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I due anni che hanno fatto esplodere la finanza a impatto italiana: + 60%


Il mercato italiano degli investimenti a impatto è passato dai 5,8 miliardi di euro del 2020 ai 9,3 miliardi di euro del 2022, con un incremento di oltre il 60% in due anni. Questo risultato dimostra un crescente interesse da parte di investitori istituzionali e privati verso strumenti finanziari capaci di generare un impatto sociale e ambientale misurabile, affiancati ad adeguati ritorni economici.

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Inoltre, considerata la sostenibilità come strategica per la crescita del Paese, l’impact investing crea un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e responsabile: perché promuove l’inclusione sociale e la coesione territoriale, risponde ai cambiamenti demografici e supporta le comunità, permette di affrontare la crisi climatica e ambientale, incentiva l’innovazione e nuovi settori economici e attrae capitali internazionali.

Sono alcune delle evidenze che emergono da Ricerca e analisi sul mercato degli investimenti a impatto, uno studio di Fondo italiano d’investimento e Human foundation, che analizza la crescita e le prospettive di questo settore.

Dunque, un incremento del 60% nei due anni segnati dall’emergenza Covid. «È difficile stabilire un nesso causale diretto tra la pandemia e la crescita del mercato dell’impact investing, anche perché si tratta di una asset class che, tendenzialmente, era già in espansione da diversi anni, trainata da un crescente interesse verso modelli economici più sostenibili e inclusivi. Tuttavia», riconosce Luigi Tommasini, senior partner di Fondo italiano d’Investimento e responsabile delle attività di Fondi di fondi e strategic initiatives, «è indubbio che il periodo della pandemia abbia rappresentato una sorta di acceleratore culturale e sistemico, verso temi quali finanza responsabile, sostenibilità ed in generale temi di impatto».

La pandemia ha probabilmente rafforzato la percezione dell’impact investing non solo come un’opportunità finanziaria, ma anche come una risposta concreta a sfide globali sempre più urgenti

Luigi Tommasini – senior partner di Fondo italiano d’Investimento

Più attenzione e consapevolezza sull’impatto

Per Tommasini durante e dopo la pandemia è «emersa con forza una maggiore consapevolezza sull’importanza di investire in soluzioni che abbiano un impatto positivo a più livelli». Molti investitori istituzionali e privati, aggiunge, «hanno iniziato a considerare con maggiore attenzione la dimensione dell’impatto, affiancandola stabilmente ai criteri di rendimento e rischio».

Un mercato da 230 miliardi di euro

Dall’indagine di Fondo italiano d’investimento e Human foundation emerge inoltre che nel 2023 il mercato europeo dell’impact investing ha raggiunto un valore complessivo di 230 miliardi di euro, dato triplicato rispetto agli 80 miliardi del 2021, con un incremento di 150 miliardi di euro in soli due anni. Una tendenza che conferma l’attrattività e il potenziale di sviluppo del settore, sempre più integrato nelle strategie di investimento di fondi e istituzioni finanziarie.

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A livello globale, il valore degli investimenti a impatto ha superato la soglia dei mille miliardi di euro (dato al 2021). 

Impatti ambientali e sociali misurabili

«Il settore degli investimenti a impatto», spiega sempre Tommasini, «sta evolvendo rapidamente grazie all’introduzione di nuovi strumenti finanziari e alla crescente attenzione delle imprese verso modelli di business sostenibili».

L’evoluzione, aggiunge, «ha portato a una maggiore attenzione da parte degli investitori istituzionali che, nella loro tradizionale attività di investimento, vogliono perseguire opportunità che generino ritorni coerenti con il rischio ai quali si sommino anche impatti ambientali e sociali misurabili. Il portafoglio costruito da Fondo italiano nel Fof impact investing è una tangibile dimostrazione di come questa addizionalità sia perseguibile in scala»

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Strumento potente per un cambiamento sostenibile

«Il campo degli investimenti a impatto», spiega Nicola Cabria, direttore Human foundation, «ha acquisito un ruolo sempre più rilevante nell’economia globale, rispondendo alla necessità di creare valore sociale e ambientale accanto a quello economico. In questo contesto, Human foundation ha voluto approfondire le dinamiche e le opportunità offerte da questo mercato in Italia e a livello internazionale».

