Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

cosa può cambiare per le vittime di infortuni


Oltre a quello sulla cittadinanza, ben quattro dei cinque quesiti della tornata referendaria dell’8 e 9 giugno riguardano il lavoro e chiedono che sia dignitoso, stabile e sicuro.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Tra questi, il quarto, su scheda rosso rubino, mette al centro salute e sicurezza del lavoratore negli appalti e subappalti.

Il riferimento è al Testo unico del 2008 sulla sicurezza sul lavoro, di cui si chiede di modificare le norme per cui oggi il committente non è responsabile per gli infortuni dovuti a negligenze o violazioni delle normative da parte dell’appaltatore o subappaltatore.

Ad oggi infatti la responsabilità per questi incidenti ricade solo sull’azienda che esegue il lavoro, non su quella che lo ha commissionato. Nel mirino c’è il rimpallo a catena delle responsabilità tra committenti, appaltatori e subappaltatori quando sono chiamati a rispondere di malattie professionali, infortuni e morti sul lavoro.

Cosa chiede il quesito

Il quesito chiede: «Volete voi l’abrogazione dell’art. 26, comma 4, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” come modificato dall’art. 16 del decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106, dall’art. 32 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, nonché dall’art. 13 del decreto legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modifiche dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, limitatamente alle parole “Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.”?»

In sostanza, il quesito chiede di abrogare, cioè annullare la frase dell’articolo 26 del Testo unico del 2008 che esclude la responsabilità solidale del committente per i rischi specifici delle attività delle imprese appaltatrici e subappaltatrici. Per esempio, in un appalto per la costruzione di un edificio, i rischi legati agli interventi di rifacimento di facciate, tetti, solai, muratura che possono essere affidati in subappalto a un’impresa specializzata.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Se vince il sì al quarto quesito referendario, negli appalti e subappalti in caso di un incidente sul lavoro la responsabilità civile e risarcitoria verrebbe estesa al committente oltre la quota già risarcita dalla previdenza pubblica.

Si mira a spingere le ditte appaltanti a fare più attenzione alla verifica e al controllo delle misure di sicurezza adottate dagli appaltatori e subappaltatori.

Le ragioni del sì

Il subappalto permette all’appaltatore di affidare lavori specifici a ditte specializzate, più piccole, che hanno le competenze e le attrezzature necessarie e garantiscono costi più vantaggiosi. Si innesca così una logica di costi al ribasso per cui l’azienda che ottiene la commessa appalta parte delle attività ad altre imprese che a loro volta subappaltano i lavori ad altre ditte. Ma la coperta è sempre quella e queste spesso per guadagnarci risparmiano sulla manodopera, ricorrendo per esempio al lavoro nero e violando le norme sulla sicurezza.

Una matassa di responsabilità sugli infortuni sul lavoro molto difficile da sbrogliare, con rimpalli continui, di cui il punto di origine sta nel committente, in chi commissiona i lavori. Che però per le leggi in vigore non ne risponde. Ed è questo che il quarto quesito vuole cambiare, per spingere i committenti a scegliere appaltatori più scrupolosi e attenti alle norme sulla sicurezza.

Contattato da Domani il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco ha detto: «Immaginiamo il caso di un infortunio o di una malattia professionale di un lavoratore dipendente di un subappaltatore in un cantiere, il lavoratore o i suoi familiari dovranno rivolgersi esclusivamente al subappaltatore che quasi sempre è una società a responsabilità solidale che difatti finisce sempre per non pagare perché chiude o non ha i mezzi». Quindi, «il “sì” con cui si richiede l’abrogazione della norma oggetto del quesito referendario, darebbe la possibilità di responsabilizzare tutta la filiera dell’appalto, garantendo maggiore attenzione alla sicurezza e un ruolo più attivo del committente imprenditore che sarebbe difatti chiamato in caso di infortunio o malattia professionale a risarcire il lavoratore o i suoi familiari».

