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Amazon e ActionAid a sostegno dell’educazione finanziaria


La seconda tappa del roadshow dedicato all’equità di genere arriva a Bitonto

BITONTO – Qual è la relazione tra dipendenza economica e violenza di genere? Quanto è importante accrescere la propria consapevolezza economica? Quali le piccole strategie e le competenze base di cui dovremmo essere a conoscenza nella vita di tutti i giorni? Sono solo alcune delle domande a cui Econo.Mia, percorso di alfabetizzazione economico-finanziaria sviluppato da Amazon insieme ad ActionAid, in collaborazione con Fondazione Realizza il Cambiamento, punta a rispondere.  

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Se n’è parlato giovedì scorso presso la Sala degli Specchi del Palazzo di Città a Bitonto, in occasione della seconda tappa del roadshow con cui Amazon, grazie alla collaborazione di ActionAid, sostiene e promuove il tema dell’educazione finanziaria. L’obiettivo dell’iniziativa è creare momenti di confronto incentrati sullo scarso livello di alfabetizzazione economico-finanziaria in Italia e sulle conseguenze dirette che ciò comporta in termini di violenza economica e di genere. Amazon ha voluto così organizzare un panel di approfondimento, realizzato con il Patrocinio del Comune di Bitonto, aperto sia alla comunità locale che ai propri dipendenti, incentrato sull’importanza di consolidare le proprie competenze in questo ambito, cruciali per assumere decisioni informate e autonome, soprattutto in ottica di equità di genere e contrasto alla violenza domestica. 

“L’Amministrazione comunale di Bitonto sostiene convintamente l’iniziativa lanciata da Amazon e ActionAid, perché punta dritto a intervenire su un problema strutturale del nostro Paese, che segnala un livello di alfabetizzazione economico-finanziaria ancora insufficiente, lasciando indietro intere fette di popolazione soprattutto al Sud. Le conoscenze economiche e finanziarie, invece, sono sempre più indispensabili per compiere scelte personali consapevoli, informate e coerenti, prevenendo il rischio di cadere in situazioni di sovraindebitamento, esclusione sociale e dipendenza economica. Di qui l’importanza di investire su iniziative lungimiranti e inclusive come Econo.Mia” ha dichiarato il Sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci.  

“L’alfabetizzazione economico-finanziaria può certamente contribuire a promuovere le condizioni che determinano il livello di libertà delle donne e risponde alla necessità di contrastare un modello culturale patriarcale che le vuole fuori da certi circuiti e limitate nella loro capacità di autodeterminazione. Sapersi districare tra le nozioni basilari di economia e finanza diventa essenziale per garantire una reale indipendenza e autodeterminazione economica, incidendo positivamente sulla capacità di gestione delle risorse, tanto personali che familiari, e sulla consapevolezza di sé. Allo stesso tempo rappresenta un’arma efficace per contrastare la discriminazione di genere e la violenza economica, una forma di abuso che spesso si accompagna alla violenza fisica e psicologica. C’è dunque bisogno di puntare a rafforzare azioni educative e culturali indirizzate a tutte le persone, non solo alle donne, sin dalla giovane età, partendo dalla scuola e favorendo la creazione di una rete in grado di mettere a fattore comune risorse ed esperienze di realtà operanti nel privato e nel pubblico” ha commentato l’Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Bitonto, Silvia Altamura.  

Dopo i saluti istituzionali, l’Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Bitonto, Silvia Altamura,  Luisa de Micheli, Responsabile del Deposito di Smistamento Amazon di Bitonto, Martina Fontana, Programme Expert, Gender and Economic Justice Unit di ActionAid Italia e Ivana Stellacci, Presidente dell’associazione Io sono Mia – APS, con la moderazione della giornalista Ansa Simona D’Alessio, hanno ricordato la centralità di percorsi che consentano lo sviluppo di competenze economiche, i rischi connessi all’impossibilità di assumere decisioni autonome e il ruolo attivo che può essere assunto dagli attori privati a supporto dell’equità di genere. Il dialogo si è arricchito da un esempio di imprenditoria femminile di successo, grazie alla testimonianza di Maria Antonietta Orlando, founder di Remo Sartori, azienda pugliese che disegna e realizza accessori maschili da cerimonia.  

