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Bando “Voucher Ammodernamento” per le imprese flegree colpite dal bradisismo


La Camera di Commercio di Napoli ha lanciato un nuovo bando a sportello denominato “Voucher Ammodernamento”, rivolto alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) situate nei comuni dell’area flegrea maggiormente colpiti dal fenomeno del bradisismo. L’iniziativa mette a disposizione 1,8 milioni di euro complessivi per incentivare progetti di ammodernamento tecnologico nelle aziende locali, aiutandole a rafforzare la propria competitività.

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La zona dei Campi Flegrei è soggetta da tempo a frequenti eventi sismici di origine vulcanica (bradisismo), che hanno ripercussioni sulle attività economiche del territorio. Questo bando camerale punta a offrire un sostegno concreto alle imprese dell’area, finanziando investimenti mirati a innovare processi produttivi e impianti. Di seguito i dettagli operativi su destinatari, contributi, spese ammissibili e modalità di domanda.

Destinatari del finanziamento

Possono beneficiare del voucher le micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale o unità operativa attiva nei comuni dell’Area Flegrea più interessati dal bradisismo. In particolare, il territorio eleggibile comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e, per la città di Napoli, i quartieri di Soccavo–Pianura e Bagnoli–Fuorigrotta (Municipalità 9 e 10). La misura è riservata esclusivamente a imprese singole: non sono ammesse domande presentate in forma aggregata da consorzi, reti o altre associazioni di imprese. Ogni impresa potrà presentare una sola domanda riferita a una propria sede operativa ubicata nell’area indicata.

Contributo a fondo perduto: importi e intensità

Il contributo camerale è erogato sotto forma di voucher a fondo perduto: ogni impresa può ottenere fino a € 21.000 per il proprio progetto, a copertura massima del 70% delle spese ammissibili. L’investimento proposto deve prevedere un costo totale di almeno € 5.000 (al netto IVA) per poter accedere al finanziamento. In pratica, l’agevolazione consente di recuperare fino a circa due terzi dell’investimento in ammodernamento, entro il tetto stabilito.

La dotazione finanziaria complessiva del bando è di € 1.800.000, suddivisa per territori in base all’incidenza del fenomeno bradisismico. Ad esempio, una quota significativa dei fondi è destinata alle imprese di Pozzuoli (il comune più colpito), mentre il resto è ripartito tra gli altri comuni flegrei e le aree di Napoli coinvolte. Il bando prevede inoltre che le risorse non utilizzate interamente possano essere riallocate o integrate da ulteriori stanziamenti in futuro, a discrezione della Camera di Commercio.

Interventi e spese ammissibili

Sono ammissibili al contributo gli investimenti in innovazione dei processi produttivi realizzati attraverso l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature strettamente legati all’attività dell’impresa. Gli interventi devono avere l’obiettivo di ridurre i consumi e i costi operativi oppure di ottenere un evidente miglioramento dell’efficienza energetica e produttiva dell’azienda. In linea generale, rientrano tra le spese finanziabili (sostenute dopo la presentazione della domanda e fatturate entro il 30 settembre 2025) progetti come ad esempio:

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Finanziamenti e contributi

 

  • Nuovi macchinari e attrezzature produttive per ammodernare o automatizzare il processo aziendale, aumentandone la produttività e l’innovazione tecnologica.

  • Impianti a risparmio energetico o soluzioni per l’efficientamento dei processi (es. apparecchiature ad alta efficienza che riducono i consumi di energia o materie prime).

  • Sistemi digitali e tecnologie 4.0 per l’automazione e il monitoraggio dei processi produttivi (software industriali, sensori IoT, controlli digitali di macchinari) al fine di ottimizzare le operations e contenere i costi.

  • Interventi di economia circolare, ad esempio impianti per il recupero e riciclo degli scarti di produzione, in modo da riutilizzare materiali di scarto o materie prime seconde nel ciclo produttivo.

Tutte le spese devono essere documentate con fatture a prezzi di mercato e i beni acquistati devono risultare conformi alle normative vigenti (comunitarie, nazionali e regionali). Non sono in generale finanziabili costi non direttamente riconducibili all’investimento (es. spese di gestione ordinaria, interventi di manutenzione non innovativi, ecc.), in linea con la natura straordinaria e innovativa del bando.

Modalità di presentazione e scadenze

Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma online Re.Start di Infocamere. Il portale sarà aperto per l’invio delle istanze a partire dalle ore 10:00 del 25 giugno 2025, fino alla scadenza fissata alle ore 23:59 del 25 luglio 2025. Oltre tale termine non sarà più possibile presentare richieste, salvo eventuali proroghe disposte dall’ente camerale.

Trattandosi di un bando a sportello, le domande vengono accettate in ordine cronologico di arrivo e finanziate fino ad esaurimento dei fondi disponibili. La Camera di Commercio si riserva infatti la facoltà di chiudere anticipatamente lo sportello in caso di rapido esaurimento delle risorse stanziate. È quindi consigliabile alle imprese interessate di preparare per tempo la documentazione e trasmettere la richiesta non appena si apre la finestra di candidatura.

La modulistica ufficiale (modello di domanda, dichiarazioni sostitutive, etc.) e le istruzioni operative sono disponibili sul portale camerale già dal 16 giugno 2025, per consentire ai richiedenti di predisporre in anticipo tutti gli allegati necessari. Eventuali chiarimenti sul bando e supporto tecnico per l’utilizzo della piattaforma Re.Start possono essere richiesti all’azienda speciale S.I. Impresa (ente incaricato della gestione) tramite i riferimenti indicati nell’avviso pubblico.

Nota: Il contributo è concesso in regime “de minimis” ai sensi della normativa UE sugli aiuti di Stato. Ciò implica che l’impresa richiedente deve rispettare i massimali di aiuti pubblici previsti (€200.000 su tre esercizi finanziari, salvo settori specifici) e dichiarare eventuali agevolazioni già ottenute in tale regime.



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