Chiara Braga, capogruppo del Partito democratico alla Camera, ha spiegato a Domani che «è importante votare per il “sì” perché nel momento in cui il nuovo codice allunga all’infinito gli appalti a cascata, è fondamentale stabilire che ci sia sempre un committente per individuare responsabilità e risarcimenti. Pensiamo all’incidente al cantiere Esselunga di Firenze dove stanno ancora conducendo indagini nel complicato tentativo di ricostruire la catena di affidamenti. In particolare nel comparto dell’edilizia, un sì al referendum servirà anche a evitare il costituirsi di imprese di comodo che in caso di incidenti spariscono e non garantiscono risorse e responsabilità per coprire i risarcimenti dei lavoratori.»

Nel cantiere della costruzione di un supermercato della Esselunga a Firenze il 16 febbraio 2024, il cedimento di una struttura in cemento armato uccise quattro operai e un trasportatore, con altri lavoratori feriti.

Il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, contattato da Domani sul quarto quesito, sostiene: «Non c’è una posizione del Cni sul referendum. Io personalmente sono per il sì. La mia personale opinione è che la responsabilità nel subappalto vada estesa a tutti i soggetti». Ma aggiunge: «L’eliminazione della norma che esclude la responsabilità del committente potrebbe essere un passo avanti ma non risolve il problema della sicurezza nei cantieri. Il referendum cancella una norma, ma poi bisogna definire come bisogna procedere».

Contabilità

Buste paga

 

I dati sugli incidenti sul lavoro

Il 20 maggio, nella relazione annuale al parlamento il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busìa, ha lanciato l’allarme: «È inammissibile che si continuino a registrare ancora troppi incidenti e troppe morti sul lavoro. Preoccupano i dati del nostro Casellario delle imprese: 1.448 annotazioni per violazioni delle norme su salute e sicurezza nel 2024, con un incremento del 43 per cento rispetto al 2023 e del 87 per cento rispetto al 2022. I rischi maggiori vengono dai subappalti, specie se realizzati a cascata».

Secondo i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, il settore delle costruzioni è quello maggiormente a rischio, mentre per quanto riguarda i lavoratori, sono gli stranieri i più coinvolti dal dramma e gli ultrasessantacinquenni.

Le ragioni del no

Per i sostenitori del no i referendum non sono lo strumento appropriato per modificare le leggi in vigore. Inoltre, dichiarano, l’abrogazione di quelle norme limiterebbe la flessibilità delle aziende, soprattutto delle più piccole, per le quali sarebbe più difficile assumere.

I voti dei partiti e sindacati nei quesiti

La maggioranza di governo invita all’astensione, mentre le opposizioni si schierano in gran parte per il “sì”. L’indicazione del M5s è per votare “sì” ai quesiti sul lavoro. La linea ufficiale del Pd è cinque “sì”. Azione voterà “no” ai quesiti sul lavoro e “sì” alla cittadinanza. Italia Viva, invece, voterà “sì” alla cittadinanza e “no” a tre quesiti sul lavoro, lasciando libertà di scelta sulla responsabilità dell’impresa committente in caso di incidenti ai dipendenti delle ditte in appalto e subappalto. Più Europa è a favore di due “sì”, su cittadinanza e sicurezza sul lavoro, mentre per gli altri è “no”.

Il centrodestra è compatto, ma con un distinguo: FdI, Fi e Lega invitano a disertare le urne, mentre «Noi Moderati andrà a votare – ha detto la segretaria Mara Carfagna – e voterà cinque no».

La Cgil vota cinque “sì”. Il segretario della Uil, Pier Paolo Bombardieri ha detto che «per due quesiti (licenziamenti illegittimi e sicurezza sul lavoro) risponderemo sì, per gli altri abbiamo lasciato libertà di coscienza». La segretaria della Cisl Daniela Fumarola ha detto che non andrà a votare.

GLI ALTRI QUESITI

© Riproduzione riservata

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta

difficile da pignorare