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A Caulonia legalità e biologico protagonisti di EticaBio Festival – Agenfood


(Agen Food) – Caulonia (RC), 26 mag. – La Calabria, che rappresenta appena il 2% della superficie europea, ospita da sola il 32% delle tipologie di habitat microclimatici censiti in Europa. Un dato eccezionale, eppure poco conosciuto, che racconta la ricchezza nascosta di una terra spesso ai margini del dibattito scientifico e ambientale. È partendo da questo patrimonio naturale che da sabato 24 maggio e per tutta la giornata di ieri, Caulonia (RC) si è trasformata in un laboratorio di futuro: due giorni di incontri, riflessioni, musica, degustazioni e attività anche per i più piccoli per costruire insieme una nuova narrazione possibile del Sud, fondata su etica, giustizia e rispetto della natura.

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Il centro storico del borgo, affacciato sullo Ionio, ospita l’EticaBio Festival, promosso da NaturaSì, società benefit, la più grande rete di negozi biologici in Italia, insieme a GOEL – Gruppo Cooperativo, con il patrocinio del Comune di Caulonia. Un evento partecipato e vivace, in cui istituzioni, università, cittadini, associazioni e imprese discutono di agricoltura biologica, sviluppo sostenibile e filiere etiche, a partire proprio dalla Calabria e dal suo territorio.

Durante il convegno “L’etica in agricoltura fa la differenza”, dopo la lectio magistralis dello storico Piero Bevilacqua, si sono confrontati esponenti delle istituzioni – tra cui la sottosegretaria di Stato al ministero dell’Interno, Wanda Ferro, che ha sottolineato l’aumento del giro di affari delle agromafie raddoppiato negli ultimi 10 anni e arrivato a 25,2 miliardi. Alla Tavola rotonda, moderata da Fausto Jori, AD di Naturasì, hanno partecipato inoltre Giovanni Calabrese, assessore alle Politiche per il Lavoro Regione Calabria, Maria Grazia Oppedisano, dipartimento agricoltura FAI-CISL nazionale, Silvia Guaraldi, Segretaria Nazionale Dipartimento Agricoltura FLAI-CGIL, Enrico Parisi, delegato Nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Mario Grillo, presidente nazionale Turismo Verde-CIA e Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì.

“Siamo felici di far parte di questa grande comunità che si ritrova qui in Calabria per condividere valori, visioni e pratiche che mettono al centro la terra, le persone e il futuro”, dice Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì. “Questi due giorni dimostrano che i valori del biologico sono ormai radicati in tante esperienze del nostro Paese. In Calabria, terra ricca di biodiversità e di cultura agricola, questi valori si traducono in scelte concrete, che uniscono etica, tutela ambientale e giustizia sociale”. E aggiunge: “Etica in agricoltura significa anche garantire dignità e futuro a chi lavora nei campi. Per farlo, tutti dobbiamo fare la nostra parte, pagando il cibo – e quindi il lavoro agricolo – il giusto prezzo. Un messaggio che NaturaSì ha lanciato con la campagna “Sosteniamo l’agricoltura” per promuovere la trasparenza sui prezzi, indicando quanto del costo totale di un prodotto torna all’agricoltore. Un punto di partenza per costruire una nuova economia agricola: più equa ma anche più attrattiva per i giovani, perché è con i giovani che possiamo garantire un futuro etico e sostenibile”.

Il Festival ha raccontato soprattutto la possibilità concreta di fare impresa in modo giusto, come testimonia l’esperienza di GOEL Bio, realtà agricola nata in opposizione alla ‘ndrangheta che oggi garantisce una filiera etica e trasparente, fondata su: prezzi equi ai produttori, controlli privati contro le infiltrazioni mafiose, tutela reale dei lavoratori agricoli.

“GOEL – Gruppo Cooperativo e Comunità Progetto Sud ritengono che la biodiversità possa rappresentare un asse portante di sviluppo per la Calabria. In agricoltura la nostra regione può e deve diventare un vero giardino botanico, ove possano essere prodotte innumerevoli specie botaniche dalle quali estrarre e studiare preziosi principi attivi. La biodiversità, inoltre, può rappresentare un prezioso attrattore turistico: la natura è il grande vantaggio competitivo della Calabria!” afferma Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo.

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GOEL e la Comunità Progetto Sud hanno lanciato ieri il marchio “Calabria, Oasi della Biodiversità d’Europa”, a cui più di trenta realtà territoriali hanno già aderito. Un marchio a disposizione di tutti, un gesto simbolico ma concreto per invitare la politica e la società a riconoscere e valorizzare le risorse autentiche della Calabria. Chiunque può candidarsi a riceverlo in dono: enti pubblici, organizzazioni del terzo settore, imprese e altre realtà del territorio. Al centro del Festival, anche i numeri di una Regione che vanta peculiarità eccezionali. Vi si trovano infatti ben 74 delle 230 tipologie di habitat microclimatici censiti a livello europeo. Un territorio in cui convivono 780 chilometri di costa, tre grandi parchi nazionali (Aspromonte, Sila e Pollino), un parco regionale, 16 riserve statali montane, due riserve naturali regionali e persino un’area marina protetta (Capo Rizzuto). Complessivamente, le aree protette calabresi coprono oltre 255.000 ettari, pari a quasi al 17% dell’intera regione. Le specie di flora vascolare censite ammontano a 2.799, su un totale nazionale di 8.195.

Una biodiversità, quella naturale, che si rispecchia nella qualità e varietà dell’agricoltura. Solo nel campo dell’olivicoltura, ci sono sei diverse varietà autoctone. Non a caso parliamo della seconda regione italiana (la prima è la Toscana) per superficie agricola dedicata al bio, il 36,3%, contro una media nazionale pari al 17,4% e della terza tra le regioni italiane per numero di aziende agricole bio, superata solo da Puglia e Sicilia.

Attorno ai due principali eventi, il borgo antico di Caulonia è animato da laboratori sensoriali, mostre, show cooking, distillazione di oli essenziali, percorsi didattici e momenti artistici. Presenti oltre 30 espositori di prodotti biologici e biodinamici della Calabria e di altre regioni. L’EticaBio Festival non è solo un appuntamento ma la dimostrazione che una Calabria diversa esiste già, ed è fatta di scelte coraggiose, alleanze etiche e visioni condivise. NaturaSì e GOEL rinnovano così il loro impegno per costruire un’agricoltura che non sfrutta, non inquina, ma che cura il territorio, valorizza le differenze e apre nuove strade per le giovani generazioni.



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