In un mondo che affronta sfide sempre più urgenti e complesse, aggiunge, «dalla lotta al cambiamento climatico all’inclusione sociale, gli investimenti a impatto rappresentano uno strumento potente per generare un cambiamento positivo e sostenibile».

Che cos’è l’impact investing

L’impact investing associa ai rendimenti finanziari la generazione d’impatto. È una strategia di investimento che persegue la duplice finalità di generate un impatto socio ambientale positivo e misurabile e rendimenti finanziari competitivi.

Nell’impact investing, l’impatto è nella strategia di investimento e nella mission delle imprese in cui investe. Aziende che generano impatto non a discapito del ritorno economico-finanziario. Il valore finanziario e quello sociale, in sintesi non sono in conflitto, ma si rafforzano reciprocamente.

La finanza che incontra l’impatto. A metà strada tra la finanza tradizionale (focus esclusivo sulla massimizzazione del profitto, ritorno finanziario considerato come prioritario e marginalità degli aspetti sociali e ambientali) e filantropia (ovvero attività non profittevole focalizzata sul bene sociale, con un ritorno finanziario non previsto e primarietà assoluta degli degli aspetti sociali e ambientali), l’impact investing si definisce come attività di generazione di impatti sociali o ambientali misurabili e profitto, con un ritorno finanziario allineato al mercato e con gli aspetti sociali e ambientali prioritari e integrati nella strategia

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Nel report Global impact investing network – Giin 2023, emerge proprio che i dati globali sulle performance finanziarie risultano in linea con i risultati degli anni precedenti e confermano che l’investimento a impatto non comporta necessariamente rendimenti inferiori. L’86% degli investitori (67% a livello europeo secondo Impact Europe) ha dichiarato che i propri rendimenti finanziari stavano sovraperformando o erano in linea con le aspettative, e il 90% ha dichiarato lo stesso per i propri rendimenti di impatto. 

Investimenti a impatto: strumenti e attori

Secondo i dati del il Global impact investing network, a livello globale la maggior parte degli asset per investimenti ad impatto è allocata attraverso il private equity: rappresenta infatti il 26% del valore di mercato complessivo con quasi sette investitori a impatto su dieci (69%) che impiegano almeno una parte del proprio capitale con questi strumenti.

Seguono a stretto giro il private debt (22% degli asset) e gli asset reali (17%). Il mercato dell’impact investing coinvolge una vasta gamma di attori che mirano a generare impatti sociali e ambientali misurabili, oltre a ritorni finanziari. I fondi venture capital e private Equity rappresentano oltre un terzo delle organizzazioni attive nell’ecosistema

Alcuni investitori ad impatto si dedicano esclusivamente a questo tipo di investimenti, mentre altri adottano un approccio misto, combinando investimenti ad impatto con quelli non orientati a generare un risultato sociale o ambientale misurabile. Secondo una recente analisi effettuata dal Gin, a livello globale il 63% degli investitori ad impatto alloca l’intero capitale esclusivamente per questo tipo di investimenti, mentre il 37% diversifica tra le due tipologie.

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Gli Sdgs perseguiti dagli investitori. Crescita economica inclusiva e lotta al cambiamento climatico sono le priorità

Obiettivi di sviluppo sostenibile e investimenti a impatto

Gli investimenti a impatto sono strumenti per finanziare progetti che contribuiscono al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile – Sdgs adottati dalle Nazioni Unite (mirano a raggiungere uno sviluppo sostenibile in tutti i paesi entro il 2030) 

Dai report emerge che crescita economica inclusiva e lotta al cambiamento climatico sono le priorità. Secondo i dati di Gian raccolti a livello globale, l’obiettivo 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica” è il più rilevante, con l’80% degli investitori che affermano di contribuire a questo Sdg, segnalando una forte attenzione verso la promozione della crescita economica inclusiva. Questo dato è seguito dall’Obiettivo 13 “Lotta contro il cambiamento climatico”, con il 74% degli investitori, riflettendo la crescente priorità data alla mitigazione del cambiamento climatico nel contesto dell’impatto.

