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La Lombardia si conferma una delle regioni italiane più rilevanti per la crescita economica, posizionandosi ai vertici anche rispetto a realtà europee importanti. Il Centro studi di Assolombarda ha analizzato i dati relativi agli ultimi dieci anni, evidenziando come la regione abbia ottenuto risultati significativi in termini di prodotto interno lordo, esportazioni ed efficienza energetica. Non mancano però criticità legate alla sostenibilità ambientale, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria. L’istituzione di un nuovo osservatorio sulla sostenibilità punta a monitorare e indirizzare il futuro sviluppo del territorio lombardo.
Crescita economica e pil pro capite, la lombardia a confronto con l’Europa
Tra il 2015 e il 2024 la Lombardia ha registrato un incremento del prodotto interno lordo reale del 12,3%, posizionandosi al secondo posto in Europa solo dopo la Catalogna. Questo dato colloca la regione davanti a molte altre aree industrializzate e a forte vocazione produttiva. Nel 2023 il pil pro capite della Lombardia, calcolato a parità di potere d’acquisto, si conferma in seconda posizione, accostandosi alle regioni più sviluppate della Germania. La crescita ha coinvolto diversi settori con un impatto tangibile sulla produttività complessiva e sulla capacità di attrarre investimenti.
Peculiarità nel contesto internazionale
Il confronto internazionale fa emergere alcune peculiarità. La Lombardia ha mantenuto un ritmo di espansione stabile, valorizzando risorse e infrastrutture pregresse senza abbandonare i comparti tradizionali dell’industria e dei servizi. Questo equilibrio ha consentito di sostenere un contesto economico competitivo sul mercato europeo e globale, dove il pil reale e il reddito pro capite rimangono parametri fondamentali per valutare la posizione di un territorio.
Dinamiche dell’export: crescita costante e ampliamento dei mercati di sbocco
L’andamento delle esportazioni riflette la solidità della produzione lombarda. Il valore delle esportazioni tra il 2015 e il 2024 è aumentato del 47,2%. Questo dato sottolinea un’accresciuta capacità delle imprese locali di penetrare nuovi mercati e di aumentare la propria presenza sui mercati esteri, dall’Europa fino ad altre aree geografiche. Il trasporto e la logistica hanno sostenuto questo sviluppo, mentre settori come la manifattura e l’agroalimentare hanno garantito prodotti di qualità riconosciuti a livello internazionale.
Crescita dell’export e innovazione
Il rafforzamento delle esportazioni ha un impatto diretto sull’occupazione e sull’innovazione nel tessuto produttivo lombardo. Le imprese hanno investito anche in tecnologia e nuove competenze, elementi chiave per consolidare posizioni competitive di medio-lungo periodo. La crescita dell’export dimostra una capacità di adattarsi a contesti variabili, inclusa la gestione delle tensioni commerciali internazionali che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
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Consumi energetici ed emissioni: progressi ma margini di miglioramento
Il percorso verso la sostenibilità ambientale evidenzia progressi misurabili. Dal 2015 al 2022 i consumi finali di energia in Lombardia sono diminuiti del 9,7%. Si tratta di un calo superiore rispetto a quello registrato in aree di riferimento europee, segno di azioni di efficienza e di attenzione alle fonti energetiche. Le emissioni di gas serra hanno mostrato una flessione complessiva del 5,6% nello stesso periodo; il settore industriale ha contribuito in maniera significativa con un taglio del 21,8% delle proprie emissioni.
Questi risultati derivano dall’adozione di processi più sostenibili e da una maggiore diffusione di tecnologie meno impattanti, oltre a politiche di regolazione più stringenti. Non mancano iniziative per promuovere l’energia da fonti rinnovabili e per favorire il risparmio nei consumi domestici, ma restano sfide da affrontare per abbattere ulteriormente le emissioni soprattutto in ambiti urbani e di trasporto.
Economia circolare e gestione dei rifiuti: la lombardia nelle prime posizioni nazionali
Sull’economia circolare la Lombardia mostra una stabilità nella produzione di rifiuti urbani pro capite, che si attesta sui 472 chili per abitante nel 2023, secondo i dati monitorati dal 2015. Questo dato indica una contenuta crescita o stabilità nella quantità totale di rifiuti prodotti, elemento positivo in una fase storica in cui la riduzione dei rifiuti rappresenta una priorità. Inoltre la raccolta differenziata ha raggiunto il 73,9%, valore che colloca la regione tra le più virtuose in Italia.
La priorità rimane la riduzione alla fonte e il recupero di materiali attraverso processi di riciclo efficaci. La gestione sostenibile dei rifiuti fa parte di strategie più ampie volte a contenere l’impatto ambientale e a sostenere la qualità della vita urbana nelle aree più densamente abitate.
Criticità nella qualità dell’aria e l’avvio di un osservatorio sulla sostenibilità
Nonostante i passi avanti nell’efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni, la Lombardia si confronta con difficoltà legate alla qualità dell’aria. Dal 2015 al 2024 le concentrazioni di alcuni inquinanti principali sono diminuite meno rispetto ad altre regioni di riferimento. Questo fenomeno è riconducibile a fonti diverse, fra cui il traffico veicolare, l’industria e l’agricoltura, ma anche a condizioni meteo e alla conformazione territoriale.
In risposta a queste criticità, Assolombarda ha attivato un nuovo osservatorio sulla sostenibilità, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza delle dinamiche ambientali e di accompagnare il territorio verso un modello di sviluppo più responsabile. Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda, ha sottolineato il ruolo dell’associazione nel promuovere un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, interpretando le esigenze della società lombarda e le sfide del futuro. L’osservatorio servirà a monitorare parametri e a indicare traiettorie di intervento per migliorare la qualità della vita in Lombardia.
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