L’incontro si è concluso con i saluti istituzionali di Stella Sanseverino, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Bari e Consigliera supplente della Regione Puglia che ha rimarcato “Nonostante i progressi degli ultimi decenni, le donne non hanno ancora raggiunto la completa emancipazione finanziaria. Il risultato che ne deriva è una emarginazione economica che cresce anche per le difficoltà nell’accesso al credito e per il divario retributivo esistente tra uomini e donne. In tale scenario, interventi mirati per promuovere la formazione finanziaria non solo concorrono al raggiungimento di una maggiore partecipazione economica femminile, ma inducono anche una consapevolezza finanziaria che consente alle donne di poter essere indipendenti sotto molti altri aspetti. Va sottolineato inoltre che l’indipendenza economica delle donne non è solo un diritto ed un vantaggio individuale, ma rappresenta un’opportunità sociale. Donne finanziariamente autonome contribuiscono a una crescita economica più inclusiva, consentono una diversificazione delle competenze e delle prospettive, a beneficio del tessuto sociale e produttivo del Paese. L’iniziativa di Amazon con ActionAid dimostra come anche le aziende possano svolgere un ruolo sociale fondamentale nel promuovere l’emancipazione femminile e in definitiva contribuire al raggiungimento di una società più equa, inclusiva e sostenibile”. 

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“Essere un’imprenditrice nel Sud Italia, in un contesto ancora fortemente maschile, mi ha fatto comprendere quanto le competenze economico-finanziarie non siano solo una leva di crescita aziendale, ma un vero strumento di emancipazione femminile. Saper leggere un bilancio, pianificare un investimento, gestire in modo consapevole le risorse della propria impresa o della propria famiglia significa, prima di tutto, essere libere. È per questo che credo profondamente in progetti formativi come Econo.Mia: perché non si limitano a ridurre un divario di conoscenze, ma restituiscono alle donne la possibilità concreta di essere protagoniste del proprio futuro, sia personale che professionale” ha commentato Maria Antonietta Orlando, founder di Remo Sartori.  

L’incontro è stato l’occasione per raccontare Econo.Mia, la nuova iniziativa di e-learning promossa da Amazon e sviluppata da ActionAid in collaborazione con Fondazione Realizza il Cambiamento. Si tratta di un percorso di educazione finanziaria gratuito, dedicato a tutti e tutte le dipendenti dell’azienda in Italia e alle loro famiglie. Non solo, nelle comunità in cui vengono ospitati gli eventi di sensibilizzazione, il training sarà aperto anche ai presenti interessati, proprio come è accaduto oggi a Bitonto. Le persone presenti all’evento potranno infatti fruire gratuitamente della piattaforma di e-learning attraverso un codice univoco d’accesso.  

Il training proseguirà fino a fine anno e si comporrà di una serie di video lezioni e altri materiali improntati a fornire una conoscenza economica di base, utile per la vita di tutti i giorni, con strumenti e suggerimenti pratici, valorizzando una cultura del rispetto e dell’equità. I video tematici affrontano infatti aspetti pratici come la pianificazione del budget familiare, la definizione dei propri obiettivi e la protezione dalle truffe, ma anche questioni di importanza collettiva come la prevenzione della violenza economica e le disuguaglianze di genere.  

“In Amazon crediamo fermamente che il successo di un’azienda si misuri anche attraverso la capacità di fare la differenza nella vita delle persone. Econo.Mia nasce da questa convinzione, dall’ascolto attento delle esigenze dei nostri dipendenti e della società. È un progetto che va oltre la formazione professionale: si tratta di un percorso di crescita che mira ad aumentare competenze e consapevolezza finanziaria, alimentando così l’autonomia e contribuendo all’equità di genere”, ha sottolineato Luisa de Micheli, Responsabile del Deposito di Smistamento Amazon di Bitonto. “Come datori di lavoro abbiamo molte responsabilità, prima di tutto nei confronti dei nostri dipendenti, ma non solo. Vogliamo anche contribuire positivamente al tessuto sociale in cui operiamo. Se ci soffermiamo solo nell’area del Centro Sud, dalla Toscana alla Sicilia, Amazon ha creato circa 7.000 posti di lavoro a tempo indeterminato. Qui in Puglia, dove siamo presenti con il deposito di smistamento di Bitonto, contiamo oltre 120 dipendenti a tempo indeterminato.” 

