cura Research Department Intesa Sanpaolo
· Il contesto attuale è caratterizzato da grande incertezza, legata a tensioni geo-politiche, ai numerosi conflitti in corso e alla discontinuità della politica commerciale statunitense. In particolare, gli sviluppi del conflitto in Medio-Oriente, in caso di escalation, potrebbero avere impatti significativi sui mercati dell’energia.
· Sul fronte dazi, i continui stop-and-go del governo statunitense, condizionano l’evoluzione del commercio mondiale. L’impatto sul sistema manifatturiero italiano potrebbe essere mitigato dalle strategie di diversificazione delle imprese riguardanti i mercati di sbocco dell’export italiano.
· L’Italia, insieme alla Germania, è l’economia europea più esposta sul mercato USA: gli Stati Uniti assorbono il 10,4% dell’export italiano. L’esposizione media piemontese è inferiore (8,3%) e ancor più contenuta nel cuneese (6,3%). La provincia di Cuneo è un territorio con propensione all’export particolarmente elevata (il rapporto tra export e valore aggiunto totale supera il 50% vs 45,6% del Piemonte e 33,6% come media nazionale), ma la maggior parte delle vendite all’estero è destinata a Francia e Germania (rispettivamente 18% e 13,6%), seguite dalla Spagna (6,5%). Gli Stati Uniti sono il quarto mercato per importanza: l’export cuneese verso gli USA nel 2024 è stato pari a 708 milioni di euro; la crescita delle vendite verso questo mercato è stata particolarmente rilevante negli ultimi anni: +42% rispetto al 2019. I settori maggiormente legati al mercato statunitense sono le bevande (in particolare i vini) e la meccanica, con un peso di questo mercato sul totale esportato rispettivamente del 23,2% e del 10,4%. Gli altri settori si collocano tutti in linea o al di sotto della media territoriale.
· Da un’indagine interna di Intesa Sanpaolo che ha coinvolto gli specialisti a supporto dei processi di internazionalizzazione, tra le scelte strategiche delle imprese emergono la ricerca di nuovi clienti e fornitori in nuovi mercati e l’anticipo delle vendite e delle consegne negli USA. Ma è soprattutto la leva della qualità che può rappresentare un valido strumento per mantenere quote di mercato oltreoceano, in quanto rende i prodotti meno sostituibili e maggiormente apprezzati da una fascia di clientela alto spendente. Le imprese si stanno focalizzando anche su una riorganizzazione della struttura produttiva e distributiva.
· Tra i mercati più promettenti, sempre da quanto rilevato dalla survey, emergono alcuni paesi del Medio Oriente, come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, per la presenza di consumatori alto spendenti, l’India per le prospettive di crescita, il Nord-Africa che viene visto positivamente, oltre per le prospettive di crescita, anche per la bassa concorrenza, e il Sud America.
· Il Cuneese è ben posizionato per cogliere queste opportunità . I flussi di export della provincia di Cuneo sono cresciuti costantemente negli ultimi 15 anni (ad esclusione di una leggera contrazione durante il Covid) e nel 2024 si è superata la soglia degli 11 miliardi di euro (+32% rispetto al 2019). Tra i nuovi mercati in cui la crescita dell’export è stata maggiore vi sono: Cina, alcuni Paesi del Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq e Kuwait), Paesi dell’America Latina (Messico e Brasile), Corea del Sud e India.
· Diversificare export e approvvigionamenti sono le due priorità alla luce dell’evoluzione dello scenario geo-politico, ma in prospettiva sarà importante anche puntare sugli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Tra il 2019 e il 2024 gli investimenti in Piemonte sono aumentati del 37,4%, più che recuperando il gap di crescita accumulato nel periodo tra il 2008 e il 2019.
· I processi di innovazione hanno un’importanza cruciale: le imprese del territorio hanno già intrapreso un percorso strutturato di innovazione, investendo sia in tecnologie 4.0 sia in soluzioni orientate alla sostenibilità e alla decarbonizzazione. Dalle elaborazioni realizzate dal Research Department di Intesa Sanpaolo emergono gli impatti positivi della twin-transition su crescita e produttività delle imprese.
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