Le sfide ambientali e sociali

Le principali sfide ambientali per l’impact investing riguardano la gestione delle risorse naturali e la transizione energetica. In particolare: energia rinnovabile, efficienza energetica, edilizia sostenibile e selvicoltura sostenibile, agricoltura e acqua. Mentre Le principali sfide sociali riguardano la salute, l’accesso ai servizi finanziari e l’inclusione delle comunità

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Competenze e investimenti

Già, ma cosa dipende il successo della finanza ad impatto? Secondo lo studio, tra le barriere principali vanno annoverate la frammentazione dell’ecosistema (con poca collaborazione tra attori), il timore  di sacrificare i rendimenti finanziari per l’impatto sociale e la carenza di informazioni e parametri di riferimento per valutare gli investimenti ad impatto. Sono invece considerati fattori abilitanti politiche ed incentivi governativi a sostegno degli investimenti ad impatto sociale, sviluppo del mercato favorire la creazione di strumenti finanziari, piattaforme ed intermediari specializzati e soprattutto un maggior numero di professionisti formati sulla finanza ad impatto.

Un nuovo modello di crescita, anche in Italia

Secondo lo studio l’impact investing può contribuire a creare in Italia un modello di crescita sostenibile, inclusiva e responsabile. In primo luogo, l’Italia presenta significative disparità tra nord e sud, così come alti tassi di disoccupazione giovanile e limitate opportunità di crescita nelle aree più remote.

Gli investimenti sostenibili possono contribuire a colmare questi gap, sostenendo iniziative che puntano a migliorare la qualità della vita nelle regioni meno sviluppate. 

Con l’invecchiamento della popolazione italiana, poi, cresce la domanda di servizi sanitari, assistenziali e di supporto sociale. L’impact investing può fornire capitali per sviluppare infrastrutture e servizi dedicati a una popolazione anziana in crescita, promuovendo un’assistenza di qualità e sostenibile. 

Il cambiamento climatico è non da ultimo una delle sfide più urgenti per l’Italia, con fenomeni come l’innalzamento del livello del mare, le ondate di calore e le alluvioni che minacciano sempre più frequentemente l’equilibrio del territorio. Gli investimenti a impatto orientati alla sostenibilità ambientale supportano la transizione ecologica del Paese. 

Gli investimenti orientati alla sostenibilità possono inoltre incentivare la crescita di settori innovativi e ad alto valore aggiunto (come le tecnologie verdi, la mobilità sostenibile e l’economia circolare) e la nascita di startup e imprese che sviluppano soluzioni avanzate per la sostenibilità.

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84 milioni, 6 fondi

Fondo italiano d’investimento, attraverso il suo Fondo di fondi dedicato (Fof impact investing), lanciato nel 2022, ha già mobilitato capitali significativi verso iniziative ad alto impatto sociale e ambientale, investendo in fondi specializzati che operano in molteplici settori, tra cui le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, l’agricoltura sostenibile, l’economia circolare e l’innovazione sociale. 

A fine 2024, il Fondo ha raggiunto una dimensione complessiva pari a circa 84 milioni di euro, risorse investite in 6 fondi sottostanti con il coinvolgimento di investitori privati, istituzionali e pubblici. I capitali raccolti sono stati sottoscritti per 50 milioni di euro da Cassa depositi e prestiti – Cdp, mentre proviene da investitori istituzionali, fondazioni e family office la parte restante.

Complessivamente, circa l’85% del capitale raccolto è già stato allocato. Il capitale mobilitato dai fondi investiti ammonta a oltre 702,8 milioni di euro, con un potenziale complessivo pari a oltre 1 miliardo di euro (dato basato sulle dimensioni target dei fondi).

In apertura foto di Markus Spiske per Unsplash. Nel testo immagini da “Ricerca e analisi sul mercato degli investimenti a impatto”, studio di Fondo Italiano d’Investimento Sgr e Human Foundation. Credits ufficio stampa Fondo Italiano d’Investimento

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