“In Italia l’alfabetizzazione finanziaria è sempre più cruciale, specie in un contesto di crescenti difficoltà economiche, dove le donne restano le più esposte al rischio di povertà e dipendenza economica. A livello nazionale, il divario occupazionale tra uomini e donne è del 17,6%, ma in Puglia il gap è ancora più marcato, e arriva a quasi il 27 % secondo ISTAT. Le donne continuano ad avere un accesso limitato ai ruoli di leadership, percorsi lavorativi più discontinui e pensioni più basse. Tutto questo contribuisce ad ampliare le disuguaglianze strutturali, specie nelle regioni del Sud. Con questo percorso vogliamo rompere i meccanismi che alimentano queste disparità e contribuire a costruire una società più equa e consapevole. Iniziamo come una goccia, con l’ambizione che generi onde capaci di trasformare il presente e aprire nuove possibilità per il futuro” ha dichiarato Martina Fontana, Programme Expert, Gender and Economic Justice Unit di ActionAid Italia. “In Puglia ActionAid è attiva da anni in territori come Bari, Adelfia, Mesagne, Lecce e Campi Salentina, promuovendo progetti contro la violenza di genere, per i diritti delle lavoratrici agricole, il contrasto alla povertà assoluta femminile e alla disoccupazione giovanile, in collaborazione con le istituzioni locali.” 

Per ribadire la vicinanza al territorio, Amazon ha annunciato una donazione in favore di Io sono Mia APS, associazione che da quasi 12 anni svolge una continua attività di prevenzione e contrasto della violenza di genere sul territorio, tra cui la gestione di un Centro Antiviolenza “Io sono Mia” e di una casa rifugio di II livello. 

“La violenza maschile contro le donne assume molteplici forme, tra cui quella economica, riconosciuta dalla Convenzione di Istanbul, ma ancora troppo spesso invisibile. Si manifesta nel controllo delle risorse finanziarie, nella limitazione dell’accesso al denaro, nell’impedimento a lavorare o a gestire liberamente il proprio patrimonio.  È una strategia di potere che priva le donne della propria libertà e autonomia. In questo contesto l’educazione finanziaria rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione e di empowerment per aumentare la consapevolezza del fenomeno e renderla maggiormente riconoscibile. Ringraziamo Amazon e Actionaid per aver acceso i riflettori su questo tema grazie al progetto Econo.Mia e per la donazione in nostro favore, contributo prezioso per sostenere le nostre attività” ha dichiarato Ivana Stellacci, Presidente dell’associazione Io sono Mia – APS. 

Lo studio SWG su alfabetizzazione e competenze finanziarie 

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Con l’obiettivo di offrire una panoramica su un tema complesso e articolato come l’educazione finanziaria, lo sviluppo di Econo.Mia è stato anche accompagnato da una ricerca commissionata da Amazon sulle disuguaglianze economiche di genere in Italia e sulla consapevolezza finanziaria nel nostro Paese. Lo studio, affidato all’istituto di ricerca SWG, restituisce una fotografia di una società italiana ancora acerba in termini di competenze economico finanziarie, in cui le differenze di genere sono nette e foriere di disuguaglianze.  

Un terzo degli intervistati (34%) ha una scarsa consapevolezza finanziaria, una percentuale che sale al 42% se ci si focalizza solo sul target femminile. Ma perché è importante lavorare su progetti di formazione finanziaria? Alcuni dati più di altri ne sottolineano l’urgenza: all’interno delle coppie di lavoratori, due donne su cinque sono a rischio di dipendenza finanziaria dal partner, e oltre una donna su tre (35%) dichiara di sentire un controllo eccessivo da parte del partner sulle finanze comuni.  

Più in generale, l’atteggiamento nei confronti del denaro è vissuto in maniera molto diversa tra uomini e donne: gli uomini tendono ad associare al concetto di denaro condizioni di soddisfazione (60%) e opportunità (55%), mentre il 41% delle donne dichiara di provare stress e fatica nella gestione. Infine, quando ci si addentra in temi e contenuti specifici, emerge un diffuso analfabetismo economico: solo un intervistato su tre saprebbe spiegare il ‘RAL’ e padroneggia concetti come ‘inflazione’ e ‘tasso di interesse’, a cui si accompagna un desiderio di saperne di più.  

Alla domanda “In quali dei seguenti ambiti vorrebbe disporre di maggiori competenze economico-finanziarie”, il 31% delle donne risponde investimenti personali in titoli; il 30% fa riferimento all’ottimizzazione fiscale e alla gestione delle tasse; il 28% indica la gestione delle spese ordinarie e del bilancio familiare. 

 

*Studio SWG commissionato da Amazon. Date di esecuzione: 10-17 settembre 2024. Metodo di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappresentativo nazionale di N=1504 soggetti 18-74enni.

 

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